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Corriere della Sera.it - La casa solare italiana sul podio nelle Olimpiadi della bioarchitettura - 02 October 2012
Published by EleonoraVelluto on Mer, 17/10/2012 - 20:12Corriere della Sera.it - La casa solare italiana sul podio nelle Olimpiadi della bioarchitettura - 02 October 2012
La casa solare tutta italiana conquista il podio nelle Olimpiadi della bioarchitettura. Med in Italy è stata eletta campione mondiale di sostenibilità al Solar Decathlon di Madrid e si è piazzata al terzo posto nella classifica finale della manifestazione internazionale più importante del mondo dedicata all'abitare green. L'oro finale è andato a Canopea, il progetto portato dalla regione francese di Rhône-Alpes, mentre la casa solare andalusa Patio 2.12 si è aggiudicata l'argento. Med in Italy - realizzata con il contribuito di Roma Tre, della Sapienza, della Libera Università di Bolzano e del Fraunhofer Italia, oltre a un vasto parterre di sponsor e consulenti tecnici, che hanno fornito tutti gli impianti e le tecnologie d'avanguardia utilizzati nell'abitazione - si è classificata ai vertici in sei delle dieci prove previste nei quindici giorni della gara: oltre all'oro nella sfida più prestigiosa, quella sulla sostenibilità, ha ottenuto l'argento per il funzionamento di elettrodomestici e apparecchiature elettroniche e il bronzo in architettura, bilancio energetico, comunicazione e innovazione.
SOLAR DECATHLON - Il decathlon dell'architettura sostenibile pone la massima attenzione alle prove dedicate a innovazione, sostenibilità, architettura e bilancio energetico. Il terzo posto del progetto italiano acquista dunque un valore particolare dopo i risultati ottenuti in queste quattro gare centrali. «Come tutte le case mediterranee, Med in Italy è introversa, costruita verso l'interno attorno a un patio dotato di piante che reagiscono all'inquinamento facendo da biosensori, ma contribuiscono anche alla fornitura di verdura fresca. Una costruzione della tradizione romana e latina, poi ripresa da arabi e spagnoli e diffusa in tutti i Paesi caldi», spiega Chiara Tonelli, docente di architettura a RomaTre e responsabile del progetto.
COMPETIZIONE - La competizione, quest'anno alla decima edizione, è stata ideata dal Department of Energy del governo americano, attualmente guidato dal Nobel Steven Chu, e comprende una serie di dieci prove da superare in sequenza, proprio come nella disciplina sportiva da cui prende il nome. In base alle loro performance di temperatura, umidità, illuminazione, isolamento acustico e al funzionamento delle attrezzature, i diciotto prototipi costruiti nel «villaggio solare» di Madrid sono stati giudicati e classificati da un panel prestigioso di architetti ed esperti. «In pratica, si è trattato di costruirla e poi di simulare il funzionamento di una casa normale per due settimane. Il monitoraggio dei risultati è molto preciso e va a formare un punteggio finale insieme ad altri parametri di base, come il bilancio energetico, la qualità architettonica, la facilità di produzione, il costo di realizzazione e la possibilità di assemblaggio del prototipo in una comunità abitativa», precisa Tonelli.
CARATTERISTICHE - Tra le caratteristiche che hanno colpito la giuria, la facilità di montaggio (soltanto cinque giorni, più cinque per il funzionamento degli impianti), un fattore che favorisce la posa di Med in Italy anche in situazioni di crisi o disagio ambientale, come i terremoti. Altre caratteristiche fondamentali sono state la scelta di materiali naturali e riutilizzabili o riciclabili fino al 100%, come l'intero sistema costruttivo in legno, l'isolamento naturale in fibre di legno, il pavimento Ecomat e le tubature in alluminio. Pensata per resistere al grande caldo, piuttosto che ai climi freddi come le tipiche case bioclimatiche europee, Med in Italy riesce a mantenere la temperatura interna costante, grazie a isolanti naturali capaci di simulare il comportamento di una parete in massiccia muratura tradizionale, pur mantenendo una struttura leggerissima e facilmente trasformabile. I soffitti sono percorsi da tubi di acqua calda e fredda, che ne assicurano il riscaldamento e il raffrescamento, mentre l'accumulo termico delle pareti è stato realizzato con lana di legno e tubi in alluminio riciclato riempiti di sabbia umida. Gli elettrodomestici sono estremamente efficienti e si possono accendere tutti contemporaneamente, anche mentre si fa la doccia.
CONSUMI - Il consumo simultaneo di elettrodomestici e sanitari, anzi, è incoraggiato, in modo da ottenere il massimo rendimento, durante le ore d'insolazione, dai pannelli fotovoltaici di ultima generazione in silicio semiconduttore, che permettono alla casa di produrre tre volte più energia di quanta ne consumi. Di notte è rischiarata da punti luce che fondono la tradizione della ceramica italiana con futuristici fari Led e l'affresco che decora un'intera parete assorbe la luce del giorno attraverso pigmenti fotoluminescenti per restituirla di notte nella sagoma di un'acciuga fuori scala, che consente di muoversi nella parte centrale di maggior passaggio senza accendere lampade.
COSTI - Il prototipo italiano è anche economico: costa 1.400 euro al metro quadro. «Per ora abbiamo preso in considerazione solo questo modulo da 50 metri quadri interni, ma lo stesso concetto si può applicare a metrature molto più ampie e i diversi moduli si possono organizzare in modo da impilarli per andare a formare edifici più alti», commenta Tonelli. L'obiettivo ultimo potrebbe essere l'industrializzazione del modulo, per farne un prefabbricato sostenibile di grande qualità. Inoltre, tra i 18 prototipi presenti al Solar Decathlon Europe, Med in Italy è stato l'unico trasportato in treno grazie a un accordo con le ferrovie italiane. La scelta della rotaia ha così evitato che cinque Tir viaggiassero per 4 mila chilometri da Bolzano a Madrid, risparmiando circa 5 tonnellate di CO2.