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calcolo carichi termici - il modello

in questo post vorrei mostrare come è stato portato a termine il lavoro per l'esame: l'obiettivo era quello di integrarsi con il modulo di fisica tecnica all'interno del laboratorio di progettazione architettonica 3M. come anticipato qui, l'obiettivo prefissato era quello di calcolare i carichi termici e la portata d'aria esterna della biblioteca progettata all'interno del laboratorio: sfruttando le schedule di Revit, i dati sono stati calcolati per ogni singolo ambiente. questo ha permesso di dimensionare la centrale termica e quella frigorifera con una certa precisione, ma anche e soprattutto di dimensionare le unità di trattamento dell'aria e i relativi canali dell'aria conoscendo precisamente le portate che dovrebbero soddisfare.

visto che le nozioni alla base dei calcoli sono abbastanza specifiche, cercherò di concentrare la mia attenzione sugli aspetti che riguardano più strettamente il lavoro fatto con il software, piuttosto che sulle formule e i risultati.
 

IL MODELLO

per prima cosa è stata modellata la struttura in acciaio dell'edificio, usando le travi e i pilastri precedentemente creati (come mostrato in questo post).

sono passato quindi ai muri: volendo creare un modello ad hoc per i miei calcoli, sono stati modellati solo i muri perimetrali; questo non solo per non appesantire inutilmente il modello, ma anche e soprattutto perchè nei miei calcoli le partizioni interne non vengono computate, in quanto dividono ambienti tra cui non c'è una differenza di temperatura. vedremo in seguito come sono state divise le stanze.
la sommità dei muri è sempre stata collegata al livello superiore, in modo da avere muri alti solo un piano.

il progetto è caratterizzato da due tipi di involucro esterno: un rivestimento murario a secco, fatto di pannelli montati su una baraccatura metallica, e una facciata continua, con montanti e traversi in profili di alluminio e doppio vetrocamera.
nel modello sono stati quindi creati due tipi di muro generico, che non corrispondono a quelli reali per struttura ed aspetto, ma che ne riportano i dati nelle proprietà. sono state qui riportate, tra le voci disponibili, le caratteristiche dell'involucro: ho dovuto "imbrogliare" un po' il programma, inserendo per esempio la resistenza termica alla voce Cost (vedremo come sono stati aggirati più volte certi limiti imposti da Revit).

il passo successivo è stato quello di individuare le varie stanze della biblioteca: come già accennato, la divisione è stata fatta non con partizioni interne, ma semplicemente con le Room Separation Line.

questo ha permesso, una volta definite tutte le stanze, di dividere i muri in base alle Room che definiscono, in maniera molto semplice: con il comando Split Element sono stati divisi i muri che intersecavano le Room Separation Line. in questo modo si è rimediato ad un problema legato alle schedule di Revit: mentre porte e finestre "sanno" a che stanza appartengono, ed è quindi possibile creare delle schedule From Room e To Room, per i muri logicamente non è possibile fare la stessa cosa.

una volta divisi i muri in base alle Room Separation Line, si è dovuto poi assegnare manualmente, usando il tag Identity Data > Comments, ogni muro alla Room che delimita; contestualmente a questa operazione, è stata anche inserita, alla voce Mark, l'esposizione della parete in questione.

altre informazioni utili ai calcoli eseguiti sono state inserite direttamente nelle schedule, come vedremo.

terminata questa parte di lavoro sul modello, è cominciata la compilazione delle schedule.

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