ESAME - dichiarazione di intenti

 

Nel tentativo di applicare revit ad un progetto in corso vi ripresento questo progetto (avevo gia fatto un post un sacco di tempo fà):

 

si tratta di uno spazio espositivo. i pilastri (rossi)  sono l'unica parte fissa, tutto il resto travi  pareti veriticali e pavimenti e passerelle sono smontabili e possono essere rimontati in diverse posizioni. 

Proprio in virtù di questa "smontabilità" della struttura e della possibilità di rimontare i pezzi in altre posizioni la maglia deve essere NECESSARIAMENTE regolare.

Quello che intendo fare su questo progetto tramite revit é:

  costruire un modello (tramite una serie di famiglie) che serva a :

- calcolo delle misure di tutti i pezzi che compongono la struttura al variere al centimetro della griglia regolare su cui si imposta, in modo da aver la massima liberta sulla griglia pur rispettandone la regolarità.

- autodimensionamento automatico delle strutture con i metodi insegnatici dalla Prof.Salerno.

- controllo del peso dei singoli pezzi, per garantire la smontabilità del progetto.

- calcolo del numero dei pezzi, normali e speciali, che prevede la configurazione massima.

- calcolo dimensioni pensiline di collegamento tra le piattaforme

-possibilà di progettare pezzi unici e fuori scala.

Una riflessione che mi viene da fare su questo progetto è che questa regolarità della griglia inibisce molte delle potenzialità della progettazione parametrica (prima tra tutte quella di produrre e gestire pezzi unici), e che molte delle operazioni proposte si possono fare con altri programmi.

L'aspetto che mi interessa è quello di creare uno strumento che una volta creato si pùo velocimente usare all'interno di qualunque spazio per riprodurre questo sistema

 

 

Commenti

ciao Claudio,

grazie per il post, 
che identifica molto bene i problemi/questioni progettuali.

Senz'altro un tool per la modulazione e il calcolo
esatto di un sistema allestitivo è molto interessante.

Sarebbe utilissimo, ora, iniziare a vedere
delle variazioni (diverse applicazioni).

E puoi bilanciare appunto ogni volta quanti e quali
elementi variabili introdurre (ad esempio, montanti
costanti, ma pannelli tagliati diversi......ecc.)

I sistemi allestitivi oggi sono parte fatti di elementi
che si montano e smontano, parte di elementi su misura
che valgono una volta sola. Potresti fare una riflessione
su questo?

TI propongo anche, un pò "terra terra" (eheh):
e se variassi il tipo immagine architettonica hai in mente?
Per dare piu enfasi alla variabilita?

C'è qualche esempio che ha ispirato il tuo
lavoro progettuale in quel caso, o un altro
che vorresti sviluppare?

Mi piacerebbe vedere, oltre alle assonometrie di progetto,
anche qualche esempio di immagine architettonica.
 

qui sotto un piccolo esempio di "elementi variabili":

 

Quali delle famiglie possono diventare elementi variabili?
Come varierebbero? Per dare che effetto progettuale?
(ovviamente la variazione è in fase produttiva)

Tieni conto che lo script che vedi nel post precedente al tuo,
permette proprio di copiare e ripetere una famiglia
variandone un parametro ad ogni copia.

Potrebbe essere un ottimo spunto per te,
e potresti, con facilita inserirlo, se generi
una famiglia "variabile" di progetto.

Aspetto immagini e nuove!

a presto intanto,
Stefano