Progetto di ANGELICA ELISA PISCOPELLO - MADINA SCACCHI - TOBIAS SCHMIDT

Commenti

Il progetto comprende due edifici distinti: uno destinato alle residenze ed uno destinato ad un centro culturale.

Da un’analisi della demografia si è pensato di avere:

- 7 alloggi da 30 mq

- 4 alloggi da 60 mq

- 2 alloggi da 80 mq

-5 alloggi per da 25 mq (destinati agli studenti)

L’intervento è pensato in modo da integrarsi rispetto al tessuto esistente mantendo  vivo il ricordo del bombardamento rendendolo un elemento identitario del progetto per le residenze. Da qui la scelta di distaccarsi rispetto gli speroni, in modo da valorizzarli e ricavarci al tempo stesso degli spazi per delle terrazze, che diventano gli elementi di unione tra l’edificio esistente e quello futuro.

Il centro culturale ospiterà:
-una sala polifunzionale;
-una sala piccola da allestire come teatro;
-una sala lettura.

Questo tipo di funzioni, e soprattutto la volontà di lasciare maggiore spazio aperto nel lotto, da utilizzare come spazio pubblico, ci ha portato a pensare il centro ipogeo, per avere alla quota stradale il solo atrio. Il centro culturale oltre ad essere un centro di aggregazione che favorisce l’integrazione sociale tra le diverse etnie che popolano il quartiere, sarà anche un elemento sculturoreo all’interno della piazza ed un elemento identitario dell’isolato nel quartiere.

Si è deciso di aprire la piazza su via degli Aurunci così da avere una piazza più intima, completamente diversa rispetto alla vicina piazza Immacolata, riparandola dalla più rumorosa via dei Sabelli.

 

Il progetto è stato pensato così da avere una parte destinata a delle residenze,18 alloggi, ed un centro culturale, come luogo in cui favorire l’incontro tra le diverse comunità che animano il quartiere.

Particolare attenzione è stata data alla volontà di avere come risultato:

- un corpo di fabbrica che riprendesse la geometria dell’area;

- garantire una presenza di verde significativa;

- ricavare il massimo spazio per la piazza.

Da qui la scelta di concentrare le residenze in un unico edificio che fosse la prosecuzione del corpo esistente in via dei Sabelli, per sviluppare il centro culturale ipogeo ed organizzare la piazza su vari livelli.

Il corpo di fabbrica destinato alle residenze si accosta a quello esistente tramite un taglio netto che riprende la forma degli speroni, per poi riunirsi a questo idealmente tramite una ‘’cucitura’’ attraverso il corpo scale e delle terrazze, ricavate tra gli speroni, su cui si sviluppano dei giardini verticali. Il motivo delle terrazze e dei giardini verticali è presente anche all’altra estremità dell’edificio. Il risultato è quello di un edificio con un involucro ‘’continuo’’ tra i fronti che danno in via dei Sabelli e via degli Aurunci, contrapposti ai restanti, che sono aperti ma schermati dai giardini verticali, garantendo ventilazione naturale.

Da un’analisi dell’andamento demografico degli ultimi anni di San Lorenzo, si è pensato di avere la maggioranza degli alloggi destinati a delle coppie, con un numero più ridotto per le famiglie, ed agli studenti.

Le varie tipologie degli alloggi, ad eccezione di quelle per gli studenti, sono dei duplex organizzati in modo tale da garantire gli affacci nord-sud, e sui giardini verticali così che il verde, oltre ad essere un elemento piacevole delle terrazze, entra a far parte di tutti gli alloggi.

Alla ‘’rigidezza’’ geometrica dell’edificio destinato alle residenze si contrappongono invece le forme libere del centro culturale che, ad eccezione di un piccolo ingresso alla quota del piano stradale, si sviluppa per due livelli ipogeo. 

Gli spazi pubblici risultano perciò organizzati su vari livelli in modo da accogliere sia i residenti, che gli altri abitanti del quartiere che utilizzano il centro culturale, collegati idealmente dalla presenza del verde.

Il centro culturale è costituito da una sala polifunzionale, ed una piccola biblioteca.

All’interno della biblioteca sono individuabili due macro aree, ognuna con relativo affaccio su delle piccole corti poste su quote diverse, così da poter accogliere contemporaneamente sia bambini che adulti.

Di seguito alcune foto del plastico

Pubblichiamo di seguito gli elaborati sullo studio dei singoli alloggi. Sono state modificate le scale interne dei duplex e conseguentemente la distribuzione interna complessiva.

Di seguito pubblichiamo le ultime modifiche per quanto riguarda lo studio delle tipologie degli alloggi. Stiamo ancora decidendo i prospetti, pertanto sono stati campiti in nero i muri che sicuramente saranno ciechi, lasciando invece bianchi i muri in cui è possibile aprire delle finestre.

​Pubblichiamo le piante complessive per quanto riguarda l'edificio destinato alle residenze. I colori usati nei diversi alloggi fanno riferimento a quelli usati nello studio delle tipologie.

Abbiamo spostato i ballatoi centralmente e modificato la disposizione interna approfondendo la relazione tra il verde e gli alloggi; sono stati inseriti dei balconi nelle stanze con affaccio sul giardino verticale sinistro.

Di seguito le piante  

 

Stiamo studiando i prospetti per l’edificio destinato alle residenze. L’idea è quella di avere una pelle continua tra il fronte che dà su via dei Sabelli e la piazza. Nello specifico a via dei Sabelli, partendo dal prospetto dell’edificio esistente, si è cercato di avere delle bucature dall’andamento per quanto più possibile regolare e dalle dimensioni contenute. Il prospetto che dà sulla piazza mantiene lo stesso andamento regolare, tuttavia le dimensioni delle aperture risultano maggiori permettendo un dialogo tra le “aree più pubbliche” degli alloggi e la piazza.
Per quanto riguarda i materiali si è scelto di utilizzare il cemento ed il legno. Di seguito alcune immagini di progetti a cui stiamo facendo riferimento ed i disegni dei prospetti, per ora ancora senza trattamento.