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laboratorio di progettazione architettonica 3M

calcolo carichi termici - le schedule

LE SCHEDULE

l'idea iniziale era quella di creare un'unica schedule che mettesse in relazione i dati dei muri con quelli delle stanze a cui sono stati assegnati, ma fin da subito si è palesata la necessità di crearne due diverse, una per i muri, l'altra per le stanze. per maggiore semplicità e chiarezza nei calcoli, si è deciso poi di creare schedule diverse per il caso invernale e quello estivo, dal momento che le formule per calcolarne i carichi termici differiscono.
costretto a queste scelte dal sotware, volevo stabilire quantomeno una relazione e un dialogo forte tra le diverse schedule create, in modo da rendere il più automatico possibile il calcolo. anche questo mio intento si è però scontrato con il software: l'impossibilità di creare un parametro che sommi diversi valori di una stessa colonna da una parte ha allungato i tempi delle operazioni, pur non complicandole troppo, dall'altra ha reso imprescindibile l'utilizzo a posteriori di Excel.

una volta create le diverse schedule, sono stati aggiunti dei parametri necessari ai calcoli; alcuni manualmente, in base all'"appartenenza" del muro o ad altri parametri precedentemente inseriti (per esempio, in base all'esposizione della parete, parametro inserito nel modello), altri calcolati dal software: i primi sono definiti come Parameter, i secondi sono invece Calculated Value, nella nomenclatura di Revit. i Calculated Value sono stati utilizzati sia per semplici formule matematiche (come per esempio Ge = (persone * 20) / 3600), sia con funzioni del tipo IF=...

     


il parametro H solaio, che calcola la trasmittanza del solaio del piano terra, per esempio, è stato calcolato con la funzione if (R solai = 2.31, (1 / (0.22 + R solai)), 0): in questo modo il software riconosce il tipo di solaio di cui sta calcolando la trasmittanza (il parametro R solai della copertura infatti è diverso) e restituisce dati solo se si tratta di quello desiderato (allo stesso modo è stata calcolata la trasmittanza della copertura). ancora una volta mi sono scontrato con la scarsa flessibilità delle schedule di Revit: ponendo nell'espressione delle condizioni la verifica di un testo (per es. Mark = "NE") viene visualizzato un messaggio di errore. questo ha reso necessario un lavoro di compilazione manuale, per alcuni parametri, piuttosto lungo, direi da cadmonkey, che solitamente invece Revit fa risparmiare.

per far funzionare tutte le formule dei Calculated Value è stato usato qualche piccolo trucco, per imbrogliare il software. è stato creato un parametro, per esempio, per semplificare le aree e farle diventare numeri puri, nel caso in cui dovessero essere moltiplicate per grandezze non compatibili; qualora invece le unità di misura non presentassero problemi nella formula, ma fossero errate nell'output, sono state semplicemente nascoste.

muri e stanze sono stati raggruppati in base all'UTA che li serve, in modo tale che Revit calcolasse già i totali dei vari carichi termici necessari al loro dimensionamento. una volta calcolati tutti i dati necessari e nascoste le colonne di alcuni parametri, si è passati all'esportazione delle schedule, per completare il lavoro in Excel.
il processo di esportazione è molto semplice: salvata la schedule che si vuole esportare in formato .txt (Export > Reports > Schedule), basta aprire Excel ed importare i dati dal foglio di testo appena salvato (File > Import > Text file).

una volta ripetuta questa operazione per le quattro schedule create in Revit, sono state fatte le somme mettendo in relazione i dati dei muri con quelli delle relative stanze: in questo modo sono state dimensionate le centrali termica (carichi termici nel caso invernale) e frigorifera (caso estivo).
con qualche altra semplice operazione eseguita in Excel, partendo sempre dai dati ricavati dal modello Revit, sono state dimensionate anche le unità di trattamento dell'aria e dei relativi canali.


 

 

CONCLUSIONI

per concludere qualche considerazione sul lavoro svolto: se è vero che un programma come Ecotect sarebbe stato molto più adatto ai miei scopi, è altrettanto vero che non si tratta di un software semplice da usare, e che richiede un grado di accuratezza molto lontana da quella richiesta.

nel realizzare il modello è stato necessario operare delle semplificazioni che, inevitabilmente, hanno comportato delle approssimazioni nei calcoli: queste però sono ampiamente compensate dall'accuratezza di un calcolo fatto per ogni locale rispetto ad uno fatto per l'intero edificio. questo vale non tanto per il dimensionamento delle centrali termica e frigorifera, ma soprattutto per quello delle unità di trattamento dell'aria e dei rispettivi canali. se mi fossi limitato a calcolare i carichi termici per l'intero edificio, il dimensionamento delle UTA sarebbe stato fatto in maniera proporzionale ai metri quadrati serviti, ma ciò è palesemente approssimativo. conoscendo invece i carichi termici di ogni locale, è stato possibile dimensionare precisamente l'UTA prima, e il percorso di un canale poi, partendo dalla portata d'aria esatta necessaria ad una stanza.

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