Una nuova direttiva europea spinge ad un cambiamento radicale della gestione dei condomini: ecco come le nuove regole modificheranno tutti gli aspetti legati all’amministrazione a partire dal 2026.
Il 2026 si preannuncia come un anno di svolta per la gestione dei condomini in Italia. Le nuove regole, che spaziano dalla riqualificazione energetica all’introduzione della tecnologia digitale, passando per nuove regole per le liti legali e una profonda revisione della figura dell’amministratore di condominio, promettono di trasformare radicalmente il settore.

La direttiva Case Green, che l’Italia ha tempo fino a maggio 2026 per recepire, rappresenta una sfida importante per il nostro Paese. Questa normativa europea mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, un obiettivo che si scontra con la realtà italiana, dove la maggior parte degli edifici si trova ancora nelle classi energetiche più basse. Il compito sarà quindi quello di affrontare la riqualificazione energetica con risorse pubbliche limitate.
Un altro cambiamento significativo riguarda l’introduzione dell’intelligenza artificiale nella gestione della proprietà immobiliare. L’AI potrà essere utilizzata per automatizzare i processi amministrativi, migliorare la comunicazione e aumentare la sicurezza dello stabile. Tuttavia, l’uso di questa tecnologia dovrà essere trasparente e rispettoso della privacy e delle norme europee e nazionali.
Cambiamenti nelle Liti Legali e nella Figura dell’Amministratore
Dal 31 ottobre 2026, cambierà la competenza per le liti legali. Il giudice di pace avrà una competenza esclusiva in materia condominiale molto più ampia di quella attuale, con l’obiettivo di velocizzare la giustizia.

È in corso anche una revisione della figura dell’amministratore di condominio. Un progetto di legge punta a professionalizzare questa figura, prevedendo l’iscrizione in un apposito elenco presso il ministero delle Imprese e l’obbligo di possesso di un diploma di laurea a indirizzo giuridico o economico per chi inizia l’attività dopo l’entrata in vigore della norma.
La proposta di legge prevede anche cambiamenti nella gestione contabile e nella sicurezza. Nei condomini con più di 20 proprietari, diventerà obbligatoria la nomina di un revisore, che resterà in carica per due anni. Inoltre, le informazioni sulle parti comuni dell’edificio dovranno essere verificate e certificate annualmente da una società di consulenza per la sicurezza e salute sul lavoro certificata.
Infine, cambieranno le regole per il fondo speciale, quel fondo che si costituisce prima di avviare lavori straordinari: la norma prevede di ridefinire le sue modalità di costituzione per garantire maggiore copertura finanziaria.
Il 2026 si preannuncia, quindi, come un anno di grandi cambiamenti per i condomini italiani. Le nuove regole, seppur complesse, promettono di portare miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica, gestione amministrativa e risoluzione delle liti legali. Tuttavia, sarà fondamentale prepararsi adeguatamente per affrontare queste novità e non farsi trovare impreparati.





