Scala Parametrica
Partendo dal post di Marco, ho realizzato una famiglia di una scala parametrica a due rampe.
Il primo passo è stato quello di crearmi un semplice gradino in una famiglia Modello Generico Metrico, del quale sono rese controllabili le tre dimensioni principali, e di importarlo a sua volta in un' altra famiglia Modello Generico, dove gli associo i nuovi parametri di alzata di prova, pedata, larghezza.
Passo ora a crearmi, nell' ordine, i seguenti nuovi parametri, trovati con le formule che si vedono nell' immagine:
Numero gradini(è un parametro di tipo numero intero), Alzata e atezza penultimo gradino (parametri di tipo lunghezza).
Sempre dal profilo mi fisso un piano alla quota del penultimo gradino per poi associargli l' estremità dell' ultimo elemento dell' array del gradino base. Vado anche ad associare all' array il parametro Numero gradini.
Come si vede i gradini non sono perfettamente uno sull' altro, ma questo è normale perchè la loro alzata non è più quella iniziale(alzata di prova), bensì il nuovo valore Alzata che abbiamo calcolato: dobbiamo quindi associare questo nuovo valore alla famiglia Gradino dal browser di progetto.
Impostiamo quindi i parametri luce( sarà la luce totale che la scala deve coprire) e semiluce, che sarà equivalente alla metà della luce meno la larghezza del pianerottolo(anche questo un parametro). A questi ultimi due parametri associamo quindi due piani di riferimento ai quali agganciamo l' ultimo gradino del nostro array e anche un nuovo gradino che possiamo costruire per estrusione che sarà il nostro pianerottolo.
Definendo la pedata come Semiluce/numero gradini, otteniamo la nostra rampa con pianerottolo parametrica.
Per la seconda rampa si ripete lo stesso procedimento facendo partire il nuovo array, ovviamente, dalla fine del pianerottolo.In questo caso ci serviva che le due rampe andassero nella stessa direzione, ma ovviamente, scegliendo un piano di riferimento opportuno, possono girare in qualunque direzione.
Le due linee verdi che si vedono nell' immagine che segue sono due linee di modello sulle quali, con una estrusione su percorso, abbiamo poi disegnato i due cosciali.
La scala è pronta, ma prima di caricarla nel progetto conviene usare un piccolo accorgimento. Infatti la scala funziona correttamente, nel senso che al variare dei parametri vengono adattate le dimensioni dei gradini, ma questo a noi non basta, perchè vogliamo che venga sempre ripettata la regola 2a+p=63 cm. Creiamo allora un nuovo parametro di testo, che ho chiamato tester, che, con una funzione if, mi avverte se sto rispettando o meno questa regola (Revit non ha il "minore o uguale" tra le sue formule, quindi ho semplicemente detto che 2a+p>62.999, che tanto è lo stesso).
Carichiamo la famiglia nel progetto, posizioniamo il primo gradino dove ci serve, dopodichè dal browser di progetto possiamo dirle quali sono i valori della luce totale da coprire e dell' interpiano. Ora non resta che giocare con le dimensioni del pianerottolo e dell' alzata di prova fino a quando il parametro tester non ci dà l' ok.
Ovviamente la scala, così come è disegnata, non ci soddisfa, in quanto è solo una forma generica di scala: a questo punto, per adattarla alle nostre esigenze, basta tornare alla prima famiglia, quella del gradino, e assegnare una forma ed un materiale che preferisce.
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