Gli elementi più importanti per la valutazione del progetto d’esame riguardano:
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La qualità urbana: cioè la capacità di prefigurare un luogo i cui spazi pubblici e i cui edifici siano coerenti col contesto, sensati, proporzionati, gradevoli e utili.
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L’adeguatezza degli spazi degli edifici progettati rispetto al programma funzionale prescelto.
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La corretta indicazione delle fondamentali caratteristiche strutturali, costruttive e impiantistiche degli edifici progettati (precisa, essenziale, non esageratamente o impropriamente dettagliata).
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La completezza della rappresentazione, che allo stesso tempo deve essere sobria e priva di dettagli superflui. Questo vale per tutto, disegni, render, prospettive, modelli ecc.
Gli elaborati indispensabili per sostenere l’esame sono:
- una planimetria in scala 1:500 del progetto nel contesto urbano (la planimetria dovrà comprendere un’area sufficientemente vasta da chiarire le soluzioni di traffico e i rapporti del progetto con via Rolli, Lungotevere, il ponte ecc.;
- un modello in scala 1:200 dell’area del progetto, comprendente i profili e i volumi degli edifici immediatamente limitrofi;
- tutti i disegni tecnici (piante, sezioni, prospetti) necessari per rappresentare completamente il progetto in scala 1:200;
- un semplice schema delle strutture e, se necessario, degli impianti (in qualsiasi scala e forma di rappresentazione, pianta, assonometria ecc.).
A questo, per illustrare ciò che ciascun gruppo ritiene sia maggiormente significativo e rappresentativo del proprio progetto e delle idee e dei concetti su cui esso è fondato, si potrà aggiungere, qualche altro elaborato.
A titolo di semplice esempio, si potrà trattare di:
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uno o più renderings, o prospettive, o assonometrie di insieme o di dettagli significativi;
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uno o più approfondimenti (per esempio in scala 1:50) che descrivano, anche con piante, sezioni o prospetti, elementi significativi (alloggi, o nodi, o dettagli di finitura), utilizzando la tecnica più appropriata;
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sequenze di schizzi o viste;
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ecc. ecc.
Nota bene:
Il formato della carta, delle tavole e dei plastici è libero, così è del tutto libera la tecnica di disegno (bianco e nero, colori, uso di fondini, retini, cad o a mano).
E’ invece importante che i disegni siano tecnici (che si comprendano bene le dimensioni, i materiali, gli spazi e le destinazioni di uso; che si distinguano le strutture dalle tamponature e dalle finiture e che si riportino le quote altimetriche essenziali).
Visto che si tratta di un progetto urbano è vitale che in ogni disegno (anche quando esso sia riferito a un singolo edificio) siano riportati i profili degli edifici circostanti o i riferimenti ad essi. Questo non è necessario solo nel caso degli approfondimenti tipologici (in scala 1.50) dei singoli spazi residenziali o abitativi, o nei dettagli architettonici, o ancora negli schemi strutturali.
Si prega poi caldamente di:
- non descrivere in alcun modo l’arredamento, se non come puro ingombro degli elementi essenziali;
- evitare un uso scriteriato delle textures di default dei programmi cad;
- scrivere in caratteri piccoli solo ciò che è veramente necessario, omettendo ogni vistosa intestazione o cornice delle tavole.
Infine si invita a contenerne i costi e la fatica impiegati nei disegni o nei plastici, per concentrarsi sulla loro coerenza col progetto. In altre parole, la commissione non sarà affatto ben impressionata da un eventuale esibizione scioccamente ricca di smaglianti renderings o di elaboratissimi e laboriosissimi plastici (magari di un mediocre progetto); valuterà invece molto positivamente la capacità di quegli elaborati (anche se relativamente pochi e rapidi) di rappresentare l’essenza e le vere qualità della proposta.