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DIRE - Ecco la casa eco-attiva: produce sei volte l'energia che consuma - 11 April 2011
Published by Francesco Cusani on Lun, 02/05/2011 - 19:05
DIRE - Ecco la casa eco-attiva: produce sei volte l'energia che consuma - 11 April 2011
E’ l’eco-casa di “Med in Italy”, rappresenterà l’Italia al Solar Decathlon 2012
ROMA - Una casa che produce sei volte l'energia che consuma, che puo' essere realizzata in due giorni e montata in otto, che e' in grado di rispondere persino ad emergenze - tristemente presenti nelle cronche di questi giorni - come quelle che seguono un terremoto o ai drammatici problemi di un'ondata di migranti in fuga da un conflitto. Una casa progettata in modo che le pareti potranno essere realizzate con materiali locali, per adattarsi a tutti i paesaggi. Una casa che consuma un quarto dell'energia usata nelle abitazioni tradizionali. Una casa adatta soprattutto al caldo, pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico, perfetta per una struttura di eco-turismo sostenibile. Una casa, infine, che potrebbe rappresentare una soluzione per il villaggio degli atleti nel caso le Olimpiadi 2020 se le aggiudicasse Roma.
È 'Med in Italy', il progetto che un team composto da docenti e studenti dell'Universita' di Roma Tre, in partenariato con il Laboratorio di disegno industriale dell'Universita' di Roma 'La Sapienza', portera' a 'Solar Decathlon', la gara internazionale ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti, una vera e propria 'Olimpiade dell'architettura green'. Il progetto e' stato presentato oggi a Roma ed ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed il patrocinio della Provincia di Roma. Partner istituzionale, l'Agenzia Casaclima, sponsor tecnici e professionali KlimaHaus, Massimo Catalani, Pasquinelli trasporti, Autodesk e Rubner Haus.
L’abitazione 'eco-mediterranea' - perché dovrà essere adeguata nelle prestazioni e nello stile all'area del Mediterraneo - verrà progettata, realizzata e spedita a Madrid, dove a settembre 2012 si terrà la competizione. Dalla prima edizione di Solar decathlon - che ovviamente prevede il più ampio ricorso al solare - nel 1999, è la prima volta che un team italiano viene ammesso alla competizione mondiale dell’architettura sostenibile. Per vincere dovrà superare dieci prove (decathlon, appunto, come nelle vere Olimpiadi), lungo i percorsi dell’architettura, della capacità costruttiva, dell’efficienza, del bilancio energetico, del comfort, della funzionalità, della comunicazione, della produzione e fattibilità economica, dell’innovazione, della sostenibilità. Per ognuna delle ‘gare’ i prototipi riceveranno un punteggio da una giuria internazionale (fino a un massimo che, a seconda dei settori, arriverà a 80 o 120 punti). I concorrenti saranno altre 19 case provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.
Ogni anno la casa 'Med in Italy', 47 metri quadri utili, produrrà 11.400 kiloWattora con i pannelli fotovoltaici, ma consumerà solo un sesto di questa energia: così la casa immetterà in rete quasi 9.500 kWh. In 20 anni saranno 121 le tonnellate di CO2 risparmiate, come se gli abitanti avessero piantato un piccolo bosco di 120 alberi. Meno CO2, più comfort e più risparmio: l’efficienza dei sistemi permetterà alla casa di funzionare perfettamente, con elettrodomestici, illuminazione, acqua calda e temperature adeguate, alleggerendo la bolletta elettrica di circa l’84% (si spenderà solo un sesto di quello che costerebbe una casa convenzionale).
La casa 'Med in Italy' tiene conto dei rendimenti energetici di tutti gli elettrodomestici presenti: ogni angolo della casa viene progettato pensando a quanto riuscirà a incidere sul risparmio energetico globale dell’abitazione. Lavatrici che garantiscono 'il bianco più bianco' senza superare i 43 gradi e mezzo, lavastoviglie che non vanno oltre i 49 gradi: l’impegno sarà altissimo anche dal punto di vista della progettazione della filiera industriale italiana e il team sta raccogliendo le sponsorizzazioni e le collaborazioni necessarie alla messa a punto di ogni dettaglio.
Ma non sono solo le performance energetiche ed ambientali a costituire gli asset con cui il team italiano si presenterà al Solar Decathlon Europe (la competizione si svolge ad anni alternati negli Stati Uniti e in Europa, e dal 2013 anche in Cina). Nelle strettissime regole di gara, ad avere peso rilevante sono la piacevolezza delle linee architettoniche, la facilità di costruzione e la replicabilità, ma anche la gradevolezza dell’abitare: tra le prove, ad esempio, sono previste tre cene che i team partecipanti dovranno preparare e offrire agli altri concorrenti, da cui saranno giudicati. Così, anche la capacità di comunicazione sarà valutata nelle prove.
"E' la prima volta che l'Italia partecipa alla competizione- spiega Mario De Caro, professore associato di Filosofia morale all'Università Roma Tre, delegato di Guido Fabiani, rettore di Roma Tre- e partecipa con i suoi studenti, in una sana partnership con l'industria", e ciò mentre "la situazione dell'università italiana è particolarmente cupa, con i tagli molto drastici ai finanziamenti fanno prevedere un futuro molto più cupo".
“In realtà, la vera vittoria è già nell’essere stati scelti fra le centinaia di progetti presentati: quest’ammissione dà diritto a un premio che ha permesso l'avvio del progetto per il prototipo”, spiega la Team leader di 'Med in Italy', l’architetto Chiara Tonelli. “È sostanzialmente la prima volta– aggiunge- che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all’isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo. L’architettura verde ha avuto negli ultimi decenni caratteristiche più nordiche che meridionali, ma noi mediterranei abbiamo una tradizione antichissima, che abbiamo recuperato e reinterpretato nella progettazione". Così, "la nostra casa resterà isolata dall’esterno nelle ore più calde e si aprirà quando il sole cala, mentre uno spazio aperto a patio funzionerà da zona di raffrescamento- spiega Tonelli- l’amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali della regione mediterranea verrà declinato in un’architettura contemporanea e bella a vedersi. Inoltre sarà coniugato a tutte le tecnologie a basso consumo energetico e all’utilizzo del solare fotovoltaico: 'Med in Italy' produrrà più energia di quanta ne consumi”.
Nel villaggio che a Madrid ospiterà le case concorrenti, 'Villa solar', "i prototipi si potranno visitare- aggiunge la Team leader di 'Med in Italy'- e dovremo organizzare tre cene per i team concorrenti, cucinando ed ascoltando musica facendo ricorso alla produzione energetica della casa". E la cena, conclude, "sarà senzaltro un punto a favore del nostro team".
http://www.dire.it/HOME/ecco_la.php?c=38606&m=3&l=it