Utilizzando sempre il criterio dell'individuazione di un MODULO BASE del modello che vogliamo costruire, e utilizzando vari comandi che abbiamo già elencato nei post precedenti (ARRAY, NIDIFICAZIONE DI FAMIGLIE) abbiamo modellato prima LE "PARETI" del container, creando DIVERSE FAMIGLIE, spesso anche NIDIFICATE, perchè ci sono dei vari elementi che vanno assemblati.... per poi arivare all'assemblaggio del CONTAINER in un PROGETTO.
Avendo già modellato il lato C, siamo passati alla MODELLAZIONE dei lati CORTI , quindi D ed E; siccome a noi non interessa il lato D, dovendogli dare al container, una funzione diversa da quella per cui è stato costruito, ipotizziamo entrambi i lati uguali, quindi composti da una lamiera avente un MODULO di base, che dalle ricerche fatte risulta DIVERSO dal modulo precedentemente modellato per i lati C, ovvero con un inclinazione della lamiera diversa, dovuto a questioni statiche.
tramite il comando ARRAY, otteniamo lamiera della lunghezza che ci serve, e NIDIFICHIAMO , la famiglia DELL'ANGOLARE, fatta precedentemente.
ora ci serve avere la bucatura dove verrà poi messa una porta d'ingresso al container, che otteniamo attraverso la sottrazione di un VOLUME VUOTO...
ma non funziona avendo creato un gruppo dato dal COMANDO ARRAY! :/
.... quindi procedo prima alla SCOMPOSIZIONE del GRUPPO in singoli elementi dopo di chè procedo con la SOTTRAZIONE
completo con la modellazione della porta e del telaio, e per la maniglia utilizziamo una famiglia fatta durante il corso come esercitazione... :-)
http://design.rootiers.it/2012/node/1119
dopo di chè proveddiamo alla fabbricazione di vari TIPI , con VETRATA econ PORTA VETRATA, che ci serviranno poi nell'assemblaggio dei vari pezzi, per avere dei container con delle caratteristiche differenti che si serviranno nel progetto finale che sarà appunto un negozio, precisamente abbiamo scelto un BOOK SHOP, composto da VARI CONTAINER...
fatta la bucatura, abbiamo modellato l'infisso sia fisso che mobile ...
elemento di base cdel container, risulta abbastanza complesso; infatti è creato da una serie di profili a "C" , interposti da due elementi SCATOLARI tra di loro, che fungono da vani che servono per lo spostamento , carico e scarico, dove entrano i due elementi di sollevamento dei muletti..
MODULO BASE profilato a C ASSEMBLAGGIO DEI VARI PROFILATI E SCATOLARI
tutti questi elementi vangono saldati IN DUE ELEMENTI PERIMETRALI , profilati a C, dove abbiamo provveduto a fare dei vuoti in corrispondenza degli scatolari rettangolari
poi abbiamo modellato gli elementi di collegamento angolari; quest'ultimi sono dei pezzi molto importanti della struttura.
Ottenuti tramite colatura di acciaio in appositi stampi, , sono i punti in cui si aggrappa la gru che solleva il container quindi devono essere estramente resistenti, ed inoltre servono anche per una maggiore stabilità tra due container impilati verticalmente, perchè attraverso un elemento chiamato TWIST, due blocchi d'angolo sovrapposti possono essere ulteriormente bloccati
procendo, abbiamo modellato gli altri due profilati perimetrali, dove sono state fatte delle bucature sempre per lo stesso motivo e la pavimentazione che ipotizziamo sia assi di legno riciclato
siamo passati alla modellazione della parte strutturale in levazione; il TELAIO "STRUTTURALE", è formato da travi e pilastri formati da scatolari metalli rettangolari di varie dimensioni uniti dai blocchi d'angolo; siccome stiamo costruendo due tipi di container quelli da 20' e 40', abbiamo proceduto anche alla modellazione di due tipi diversi sia STRUTTURA, BASE, E COPERTURA, oltre la famiglia dei lati lunghi già modellati
abbiamo NIDIFICATO la FAMIGLIA DELLA STRUTTURA, in quella della BASE
il modulo della lamiera della copertura, è totalmente diversi da quelli fatti in precedenza; il modulo non è trapezoidale, creando "pieni e vuoti", perchè ci sarebbe stato un problema di trattenuta delle acque, quindi è fatto da un modulo che presenta una sagomatura molto più piana...