Il nostro progetto si basava inizialmente su una casa-studio di due piani, destinata ad un pittore e alla sua famiglia, disposta ad "L" secondo due moduli longitudinali riservati l'uno all'abitazione e l'altro allo studio/laboratorio.
In seguito ad una rivisitazione del progetto, abbiamo pensato di mantenere la pianta ad "L" e la disposizione dell'edificio sul lotto solo per il piano terra e di destinare quest'ultimo esclusivamente all'abitazione. Per quanto riguarda lo studio, invece, abbiamo preso spunto dal progetto "Vader House" dell'architetto Andrew Maynard (di cui alleghiamo una foto), pensandolo come un volume distinto ad incastro tra i due moduli sottostanti, che va a creare una piccola superficie coperta sul giardino.
Alleghiamo le foto delle piante del piano terra e primo piano, e quelle del plastico modificato.
Ci scusiamo per aver pubblicato foto errate del plastico inerente alla modifica effettuata al progetto pubblicate in data goivedi 13 dicenbre... pubblico di seguito la versione corretta.
Non so chi sia l’architetto che vi piace ed ho parecchi dubbi sulla sua casa, soprattutto sulla forma del tetto, che mi sembra inutilmente complicata e pretenziosa.
Però c’è del buono, sia nella scelta di definire lo spazio del secondo piano con un tetto arioso e luminoso (reso anche possibile da una struttura leggera, in legno o ferro che sia), sia nel buon rapporto che c’è fra gli spazi al piano terra ed il giardino interno.
Ci vediamo lunedì e ne parliamo; ma solo se porterete dei disegni esatti.
IL tetto è stato pensato come una struttura in acciaio, la quale poggia sui muri laterali portanti e sui pilastri posti in corrispondenza del muro portante al piano terra, dove la falda cambia pendenza divenendo orizzontale. Le quote a cui poggiano le estremità del tetto sono sfalsate in modo tale da conferire movimento alla struttura, traendo ispirazione da Vader House. Abbiamo inoltre voluto conferire un aspetto compatto al prospetto fronte strada a cui viene contrapposto una grande apertura della casa verso il giardino. Con tale intento ogni stanza si volge verso il verde, in particolare le zone giorno e cucina presentano ampie vetrate che si aprono totalmente e ciò consente di abbattere, quasi totalmente, la separazione tra interno ed esterno. La scelta di porre tutti gli affacci verso il giardino ci ha obbligate ad avere un corridoio senza finestre, che viene però risolto rialzando la quota dello stesso e creando un lucernario laterale.
vi sono alcune cose sulle quali al posto vostro lavorerei e sono:
1) troppi disimpegni, superfici sprecate. A questo potete cercare di ovviare articolando la casa secondo uno schema che vede le camere da letto disposte alle estremità della 'L' e lasciando il centro per il soggiorno, pranzo e cucina;
2) trovo piuttosto 'brutale' l'ingresso che da via Marmocchi si apre sul tavolo da pranzo...potreste provare a spostarlo dove avete messo il bagno;
3) per quanto riguarda il tetto... dubito che 30 cm di differenza tra i due piani d'imposta siano in grado di 'movimentare' la facciata... porre il colmo del tetto in posizione eccentrica può, forse, a tal fine essere una migliore soluzione. Ma soprattutto credo sia necessario integrare più efficacemente questo tetto alla casa... ad esempio questo potrebbe evidenziare con più chiarezza lo studio... o forse la scala potrebbe svilupparsi parallelamente e al di sotto della linea di colmo.
Così come avete fatto fino ad ora i vostri desideri vanno un po' ciascuno per i fatti loro, dovete provare a metterli insieme, ad integrarli in un sistema.
Concordo in tutto con Cinzia, salvo che nella critica del lungo corridoio, che potrebbe essere anche bello, purché appartenga ad una zona illuminata dall’alto, dove pure ci metterei la scala.
Poi io riprenderei una cosa buona del vostro esempio, cioè il fatto che il tetto copre anche una parte del giardino. Sulla sagoma del tetto ho infiniti dubbi, anche se nello schema l’ho disegnata come la vostra: bisogna pensarci bene.
Salve, ci scusiamo per non essere riuscite ad aggiornare prima il nostro blog.
