Progetto di Giulia Gioia e Federico Lazzarini

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 Il nostro progetto si basa sul tema della natura che come visibile dalle piante penetra all'interno della casa da una apertura sul muro ad Ovest, sottraendo volumi e delineando così i vari spazi. Abbiamo preso in considerazione le correzioni proposte da Cinzia durante l'ultima revisione riguardo l'entrata, ma l'idea di spostarla all'interno del giardino andava ad intaccare la nostra idea di fondo, ovvero lasciare l'apertura nel muro solo come "fessura "dalla quale la natura potesse entrare, e inoltre la presenza delle scale avrebbe generato un ingresso abbastanza angusto. La nostra soluzione è stata invece quella di creare un volume  che uscendo dalla parete potesse servire da tettoia per l'entrata e che al tempo stesso creasse al piano superiore una zona nella quale introdurre una vetrata(anche particolare) non troppo grande sulla natura esterna.

Questo dialogo tra natura esterna ed interna pensavamo di riproporlo anche con bucature irregolari sul muro a Ovest. Inoltre avevamo pensato, considerando soprattutto il luogo dove la casa dovrebbe essere edificata, ad una ripresa di materiali locali per la copertura dei muri perimetrali(in modo parziale ovviamente) e intonaco.

Volevamo sapere se le modifiche sono fattibili soprattutto per quanto riguarda la soluzione della porta d'entrata.

Seguiranno a breve il plastico e alcune sezioni significative.

Grazie

Abbiamo cominciato lo studio sui materiali da impiegare nel nostro progetto e abbiamo notato che le nostre scelte si rispecchiano in quelle adotatte dall'architetto Guilherme Torres dello Studio GT per la SN House a Londrina,Brasile. I materiali scelti sono pietra per il muro e un intonaco bianco per il corpo centrale dell'abitazione, scelte che avevamo pensato anche noi, soprattutto quella di utilizzare la pietra come rivestimento per delle parti interne,così che si possa mantenere un dialogo tra interno ed esterno.

Il progetto della SN house ci ha dato modo anche di riflettere sulla soluzione dell'entrata postata pochi giorni fa. Infatti l'idea di realizzare un ulteriore spazio nel primo piano non ci sembrava funzionare troppo,poichè andava ad intaccare la linearità della struttura.

Abbiamo pensato così ad un corpo aggettante che vada a proteggere l'entrata ma non si sviluppi anche al primo piano, creando così una sorta di tettoia coperta.

Per quanto riguarda la terrazza abbiamo pensato ad un frangisole in legno che non lasci scoperta del tutto l'entrata sulla terrazza. 

 

 

 

 

 

 

 Abbiamo inoltre invertito il senso di salita delle scale spostandolo sulla rampa più vicina alla porta in modo tale che venga dato più risalto alla finestra che affaccia sul giardino.

 cari giulia e federico,

l'idea del vostro progetto è molto chiara ed efficace. una corte interna su cui si affacciano tutti gli spazi della casa. trovo però che internamente ancora non sia allo stesso modo chiara l'organizzazione della casa. a mio avviso, dovreste "esasperare" l'idea immaginando che il muro perimetrale esterno (quello che non affaccia sulla corte) sia un vero e proprio "muro attrezzato" (che contiene bagnetti; spazio cucina; armadiature; librerie etc) addosando al muro sanitari, spallette di muro che contengono la cucina o gli armadi e/o librerie, non lasciando la loro disposizione "al caso".

mattia

 

Cari Giulia e Federico,

 

il senso di una frase, come sapete, dipende dalle parole che la costituiscono, certo!… Ma ancor più dalle relazioni che legano le parole le une alle altre. Non è diverso in una composizione. Dico questo per farvi riflettere sul fatto che ci si può certamente lasciare affascinare dalle immagini ma bisogna restare accorti. Non si può semplicemente traghettare un elemento da una composizione ad un'altra pensando così di poter legittimare il gesto.

Nell’immagine che avete postato, l’ ingresso è… come dire?… Una pausa? Un segno d’interpunzione? (…nel fluire lungo del muro ad un certo punto l’ingresso…).

 

L’effetto risulta diverso e meno efficace nel vostro caso.

 

Detto questo però vorrei soprattutto suggerirvi di stare attenti a non perdere quella che era la vostra idea iniziale che schematizzo (casa introversa chiusa da un muro in mattoni e penetrata dalla natura che la organizza intorno a tre piccole corti diverse per colore -bianche -misura, essenza ecc..)

per abbracciarne un’altra più confusa (dove… non ci vogliamo far mancare niente!).

cf

 Dopo l'ultimo commento di Cinzia sul Blog e dopo la sua ultima revisione di martedì, abbiamo ripensato sia alla collocazione della porta di ingresso sia al modo più intelligente di sfruttare le corti che caratterizzano la casa. 

Per questi motivi abbiamo focalizzato l'attenzione sulla "breccia" nel muro perimetrale, spostando l'entrata principale nella corte tra la cucina e il salotto. Così facendo abbiamo messo in risalto il dialogo tra interno ed esterno poichè la porta di ingresso è posta tra due vetrare che lasciano vedere l'interno della casa. 

Nelle piante postate in precedenza era chiaro che la corte su cui affacciava il "blocco scala " era totalmente inutilizzata, così abbiamo spostato la scala sulla parete opposta riducendola ad una sola rampa(sotto la quale porre armadiature utili), potendo così allargare la corte nella quale abbiamo posto un pergolato che permette di mangiare fuori nei periodo caldi(trovandosi anche davanti alla cucina).

 

 

 

 il plastico deve essere ancora modificato ma la volumetria rimarrà pressoché invariata

 

 

 

 

 

 

 

 Pubblichiamo le piante con tutti i prospetti e una sezione significativa(tutto in scala 1:50)

 

 

 prospetto nord

 prospetto est

 prospetto sud

 sezione

Per quanto riguarda i materiali abbiamo preso in considerazione l'utilizzo del tufo giallo e dell'intonaco bianco per rapportare antico e moderno e quindi il senso di recupero che il nostro progetto rappresenta.                                   Abbiamo studiato archittetture che avessero proprio come tema il riuso e il recupero,ritrovandoci nelle scelte dell'architetto Beniamino Servino per il progetto di ampliamento e rimodellamento di una casa a Pozzovetere(Caserta), nel quale viene prorio utilizzato il tufo giallo accostandolo a elemeti moderni quali il metallo

 

 

ma soprattutto nel progetto di Gianfranco Gianfriddo per la Casa G a Palazzolo Acreide (SR), nella quale si rispecchia totalmente l'idea di mantenere o di riscattare i veri volumi dell'architettura precedente.

Per l'accostamento tra tufo giallo e intonaco abbiamo studiato l'architettura di Siza Igreja e Centro Paroquial

Per le finestre abbiamo studiato la soluzione scelta dal gruppo portoghese Sami Arquitectos per l'Interpretation Centre of World Heritage Landscape in Portogallo(magari utilizzando colori diversi)

    

quindi persiane, ma solo per le finestre della facciata est e delle camere poichè per le altre(salone,corridoio e camera da pranzo)non pensavamo di inserirle.