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FAMIGLIA PARAMETRICA

Esercitazione_1: FAMIGLIA PARAMETRICA

L’obiettivo di questa esercitazione è quello di generare una famiglia con Revit, ovvero un oggetto parametrico modificabile in base alle esigenze di progetto. Ogni famiglia è caratterizzata da una rappresentazione grafica e da un insieme di parametri metrici, dunque per generarne una bisogna procedere di pari passo con la modellazione dell’oggetto e la parametrizzazione delle componenti costruttive che lo compongono.
 
L’oggetto che andrò a generare sarà uno sgabello con struttura in alluminio, sedile e schienale imbottiti in poliuretano e rivestimento in tessuto. L’elemento dovrà essere vincolato ad una superficie (nel mio caso un piano orizzontale corrispondente al pavimento).
Il primo passo è quello di creare nello spazio di lavoro un piano orizzontale sul quale sarà poggiato l’oggetto e i relativi assi che definiscono il  sistema di riferimento. [new -> model -> metrical generic model floor based]
 
Prima di iniziare la modellazione, bisogna necessariamente creare tramite il comando “referent plane” (RP), gli assi ai quali verranno vincolate le geometrie che compongono l’oggetto parametrico. È importante definire, sia nella pianta del livello di riferimento che nei prospetti, le distanze tra gli assi, alle quali è possibile attribuire dei parametri dimensionali.
Una volta creati gli assi di riferimento si può iniziare a modellare l’elemento tramite il comando estrusione e si procede con l’allineare e vincolare i bordi del solido ai referent plane.

Ad esempio nel caso della creazione della piattaforma di base sulla quale di sviluppa lo sgabello, ho definito tramite la pianta la sua larghezza e tramite il prospetto il suo spessore. Questi due parametri possono essere vincolati l’un l’altro attraverso la predisposizione di una formula che li lega. Al fine di mantenere le giuste proporzioni tra le due dimensioni infatti, è possibile aggiungere al parametro “Larghezza base” la formula “15*spessore base”.
In tal modo con l’aumentare del valore dello spessore della base, aumenterà proporzionalmente anche la sua larghezza, così da evitare che vi siano sproporzioni al variare di uno dei due parametri.
 
Così come è stato fatto per la base, si procede con il modellare tutti gli altri elementi che compongono lo sgabello (gamba, schienale, piano di seduta, poggiapiedi), allineandoli agli assi di riferimento e parametrizzandoli sia in pianta che in alzato. 
 
Nella seguente tabella delle proprietà del “tipo famiglia” vengono evidenziati i rapporti dimensionali che intercorrono tra i parametri dell’oggetto:
-          Spessore seduta= 2*spessore schienale
-          Spessore schienale= 1/8 altezza schienale
-          Spessore gamba=2*spessore poggiapiedi
-          Spessore poggiapiedi= 1/30 altezza gamba
-          Spessore base=1/15 larghezza base
 
 
Una volta terminata la modellazione e la parametrizzazione è possibile unire tutti gli elementi adiacenti costituiti dallo stesso materiale (schienale-seduta e le tre aste che compongono il poggiapiedi) tramite il comando “unisci geometria” e infine applicare i materiali. 
 
Di seguito alcune prove effettuate modificando alcuni parametri dello sgabello per verificare la correttezza del procedimento svolto.
 

 

AllegatoDimensione
Binary Data JTC_sgabello.rfa472 KB

Commenti

Jessica,

davvero un ottimo post, brava!
hai in qualche modo anticipato i temi della lezione di oggi.

Il tuo sgabello infatti è composto, come dici giustamente tu, di componenti
(a proposito, perché usare il poliuretano? bravissima però nel citarlo!)
oggi vedremo come questi componenti vivono... di vita propria prima di 
venire assemblati (ricordi la differenza tra Part e Assembly?)

un saluto,
S.C.