Lavorando sulle modifiche discusse venerdì a revisione, abbiamo spostato la porta d'ingresso davanti il corridoio e conseguentemente abbiamo posizionato la scala sul lato adiacente al giardino. Abbiamo pensato a quest'ultima come una struttura ad "l" retta da cavi di acciaio che partono dal soffitto, mentre il corridoio è stato alzato fino a quota 3 metri, aprendo dei lucernari sul lato del giardino, con vetrate unite a brise soleil. Per quanto riguarda lo studio dello scrittore, invece, questo presenta una parte ribassata a quota 2.10 metri dove pensavamo di posizionare la zona-libreria, e una parte propriamente di studio coperta dal tetto a spiovente.
Il nostro intento è quello di creare uno studio che sia interno alla casa ma che vi si contrapponga esteticamente attraverso l'uso di tinture/materiali diversi e grazie al tetto stesso; al contempo però vorremo che tale struttura sia il più leggera e luminosa possibile, aperta da vetrate in cui magari potremmo riproporre il tema del brise soleil per evitare un eccessivo surriscaldamento degli ambienti.
Pubblichiamo quindi piante e sezioni al 50; domani porteremo il resto del materiale incluso il plastico.
Carichiamo le piante modificate dall'ultima revisione.
Al piano terra abbiamo cambiato la scala, adottando una più semplice forma ad "u", modificato la disposizione dei mobili nella zona giorno, ridotto le porte-finestre nella camera ospiti ed abbassato il corridoio a quota 4metri.
Per quanto riguarda il primo piano, stiamo provando a sviluppare un'idea che ci è stata suggerita dal prof. Cellini, ovvero quella di seguire nello studio il perimetro murario del piano sottostante, lasciando tuttavia la copertura alla sua vecchia superficie. Parte del giardino sarà quindi coperta non più dallo studio, ma dal tetto di quest'ultimo, che pensiamo di rendere più regolare per motivi strutturali.
Stiamo lavorando su questa nuova idea per vedere come potrebbe venire il prospetto.
Tutti quelli in rosso sono interni ma portanti (sono una serie di pilastri da 30 cm con le relative travi che portano la copertura delle stanze, il solaio dello studio e la sua copertura a tetto)
La copertura a tetto poggia ai lati (verdi; quindi sulla trave sottostante) e va attentamente modulata come geometria, come distanza delle travi o delle capriate ecc.
credo che il fatto che voi non aggiorniate spesso il sito vi penalizzi molto.
Io per esempio non riesco a capire gli ultimi sviluppi del vostro progetto.
La soluzione strutturale che vi ha schematizzato il prof è chiara, no? la scala si reggerebbe sui 4 pilastri.
Suggerisco anche che potreste prendere dallo schema strutturale l'idea di sagomare la vostra copertura, in questo modo avrebbe una giustificazione quell'asimmetria...
In questi giorni abbiamo lavorato sul progetto, cercando di conciliare la proposta del professor Cellini con la nostra idea di partenza.
Negli spaccati viene mostrato come, mantenendo la superficie del tetto e del solaio del piano terra, la parte dello studio antistante la prima falda venga indietreggiata fino a combaciare con il muro esterno sottostante, con la conseguente creazione di un piccolo terrazzo.
Il tetto è stato reso più simmetrico aumentando la lunghezza della seconda falda inclinata ed è stato modulato in modo tale che le linee di gronda e la linea di colmo combacino con i muri portanti sottostanti
SEZIONE A-A' SCALA 1:50
Infine abbiamo corretto la pianta seguendo lo schema strutturale del professore
PIANTA PRIMO PIANO scala 1:50
PIANTA PIANO TERRA scala 1:50
Ci scusiamo per non aver aggiornato prima il blog ma speravamo in un confronto diretto per capire se la nostra idea poteva andar bene. Domani comunque saremo a revisione.
Commenti
Vista dall'alto
marta.massacesi - Gio, 06/12/2012 - 19:39Il nostro progetto si basava
marta.massacesi - Gio, 13/12/2012 - 22:41Il nostro progetto si basava inizialmente su una casa-studio di due piani, destinata ad un pittore e alla sua famiglia, disposta ad "L" secondo due moduli longitudinali riservati l'uno all'abitazione e l'altro allo studio/laboratorio.
In seguito ad una rivisitazione del progetto, abbiamo pensato di mantenere la pianta ad "L" e la disposizione dell'edificio sul lotto solo per il piano terra e di destinare quest'ultimo esclusivamente all'abitazione. Per quanto riguarda lo studio, invece, abbiamo preso spunto dal progetto "Vader House" dell'architetto Andrew Maynard (di cui alleghiamo una foto), pensandolo come un volume distinto ad incastro tra i due moduli sottostanti, che va a creare una piccola superficie coperta sul giardino.
