L'albero che ho deciso di parametrizzare è un ulivo, pianta a cui sono particolarmente affezionata in quanto diffusissima nella mia terra d'origine, il Salento, il cui paesaggio è una distesa quasi ininterrotta di questa specie. Si contano circa 40 milioni di alberi d'ulivo, di cui 15 milioni ultracentenari, caratterizzati da un tronco che può raggiungere notevoli dimensioni e varie forme.
Ho deciso di analizzare un ulivo di medie dimensioni, con un altezza di circa 6 m. Le caratteristiche salienti sono il tronco tozzo, piuttosto nodoso e contorto, ramificazioni sparse, che danno origine ad una chioma disordinata e dalla forma solitamente conica o cilindrica; le foglie sono piccole, lanceolate, sempreverdi, coriacee.
Si tratta di una pianta sensibile alle basse temperature, per questo è molto diffusa nell'area caratterizzata dal clima mite del Mar Mediterraneo; soffre l'ombreggiamento e manifesta sitomi di sofferenza a temperature di 3 – 4°. Sotto queste temperature i germogli seccano. Altri fattori climatici dannosi sono il forte vento, l'eccessiva piovosità e l'elevata umidità dell'area.
Prima di modellare l'albero su Vasari, ho cercato di analizzarne e capirne dimensioni e proporzioni scalando una foto e cercando di riportarne grossomodo la sagoma. Ho lavorato prima con i moduli, deducendo che l'albero nella sua totalità può essere racchiuso quasi in un quadrato: la larghezza della chioma è di mezzo modulo maggiore dell'altezza.
Successivamente ho avviato Vasari, creato una nuova famiglia, impostato l'unità di misura e ho cominciato a creare i vari livelli (rinominandoli), che corrispondono alle varie circonferenze che compongono il tronco e la chioma.
Con il comando “align” ho allineato ciascun livello con la circonferenza corrispondente. Ho creato una linea verticale di riferimento, su cui sono centrate tutte le circonferenze.
A ciascuna circonferenza ho assegnato un parametro, dopo aver quotato il diametro; ho fatto la stessa cosa anche per le altre quote lineari. Infine ho selezionato le tutte le circonferenze, creando la massa prima del tronco, poi della chioma, inserendo, inoltre, l'ombra.
Ho comparato l'ombra reale, così come sta in foto, con il modello Vasari del mio albero. La foto è stata scattata intorno alle 16:00, come si può constatare effettuando l'anilisi dell'ombreggiamento sul modello.
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Commenti
molto bella!
Mostra un po i limiti dell'analisi volumetrica da noi proposta..
Hai provato a comparare l'ombra tra reale e modello Vasari ?