Progetto di LUDOVICA SODOMACO - ELEONORA VELLUTO - ALESSANDRA SCACCIA

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Terragni, Danteum

 

Louis Khaan, Salk institute

 

Terragni, casa del Fascio

 

Terragni, palazzina a Milano


 

Il Programma:
A fronte di un’attenta indagine sul quartiere, l’introduzione di un’area destinata all’in- contro tra le due fasce più a “rischio” (bambini ed anziani) è sembrata la scelta più adeguata. I locali che accolgono queste interazioni sono proprio al ridosso dell’edi- ficio esistente e sfruttano anche lo spazio compreso tra i sue cotrafforti a sostegno di un’ala della preesistenza, proprio per simboleggiare la nuova destinazione e la rina- scita di un’area priva ormai di una funzione attiva.

I Progetto:
per non dissociarsi troppo dal contesto son state prese le due facciate cieche, appa- rentemente punto critico del sito, e son state ripetute più volte creando un sistema di setti che diventano il concept fondamentale del progetto. Ai muri si agganciano gli appartamenti collegati da ballatoi. Con un’alternanza di pieni e vuoti si movimenta la facciata e si creno spazi comuni per gli abitanti, oppure, al piano terra, ingressi alla piazza interna. La parte commerciale è disposta verso la strada, mentre una stecca adibita a laboratorio collega trasversalmente lo spazio e si dispone sul fianco dell’edificio adiacente.
La piazza centrale è ribassata di un gradino in discesa così da suggerire l’accesso in un luogo più racchiuso e sicuro, distaccato dal passaggio stradale.
Le abitazioni ai piani superiori sono studiate per ospitare studenti e anziani (30-45 mq) e piccoli e medi nuclei familiari (60- 85 mq) per un totale di poco più di 20 appartamenti.

Riferimenti per la piazza:

 

Piazza Grecia, Villaggio Olimpico (Roma)

 

Villaggio Matteotti, Terni

 

Schemi:


 

SEZIONE TRASVERSALE

SEZIONE LONGITUDINALE


 

I muri perdono la staticità assumendo inclinazioni e spessore variabili.

Il concetto che i setti non sono altro che parti di un solo organismo è dato, oltre che dalla loro continuità per tutta la larghezza del sito, da fori sezioni di uno stesso elemento invisibile passante longitudinalmente.

Le scale attraversano il corridoio centrale sfruttando la larghezza dei setti.

 

Padiglione Italia per l'expo a Shangai (non realizzato)

Piante 1_100 piano terra e primo piano

Piante 1_200 

Prospetti

Sezione

Sistema portante

Poiché i setti precedenti vincolavano molto gli appartamenti, abbiamo deciso di metterli al centro degli alloggi anziche a delimitazione. In più, per la permeabilità dello spazio, anziché essere longitudinali, sono composti da tanti piccoli muri trasversali.

Abbiamo abbandonato l'idea delle scale al centro che passavano da una stecca all'altra e chiudevano lo spazio e abbiamo deciso di metterle all'interno di un setto. i piani non sono più sfalsati, la stecca verso nord è composta di due piani di simplex per studenti e due piani di simplex per coppie, mentre nella stecca a sud ci sono due piani di duplex. 

Fondamentale è il raddrizzamento dei setti, che contribuisce alla pulizia della nuova pianta.

pianta primo piano

pianta piano 4

le facciate saranno scandite dai setti (rivestiti in mattoni) mentre le parti permeabili dell'appartamento risulteranno in una trasparenza in facciata. abbiamo disegnato le facciate in modo schematico anche se ancora non ci convincono

questa è una immagine rappresentativa di come vorremmo che fosse la facciata esterna per quanto riguarda la parte "trasparente"

va molto meglio

la logica della cosa è quella di costrure due strutture separate: una è costituita dai muri (pesanti, sicuramente in ca rivestito o meno e coibentato dove necessario, rigidi e stabili, contenti impianti, tubi ecc); l'altra è costituita dai solai (leggeri, di legno secondo me, ma questo non è obbligatorio), dagli infissi esterni (o i pannelli esterni) e dai divisori fra appartamenti (che potrebbero essere muri di armadi, alcuni aperti di qua e altri di là)

attenzione però alla struttura dei muri, che deve essere rigida e permettere di reggere i solai a destra e sinistra; per farlo deve avere una notevole coerenza in sé stessa (non può essere fatta di setti sottili e piani isolati, ma essere connessa da solai in ca e circondata da travi calate sul perimetro), vedi schemi - non è invece necessario che tutte parti opache, che servono piano per piano, siano di cemento, anzi è meglio siano tramezzi murari; solo alcuni elementi in ca saliranno da sotto a sopra (qui, per capire meglio, riferitivevi a  Kahn e, per far distinguere le cose nel disegno, fate nero ciò che è in ca e grigio ciò che è in muratura)

attenzione poi alla distribuzione - per esempio la parete scorrevole del letto verso il corridoietto è abbastanza irrazionale: una volta che sia chiusa, la camera resta piccolissina e non areata e il corridoio, lunghissimo, serve solo per andare al bagno

in sostanza: l'idea di massima è buona e stimolante, ma la progettazione degli appartamenti deve essere accuratissima (cosa che ora non è affatto) e fatta caso per caso, pensando tutti gli alloggi sia al massimo di chiusura, sia quando sono tutti aperti

siete in ritardo, correte

un'ultima cosa: la struttura che avete fatto non ammette sbalzi - quindi la soluzione di testata, verso la strada, è impossibile


Edificio residenziale a Cisanello, Pisa 1988 Massimo Carmassi

tra un setto e l'altro ci sono finestre balconi e tende, che mostrano all'esterno la vita dell'edificio.

