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Leonardo CASE & STILI - Intervista a Chiara Tonelli: verso la casa del futuro - 7 November 2011
Published by EleonoraVelluto on Mar, 08/11/2011 - 00:35Leonardo CASE & STILI - Intervista a Chiara Tonelli: verso la casa del futuro - 7 November 2011
Brillante, affascinante e green oriented: potremmo descrivere con questi aggettivi Chiara Tonelli, architetto e presto conduttrice del nuovo programma di Leonardo La casa che verrà, in onda dall'8 novembre alle 21. Conosciuta al grande pubblico come raffinata interior designer, avremo modo di scoprire una Chiara Tonelli ancora inedita. L'abbiamo intervistata in anteprima per tutti i lettori e telespettatori di Leonardo.
Redazione: La casa che verrà è il nuovo format che conduce su Leonardo, alla scoperta delle case futuro al Solar Decathlon di Washington: di cosa si tratta?
Chiara Tonelli: La casa che verrà è un programma di 10 puntate dedicato agli ultimi prototipi di case sostenibili e ad alta efficienza energetica presentati al Solar Decathlon di Washington DC (USA), una competizione internazionale nata nel 1999 e promossa dal Dipartimento di Energia degli Stati Uniti. La particolarità consiste nel fatto che nel corso di ogni edizione, che ha alternanza biennale, 20 selezionati team universitari internazionali si confrontano nella costruzione di una casa alimentata da energia solare e dotata di tecnologie atte rendere almeno nullo il bilancio energetico tra produzione e consumi. Quindi ogni team "trasporta" e realizza nello stesso luogo la propria casa, che è vera, perché ci si deve mangiare, ci si possono ospitare gli amici, si devono produrre quantità di acqua calda sufficienti per fare le docce, deve essere riscaldata se fuori fa freddo e raffrescata se fuori fa caldo...
R: Tra i vari progetti che ha avuto occasione di vedere al Solar Decathlon di Washington, qual è stato quello che l'ha colpita di più?
CT: A me è piaciuto molto il progetto del Belgio. è un progetto tecnologico, basato su un modulo che si ripete le volte necessarie a realizzare la volumetria di cui ha bisogno il suo abitante. è dotato di una grande flessibilità: infatti in concorso è arrivata una configurazione molto semplice, ma in funzione delle disponibilità economiche e dei gusti dei suoi abitanti, l'esterno e l'interno possono variare in materiali, colori, volumi e partizioni degli spazi. Anche il sistema costruttivo è stato molto ingegnoso: un kit alla IKEA, per capirci, che consente di costruire la casa in "fai da te"... . Mi è anche piaciuta molto Flex house, la casa del team della Florida, ma è arrivata ultima... creava un bellissimo e vasto spazio interno, molto accogliente e luminoso.
R: Ci può raccontare un "dietro le quinte" che le è capitato durante la realizzazione di questo programma?
CT: C'è stato davvero poco dietro le quinte, perché abbiamo lavorato quasi in diretta. Ogni registrazione doveva essere buona, perché non c'era il tempo per ripeterla... Però certo, 90% di umidità i primi giorni e 7°C gli ultimi ci hanno messo a dura prova... così come gli aeroplani: ogni ripresa in esterna era inframmezzata da aerei in decollo o in atterraggio: uno ogni 3 minuti, rendo l'idea?
R: Nel 2012 anche l'Italia parteciperà all'edizione europea del Solar Decathlon di Madrid con il progetto "Med in Italy". Lei è la team leader di questo importante progetto: quali sono i suoi punti di forza?
CT: Il nostro progetto, sviluppato all'università degli studi di Roma Tre in partnership con un team di design della Sapienza Università di Roma e il Casaclima research team della Libera Università di Bolzano, si ispira alla tradizione costruttiva mediterranea e alla sua cultura materiale. Il progetto è descritto ampiamente nel nostro sito (www.medinitaly.eu), ma i principali punti di forza sono:
- la difesa dal caldo estivo;
la copertura esterna in pannelli fotovoltaici dai colori chiari, che serve anche ad ombreggiare la casa limitando l’escursione termica tra giorno e notte;
- la struttura leggera (legno) che diviene pesante in esercizio (riempimento con interti locali) in modo da funzionare da volano termico sia in estate che in inverno;
- il contrasto tra tecniche costruttive hi e low-tech, come per esempio il recupero del vimini, tecnica artigianale italiana che si sta oggi perdendo.
R: Un evento come questo fa riflettere sul futuro dell'architettura: ma secondo lei come sarà davvero "la casa che verrà"?
CT: Sicuramente dovrà consumare molta meno energia di quella che consumano mediamente oggi le nostre case.
R: Il grande pubblico la conosce per la sua indiscutibile raffinatezza di interior designer: con La casa che verrà conosceremo una "nuova" Chiara?
CT: O la vera "Chiara"? L'interior design è un aspetto importante del vivere quotidiano, ma l'architettura investe tutta la società molto a lungo, cambia le nostre città e i nostri modi di vivere. Il 40% dei consumi energetici globali è da imputarsi all'edilizia. Urge un cambiamento!
R: E la sua casa, com'è?
CT: Bellissima, grande, colorata, ma purtroppo consuma. La mia casa ideale ad oggi è quindi Med in Italy, la casa mediterranea sostenibile che stanno progettando i nostri studenti!
R: Oltre all'architettura, quali sono le sue passioni?
CT: Tantissime! Lo sci, le immersioni, la vela, i viaggi... ma soprattutto il buon cibo e stare insieme agli amici!
R: Per salutare i telespettatori e i lettori di Leonardo, ci può dare un consiglio generale per avere una casa più ecosostenibile?
CT: Cambiare i propri stili di vita non è facile... ed è così che si migliorano le case, modificando innanzitutto i comportamenti: idea per un prossimo programma?
La casa che verrà, dall'8 novembre su Leonardo. Segui la programmazione sulla nostra Guida Tv
http://www.leonardo.tv/articolo/intervista-chiara-tonelli-la-casa-che-verra-novita