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FASTWEB.it - La casa contro l'effetto serra - 19 April 2011
Published by Francesco Cusani on Ven, 06/05/2011 - 01:03
FASTWEB.it - La casa contro l'effetto serra - 19 April 2011
Si chiama MED in Italy ed è il primo progetto abitativo italiano a partecipare al Solar Decathlon, le olimpiadi dell'architettura ecosostenibile. Economica e facile da costruire, è una casa capace di sconfiggere il freddo, ma soprattutto il caldo, consumando meno.
Per la prima volta l’Italia parteciperà al Solar Decathlon 2012, le olimpiadi dell’architettura verde promosse dal 2001 dal Dipartimento dell’Energia Americano, che da due anni coinvolgono anche location europee e che per la prossima edizione (l’evento è biennale) si sposteranno a Madrid. Ad essere selezionato per sfidare nella capitale spagnola i prototipi di eco-casa concorrenti in dodici campi di eccellenza, il progetto MED in Italy.
Nato da un gruppo di lavoro costituito da docenti di Architettura, Economia e Ingegneria dell'Università Roma Tre e un piccolo team di Disegno industriale della Università La Sapienza, si propone di superare gli altri partecipanti nelle “gare” di architettura, capacità costruttiva, efficienza, bilancio energetico, comfort, funzionalità, comunicazione, produzione e fattibilità economica, innovazione e sostenibilità. Il tutto puntando su un mix di contemporaneità e tradizione che rielabora e fonde i punti cardine dello stile abitativo mediterraneo. Il progetto di abitazione rovescia l’approccio classico alla progettazione ecologica, improntato sul modello culturale, ambientale e paesaggistico dei paesi non mediterranei, i più all’avanguardia nel settore, utilizzando materiali tipici delle zone affacciate sul mare nostrum e focalizzandosi sul problema del cambiamento climatico. Pensata per l’autoefficienza energetica e l’isolamento non tanto dal freddo quanto dal caldo, MED in Italy è la risposta al problema del surriscaldamento terrestre.
Spazio alle soluzioni impiantistiche più performanti e attualicome il fotovoltaico organico, il solare freddo e ottimizzazione del know-how classico attraverso le nuove tecnologie, come sistemi wireless oapps di ultimissima generazione, capaci di creare comunicazione diretta tra ambienti e utente anche a distanza. E ancora materiali leggeri (legno), poveri, economici e facilmente trasportabili, tutte espressioni di quella via italiana all’innovazione che risulta ben rappresentata da esempi come la produzione di PVC organico dell’Università di Roma Tor Vergata, dalla ricerca – promossa da Italcementi - di materiali fotocatalitici in grado di abbattere le emissioni CO2, dalla produzione di bioplastiche derivanti dal mais di Mater-B (Novamont) o dalle bucce della mela e del pomodoro (quest’ultime messe a punto dal CNR di Napoli).
Capace di produrre sei volte l’energia che consuma, la “casa mediterranea” può essere realizzata in due giorni e montata in otto. Pensata per un nucleo unifamiliare è moltiplicabile per rispondere alle esigenze di insediamenti turistici o d’emergenza (case per le vittime di un disastro naturale o destinata all’accoglienza di profughi). Si scontrerà nella gara di chiusura della competizione, prevista a settembre 2012, con gli altri 19 finalisti, provenienti da Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.
Ma in ogni caso sarà un successo – e una vittoria – per l’ambiente.
http://www.fastweb.it/portale/canali/attualita/reportage/contenuti/articolo/?id=24513054