Dopo lo studio sulla zona del progetto e il suo intorno, si può vedere un'importante discontinuità sul complesso tessuto urbano. Questo è causato dalla penetrazione della geometria proventiente dell’altro lato del Fiume Tevere, che rompe la continuità.
La prima idea è completare l’isolato senza ignorare l’incisione dell’asse. In seguito, enfatizzare il percorso attraverso l’asse, creando un ritmo mediante una serie di volumi che generano una successione di pieni e vuoti. Si ha una diminuzione progressiva della dimensione di questi volumi, mentre l'ultimo volume si allunga per fare da schermo all’asse. Questa idea si rafforza mediante la materializzazione dell’asse nella facciata di questo volume. La disposizione di questi elementi genera un ampio spazio pubblico che si unifica creando un zoccolo inferiore sul quale si appoggiano gli elementi generati inizialmente, che dialoga direttamente con le costruzioni dell’ambiente circostante.
Con la differenza di quota, si differenziano nella piazza due livelli, ognuno dei quali viene legato ad un uso:
- Il livello superiore, collegato direttamente con l’Ex Matattoio di Testaccio, è uno spazio riservato agli studenti, sul quale si sollevano i due palazzi destinati ad essere residenze ed altri servizi per gli stessi.
- L’inferiore si dedica ad uno uso più pubblico, legato al quartiere, cercando di stabilire una conessione ideale con le strette strade di Trastevere.
[scheme della idea]
[spirito Trastevere]
Via degli Stradivari si trasforma ora in una strada che collega entrambi i poli culturali, alla stessa quota. Questo lascia un spazio inferiore sotto a questa lunga piazza dove si trovano i parcheggi che cercano di risolvere l’attuale problema riguardo lo scarso numero e disorganizazione del traffico. Si separano i due tipi di circolazione: Via degli Stradivari diventa un’ampia passeggiata pedonale lineare e disminuisce il gran impatto che la presenza dei veicoli ha sulla concezione dello spazio pubblico.
[sezione]
Nonostante si trovino ad un livello inferiore, viene ricercata anche per i parcheggi una qualità spaziale affinche non seano lasciati isolati comepletamente dallo spazio pubblico. Per questo vengono reallizate delle aperture ai lati e in copertura della pedana . Questo ritmo lungo l'asse si somma a quello precedentemente descritto dagli edifici, enfatizzato con la struttura e gli elementi che si dispongono fino a emergere visivamente nella facciata dell’edificio principale.
Il concetto generale del progetto segue una doppia maglia ortogonale sovrapposta, che vuole appartenere ad entrambi i mondi: Testaccio e Trastevere.
[piano di copertura]
[piano terra]
Dalla sua genesi, il progetto nella sua struttura, impianti e involucro è pensato come un’unica cosa. Gli edificio principale, destinato ad essere una biblioteca relazionata con l’arte, si dispongono alcuni elementi verticali che compongono tutto l'involucro e sostengono l’edificio. Questa struttura si trasforma in un tessuto che definisce lo scheletro completo dell’edificio: pilastro, solaio, copertura ed altri elementi funzionali, tutto pensato come unità progettuale rappresentativa. All’interno di questa struttura si generano spazi più riservati, separati dell’ambiente unito. Si cerca anche un trattamento speciale sulla luce che arriva dai quattro punti cardinali, e definire come penetra nell’edificio.
Entrando nell'edificio, una successione di spazi progressivi introducono all’atrio principale della biblioteca.
[biblioteca]
[modulo biblioteca]
Le residenze per studenti sono formate mediante moduli che si sviluppano complessivamente su tre piani evidenziati dalla zona notte (a est), mentre la zona giorno ( a ovest) si sviluppa su due piani. Si accede a tutte le stanze attraverso un unico corridoio situato nella pianta centrale, il quale sbocca in un spazio comune di relax. Gli elementi di distribuzione verticale si trovano nel corpo che unisce i tre volumi ed arriva al corridoio centrale. Il complesso dispone di una lavanderia e tre stanze per persone diversamente abili.
[residenze]
Oltre all’analisi urbana e l’elaborazione di un master plan che restituisca la ricchezza urbana e spaziale alla zona, altri obiettivi che ci siamo posti sono l’analisi riguardo i temi dell' abitazione minima, ricerche spaziali, relazioni personali nell’ambito privato e pubblico, massima integrazione progettuale della struttura e degli impianti, dialogo con l’ambiente circostante (storico e fisico), studio del soleggiamento e controllo della luce. Inoltre, si studiano gli aspetti di possibili usi di una biblioteca legata alle arti che vada oltre l'essere un edificio legsto alla sola lettura.
