ESERCITAZIONE2: FAMIGLIA NIDIFICATA
Nella scorsa lezione abbiamo affrontato il tema della componentistica edilizia con riferimento a materiali, tecniche produttive, parametrizzazioni delle parti, ecc.
In questo senso Revit permette di gestire nel progetto dei componenti realizzati in precedenza come famiglie di tipo o di istanza, le quali si differenziano in base alla loro flessibilità di produzione.
I tipi sono quelle famiglie composte da parametri standardizzati, riconducibili alla componentistica esistente nel panorama dell’edilizia industrializzata (tutto ciò che è prefabbricato).
Le istanze invece, non corrispondono a componenti preformati, bensì ad elementi personalizzati che possono essere l’uno diverso dall’altro (pezzi tagliati artigianalmente).
È intuibile come nei progetti la maggior parte degli elementi sia standardizzata e sia quindi bassa la presenza di elementi “fuori formato”, i quali aumentano evidentemente i costi e i tempi di produzione, ma talvolta anche il valore delle soluzioni progettuali.
In questa esercitazione andrò a creare delle famiglie di tipo (figlio) e di istanza (madre) di piastrelle di gres porcellanato, e procederò con la “nidificazione”, ovvero un procedimento che consente di collegare e gestire le famiglie, in modo tale da poter condividere alcuni parametri a seconda delle esigenze di progetto.
La seguente immagine mostra le dimensioni delle tre piastrelle prese in esame, prodotte dall’azienda “Ceramiche Gambarelli”.
Tramite l’apertura di un modello generico metrico basato su pavimentazione, iniziamo a creare una famiglia di piastrelle composta da tre tipi, che si diversificano l’uno dall’altro per le dimensioni:
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30x60 cm (tipo 1);
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30x30 cm (tipo 2);
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60x60 cm (tipo 3);
L’azienda produce piastrelle in questi tre diversi formati e permette di sceglierne il tipo di finitura:
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a smalto compenetrato;
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sistema di riproduzione a getto di inchiostro ad imitazione della pietra naturale;
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fantasie personalizzate.
Avendo la possibilità di scelta dell’utilizzo di varie tipologie di materiali all’interno del file di progetto, risulta opportuno parametrizzare i materiali delle piastrelle. Questa volta è utile però creare un parametro di istanza, in modo tale da poter modificare velocemente il tipo di finitura quando si importa la famiglia nel file madre.
I passo successivo sarà quello di creare una famiglia madre, nella quale verranno inseriti i tre tipi della famiglia figlia creata in precedenza. In questo file si procederà con la disposizione delle piastrelle secondo un preciso schema geometrico, che coincide con uno dei possibili sistemi di posa della pavimentazione che potrà essere ripetuto in serie nel file di progetto.
Per avere un concreto riscontro con quanto detto, è possibile creare un file di progetto nel quale inserire le famiglie create in precedenza.
Ho deciso di riportare schematicamente in Revit una delle stanze d’albergo, oggetto di studio del Laboratorio di Progettazione 3M, creandone i muri e un piano di pavimentazione. Su quest’ultimo andrò a posizionare le piastrelle secondo lo schema della famiglia madre.
La stanza, data la sua conformazione metrica, consente il giusto posizionamento delle piastrelle nella larghezza (4,50). Nel caso della profondità invece è ben intuibile come nella posa in opera si dovranno introdurre delle piastrelle di gres “fuori formato”.
Si tratta di elementi che dovranno essere tagliati in cantiere mediante appositi strumenti (tagliapiastrelle).
In Revit questi elementi personalizzati corrispondono alle istanze, le cui dimensioni posso essere variate in base alle esigenze, come si vede nella seguente immagine.
Commenti
brava
Brava Jessica,
per due motivi:
1 - veri componenti
2 - integrazione con il 3M
a domani,
S.C.