Progetto di CHILLOCCI - DE VITA - GOUTOU

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Ritratto di Grazia Chillocci

Adottando le riflessioni scaturite dal masterplan originario, abbiamo proseguito con lo sviluppo del tema della corte che ricuce un tessuto urbano, ma che prova a farlo in maniera disordinata.

                      

Siamo partite dall’osservare le situazioni che caratterizzano i lotti adiacenti alla nostra area di progetto: corti dall’identità complessa che si raccolgono attorno a cortili semi-privati, che tuttavia lasciano spazi di comunicazione con l’esterno.  Abbiamo voluto riprendere questo tema anche per il nostro progetto, ottenendo con la distribuzione dei fabbricati, più spazi dal carattere raccolto e un altro, prevalente, che invece si occupa di accogliere chi provenga da via degli Stradivari.

                   

 

Quest’ultima, parte di un’asse pedonale che collega il mattatoio direttamente al nostro lotto, vuole essere pensata come un elemento architettonico modellato sulla strada, che nasce dal tener conto dei dislivelli e della loro organizzazione. Si ottiene così, una suddivisione in due fasce poste a quote differenti; una che serve i locali commerciali attualmente esistenti ed un’altra che porti i pedoni verso l’area di progetto, in particolare verso la nostra piazza, nella quale si scende gradualmente, sfruttando il dislivello già esistente.

                           

Nel pensare questo percorso pedonale ci siamo rifatte al progetto dell’Istituto indiano di Amministrazione ad Ahmedabad, di Louis Kahn.

 

Gli edifici vengono posti in modo da nascondere a prima vista l’edificio centrale, dotato di una propria identità,  ma scoprire a poco a poco in un gioco di angoli pieni e tagliati.

                    

 

 

Le funzioni

                

  • edificio residenziale famiglie: 

piano terra: commerciale; piani superiori:alloggi per famiglie (3-4 persone);

  • edificio residenziale single/giovani coppie/studenti:

piano terra: commerciale, locali di servizio (mensa comune, lavanderia..); piani superiori: alloggi per giovani coppie/single (50 mq .ca) – studenti (16/20 mq .ca);

  • edificio laboratori:

piano terra: laboratori,  piano superiore: uffici;

  • biblioteca/mediateca:

biblioteca tematica – mediateca (2 piani + 1 piano interrato);

La biblioteca

Nasce come un elemento connesso alle esigenze degli utenti per i quali abbiamo pensato il nostro progetto;  ovvero studenti o giovani artisti (data la vicinanza dello IED, della facoltà di Architettura, dell’Accademia di Belle Arti, della Scuola di Musica), per i quali diventare un polo culturale di riferimento.

                                 

Questo edificio si configura come un supporto ai laboratori: saranno presenti testi relativi alle attività che si svolgono al loro interno e la biblioteca si suddivide in due macro aree: nella prima si ha una grande sala dove sono presenti tutti i libri di testo e dei grandi tavoli che permettano il lavoro in gruppo per la consultazione o il disegno, mentre nella seconda area si ha una sala più raccolta per la lettura.

La divisione è data da un taglio all’interno dell’edificio che serve da blocco di connessione e al cui interno si potrebbero collocare dei piccoli servizi bar.

Questo schema si ripete per due piani fuori terra, mentre nel piano ipogeo si è ipotizzata la presenza di una mediateca/sala conferenze e un archivio.

                    

il riferimento (Nursery School in Haro, Taller Basico) spiega la relazione che si vuole ottenere tra l’asse e l’edificio, facendo in modo che questa si concluda al suo interno determinandone l’accesso.

La connessione fra i vari edifici pubblici i piani terra è rimandata e ricreata attraverso i tagli e gli accessi fra i vari edifici che si richiamano fra loro intersecando lo spazio pubblico.

                   

L’edificio destinato alle residenze è stato diviso in due parti, una destinata agli studenti e l’altra a giovani coppie e famiglie.

Tuttavia ci siamo rese conto che con questa soluzione lo spazio dedicato agli studenti risulta essere scarso, e che la corte risulta essere tanto frammentata da arrivare a perdere la sua unità e il concetto stesso di corte.

Stiamo quindi lavorando sulla sistemazione volumetrica di questo edificio e sulla disposizione delle abitazioni al loro interno di cui stiamo studiando i riferimenti e a breve caricheremo gli aggiornamenti.