Commenti
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Javier Salcines - Mer, 25/11/2015 - 23:01Revisione lunedì 30
Javier Salcines - Sab, 12/12/2015 - 19:55Dopo lo studio sulla zona del progetto e il suo intorno, si può vedere un'importante discontinuità sul complesso tessuto urbano. Questo è causato dalla penetrazione della geometria proventiente dell’altro lato del Fiume Tevere, che rompe la continuità.
La prima idea è completare l’isolato senza ignorare l’incisione dell’asse. In seguito, enfatizzare il percorso attraverso l’asse, creando un ritmo mediante una serie di volumi che generano una successione di pieni e vuoti. Si ha una diminuzione progressiva della dimensione di questi volumi, mentre l'ultimo volume si allunga per fare da schermo all’asse. Questa idea si rafforza mediante la materializzazione dell’asse nella facciata di questo volume. La disposizione di questi elementi genera un ampio spazio pubblico che si unifica creando un zoccolo inferiore sul quale si appoggiano gli elementi generati inizialmente, che dialoga direttamente con le costruzioni dell’ambiente circostante.
Con la differenza di quota, si differenziano nella piazza due livelli, ognuno dei quali viene legato ad un uso:
[scheme della idea]
[spirito Trastevere]
Via degli Stradivari si trasforma ora in una strada che collega entrambi i poli culturali, alla stessa quota. Questo lascia un spazio inferiore sotto a questa lunga piazza dove si trovano i parcheggi che cercano di risolvere l’attuale problema riguardo lo scarso numero e disorganizazione del traffico. Si separano i due tipi di circolazione: Via degli Stradivari diventa un’ampia passeggiata pedonale lineare e disminuisce il gran impatto che la presenza dei veicoli ha sulla concezione dello spazio pubblico.
[sezione]
Nonostante si trovino ad un livello inferiore, viene ricercata anche per i parcheggi una qualità spaziale affinche non seano lasciati isolati comepletamente dallo spazio pubblico. Per questo vengono reallizate delle aperture ai lati e in copertura della pedana . Questo ritmo lungo l'asse si somma a quello precedentemente descritto dagli edifici, enfatizzato con la struttura e gli elementi che si dispongono fino a emergere visivamente nella facciata dell’edificio principale.
Il concetto generale del progetto segue una doppia maglia ortogonale sovrapposta, che vuole appartenere ad entrambi i mondi: Testaccio e Trastevere.
[piano di copertura]
[piano terra]
Dalla sua genesi, il progetto nella sua struttura, impianti e involucro è pensato come un’unica cosa. Gli edificio principale, destinato ad essere una biblioteca relazionata con l’arte, si dispongono alcuni elementi verticali che compongono tutto l'involucro e sostengono l’edificio. Questa struttura si trasforma in un tessuto che definisce lo scheletro completo dell’edificio: pilastro, solaio, copertura ed altri elementi funzionali, tutto pensato come unità progettuale rappresentativa. All’interno di questa struttura si generano spazi più riservati, separati dell’ambiente unito. Si cerca anche un trattamento speciale sulla luce che arriva dai quattro punti cardinali, e definire come penetra nell’edificio.
Entrando nell'edificio, una successione di spazi progressivi introducono all’atrio principale della biblioteca.
[biblioteca]
[modulo biblioteca]
Le residenze per studenti sono formate mediante moduli che si sviluppano complessivamente su tre piani evidenziati dalla zona notte (a est), mentre la zona giorno ( a ovest) si sviluppa su due piani. Si accede a tutte le stanze attraverso un unico corridoio situato nella pianta centrale, il quale sbocca in un spazio comune di relax. Gli elementi di distribuzione verticale si trovano nel corpo che unisce i tre volumi ed arriva al corridoio centrale. Il complesso dispone di una lavanderia e tre stanze per persone diversamente abili.
[residenze]
Oltre all’analisi urbana e l’elaborazione di un master plan che restituisca la ricchezza urbana e spaziale alla zona, altri obiettivi che ci siamo posti sono l’analisi riguardo i temi dell' abitazione minima, ricerche spaziali, relazioni personali nell’ambito privato e pubblico, massima integrazione progettuale della struttura e degli impianti, dialogo con l’ambiente circostante (storico e fisico), studio del soleggiamento e controllo della luce. Inoltre, si studiano gli aspetti di possibili usi di una biblioteca legata alle arti che vada oltre l'essere un edificio legsto alla sola lettura.
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