gAP006-Mostardi-Rocchetti

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Alessandro Bergami
gAP006-Mostardi-Rocchetti
Edited by: admin il 28/11/2012 - 12:03
mostardi.martin...
 Martina Mostardi

 Martina Mostardi 281151

Simona Rocchetti 266461

mostardi.martin...
 Una volta determinato il

 Una volta determinato il periodo proprio della struttura, a seguito dell'analisi modale nel modello di telaio 3d, bisogna calcolare il fattore di struttura, dopo aver verificato anche la regolarità in pianta e in altezza. La nostra struttura è regolare in pianta, in altezza in termini di rigidezza, ma non in altezza in termini di massa. In questo caso come dobbiamo comportarci? A quale regolarità dobbiamo fare riferimento?

Alessandro Bergami
 Nella definizione del

 Nella definizione del fattore q ha peso sia la regolarità in pianta che in altezza

q=q0*Kr

Kr=1 o 0,8 per strutture regolari o non regolari in altezza

La regolarità in pianta incide sul coeff alfa u/alfa 1 con il quale si calcola il q0 (rif. tab. 7.4.1 NTC2008)

  • Per strutture regolari in pianta si possono usare i valori di alfa u/alfa 1 indicati nelle tabelle delle categorie strutturali
  • Per strutture non regolari in pianta si possono usare i valori di alfa u/alfa 1 pari alla media tra 1,0 e quello indicato nella tabella delle categorie strutturali
mostardi.martin...
Va bene. Mi riferivo però

Va bene. Mi riferivo però alla regolarità in altezza: la mia struttura è regolare in termini di rigidezza ma non in termini di massa. Come devo procedere? Devo prendere come riferimento quella in termini di massa o quella in termini di rigidezza?

Alessandro Bergami
 la regolarità implica

 la regolarità implica regolarità sia di massa che di rigidezza. Pertanto se uno dei due requisiti non è soddisfatto, la struttura è non regolare

mostardi.martin...
 Ok grazie per il

 Ok grazie per il chiarimento. Ho un'altra domanda a riguardo: al paragrafo 7.3.3.2 della normativa, per quanto riguarda l'applicazione della forza statica equivalente al sisma, viene richiesto che siano soddisfatte due condizioni, che il periodo non superi 2,5 Tc o Td e che la costruzione sia regolare in altezza. La prima condizione è rispettata, la seconda no. Come dobbiamo procedere? Applico comunque la forza data dalla formula al punto 7.3.6?

mostardi.martin...
A seguito dell'analisi modale

A seguito dell'analisi modale del telaio risulta che nel mode7 ho una torsione pari a 0,014. Ho comunque necessità di inserire dei setti in modo da rendere la struttura più rigida?

Alessandro Bergami
quanto hai scritto non

quanto hai scritto non significa nulla, va valutata la forma modale (tutti i coeff. modali) e i coefficienti di partecipazione.

Li trovate nelle tabelle di output del sap. Osservare le deformate è già di aiuto

mostardi.martin...
Mi sono espressa male. Il

ok. grazie

mostardi.martin...
Come si fa nel SAP a bloccare

Come si fa nel SAP a bloccare i movimenti di piano rigido in un piano?

Alessandro Bergami
 A ciascun livello:seleziono

 A ciascun livello:

seleziono tutti i nodi interessati

assign

joint - constraint - diaphgram

NB:avremo dighpram 1....2......n..tanti quanti sono gli impalcati rigidi; il diaphgram include gli special joints.

mostardi.martin...
 Salve, c'è venuto un dubbio

 Salve, c'è venuto un dubbio per quanto riguarda la lunghezza di ancoraggio dell'armatura longitudinale .

Ad esempio nelle travi abbiamo usato la formula Lb=(fyd·fi)/4fbd ed avendo usato fi16 e fi18 ci vengono lunghezze pari a: 61 e 69 per le zone compresse e 88 e 99 per le zone tese.  Leggendo la normativa abbiamo trovato quanto segue:

"la lunghezza di ancoraggio delle armature tese va calcolata in modo da sviluppare una tensione nelle barre pari a 1,25 fyk, e misurata a partire da una distanza pari a 6 diametri dalla faccia del pilastro verso l’interno."

