SOPRALLUOGO A TOR FISCALE_15.3.2013 [2.0]

Venerdi 15 Marzo siamo tornati nuovamente nel quartiere di Tor Fiscale. Avevamo preparato per filo e per segno ogni dettaglio, avremmo dovuto fare foto, intervistare la gente e comprendere tutto il comprensibile del luogo. Avevamo preparato anche le domande da porre agli abitanti, ma una volta entrati nel parco è stato come abbandonare la Roma quotidiana e entrare in un'altra dimensione. Giunti innanzi al primo casale, il punto informazioni, e notatane con dispiacere la chiusura (aperto solo la domenica mattina dalle 10 alle 13) abbiamo deciso di sederci su delle panche di legno vicino ad un tavolino per fare ordine sul da farsi. Chiacchierando tra di noi abbiamo subito notato un uomo sulla sessantina, che passeggiava verso l'uscita fumando e contemplando il paesaggio. Sembrava chiaramente immerso in chissà quali pensieri. L'abbiamo cosi avvicinato ed abbiamo iniziato una piacevole chiacchierata. Agostino vive verso il Quadraro, sposato con una donna di San Giovanni da quaranta anni ha una figlia ed è ormai in pensione. Da anni si reca ogni mattina a passeggiare nel parco, luogo dell'infanzia, che gli ricorda i tempi in cui Pasolini andava alla ricerca di attori e comparse per i suoi film ambientati nella Roma delle baracche, una Roma periferica lontana dalla realtà  del centro. Si ricorda delle baracche addossate all'acquedotto e di come gli archi venivani sfruttati come stanze. Si ricorda anche di come a dodici anni fu costretto a trovarsi un lavoro per sfuggire alla fine che l'avrebbe aspettato se non avesse agito in tal modo, la fine ad esempio dell'"Accattone", nell'omonimo film di Pier Paolo Pasolini. 

Con un pò di fortuna è riuscito a farsi strada ed oggi, pensionato da quindici anni, si gode il suo parco. Giunta l'ora di pranzo Agostino ci saluta per tornare a casa, invitandoci ad andare ad una sua rappresentazione teatrale che si terrà la prossima settimana in una chiesa poco lontana. 

Prese le nostre cose cominciamo a percorrere il parco attraversando l'acquedotto con la speranza di incontrare qualcuno della zona in grado di indirizzarci verso un punto ristoro. Incontriamo una signora col nipote ventenne che passeggiano nel parco assieme ai loro cani. Ci fermiamo per chiederle qualche informazione e dalla signora apprendiamo la presenza di un piccolo alimentari poco più là, al di la del parco giochi. Residente in zona da quarant'anni ci mette a conoscenza del fatto che un tempo era presente anche una farmacia, costretta a chiudere a causa di ripetute rapine. Salutiamo ringraziandola e ci avviamo verso l'altro ingresso al parco, quello su Via di Torre Branca. Proseguiamo per Via di Torre del Fiscale fino ad incontrare il piccolo alimentari. Il proprietario è Louis, un ragazzo sulla trentina di origine peruviana. Dopo aver acquistato il nostro pranzo, e notata la simpatia del proprietario, gli chiediamo se gentilmente ci concede una piccola intervista. Acconsente e cosi ci mettiamo seduti al tavolino di fuori. Louis è qui da quando aveva sei anni. Appena arrivato si è subito integrato perfettamente nel gruppo di ragazzi della zona grazie al campetto dell'oratorio, oggi purtroppo non più attivo. Tor Fiscale è il suo quartiere, un quartiere dalla dimensione paesana, in cui tutti si conoscono e condividono ogni aspetto. Mantiene aperta la sua piccola attività ogni giorno dalla mattina alla sera perchè non si tratta solo di un alimentari, ma molto più. E' un vero e proprio punto di ritrovo in cui i ragazzi della zona si siedono attorno allo stesso nostro tavolino e giocano a carte, ridono e scherzano. E' importante la sua attività e lui si sente un pò responsabile di tutti quei ragazzi, fino al punto di aiutare i più desiderosi perfino a trovare lavoro. Fino a poco tempo prima lui e il padre organizzavano tornei di calcetto nel campetto dell'oratorio ma oggi il parroco, ormai stanco e solo, non se la sente più di assumersi tutte le responsabilità e così Louis è il solo punto di incontro per i giovani. L'unico posto in cui sono un minimo controllati e non lasciati allo sbaraglio per il parco, anche se lui stesso si rende conto che stando sempre attorno a quel tavolino i giovani tendono a chiudersi in loro stessi, nella loro cerchia di amici di sempre, non dando la possibilità ai nuovi arrivati residenti nelle nuove abitazioni di integrarsi tra loro. Louis è una persona di cuore, riferimento in particolar modo per i ragazzi e gli anziani che, a conoscenza della sua disponibilità, lo chiamano addirittura per piccole riparazioni in casa. Dopo questa lunga chiacchierata lo salutiamo di cuore con la promessa di tornarlo a trovare e proseguiamo il nostro giro per il quartiere.

