INTRODUZIONE
L'area di progetto presa in considerazione per questo progetto, è un'area situata nei pressi della stazione Trastevere, su via degli Orti di Cesare a Roma, che si presenta come una lunga striscia di terreno in corrispondenza di più curve di livello.
Indicazioni di progetto:
Tipologia di modello insediativo a scelta
3000 mq di residenziale comprendente:
- 40 alloggi ad albergo (20-25 mq a stanza, per un totale di 800 mq)
- 40 mini-alloggi (30-35 mq, per un totale di 1200 mq)
- 20 alloggi (45-55 mq, per un totale di 1000 mq)
1500-2000 mq di servizi (esercizi commerciali, parcheggi, car e bike sharing, banca del tempo, sala conferenze, attività di microcredito, lavanderia)
TUTORIAL
Passo 1: creare il modello delle curve di livello e dell'edificato come volumi da estrudere; inserire le ipotesi di progetto nell'area.
Passo 2: rinominare le masse per dare più “ordine” al progetto, andando sul Project Browser e rinominando massa per massa
Passo 3-4: inserire i piani di riferimento, selezionando uno dei 5 preimpostati, cliccare con il destro e selezionare la voce “Create similar”: si formeranno dei nuovi piani con la quota da assegnare.
Rinominare il piano, con la quota di riferimento rispetto al nuovo progetto (Piano terra, piano 1, ecc).
Passo 5: per creare le sezioni dei piani sulla nostra idea di progetto, selezionare la massa e cliccare su Mass Floors; si aprirà una finestra in cui andremo a spuntare i piani che vogliamo seziònino l'edificio. Otterremo il volume come in basso a destra.
Modify|Mass > Mass Floors
Passo 6-7: per analizzare le grandezze fondamentali del nostro edificio, cliccando su Schedules, possiamo creare una tabella che li raccoglie; si apre una finestra “New Schedules” dove possiamo selezionare nel menu a sinistra la categoria “Mass”.
Selezionare le voci che interessano, nel nostro caso Family, Type, Description, Gross Floor Area e Gross Surface Area.
Manage > Views > Schedules
Passo 8: cliccando su “Calculated Value” è possibile inserire nuovi parametri, inserendo la formula corrispondente e l'unità di misura, con processo simile a quello che si usa nei fogli di lavoro Excel.
ANALISI IDEA DI PROGETTO 1
Idea di progetto: due blocchi sovrapposti, uno di 5 piani e uno di 8.
Analisi del periodo estivo
Le facciate interne alla corte aperta (est) prendono la luce del mattino e quindi non danno alcun tipo di problema (tra i 100 e i 70 kWh/mq), in quanto luce meno calda, a differenza di quelle ad ovest (intorno ai 150 kWh/mq), che prendono la luce più calda, da mezzogiorno al tramonto: si penserà a una schermatura che limiti l'irraggiamento solare nel periodo estivo.
La facciata rivolta a nord (appartenente al blocco di 8 piani), risulta irraggiata poco e solo la mattina, fattore molto positivo per l'esposizione (< ai 50 kWh/mq); al contrario, la facciata opposta rivolta a sud, prende tutta la luce più calda, ma nonostante ciò le radiazioni risultano piuttosto contenute rispetto il previsto (intorno ai 150 kWh/mq).
Il nostro progetto, nel complesso, non sembra fare ombre rilevanti sul resto del costruito, né viceversa: l'area infatti è piuttosto "sgombra" dall'edificato.
Sempre complessivamente, analizzando le radiazioni nelle ore più calde, notiamo che nonostante le facciate a ovest siano illuminate durante le ore che vanno da mezzogiorno al tramonto, le radiazioni non hanno un valore molto elevato, probabilmente dovuto all'inclinazione del raggio solare sull'edificio stesso.
Analisi del periodo invernale
Le facciate interne alla corte aperta (est) prendono poche radiazioni, quelle del mattino più fresche, cosa che rende la facciata piuttosto fredda in inverno, come si vede anche dal diagramma delle radiazioni (intorno ai 20-35 kWh/mq); quelle ad ovest invece, prendono la luce più calda, e perciò saranno delle facciate confortevoli (intorno ai 100 kWh/mq): tuttavia, la facciata ad ovest che da sul piazzale, viene ombreggiata da alcuni palazzi dei lotti vicini.
La facciata a nord (appartenente al blocco di 8 piani), risulta anch'essa piuttosto fredda, oltre che molto vicina all'edificato, e perciò sarà un problema da affrontare (intorno ai 20-30 kWh/mq); al contrario, la facciata opposta, è la più calda, come vediamo dal diagramma delle radiazioni, e quindi sarà molto confortevole in inverno (intorno ai 115 kWh/mq): si pensava così, notando che le radiazioni al solstizio estivo su quella facciata non sono eccessive, di evitare schermature drastiche.
Anche in questo caso, abbiamo guardato se l'edificio facesse ombre rilevanti sul vicinato e viceversa: il blocco più alto, di 8 piani, tende a ombreggiare la palazzina limitrofa, all'immediato nord.
Analisi del periodo autunnale e primaverile
La facciate, in questo clima “intermedio” risultano tutte piuttosto confortevoli, in quanto le differenze di radiazioni sono minime e mai massime (eccetto, ovviamente, in copertura), ad eccezione delle facciate che danno all'interno della corte aperta, in quanto è ombreggiata o dai palazzi limitrofi o dall'inclinazione del sol stesso.
