progetto di Valentina Molinari e Mirko Merlini

Commenti

 l'Edificio, dotato di un giardino sul retro, è stato pensato come un blocco di tre parallelepipedi che slittano uno sull'altro, creando così tre spazi principali: 

- studio/laboratorio ( nel nostro caso è stato scelto, inizialmente, uno studio di architetti, ma ci sono stati ripensamenti a cui ci si sta ancora lavorando) 

- zona diurna ( cucina, soggiorno, sala da pranzo, bagno)

- zona notturna ( camere da letto, bagno) 

Plastico: 

 primo piano:

 secondo piano:


 

Lo schema generale è abbastanza promettente; l’articolazione degli spazi interni (e quindi delle piante) invece fa schifo.

Nella lezione di lunedì parlerò proprio di queste cose, quindi venite.

Nel frattempo cercate di disegnare gli interni meglio, con più attenzione al loro uso, alla luce ed alle loro dimensioni reciproche.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 Ciao ragazzi, la vostra casa (come credo di avervi detto in precedenza) mi continua a sembrare piuttosto indifferente allo spazio del giardino… La casa, infatti, che si articola seguendo un suo gioco di slittamenti di volumi, ignora del tutto la presenza dello spazio verde al quale mostra solo il fianco. Personalmente (ma è un’opinione) ruoterei la casa in modo da orientare gli affacci del soggiorno e del pranzo verso il giardino, oltre che verso il sole; poi… (e questo, a differenza del precedente, è più di un mero suggerimento) trasformerei quel buco che avete realizzato al secondo piano tra il bagno e la cucina in una vera ‘piccola corte sopraelevata’ dove i muri che la delimitano non sono tramezzi ma muri esterni (quindi più spessi) e dalla quale la cucina potrebbe prendere luce e aria e forse chissà godere della vista di qualche elemento vegetale (bambù…o altro). Infine è strano il dimensionamento dei bagni al terzo piano… sono grandi tanto quanto le camere da letto?! E per finire, le scale sono disegnate in modo sbagliato!… Giunti a questo punto del corso è piuttosto grave perseverare nell’errore. Correggetele! 

 

 Ciao ragazzi, la vostra casa (come credo di avervi detto in precedenza) mi continua a sembrare piuttosto indifferente allo spazio del giardino… La casa, infatti, che si articola seguendo un suo gioco di slittamenti di volumi, ignora del tutto la presenza dello spazio verde al quale mostra solo il fianco. Personalmente (ma è un’opinione) ruoterei la casa in modo da orientare gli affacci del soggiorno e del pranzo verso il giardino, oltre che verso il sole; poi… (e questo, a differenza del precedente, è più di un mero suggerimento) trasformerei quel buco che avete realizzato al secondo piano tra il bagno e la cucina in una vera ‘piccola corte sopraelevata’ dove i muri che la delimitano non sono tramezzi ma muri esterni (quindi più spessi) e dalla quale la cucina potrebbe prendere luce e aria e forse chissà godere della vista di qualche elemento vegetale (bambù…o altro). Infine è strano il dimensionamento dei bagni al terzo piano… sono grandi tanto quanto le camere da letto?! E per finire, le scale sono disegnate in modo sbagliato!… Giunti a questo punto del corso è piuttosto grave perseverare nell’errore. Correggetele! 

 

Cari,
Il vostro progetto è molto interessante, ma ha un difetto: è meccanicistico, quindi vi costringe a dividere lo spazio in modo rigido (così: se la superficie dello studio è giusta, quella del 1° piano è abbondante e quella del secondo è esagerata). I bagni sono enormi e talvolta mal posizionati. Infine la scala esterna non mi pare che serva.

D’altra parte il vostro schema vi obbliga a tenere conto degli allineamenti strutturali (che ho qui sopra evidenziato in verde). Quindi, per migliorare il progetto,  si può lavorare sulle seguenti cose:

1 – modificare (di poco), ottimizzandole, le distanze reciproche degli allineamenti verdi;

2-  abbandonare ogni idea di simmetria traversale (in rosso), per esempio spostando il cavedio;

3 – provare a creare una doppia altezza interna fra 1° e 2° piano. (di questo sono quasi sicuro, ma il disegno che allego vale solo come concetto);

4 – poi ha ragione Cinzia sul rapporto col giardino (non sarà meglio metter la scala verso strada?);

5-  infine la vostra casa sarà sicuramente in c.a. e io la penserei per setti e non per pilastri, con tutte le libertà dalla simmetria che questo comporta (vedete, con le dovute differenze, quello che ho scritto a Ietto ed Esposito). 

 

 

 

 

 

 

 Abbiamo provato a modificare il progetto spostando un muro portante, come ci era stato suggerito; tuttavia abbiamo riscontrato dei problemi al primo piano che vorremmo chiarire, se possibile, alla prossima revisione.  In attesa inseriamo la pianta nel piano terra e del secondo piano.