Un regolamento edilizio per i sette anni del Protocollo di Kyoto

16 febbraio 2012.  Buon compleanno Protocollo di Kyoto. E il regalo più bello secondo Legambiente potrebbe essere un “regolamento edilizio d’Italia”: in occasione del settimo anniversario dell’impegno contro le emissioni di gas serra, Legambiente invita le amministrazioni comunali a dotarsi di un “regolamento per eccellenza”, realizzato selezionando tra i migliori stilati dai Comuni in tema di edilizia sostenibile. Le emissioni di anidride carbonica prodotte dai consumi domestici sono tra i principali responsabili dell’effetto serra e, quindi, dei cambiamenti climatici in atto. Agire è possibile anche migliorando l’efficienza delle nostre case, per questo Legambiente lancia la sfida.

“La proposta che vogliamo rivolgere alle amministrazioni comunali – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini -è di guardare a queste realtà e di copiare bene. Abbiamo messo assieme, infatti, il meglio di quello che si può trovare nei regolamenti edilizi italiani perché edifici ristrutturati o costruiti in questo modo possono arrivare concretamente ad azzerare i consumi energetici, a ridurre sensibilmente i consumi idrici migliorando il comfort degli spazi pubblici e nelle abitazioni. E nei Comuni dove questa strada è già oggi stata intrapresa, è cresciuta non solo la consapevolezza di come queste innovazioni migliorino la qualità del costruire, ma anche quanto queste nuove tecniche permettano di accrescere competenze, di creare lavoro, oltre a realizzare edifici sostenibili con un costo che incide pochissimo sul prezzo di vendita finale”.

Gli interventi in tema di efficienza energetica nelle nostre case, selezionati da Legambiente,  sono riassumibili sostanzialmente in tre mosse:

-la riduzione dei consumi energetici, attraverso interventi che riducano il fabbisogno nelle abitazioni, aumentando l’isolamento termico degli edifici e valorizzando gli apporti solari passivi e l’efficienza negli usi.

-le fonti energetiche rinnovabili, da utilizzare e integrare negli edifici per i fabbisogni di riscaldamento dell’acqua igienico-sanitaria e la produzione di energia elettrica.

-il ciclo dell’acqua, riducendo fabbisogni e consumi di acqua nelle abitazioni attraverso il recupero, la depurazione, il riutilizzo per gli usi compatibili; nella direzione di aumentare la permeabilità dei suoli; sviluppando l’utilizzo di tecnologie e sistemi di risparmio.

La svolta verso un’edilizia sostenibile potrebbe inoltre garantire la crescita economica, grazie anche alla creazione di nuovi posti di lavoro.

 

 

 

 

 


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