Al palo la certificazione energetica per gli immobili

Dall’inizio del gennaio 2012 è diventato obbligatorio indicare la certificazione energetica degli edifici su tutti gli annunci immobiliari(carta, cartelli, web, volantini, Tv).  A un mese dall’entrata in vigore della legge – che recepisce la direttiva Ue del 2009  sulla promozione delle energie rinnovabili - erano in regola meno del 13 per cento degli annunci. Lo riporta l’agenzia Immobiliare.it , che negli oltre 700.000 annunci censiti sul suo sito tra gennaio e febbraio rileva anche delle consistenti differenze territoriali: la percentuale di avvisi a norma è a Nord Est  del 18,9%, a Nord Ovest al 15,6%, nel Centro Italia all’8,8% e al Sud a soltanto al 3,8%.

Secondo il decreto legislativo 28/2011, in tutti gli annunci immobiliari è obbligatorio l’ inserimento dell'indice di prestazione energetica (IPE) presente nell'Attestato di Certificazione Energetica dell'Immobile (ACE) e la classe di prestazione energetica, che va dalla A - con le migliori prestazioni –alla G, quella riferita a edifici vecchi o in pessimo stato.


Di fatto, la legge ha numerosi ‘buchi’, anche perché le sanzioni sono attualmente previste solo in alcune regioni, ad esempio in Lombardia dove è prevista una multa fino a 5.000 euro per chi non segnala la certificazione energetica. In alcune zone d’Italia, inoltre, è invalsa l’abitudine a iscrivere il proprio immobile  alla classe G, proprio per evitare l’obbligo alla certificazione energetica: sulla possibilità di ricorrere a questo raggiro, la Commissione Europea sta avviando una procedura di messa in mora dello Stato italiano.


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