La forma che caratterizza i due corpi lampada è stata ripresa dalla linea Behive dell’azienda Foscarini. Si tratta di una vero e proprio oggetto scultoreo, che grazie alla sua conformazione permette di creare nell’ambiente dei piacevoli giochi di luce.
Data la complessità del solido ho deciso di partire con il disegnare la sezione della lampada, in modo tale da modellarla velocemente attraverso il comando “rivoluzione intorno ad un asse”. Con questo sistema ho creato sia la calotta in vetro che gli anelli di diversi diametri in policarbonato.
Così come per la lampada a sospensione, ho usato lo stesso procedimento con quella da tavolo, con l’unica differenza che in quest’ultima ho introdotto un elemento opaco in sommità, al fine di convogliare il flusso luminoso solo verso il basso.
STEP_2: SORGENTE LUMINOSA
Per generare la sorgente luminosa ho creato una famiglia new metric light fixture, dopodiché ho scelto il tipo di sorgente d’illuminazione puntiforme che genera una luce uniformemente distribuita in tutte le direzioni.
Avendo scelto una lampadina alogena, ho modificato i parametri di default della luce preimpostata da revit, mettendo quelli fortiti dalla scheda tecnica della lampadina alogena:
Inoltre ho aggiunto dei parametri condivisi utili per il calcolo del consumo delle lampade e della spesa:
Di seguito è riportato un calcolo sommario dei valori di consumo mensile in termini di energia e di spesa in un mese:
Tali calcoli sono stati ricavati direttamente da revit dopo aver impostato nei parametri le formule per il calcolo, come mostra la seguente immagine.
STEP_3: ALLOGGIO CAVO ELETTRICO
Per la creazione del profilo metallico che accoglie il cavo elettrico ho aperto un file come famiglia generica basata su linea. Gli unici parametri di tipo sono la lunghezza dell’asta e il materiale (alluminio).
STEP_4: FAMIGLIA NIDIFICATA + IMPORTAZIONE NEL PROGETTO
Ho creato due famiglie madre nelle quali ho assemblato le componenti precedentemente realizzate e finalmente ho importato le lampade nel progetto (modello della stanza d’albergo realizzato nell’esercitazione precedente). In seguito ho impostato in pianta una camera per generare la vista prospettica utilizzata per renderizzare.
La seguente immagine mostra come, grazie ai parametri condivisi creati nelle famiglie, sia possibile nel file di progetto ricavare delle schedule, ovvero degli abachi che permettono di fare il “punto della situazione” sulle caratteristiche dei dispositivi luminosi importati nel progetto.
Commenti
Top!!
Molto bello l'effetto delle ombre!!!
Veramente bella! prova a
Veramente bella! prova a posizionarla in un progetto più complesso e "arredato" per vedere l'effetto di quelle luci su una sup. più complessa!