Stiamo pensando ad un sistema di brise soleil che esca dalla linearità dalla facciata proprio come quelle tende

il vostro progetto, qualora ci fosse, sarebbe bello anche senza quelle persiane - ma dov'è?

state trionfalmente marciando verso l'esame di giugno, forse

Il progetto risulta molto più lineare e coerente con l'intorno. L'utilizzo del mattone non si limita ad una corrispondenza con la tradizione edilizia, ma diviene il mezzo di espressione della continuità degli elementi all'interno del progetto stesso. I setti, infatti, mediante questo materiale, sottolineano il loro proseguimento dall'esterno all'interno delle abitazioni fino alla piazza. E' stato scelto anche un altro metodo per unificare il progetto nelle sue parti: il pattern. Questo si ripresenta con diversi materiali e funzioni, dalle facciate alla pavimentazione della piazza, all'elemento divisorio tra la nuova costruzione e la corte dell'edificio preesistente. Con quest'ultima intendiamo non interrompere la continuità prospettica dei volumi e, al tempo stesso, preservare la privacy del palazzo esistente, mediante una struttura costituita da un reticolo opaco con bucature in parte occupate da piante rampicanti.

Nella piazza troviamo una ciclo-officina e un bar nella parte nord e un marmista e una drogheria nella parte sud. Alla fine di questo edificio, dopo la discesa per il garage, uno spazio accoglie il deposito bici e secchioni condominiali. In mezzo ai contrafforti si sviluppa un elemento interamente trasparente che comunichi in questo modo la sua funzione sociale: piano terra una libreria sociale, primo piano area lettura, secondo spazio laboratori, terzo sala per anziani, quarto ludoteca.

Le abitazioni son divise come segue:

-nell'edificio nord, ai primi due piani, le abitazioni per studenti son completate da uno spazio per piano con lavatrici e zona comune mentre gli altri due son destinati a coppie.

-nell'edificio sud son presenti 10 duplex per famiglie che possono ospitare fino a 4 persone

 

Prospetto interno

Prospetti esterni: Prospetto Nord


Prospetto Est


Prospetto Sud

il progetto, sul piano compositivo e distributivo, sta migliorando, anche molto - sul piano tecnico e costruttivo ha invece almeno due gravissimi problemi, che vi chiedo di risolvere - non mi sembra giusto indicarvi possibili soluzioni (l'ho fatto anche troppo), ma solo chiarirvi bene quali siano i difetti principali e invitarvi a risolverli - restando così le cose, l'esame non sarà superabile

1- il garage è impraticabile: ha una rampa in cui passano due auto e tre moto affiancate e in cui però possono circolare solo pochissime smart, facendo assurdi slalom - questo dipende da un'insensata gestione delle strutture (il che chiede una precisazione anche di quelle in elevazione, vedi poi)- inoltre manca l'intercapedine per areare il tutto - la soluzione della cosa sta, come per tutti i gruppi, in un diradamento e irrobustimento delle strutture verticali del garage, solo che questo deve essere fatto padroneggiando tutto il sistema strutturale (il che nel vostro caso, davvero non è)

2- non c'è chiarezza sul controllo ambientale ed energetico dell'edificio - spero intanto che siate consapevoli del costo e della complicazione di rendere le grande pareti trasparenti che proponete adatte a questo scopo (comunque non vi invito a buttarle via, solo ad approfondirle, forse anche introducendo ampie parti opache) - quello che non va sono le parti che definite in mattoni: qui la questione diventa delicata e anche connessa alle decisioni strutturali - voi volete, se ho capito bene, mattoni dentro e fuori, su tutte le superfici; ma si tratta di mattoni sottili di rivestimento applicati sulle strutture in c.a. e sulle murature di tamponamento o altro? - si tratta invece di una soluzione muraria con due facce di mattoni pieni riemite da un setto in c.a. (vedi Carmassi)? - o altro ancora? - boh - in ogni caso i muri esterni devono essere spessi almeno 40 cm e ben coibentati, senza ponti termici e le strutture in c.a (indispensabili) abbastanza diradate e ben posizionate

infine: che mai volete significare con 'prospettico'? - non usate parole senza riflettere

 

Salve,

per il momento possiamo risponderle alla questione della continuità prospettica: l'aggettivo dovrebbe essere corretto, poichè non si tratta solo di una continuità volumetrica tra i pieni e i vuoti preesistenti e di nuova costruzione, continuità che possiamo definire aspaziale, cioè un dato di fatto, ma prospettica poichè l'intenzione è quella che dall'interno del nostro sito questa sia percepibile mediante la convergenza del tutto in un'unica origine, un unico punto di fuga, al di fuori dello stesso. Se continuità prospettica non è la definizione adeguata, speriamo che questa descrizione sia stata esaustiva.