Alleghiamo le foto delle piante del piano terra e primo piano, e quelle del plastico modificato.
Ci scusiamo per aver
Marta Macciò - Sab, 15/12/2012 - 11:47Ci scusiamo per aver pubblicato foto errate del plastico inerente alla modifica effettuata al progetto pubblicate in data goivedi 13 dicenbre... pubblico di seguito la versione corretta.
(Nessun oggetto)
Marta Macciò - Sab, 15/12/2012 - 10:41(Nessun oggetto)
Marta Macciò - Sab, 15/12/2012 - 10:50Non so chi sia
francesco cellini - Sab, 15/12/2012 - 18:35Non so chi sia l’architetto che vi piace ed ho parecchi dubbi sulla sua casa, soprattutto sulla forma del tetto, che mi sembra inutilmente complicata e pretenziosa.
Però c’è del buono, sia nella scelta di definire lo spazio del secondo piano con un tetto arioso e luminoso (reso anche possibile da una struttura leggera, in legno o ferro che sia), sia nel buon rapporto che c’è fra gli spazi al piano terra ed il giardino interno.
Ci vediamo lunedì e ne parliamo; ma solo se porterete dei disegni esatti.
IL tetto è stato pensato
Marta Macciò - Gio, 03/01/2013 - 11:50IL tetto è stato pensato come una struttura in acciaio, la quale poggia sui muri laterali portanti e sui pilastri posti in corrispondenza del muro portante al piano terra, dove la falda cambia pendenza divenendo orizzontale. Le quote a cui poggiano le estremità del tetto sono sfalsate in modo tale da conferire movimento alla struttura, traendo ispirazione da Vader House. Abbiamo inoltre voluto conferire un aspetto compatto al prospetto fronte strada a cui viene contrapposto una grande apertura della casa verso il giardino. Con tale intento ogni stanza si volge verso il verde, in particolare le zone giorno e cucina presentano ampie vetrate che si aprono totalmente e ciò consente di abbattere, quasi totalmente, la separazione tra interno ed esterno. La scelta di porre tutti gli affacci verso il giardino ci ha obbligate ad avere un corridoio senza finestre, che viene però risolto rialzando la quota dello stesso e creando un lucernario laterale.
Care Marta & Marta, vi sono
cinzia farina - Gio, 03/01/2013 - 17:48Care Marta & Marta,
vi sono alcune cose sulle quali al posto vostro lavorerei e sono:
1) troppi disimpegni, superfici sprecate. A questo potete cercare di ovviare articolando la casa secondo uno schema che vede le camere da letto disposte alle estremità della 'L' e lasciando il centro per il soggiorno, pranzo e cucina;
2) trovo piuttosto 'brutale' l'ingresso che da via Marmocchi si apre sul tavolo da pranzo...potreste provare a spostarlo dove avete messo il bagno;
3) per quanto riguarda il tetto... dubito che 30 cm di differenza tra i due piani d'imposta siano in grado di 'movimentare' la facciata... porre il colmo del tetto in posizione eccentrica può, forse, a tal fine essere una migliore soluzione. Ma soprattutto credo sia necessario integrare più efficacemente questo tetto alla casa... ad esempio questo potrebbe evidenziare con più chiarezza lo studio... o forse la scala potrebbe svilupparsi parallelamente e al di sotto della linea di colmo.
Così come avete fatto fino ad ora i vostri desideri vanno un po' ciascuno per i fatti loro, dovete provare a metterli insieme, ad integrarli in un sistema.
Buon lavoro
Concordo in tutto con Cinzia,
francesco cellini - Sab, 05/01/2013 - 13:55Concordo in tutto con Cinzia, salvo che nella critica del lungo corridoio, che potrebbe essere anche bello, purché appartenga ad una zona illuminata dall’alto, dove pure ci metterei la scala.
Poi io riprenderei una cosa buona del vostro esempio, cioè il fatto che il tetto copre anche una parte del giardino. Sulla sagoma del tetto ho infiniti dubbi, anche se nello schema l’ho disegnata come la vostra: bisogna pensarci bene.
Non sempre un corridoio lungo
francesco cellini - Mer, 09/01/2013 - 16:54Non sempre un corridoio lungo è brutto
Salve, ci scusiamo per non
marta.massacesi - Gio, 17/01/2013 - 22:01Salve, ci scusiamo per non essere riuscite ad aggiornare prima il nostro blog.
