Colgo l'occasione del lavoro fatto "in parallelo" da Mario Grimaudo e me in questi ultimi giorni per fare un confronto fra i dati che emergono dalle analisi sui diversi modelli.
Riassumendo, quello che è successo ieri è che le stesse analisi sono state fatte su due modelli che si differenziavano per questi motivi:
- la geometria; volume e superfici erano lievemente differenti.
- Il weather data; il file che contiene i dati climatici era diverso nei due modelli.
- le caratteristiche dei materiali;
Mentre i primi due punti sono una questione di "aggiornamento" dei file con cui si lavora, vorrei soffermarmi sull'ultimo punto. Questo infatti rappresenta un approccio diverso all'analisi, dal momento che:
in un caso si è scelto di inserire la trasmittanza che noi ci aspettiamo dai componenti dell'involucro, con l'idea di poi far sì che il nostro involucro arrivi necessariamente a quelle prestazioni;
nell'altro caso si sono modellati i componenti geometricamente, rispettando quelle che sono le indicazioni progettuali di questo momento, e da questo si è ricavato il comportamento termico degli elementi.
Naturalmente i dati che escono da due modelli così diversi si discostano enormemente gli uni dagli altri. Per fare un esempio, nell'immagine qua in basso potete vedere la differenza dei carichi termici totali nell'arco dell'anno. Si può notare come l'andamento delle due curve sia coerente, ma come i carichi siano molti di più in un caso rispetto all'altro.

E' quasi certo che le differenze così pesanti siano legate esclusivamente alla differenza nelle caratteristiche termiche dei materiali. However, ho deciso di eliminare più variabili possibili, e di ripetere le analisi lasciando come unica differenza i materiali.
Per avere un'idea di quanto si discostano i valori utilizzati nei due modelli, ecco il confronto:
-U parete = 0.07 [MG] - 0.27 [ML]
-U vetro = 1 [MG] - 2.90 [ML]
-U soffitto = 0.1 [MG] - 0.29 [ML]
-U pavimento = 0.12 [MG] - 0.17 [ML]
STATO D'AVANZAMENTO DI OGGI 1. GIUGNO
Per far sì che l'unica differenza che ci fosse fra i due "approcci" fosse appunto quella dei materiali, così da avere la possibilità di capire QUANTO cambia il comportamento termico dell'edificio al variare delle caratteristiche dell'involucro, ho agito in questo modo:
-Ho utilizzato la geometria esportata da revit, e il weather data più aggiornato.
-Ho sfruttato le potenzialità di automatizzazione di ecotect per creare una libreria dei materiali e una libreria delle schedules per esportare i dati dal modello di Mario al mio.
Mettendo a confronto il modello di Mario [MG] con il nuovo modello [ML2] possiamo vedere le differenze generate da:
- geometria di partenza diversa
- weather data diverso
vediamo ad esempio i carichi legati a riscaldamento e raffrescamento calcolati mensilmente, per tutte le zone termiche insieme:
In questo grafico ho messo a confronto le due colonne del totale dei Wh utilizzati, così come vengono misurati nei due modelli:
Ulteriori differenze si possono riscontrare nell'andamento orario delle temperature, che abbiamo misurato nell'arco di una settimana di settembre in cui ci saranno le misurazioni del contest.
vediamo ad esempio cosa succede il 17 settembre nei due casi:
Come si può notare, l'aver utilizzato due file con dati climatici differenti, (guardate la curva gialla e quella azzurra, che dovrebbero essere identiche) fa sì che i risultati cambino.
I primi dati mostrati infatti, mostrano il carico in Wh che serve agli impianti di climatizzazione a mantenere una certa temperatura all'interno della casa.
Se però la temperatura esterna presa in esame cambia, a parità di impianto, di materiali, e di intervallo di temperatura interna da mantenere, i consumi saranno diversi, e da qui ecco un'ipotesi del perchè della divergenza anche nel primo grafico.
Mettiamo ora a confronto i due modelli ML1 e ML2, che si differenziano tra loro solamente per le caratteristiche termiche dei materiali.
cominciamo sempre dal carico dovuto alla climatizzazione:
Nella prima tabella vediamo i dati appartenenti al modello ML1, ovvero quello in cui il comportamento dei materiali è evinto dalla loro composizione, mentre nel secondo caso, il modello ML2, sono stati inseriti valori di trasmittanza che ci auspichiamo. Vediamo come i valori di carico si differenziano per un intero ordine di grandezza.
Questo è il grafico:
Questi invece le temperature ora per ora calcolate per il 17 settembre. Essendo stato utilizzato lo stesso weather data, abbiamo un'unica curva per la temperatura esterna, e due diverse curve che ci raccontano come risponde il modello a seconda dei materiali che gli vengono assegnati:
Modello ML1 Modello ML2
Come possiamo notare, la differenza di temperatura è quasi irrilevante. Questo perchè è stato impostato in entrambi i modelli un sistema di climatizzazione con termostato, che fa sì che la temperatura interna sia sempre compresa fra 19 e 25 gradi. La differenza, ancora una volta, è sul grafico precedente. I consumi, infatti, che ci consentono di mantenere questa temperatura, sono enormemente differenti.