Pannelli e topologia
Ritorno con degli sviluppi architettonici dopo una parentesi fluidodinamica (non ancora terminata).
Riprendendo in considerazione la topologia stessa della superficie del faro, ho cominciato ad approfondire alcuni aspetti lasciati in sospeso durante lo sviluppo ingegneristico: la conformazione della griglia di suddivisione della superficie dove apporre i pannelli e la geometria degli stessi.
Come si può ben vedere è uno stralcio di griglia strutturale dal quale è possibile studiare meglio un singolo pannello.
Dai quattro nodi strutturali sporgono perpendicolarmente al piano di superficie due staffe per ogni giunto, l’una opposta all’altra, che servono per sorreggere il pannello interno da un lato e quello esterno dall’altro.
La pedana per l’ispezione e per la manutenzione:
La parte dove passa la pedana è quella più interna.
Quindi il pannello interno:
Questo pannello ha la particolarità di diminuire molto l’attrito viscoso con l’aria. Riferimento:
Il pannello esterno a doppia curvatura:
Con l'obbiettivo di far passare il vento attraverso il sistema di pannelli esterni, la prima cosa che ho pensato è stata quella di prendere il punto mediano del lato inferiore del pannello e sollevarlo, dall'altra parte invece, di abbassare quello opposto. In questo modo si genera un pannello a doppia curvatura che insieme a quello attiguo forma un vuoto all’interno del quale installare la turbina. In seguito vedremo che questa soluzione della superficie a doppia curvatura ha suscitato nuovi ragionamenti e nuove sfide.
Infine la turbina:
Questa soluzione è stata studiata per permettere al vento di attraversare le turbine senza però andare a togliere superficie al pannello per il fotovoltaico. Pertanto i pannelli esposti a sud saranno tutti dotati di un sistema fotovoltaico ottimizzato attraverso software specifici, come ho mostrato nei post precedenti con Solar Radiations.
Dopo alcuni esperimenti sono giunto al seguente risultato:
Sviluppo la superficie anche con Rhino:
A questo punto una volta generati da computer tutti i pannelli ognuno diverso dall’altro, sarà possibile estrarre tutti i pannelli su un laminato da tagliare senza alcuno sforzo di calcolo.
Il risultato architettonico resterà sempre lo stesso, anzi... con questa nuova soluzione si risolvono alcuni problemi di stabilità strutturale, come la deformazione della griglia quadrata. Infatti introducendo questi nuovi pannelli che hanno una forte componente triangolare, cioè che in un certo senso tagliano in due il pannello lungo la sua diagonale, sarà possibile inserire nella struttura un irrigidimento diagonale.
Quindi, estendendo il tutto al progetto otteniamo:
Questa è la volta a ventaglio di Gloucester in cui vediamo che invece di avere solo una serie di nervature che partono dalla colonna e si raccordano all’altra volta, quando la distanza tra una nervatura e l’altra diventa eccessiva si raddoppia e quindi attraverso un raccordo partono il doppio delle nervature.
Su questo argomento tornerò con un nuovo post più approfondito.
Commenti
admin
Mer, 10/03/2010 - 22:41
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Orientamento delle turbine
caro Paolo
bellissimo post, e molto interessante la ricerca
geometrica, con il contributo, più che prezioso
del prof. Todesco.
Dal punto di vista fluidodinamico, una considerazione:
ma siamo sicuri che le turbine orientate verso l'alto
funzionano? tieni conto che l'alternativa potrebbe
essere triangolare nell'altro senso e metterle perpendicolari.
Oltretutto, non ci saranno sempre giusto?
Sarebbe bello metterle solo dove c'è maggiore portata,
e lasciare vuoto il resto? Magari poi incrementarle col tempo?
Conto di vederti venerdi alla presentazione del libro!
a presto,
Stefano
PaoloQuadrini
Gio, 11/03/2010 - 12:30
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Correzione e turbine
Ho corretto il post... c'erano un po' d'errori (l'ho scritto di getto)!!!
Per quanto riguarda le turbine, secondo i miei calcoli l'orientamento è giusto: la forma a spirale della superficie dovrebbe convogliare il vento a salire elicoidalmente e quindi colpire direttamente le aperture tra i pannelli. (ovviamente il tutto è discutibile)!
Si può anche pensare a un incremento progressivo del numero di turbine. Ma semplicemente per un discorso economico, perché sempre per il principio di cui sopra ogni apertura ha una buona portata di vento, a parità di condizioni.
Ci vediamo venerdì sicuramente! Poi verso le 20 dovrò andare via, ma ci sarò!!!
StefanoConverso
Gio, 11/03/2010 - 14:33
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calcoli
Ciao Paolo,
ci vediamo domani allora. Servirà anche un cameraman.
Ti candidi?
I calcoli che citi, ti consiglio, per il sito e la tesi,
di esplicitarli. E di non andare troppo sul complesso.
Mi atterrei a dei comportamenti noti e consolidati.
Come e dove sono messe turbine analoghe?
Seguirei i consigli giusti e saggi di Teresi, al quale
manderei un aggiornamento.
un saluto e a domani!
Stefano