CONCLUSIONE
FACCIATE A - C: radiazioni equilibrate, schermature limitate o addirittura assenti
FACCIATA B: radiazioni piuttosto equilibrate, schermature non drastiche, apertura di finestre
FACCIATA D: facciata più confortevole, con affaccio sul giardino; nessuna schermatura, aperture numerose
FACCIATE E - G: nessuna necessità di schermature, radiazioni medie
FACCIATA F - H: facciata sempre in ombra, provvedimenti per la creazione di lucernari e, probabilmente, favorire la ventilazione per evitare la formazione di muffe
FACCIATA I: probabile facciata cieca, o con un vano scale
FACCIATA L: facciata più svantaggiata, è in ombra praticamente tutto l'anno, ad eccezione delle prime ore del solstizio estivo; provvedimenti come le facciate F e H o da rendere cieca
----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ----------- ------------ ----------
ANALISI IDEA DI PROGETTO 2
Idea di progetto: due blocchi sovrapposti, una torre di 10 piani residenziale, e una piastra di 2 piani destinata ai servizi.
Analisi del periodo estivo
Le facciate situate ad est verranno colpite dai raggi solari del mattino, e quindi saranno investite da una radiazione non particolarmente calda, che verrà comunque schermata per garantire l’ombreggiamento delle facciate nel periodo estivo. La facciata nord non darà problemi perché non verrà colpita dalla radiazione solare se non alle prime ore del mattino, al contrario della facciata sud, che, data la sua esposizione, prenderà i raggi solari più caldi e sarà inevitabile inserire un sistema di schermatura. Anche per la facciata ovest verrà previsto un sistema di schermatura, in quanto questa facciata da mezzogiorno risulterà irraggiata. Sebbene il nostro progetto sia composto da una torre molto alta, questa non crea ombre sugli edifici intorno, e non vengono proiettate sull’edificio ombre rilevanti, essendo l’area piuttosto “sgombra” dall’edificato.
Solstizio invernale
Le facciate situate ad est vengono colpite dai raggi solari della mattina, questo le rende particolarmente fredde poiché si tratta di raggi deboli e non troppo caldi. Le facciate più confortevoli saranno quella sud e quella ovest, poiché sono investite da raggi solari più caldi, al contrario di quella nord, mai irradiata, che risulterà sicuramente la meno confortevole e calda. Anche in questo caso abbiamo controllato le ombre che fa l’edificio sugli edifici circostanti e, essendo il sole più basso, la traiettoria dei raggi solari fa si che si formi un ombra sull’edificio limitrofo situato a nord.
Analisi del periodo primaverile e autunnale
A differenza dell'idea di progetto 1, in questo caso le radiazioni delle facciate ci appaiono meno omogenee e notiamo come la facciata rivolta a sud sia molto surriscaldata, mentre quella opposta, molto fredda.
CONCLUSIONE
FACCIATA A-C-D: radiazioni equilibrate, schermature limitate o addirittura assenti;
FACCIATA B: facciata molto confortevole, numerose aperture;
FACCIATA E: probabilmente facciata cieca o con vano scale;
FACCIATA H: radiazioni medie, nessuna necessità di schermature;
FACCIATA F-G: radiazioni scarse;
FACCIATA I: radiazioni praticamente assenti durante tutto l’anno.
In conclusione, l'idea che riteniamo migliore e più idonea (sia dal punto di vista del progetto stesso che dell'analisi appena fatta) è l'idea progettuale 1.
Commenti
MODIFICA - INTEGRAZIONE
Abbiamo sostituito l'analisi cumulativa dei solstizi/equinozi con l'analisi cumulativa dell'intero periodo stagionale.
Il testo è stato in parte modificato
riguardo l'analisi delle radiazioni, introducendo i valori in kWh/mq riscontrati e qualche osservazione.
Ottimo lavoro
Si tratta di una analisi ben documentata,
e soprattutto utile per fare scelte progettuali sensate, o comunque consapevoli.
Di sicuro alloggi cosi progettati risultano piacevoli da vivere.
Sarebbero interessanti, ora le piante degli alloggi.
Un aspetto aggiuntivo da considerare: la ventilazione
(che distribuzione c'è?) -
saluti, e brave!
S.C.
....la distribuzione degli alloggi...
Tenendo conto che il nostro progetto è stato modificato in una stecca e tre volumi (al contrario dell'ipotesi 1 che presenta solo un volume, più esteso in tutte e tre le dimensioni - v. ES_5), in questi ultimi sono concentrati gli alloggi, che hanno appunto un solo affaccio, o a nord o a sud, ad eccezioni degli appartamenti da 55 mq, con doppio affaccio. Allego la pianta tipo di uno dei tre volumi.
Proprio per questa motivazione, abbiamo inserito dei balconi che arretrassero gli appartamenti dal sole alto per l'estate ma permettessero comunque l'entrata dei raggi meno inclinati invernali. Per gli appartamenti che affacciano a nord, abbiamo pensato ad incrementare le aperture per rendere più luminosi e caldi gli ambienti in inverno.
--------------------------------------------
Per quanto riguarda la ventilazione degli appartamenti quelli con doppio affaccio saranno avvantaggiati, mentre quelli sprovvisti avranno delle finestre alte che danno sullo pseudo ballatoio; consultando il file per la 5° esercitazione, i dati sono i seguenti:
Il vento prevalente è quello fresco di nord-est che raramente vanno oltre i 4-5 m/s, quindi di media intensità. Vediamo nella seconda immagine come il flusso del vento (preso in tempo reale, quindi oggi 18/06), tenda a non scorrere molto all'interno della nostra strutture, in quanto evidentemente le volumetrie "ingombrano" il suo passaggio. Le numerose aperture dovranno quindi essere ampliate anche per massimizzare la ventilazione.
PS: se necessario, provvederemo a inserire queste considerazioni nell'ES_5, dove il file di progetto è più aggiornato.
Grazie per le sue osservazioni.
Sara Bartozzi e Flavia Borgna