Giungiamo in Via Monte Albino dove è collocato il Bar Tabacchi. Entriamo per prendere un caffè, sono ormai le tre di pomeriggio. La proprietaria è una donna molto ospitale e ci serve con simpatia. Le chiediamo di consigliarci qualcuno che possa avere delle foto d'epoca della zona e il primo che le viene in mente è un certo signor Pietro, residente nella zona artigianale. Ci avviamo cosi verso Via Paolino Anicio fermandoci di tanto in tanto a chiedere informazioni a qualche falegname o fabbro, ma purtroppo veniamo a sapere che il signor Pietro non è in zona. Un pò delusi decidiamo allora di tornare verso l'alimentari di Louis per parlare con il parroco della chiesa. Lo vediamo allontanarsi con passo rapido e decidiamo allora di rivolgerci ad un signore nell'attesa che la moglie esca dallo studio medico. Ci spiega che il parroco è molto anziano e che quindi non ha più la forza di portare avanti l'oratorio e le attività annesse. Avrebbe bisogno di un aiuto, come qualche anno fa quando era accompagnato da sacerdoti più giovani che organizzavano i vari eventi. Chiediamo al signore di parlarci un pò del quartiere e la prima cosa di cui decide di metterci a conoscenza è che Madre Teresa di Calcutta era stata li. Aveva la sua casa ed aveva deciso di recarsi in quel luogo per aiutare la gente, ma quando finalmente il quartiere non era più una zona pericolosa se ne era andata. Vediamo un senso di orgoglio traspirare dai suoi occhi mentre ci racconta di questa fase del quartiere. Inizia un pò a parlarci della sua infanzia, di come il padre dovette costruire la loro casa in una notte sbrigandosi a realizzare il tetto, unico elemento che non avrebbe consentito alle autorità di demolire la loro nuova casa, e di come quando gli offrirono una casa ad Ostia rifiutarono per rimanere nel loro bel quartiere. Alla domanda "di quale servizio sentite maggiormente la mancanza all'interno del quartiere?" ci risponde "la scuola". Una volta c'era, ma a causa dello spopolamento della zona, conseguenza delle assegnazioni di case popolari, fu costretta a chiudere per carenza di alunni. Se ci fosse una scuola i giovani non sarebbero costretti a recarsi fuori dal quartiere e la vita di Tor Fiscale crescerebbe a dismisura. "Purtroppo la scuola oggi non c'è, e quindi i bambini della zona sono sempre di meno. Ma per il resto si vive bene a Tor Fiscale, oggi non c'è più nemmeno la criminalità di una volta.." ci confida. Nel frattempo è tornata la moglie quindi decidiamo di non disturbare ulteriormente. Salutiamo per l'ennesima volta persone disponibili e ripassiamo davanti all'alimentari dirigendoci verso il parco, con il sorriso sulle labbra.

E' stata una bella giornata e siamo dispiaciuti di dover riattraversare quegli archi per tornare di nuovo a "Roma". Oltrepassarli ed uscire dal parco significa abbandonare questa realtà parallela, una realtà molto più intima che mi ricorda quella del mio paese in Abruzzo, il paese di mia nonna dove tutti si conoscono e dove il legami tra le persone si che sono vivi. Anche li c'è un solo alimentari e un bar, dove i ragazzi crescono ogni giorno insieme. Lo stesso bar dove si troveranno a sessant'anni, sempre intorno a quel tavolo a giocare a carte. Uno stile di vita opinabile, che nessuno sceglierebbe a priori, ma quando ci nasci e ti ci trovi immerso da tutto un altro sapore alla vita. 

Allego qui di seguito una foto aerea della zona in cui sono stati evidenziati gli elementi principali riscontrati durante il sopralluogo:

 

FOTO DELL'AREA

Non definito
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