greenaway

the belly of an Architect, Peter Greenaway 1987 (II)

Un'ossessione che divora la coscienza, suadente come le note sferzanti di Wim Mertens, ipnotizzante come le forme pure di Étienne Louis Boullée, magniloquente come l'eclettismo di Giuseppe Sacconi - cosí lontano, cosí vicino alla monumentalita' alienante degli architetti visonari del diciottesimo secolo -, inquietante come la malattia, terrifico come l'horror vacui, sensuale come un corpo nudo avvolto in un nastro rosso, ha contagiato tutto il mio immaginario e alimentato una fonte nascosta. Il presagio, una musica interiore con tutto il subdolo fascino di una pratica magica, l'ossessione, di nuovo, come unica risposta plausibile al delirio onirico del polisenso.
 
Scoprire che tutto cio' che ha ruotato intorno a questo film - finanche le gelosie e le invidie tra scenografi e architetti piu' o meno legati alla figura del regista - e' stato contagiato dalla morbosa e angosciante atmosfera della messa in scena, ha nuovamente acceso in me cuoriosita' e straniamento.
 
Sarei davvero interessato a sentire dalla bocca di un testimone - se non ho capito male si tratta dell'arch. Stefano Cacciapaglia - quanto piu' possibile sull'occasione che lo studio Nanni-Dardi ha avuto negli anni ottanta di intervenire, seppure nella finzione, sul Vittoriano, emblema del voracissimo ventre di Roma, monstrum adamantino ed icastico della necessita' fagocitante di risimbolizzare ciclicamente la citta', esso stesso forma archetipa fuori scala, proprio come un cenotafio di Boulée alla messa in scena architettonica del potere.
 

the belly of an Architect, Peter Greenaway 1987

In seguito all'odierna scoperta che lo studio Nanni-Dardi alla fine degli anni '80 si occupó della realizzazione delle scenografie per la mostra su Étienne-Louis Boulée, all'interno della pellicola-capolavoro di Peter Greenaway, con la collaborazione, tra gli altri, dell'architetto Stefano Cacciapaglia, propongo la proiezione in ateneo del film 'Il ventre dell'Architetto' ('The belly of an Archietct'), fuori dall'orario di lezione.

Sarebbe molto interessante invitare l'architetto Cacciapaglia per un racconto dettagliato delle convulse vicende che videro il lavoro dell'architetto Dardi in parte sabotato in seguito a gelosie e invidie nutrite nei sui riguardi, proprio come il protagonista del film, Stourley Kracklite.

Che ne pensate?