Vedendo succesivamente degli esempi sul libro "dettagli costruttivi di strutture in c.a" abbiamo notato che le lunghezze di ancoraggio nelle estremità, dove sono piegate, hanno una lunghezza pari a 15 per fi14 o 20 per fi20.

Abbiamo sempre piegato i ferri della lunghezza trovata con la formula dell'ancoraggio, per cui, visti i vari esempi, probabilmente sbagliamo a piegarli, non abbiamo ben capito come e a partire da dove vanno piegati.

mostardi.martin...
 Un'altra domanda riguardante

 Un'altra domanda riguardante invece i cordoli.

Nel modello 3d del sap ci avevate detto di non inserire i cordoli e quindi di lasciare le travi che sbalzavano senza collegarle tra loro. Ora ci domandiamo come facciamo per armarli? servono le sollecitazioni, quindi li inseriamo nel modello del sap oppure c'è un altro modo?

Alessandro Bergami
se il cordolo è solo una

se il cordolo è solo una cucitura di estremità nn serve calcolo ma solo un'armatura forfettaria...vedi domande frequenti

mostardi.martin...
Ok, grazie. Invece per quanto

Ok, grazie. Invece per quanto riguarda la domanda sulla lunghezza di ancoraggio?

Un ulteriore dubbio è sui reggistaffa.. l'area di questi va sommata all'area dell'armatura trovata dai minimi di normativa? oppure questi sono già compresi nei minimi?

Inoltre per le verifiche allo SLE delle travi, volevamo sapere della verifica allo stato limite di fessurazione. Lo scorso anno quella sul solaio ci avevate detto di non farla in quanto non c'era stato il tempo di spiegarla, vale anche per le travi?

 

Alessandro Bergami
 SLE fessurazione lo abbiamo

 SLE fessurazione lo abbiamo spiegato e quindi va fatto: sulle travi

il reggistaffa se ben posizionato è un ferro come gli altri e quindi può entrare nel calcolo

Per la lunghezza di ancoraggio va bene come la calcolate ma considerate che spesso agli estremi nn c'è spazio e siamo costretti a piegare quanto possibile

mostardi.martin...
 Allora per quanto riguarda

 Allora per quanto riguarda lo SLE, dato che noi non abbiamo appunti a riguardo facciamo riferimento alla normativa al cap 4.1.2.2.4.1

Definizione degli stati limite di fessurazione

In ordine di severità decrescente si distinguono i seguenti stati limite:

a) stato limite di decompressione nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, la tensione

normale è ovunque di compressione ed al più uguale a 0;

b) stato limite di formazione delle fessure, nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, la

tensione normale di trazione nella fibra più sollecitata è:

st = 1,2fctm

dove fctm è definito nel § 11.2.10.2;

c) stato limite di apertura delle fessure, nel quale, per la combinazione di azioni prescelta, il valore

limite di apertura della fessura calcolato al livello considerato è pari ad uno dei seguenti valori

nominali:

w1 = 0,2 mm

w2 = 0,3 mm

w3 = 0,4 mm

Lo stato limite di fessurazione deve essere fissato in funzione delle condizioni ambientali e della

sensibilità delle armature alla corrosione, come descritto nel seguito.

Scelta degli stati limite di fessurazione

Nella Tab. 4.1.IV sono indicati i criteri di scelta dello stato limite di fessurazione con riferimento

alle esigenze sopra riportate.

Noi facciamo riferimento a: condizioni ambientali ordinarie, armature poco sensibili

Stato limite di apertura delle fessure

Il valore di calcolo di apertura delle fessure (wd) non deve superare i valori nominali w1, w2, w3

secondo quanto riportato nella Tab. 4.1.IV.

Il valore di calcolo è dato da:

wd = 1,7 wm

dove wm, rappresenta l’ampiezza media delle fessure.

L’ampiezza media delle fessure wm è calcolata come prodotto della deformazione media delle barre

d’armatura εsm per la distanza media tra le fessure Δsm:

wm = εsm Δsm

Per il calcolo di εsm, e Δsm vanno utilizzati criteri consolidati riportati nella letteratura tecnica.