                                                                

Ritratto di Grazia Chillocci

Facendo un passo indietro siamo ripartite dal concetto del masterplan iniziale: corte frammentata e disordine ordinato, per sciogliere un nodo della città e fare si che esso si connettesse con il contesto che lo interessa direttamente.

Abbiamo ripensato l’edificio residenziale come corpo unico e non più diviso, per due motivi principali:il primo ricreare un’idea di corte che si era persa a causa dei tagli e la seconda dare più spazio alle residenze per studenti che risultavano nell’ipotesi precedente troppo piccole.

Sono stati mantenuti i tagli al piano terra per permettere quel sistema di connessioni fra I cortili privati e semi-privati esistenti e I nuovi che si ottengono con il progetto.

Su via Stradivari è stato ipotizzato un sistema di fasce: una strettamente legata ai locali commerciali esistenti, per garantire carico e scarico merci e la possibilità di avere una loro area attrezzata; e un’altra elevata e pedonale, ottenuta organizzando il dislivello esistente attraverso le quali si arriva alla piazza pubblica.

Abbiamo inoltre pensato un sistema di parcheggi sotteranei che permetta di riorganizzare parte di quelli rimossi in via Stradivari, e che sia accessibile attraverso la rampa.

        

Vista volumetrica

       

Masterplan schema funzionale piano terra

       

Piante biblioteca

       

 

Schema funzionale edificio residenziale

Piante piano tipo edificio residenziale

 

       

Ritratto di Grazia Chillocci

Carichiamo alcune correzioni affettuate in seguito all'ultima revisione.

- Il primo intervento ha riguardato il parcheggio, che abbiamo regolarizzato e distribuito secondo quattro fasce di lunghezza di 5 m, tra le quali sono state ricavate due corsie (di altrettanti 5 m l'una) per la circolazione. Il parcheggio sarà raggiungibile dalle residenze tramite un solo vano scale/ascensore.

Si è inserito un accesso di servizio per la mediateca/sala conferenze, pensato in particolare per il carico-scarico dei libri.

PIANTA PIANO INTERRATO/PARCHEGGI  

- Il secondo ha riguardato la biblioteca-mediateca, che ha subìto dei cambiamenti sostanziali a partire dalla sua conformazione. Abbiamo eliminato le pendenze dalla copertura rendendola piana, e abbiamo ripensato alla struttura.

Anche gli infissi sono stati ripensati. Sul lato est, che affaccia sulla piazza, abbiamo lasciato vetro a tutta altezza, da cui non emerge la struttura, che si è deciso di mantenere arretrata. Mentre sul lato ovest, poichè soggetto ad una maggiore esposizione diurna, si è deciso di adottare un sistema di ombreggiamento inclinato, per il quale ci siamo ispirati al progetto: Schertz Public Library - Kell Munoz Architects 

              

           

            VISTA LATERALE, con indicazione del funzionamento del sistema di ombreggiamento

                       

           PROSPETTO EST (sulla piazza)

Abbiamo ridistribuito la mediateca/sala conferenze, dotandola di un'uscita di sicurezza laterale. Il percorso verrà protetto dalla copertura aggettante del piano ultimo dell'intera struttura.

- Infine, l'edificio residenziale. Per la parte relativa alle residenze per famiglie-giovani coppie abbiamo riorganizzato la struttura, migliorando la luce tra i pilastri in modo da avere una distribuzione migliore per le due tipologie di alloggi: quelle di testa (da circa 85 mq) e quelle centrali (da circa 81 mq):

 

PIANTA PIANO TERRA

PIANTA PIANO PRIMO/TIPO

Per la parte relativa agli studenti, abbiamo distribuito in maniera maggiormente razionale ogni alloggio:

                              

Per quanto riguarda lo spazio destinato alle attività comuni, stiamo ancora elaborando una soluzione il più possibile funzionale. Intanto abbiamo pensato di arretrare il perimetro dello spazio di circa la metà della luce tra pilastro-pilastro, in modo da ricavare un affaccio per l'alloggio nell'angolo.

Ritratto di Grazia Chillocci

Alleghiamo i prospetti con l'ipotesi di trattamento delle superfici.

Abbiamo voluto riprendere dagli edifici adiacenti l'utilizzo della diversa caratterizzazione tra il piano terra e i piani superiori. Prevediamo un basamento in travertino e un'elevazione intonacata (entrambi in tonalità di bianco).