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Casa24 - Per la prima volta progetto italiano ammesso a Solar decathlon, il campionato mondiale dell'architettura ecosostenibile - 11 April 2011
Published by Francesco Cusani on Lun, 02/05/2011 - 18:17
Casa24 - Per la prima volta progetto italiano ammesso a Solar decathlon, il campionato mondiale dell'architettura ecosostenibile - 11 April 2011
Una casa che produce sei volte l'energia che consuma, che può essere realizzata in due giorni e montata in otto, che è in grado di rispondere persino ad emergenze - tristemente presenti nelle cronche di questi giorni - come quelle che seguono un terremoto o ai drammatici problemi di un'ondata di migranti in fuga da un conflitto. Una casa progettata in modo che le pareti potranno essere realizzate con materiali locali, per adattarsi a tutti i paesaggi. Una casa che consuma un quarto dell'energia usata nelle abitazioni tradizionali.
Una casa adatta soprattutto al caldo, pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico, perfetta per una struttura di eco-turismo sostenibile. Una casa, infine, che potrebbe rappresentare una soluzione per il villaggio degli atleti nel caso le olimpiadi 2020 se le aggiudicasse Roma. È Med in Italy, il progetto che un team composto da docenti e studenti dell'università di Roma tre, in partenariato con il laboratorio di disegno industriale dell'università di Roma La Sapienza, porterà a solar decathlon, la gara internazionale ideata dal dipartimento energia degli Stati Uniti, una vera e propria olimpiade dell'architettura green.
Il progetto è stato presentato oggi a Roma e ha ricevuto l'alto patronato della presidenza della Repubblica e il patrocinio della Provincia di Roma.
L'abitazione eco-mediterranee - perché dovrà essere adeguata nelle prestazioni e nello stile all'area del Mediterraneo - verrà progettata, realizzata e spedita a Madrid, dove a settembre 2012 si terrà la competizione. Dalla prima edizione di Solar decathlon - che ovviamente prevede il più ampio ricorso al solare - nel 1999, è la prima volta che un team italiano viene ammesso alla competizione mondiale dell'architettura sostenibile.
Per vincere dovrà superare dieci prove (decathlon, appunto, come nelle vere olimpiadi), lungo i percorsi dell'architettura, della capacità costruttiva, dell'efficienza, del bilancio energetico, del comfort, della funzionalità, della comunicazione, della produzione e fattibilità economica, dell'innovazione, della sostenibilità. Per ognuna delle gare i prototipi riceveranno un punteggio da una giuria internazionale (fino a un massimo che, a seconda dei settori, arriverà a 80 o 120 punti). I concorrenti saranno altre 19 case provenienti da 14 Paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.
Ogni anno la casa Med in Italy, 47 metri quadri utili, produrrà 11.400 kilowattora con i pannelli fotovoltaici, ma consumerà solo un sesto di questa energia: così la casa immetterà in rete quasi 9.500 Kwh. In 20 anni saranno 121 le tonnellate di co2 risparmiate, come se gli abitanti avessero piantato un piccolo bosco di 120 alberi. Meno co2, più comfort e più risparmio: l'efficienza dei sistemi permetterà alla casa di funzionare perfettamente, con elettrodomestici, illuminazione, acqua calda e temperature adeguate, alleggerendo la bolletta elettrica di circa l'84% (si spenderà solo un sesto di quello che costerebbe una casa convenzionale).
La casa Med in Italy tiene conto dei rendimenti energetici di tutti gli elettrodomestici presenti: ogni angolo della casa viene progettato pensando a quanto riuscirà a incidere sul risparmio energetico globale dell'abitazione. Lavatrici che garantiscono il bianco più bianco senza superare i 43 gradi e mezzo,lavastoviglie che non vanno oltre i 49 gradi.
Ma non sono solo le performance energetiche ed ambientali a costituire gli asset con cui il team italiano si presenterà al Solar decathlon Europe (la competizione si svolge ad anni alternati negli Stati Uniti e in Europa, e dal 2013 anche in Cina). Nelle strettissime regole di gara, ad avere peso rilevante sono la piacevolezza delle linee architettoniche, la facilità di costruzione e la replicabilità, ma anche la gradevolezza dell'abitare: tra le prove, ad esempio, sono previste tre cene che i team partecipanti dovranno preparare e offrire agli altri concorrenti, da cui saranno giudicati. Così, anche la capacità di comunicazione sarà valutata nelle prove.
Così la team leader di Med in Italy, l'architetto Chiara Tonelli. «È sostanzialmente la prima volta - aggiunge- che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all'isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo».