Progetto di NOEMI BONANNI - ROBERTA D'ALESSIO

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Abbiamo comunque pubblicato le ultime modifiche apportate dall'ultima revisione.  

la vostra proposta è molto interessante, però introduce un problema compositivo, secondo me, per niente semplice: quello di trattare logicamente, dal punto di vista estetico e tecnico, la superficie di un volume

un volume infatti, se è tale (come una sfera o un cubo), dovrebbe essere omogeneo; se ha delle sconnessioni, o delle interruzioni, o viene sezionato, allora la cosa cambia - allora infatti è possibile che si presenti un contrasto di colore e materiale fra la superficie originaria e quella rivelata dalla frattura o determinata dal taglio di una parte del volume - basta riferirsi a Le Corbusier per trovarne molti esempi e poi, in ogni rivista, c'è una quantita di doppie pelli diverse, di buchi colorati ecc.

veniamo al vostro progetto osservando alcune cose - la prima consiste nel fatto che voi usate la lamiera rigata su alcune pareti e anche sui tetti; questo conferisce una forte omogeneità alle due cose, anzi una vera e propria continuità (fra l'altro relativamente inaspettata e quindi particolarmente evidente, visto che siamo abituati a vedere i tetti sporgenti e di diverso materiale dalle pareti) - si potrebbe insomma dire che ora tetto e pareti costituiscono un'unica parete piegata - conseguentemente mi pare strano che una delle pareti coinvolte nella piegatura o una sua parte, improvvisamente, cambi materia e colore (a meno che non si interrompa plasticamente, per esempio tagliandosi, o arretrandosi, anche magari di poco -

la seconda osservazione sta nel fatto che la configurazione dei volumi da voi scelta (che in ultima analisi è quella della casa tradizionale, seppure modificata e resa più astratta da quanto detto sopra) fa pensare che le pareti diverse dalle altre siano in effetti quelle non soggette alla piegatura (le sole che verrebbe naturale trattare in modo diverso) - su questa faccenda c'è una letteratura infinita che riguarda perfino il caso delle chiese rinascimentali a pianta basilicale, tutte o quasi colla facciata non risolta, resa disomegenea rispetto ai fianchi o addirittura, nell'incertezza, rimasta incompiuta

tutto questo per dirvi che l'alternanza delle superfici (che mi piace moltissimo) non può esser fatta a caso e poi che non mi convince la semplicistica scelta di colorare solo le pareti verso la corte - lo schema allegato è, più o meno, quello che farei io, ma non ve lo metto come esempio - vorrei solo che voi ci rifletteste su e che questa lunga spiegazione, un po' accademica, vi faccia pensare e studiare - l'architetura, quella bella, non le casacce olandesi, facilone e volgari, né quelle di Europaconcorsi

anche questo modo qui, cambiando materia dove seziono, è coerente - il metallo anche in facciata, attenua la percezione di una forma ottenuta da piani piegati e continui e dà l'idea che ogni edificio sia un volume unitario, interrotto solo in alcune parti (a vostra scelta)

correggendomi in parte, adottando il modo illustrato qui sotto (qello per sezioni - quello con il commento più breve), si potrebbe benissimo colorare solo l'interno della corte

poi (mi riferisco ai vostri prospetti esterni) penso sia meglio che il rivestimento di lamiera abbia delle piccole sconnessioni fra casa e casa (una parte di metallo liscia e larga pochi centimetri, per esempio), suggerendo l'idea dell'aggregazione di più edifici, come avviene in tutti i tessuti urbani storici - adesso invece sembra di essere di fronte a edifici compatti, inspiegabilmente segmentati in altezza