Lavorando sulle modifiche discusse venerdì a revisione, abbiamo spostato la porta d'ingresso davanti il corridoio e conseguentemente abbiamo posizionato la scala sul lato adiacente al giardino. Abbiamo pensato a quest'ultima come una struttura ad "l" retta da cavi di acciaio che partono dal soffitto, mentre il corridoio è stato alzato fino a quota 3 metri, aprendo dei lucernari sul lato del giardino, con vetrate unite a brise soleil. Per quanto riguarda lo studio dello scrittore, invece, questo presenta una parte ribassata a quota 2.10 metri dove pensavamo di posizionare la zona-libreria, e una parte propriamente di studio coperta dal tetto a spiovente.
Il nostro intento è quello di creare uno studio che sia interno alla casa ma che vi si contrapponga esteticamente attraverso l'uso di tinture/materiali diversi e grazie al tetto stesso; al contempo però vorremo che tale struttura sia il più leggera e luminosa possibile, aperta da vetrate in cui magari potremmo riproporre il tema del brise soleil per evitare un eccessivo surriscaldamento degli ambienti.
Pubblichiamo quindi piante e sezioni al 50; domani porteremo il resto del materiale incluso il plastico.
Esempio di scala con funi in
marta.massacesi - Gio, 17/01/2013 - 22:10Esempio di scala con funi in acciaio
Carichiamo le piante
marta.massacesi - Mer, 23/01/2013 - 12:28Carichiamo le piante modificate dall'ultima revisione.
Al piano terra abbiamo cambiato la scala, adottando una più semplice forma ad "u", modificato la disposizione dei mobili nella zona giorno, ridotto le porte-finestre nella camera ospiti ed abbassato il corridoio a quota 4metri.
Per quanto riguarda il primo piano, stiamo provando a sviluppare un'idea che ci è stata suggerita dal prof. Cellini, ovvero quella di seguire nello studio il perimetro murario del piano sottostante, lasciando tuttavia la copertura alla sua vecchia superficie. Parte del giardino sarà quindi coperta non più dallo studio, ma dal tetto di quest'ultimo, che pensiamo di rendere più regolare per motivi strutturali.
Stiamo lavorando su questa nuova idea per vedere come potrebbe venire il prospetto.
Pianta piano terra scala 1:50
Pianta primo piano scala 1:50
Pianta coperture scala 1:50
Tutti i muri in azzurro sono
francesco cellini - Mer, 23/01/2013 - 13:02La copertura a tetto poggia ai lati (verdi; quindi sulla trave sottostante) e va attentamente modulata come geometria, come distanza delle travi o delle capriate ecc.
Aggiungo questo: ma lo
francesco cellini - Mer, 23/01/2013 - 13:06Praticamente le stesse cose che vi scrivo ora ci sono già nei disegni che vi avevo inviato varie settimane fa.
Ciao ragazze, credo che il
Giorgia De Pasquale - Gio, 31/01/2013 - 14:55Ciao ragazze,
credo che il fatto che voi non aggiorniate spesso il sito vi penalizzi molto.
Io per esempio non riesco a capire gli ultimi sviluppi del vostro progetto.
La soluzione strutturale che vi ha schematizzato il prof è chiara, no? la scala si reggerebbe sui 4 pilastri.
Suggerisco anche che potreste prendere dallo schema strutturale l'idea di sagomare la vostra copertura, in questo modo avrebbe una giustificazione quell'asimmetria...
Ci vediamo per la revisione lunedì 4 pomeriggio.
Buon lavoro,
Giorgia
In questi giorni abbiamo
marta.massacesi - Dom, 03/02/2013 - 19:59In questi giorni abbiamo lavorato sul progetto, cercando di conciliare la proposta del professor Cellini con la nostra idea di partenza.
Negli spaccati viene mostrato come, mantenendo la superficie del tetto e del solaio del piano terra, la parte dello studio antistante la prima falda venga indietreggiata fino a combaciare con il muro esterno sottostante, con la conseguente creazione di un piccolo terrazzo.
Il tetto è stato reso più simmetrico aumentando la lunghezza della seconda falda inclinata ed è stato modulato in modo tale che le linee di gronda e la linea di colmo combacino con i muri portanti sottostanti
SEZIONE A-A' SCALA 1:50
Infine abbiamo corretto la pianta seguendo lo schema strutturale del professore
PIANTA PRIMO PIANO scala 1:50
PIANTA PIANO TERRA scala 1:50