Progetto di ANDREA GREBELLO - MARZIA RICCI

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Il progetto è situato a Roma, nel centro di San Lorenzo, tra via degli Aurunci, Via dei Latini e via dei sabelli.

Il quartiere, nato nel 1880 e destinato fin dall’inizio ai ceti popolari, è edificato con tipi a corte e con edilizia continua che vive nei fronti stradali di episodi architettonici semplici. Fu gravemente colpito dai bombardamenti del 1943.

Negli anni recenti il quartiere si è lentamente trasformato soprattutto per essere adiacente alla Città Universitaria. È sede di Facoltà, di Istituti, residenze, servizi, che ne fanno un interessante luogo urbano.

L’isolato preso in esame è caratterizzato da un edificio preesistente, che ha subito i danni dei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. Quest’ultimo ultimo avente una configurazione a forma di C, presenta una corte molto ridotta che impedisce all’irraggiamento di giungere in modo uniforme in ogni appartamento.

La nuova costruzione  si andrà ad affiancare all’edificio preesistente andando a demolire il precedente fabbricato di un solo piano.

Partendo da piani e linee di taglio è stato possibile arrivare alla definizione del concept,  il quale si articola  in 3 aree, successivamente marcate grazie all’inserimento di blocchi adibiti a corpi scala.

Queste aree si sviluppano su altezze diverse che da sud a nord si alzano di livello.

Analizzando la preesistenza si è preso coscienza dell’esigenza di avere una corte centrale molto ampia, la quale cerchi di aiutare l’illuminazione sia propria sia del fabbricato adiacente.

Esattamente per questi motivi e questi sbagli progettuali passati, il nostro intervento tiene conto del fattore più importante della progettazione quale quello della luce naturale.

 Infatti studiando l’orientamento terrestre,  si è voluto privilegiare ogni singola abitazione, tanto che ogni appartamento gode di doppio fronte di cui uno a sud.

L’intervento è concepito per essere in grado di gestire spazi pubblici e spazi privati come un unico organismo.

L’edificio si sviluppa su 5 livelli, quattro dei quali adibiti a residenze. Nel pian terreno vi sono le attività commerciali quali: un bar, un ristorante, un co-working e un piccolo spazio espositivo.

Inoltre il pian terreno ospita due piazze coperte con pilotis, di cui una molto sviluppata che raggiunge i 7 metri di altezza e un cortile centrale che le collega.

Nel piano ipogeo si colloca un parcheggio dal quale si accede, tramite una rampa carrabile, da via degli Aurunci.

Per andare incontro alle esigenze di mercato si sono definite diverse tipologie di abitazione: appartamenti per coppie, per tre e per cinque persone.

 

 01_pianta pian terreno


02_pianta primo piano


Vista interna del parcheggio e cantine.

Buon lavoro, ma state molto indietro

il vostro progetto, oltre ad aver vari difetti tipologici, è iperagitato e bisogna a tutti i costi (e per prima cosa) rasserenarlo. La vostra idea (almeno così mi sembra) sta nella sovrapposizione-compenetrazione di due parti: cioè una bassa dei servizi ed una alta colle case. Allora, secondo me, bisogna che i caratteri delle due parti si differenzino, non che siano tutte e due contorti e complessi; meglio che uno sia pacato, molto banale, edilizio e l'altro complesso, vetrato, ombroso (come si addice ad uno spazio pubblico ed ai servizi). Quindi guardate lo schizzo che allego, che dà i seguenti consigli: 1- tenere lo stesso filo per le cuffie delle scale (magari al livello delle case esistenti); 2- tenere lo stesso filo, un po' più in basso,  per i corpi delle abitazioni; 3- inspessire i solai che avete fatto rossi (anche non li farei affatto rossi) per contenere gli impianti; 4 - inspessire i pilastri a doppia altezza, per via della instabilità alla compressione; 5- rendere il più possibile trasparente la parte bassa.

 

Schema pianta tipo

Pianta garage

Abbiamo pensato di far arrivare al piano dei garage solo il corpo scala principale con relativo ascensore adiacente alla piazza coperta. Questo artificio, di eliminare i rimanenti due corpi scala, ci permette di raggiungere i 18 posti auto. Nei locali chiusi avremo in alto a sinistra un locale adibito a centralina elettrica, mentra in basso a sinistra il magazzino per il bar e il ristorante.

Ma la vostra casa è staccata o attaccata da quella esistente?  Mi pare che lo spazietto stretto e buio che ora c'è su una delle strade non sia una risposta - e nemmeno il brutto spazio sordo che c'è fra muri dall'altra parte -  Pensateci e risolvete il problema, considerando che a sbalzo (e mantenendo i pilastri attuali) è possibile realizzare l'aderenza fra gli edifici - Inserite il contesto e la casa esistente in tutti i disegni, compresi i renderings

Si stavamo pensando proprio a questo, infatti mantenendo i pilastri esistenti, ingrandiremo l'appartamento per elimare quel brutto spazietto. La cosa che ci proccupava in quest'ultimo aggiornamento erano i garagee la divisione interna degli appartamenti, ci potrebbe dare un parere?

Ovviamente calcolando che l'appartamento in alto a destra si ingrandirà, visto che ci attaccheremo alla preesistenza.

Grazie mille