Il nostro problema è il calcolo di wm , non abbiamo molto chiaro dove vanno presi i valori di εsm, e Δsm

 

 Per quanto riguarda i reggi staffa, le alleghiamo qui sotto un’immagine di una nostra travata tipo, in cui compaiono appunto i reggi staffa e l’armatura.

Le alleghiamo inoltre un’altra immagine evidenziando nel riquadro il vano ascensore.

L’armatura in quel punto va piegata all’interno dei setti? E’ corretto quello mostrato nel disegno?

 

 

mostardi.martin...
Per quanto riguarda le

Sempre in riferimento all'immagine della sezione della trave tipo: per quanto riguarda le verifiche abbiamo aggiunto alle aree effettive dei ferri (calcolate a partire dai minimi di normativa) l'area dei reggi staffa. In questo modo le verifiche allo SLU e allo SLE sono verificate.

mostardi.martin...
 Allora per quanto riguarda

Per quanto riguarda i reggi staffa, le alleghiamo qui sotto un’immagine di una nostra travata tipo, in cui compaiono appunto i reggi staffa e l’armatura.

Abbiamo fatto tutte le verifiche aggiungendo alle aree effettive dei ferri (calcolate a partire dei minimi di normativa) l’area dei reggi staffa. Le verifiche allo SLU e allo SLE di esercizio in questo modo sono tutte verificate.

 

Le alleghiamo inoltre un’altra immagine evidenziando nel riquadro il vano ascensore.

L’armatura in quel punto va piegata all’interno dei setti? E’ corretto quello mostrato nel disegno?

 

 

mostardi.martin...
 Nella verifica allo stato

 Nella verifica allo stato limite di fessurazione delle travi, è corretto considerare 

epsilon,sm= 0,6 * sigma,s/Es

 

Alessandro Bergami
 quello è il limite inf. fate

 quello è il limite inf. fate riferimento alla formula C4.1.16

mostardi.martin...
 Ok grazie per il chiarimento

 Ok grazie per il chiarimento e invece per quanto riguarda le altre domande?

Alessandro Bergami
 quali? a quale post vi

 quali? a quale post vi riferite?

mostardi.martin...
 Riguardo al post precedente:

 Riguardo al post precedente: quello sui reggi staffa e sul nodo trave setto, abbiamo anche allegato due immagini 

Alessandro Bergami
 nel setto l'armatura può

 nel setto l'armatura può ancorarsi in rettilineo

è corretto usare nei calcoli tutti i ferri presenti, inclusi i "reggistaffe"

mostardi.martin...
 Va bene grazie.Nella

 Va bene grazie.

Nella verifica a pressoflessione deviata dei pilastri con il VCA, tra le mie combinazioni devo prendere la N più piccola e la M più grande?oppure la N più piccola e la rispettiva M della combinazione?

Alessandro Bergami
 Vedi FAQ

 Vedi FAQ

mostardi.martin...
 salve, abbiamo dei problemi

 salve,

abbiamo dei problemi con le verifiche di resistenza del nodo.

per quanto riguarda la 7.4.8 non risulta sempre verificata; mentre le 7.4.11 e 12 non tornano mai.

come dobbiamo comportarci? da cosa può dipendere esattamente?

abbiamo travi 30 x 35 (escluse le fasce piene) con ferri fi 14 e reggistaffe fi 12, e pilastri 30 x 40 (gia aumentati nelle GR perchè prima erano 30 x 30 e non erano soddisfatte le verifiche) con ferri fi 24; entrambi hanno staffe fi 8.

sia per le travi che per i pilastri le verifiche risultano tutte soddisfatte.

Alessandro Bergami
 IL PROBLEMA PUO' ESSER

 IL PROBLEMA PUO' ESSER RISOLTO AUMENTANDO LE STAFFE OPPURE, SE IL PROBL è IL CALCESTRUZZO, AUMENTANDO LA CLASSE DEL CALCESTRUZZO

SE NON SI VUOL FARE QUABTO SOPRA BISOGNA INTERVENIRE SULLE GEOMETRIE INGRANDENDO IL NODO