Gli elaborati necessari per sostenere l’esame si dividono in due gruppi: obbligatori e liberi.
Gli elaborati obbligatori consistono in:
- una planimetria in scala 1:200 del progetto nel contesto urbano;
- tutti i disegni tecnici (piante, sezioni, prospetti) necessari per rappresentare completamente il progetto in scala 1:100;
- uno schema delle strutture (in qualsiasi scala e forma di rappresentazione, pianta, assonometria ecc.);
- uno schema dei sistemi impiantistici (secondo le modalità indicate dalla prof. Lucia Fontana).
Nota bene: il formato della carta e delle tavole è libero, così come è del tutto libera la tecnica di disegno (bianco e nero, colori, uso di fondini, retini, cad o a mano). E’ invece importante che i disegni siano tecnici (che si comprendano bene le dimensioni, i materiali, gli spazi e le destinazioni di uso; che si distinguano le strutture dalle tamponature e dalle finiture e che si riportino le quote altimetriche essenziali). Si prega infine caldamente di non descrivere in alcun modo l’arredamento, se non come puro ingombro degli elementi essenziali.
Gli elaborati liberi non sono, come è ovvio, definiti.
Essi consisteranno in uno o più manufatti a scelta di ciascun gruppo, per illustrare ciò che ciascun gruppo ritiene sia maggiormente significativo e rappresentativo del proprio progetto e delle idee e dei concetti su cui esso è fondato. Non c’è quindi alcuna scala, o tecnica, o regola da seguire, se non quella dell’efficacia e della qualità.
A titolo di semplice esempio, si potrà trattare di:
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un plastico (o più plastici) di insieme o di dettaglio:
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uno o più renderings, o prospettive, o assonometrie di insieme o di dettagli significativi;
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uno o più approfondimenti che descrivano, anche con piante, sezioni o prospetti, elementi significativi (alloggi, o nodi, o dettagli di finitura), utilizzando la tecnica più appropriata;
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sequenze di schizzi o viste;
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ecc. ecc.
Nota bene: mentre si sottolinea che questo insieme di elaborati liberi sarà essenziale ai fini del giudizio di esame, si invita a contenerne i costi e la fatica per concentrarsi sulla loro coerenza col progetto. In altre parole, la commissione non sarà affatto ben impressionata da un eventuale esibizione, scioccamente ricca di smaglianti renderings o di elaboratissimi e laboriosissimi plastici (magari di un mediocre progetto); valuterà invece molto positivamente la capacità di quegli elaborati (anche se relativamente pochi e rapidi) di rappresentare l’essenza e le vere qualità del progetto.