Progetto di ANGELINI - BALDASSARRE

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GRUPPO 15  « OBIETTIVI E GENESI PROGETTUALE »


A seguito delle direttive precedentemente definite nel Masterplan n° 5, ci poniamo di fronte ai seguenti obiettivi:

  • la realizzazione di un fondale per la nuova “piazza Stradivari”
  • la costruzione di un edificio ad angolo che delimiti l’isolato tra via Ettore Rolli e via Castaldi
  • la demolizione e la ricostruzione del palazzo su via Castel Bolognese, a fronte delle facciate cieche

                 

Focalizzandoci sul primo punto, immaginiamo un edificio di fondale coerente con la nuova piazza.                   Tale volume potrebbe essere trattato come il ribaltamento della medesima platĕa (e degli elementi collocati su di essa) pur prevedendo un’altezza moderata.

                               

La parte sostanziale del lavoro riguarderà la progettazione delle residenze per studenti.                            Dopo aver delineato un passo strutturale idoneo per gli alloggi, le zone comuni, i servizi commerciali e per i parcheggi, sarà nostro dovere pensare alla composizione delle loro singole parti.

        

Il complesso delle residenze dovrà apparire come un corpo architettonico unico, da via Ettore Rolli e da via Castaldi, richiamando la chiusura propria dei palazzi circostanti a corte e creando un importante filtro tra la strada e lo spazio interno, dove, al contrario, volgeranno le unità abitative.

                             

La facciata esterna sarà quindi una superficie a schermo con accessi contenuti ma visibili, legata ai piani tramite un sistema di ballatoi funzionali per gli studenti.

                            

♦  Riferimento tipologico – 3XN, Copenhagen Hospital Building        

                         

 

► Considerazioni prima revisione:

  • Valutare la migliore ipotesi per le facciate su via E. Rolli e via Castaldi
  • Riflettere a lungo sull’edificio di fondale, che sia semplice, che sia la giusta conclusione della piazza

 

aspetto disegni completi e convincenti della casa degli studenti


PRE-REVISIONE GRUPPO 15 « ANTICIPAZIONI SULLO SVILUPPO DEL PROGETTO »


 

Carichiamo qui le successive ipotesi, ideate per lo sviluppo del progetto, illustrandole nei seguenti punti:

 


  • Planimetria generale

 


  • Edificio di fondale

 


  • Parcheggio ipogeo


  • Residenze studenti



 

 

GRUPPO 15 « ARGOMENTAZIONI IN ITINERE »

 

A meno di un mese dalla consegna del progetto, vorremmo spendere qualche parola per mettere in chiaro le parti essenziali di questo nostro lavoro, da quelle più ferme a quelle ancora in fase di sviluppo, con la volontà di argomentare le nostre idee e riflessioni maturate durante il corso.


Iniziamo dal parcheggio ipogeo.
Il suo spazio è stato organizzato in maniera semplice come pure è semplice il passo strutturale impostato.
Sono previsti 48 posti auto, compresi 2 posti per disabili. Si entra ed esce con i veicoli da via Ettore Rolli tramite una sola rampa con pendenza inferiore al 20%.
Il percorso all’interno del parcheggio è a senso unico, gestito da un sistema semaforico.
Scale e ascensori, che portano ai piani superiori, sono separati da spazi di sicurezza. Anche se subiranno leggere modifiche di perfezionamento la loro collocazione e il loro numero resterà invariato.

Non ci dilungheremo molto sulla descrizione dello studentato poiché la sua distribuzione è evidente.
La fascia del corridoio, oltre ad essere un luogo di transito, lega gli ambienti che sono disposti liberamente grazie allo schema adottato in partenza.
Proprio tale schema ci ha portato a ragionare sulla tipologia delle facciate, o meglio, sulle due tipologie.
Avevamo previsto una distinzione tra le facciate esterne (ovvero quelle rivolte su strada) e le facciate interne (quelle rivolte verso la nuova piazza degli Stradivari).
Per poter dare coerenza alla veste dell’edificio siamo arrivati a pensare ad una modifica degli aspetti tecnologici piuttosto che formali.
Ogni prospetto sarà comunque composto da elementi metallici tubolari, prodotti in serie.
Per esempio, su E. Rolli, dove tale composizione fungerà da filtro, immaginiamo questi annessi alla struttura tramite montanti; qui non saranno mobili ma saranno cadenzati da almeno tre ritmi distinti; a seconda dell’intensità in facciata il corridoio medesimo sarà così trattato in base al grado di intimità della zona, dagli alloggi ai luoghi comuni.
Sul versante nord-est gli elementi tubolari saranno invece mobili, gli studenti potranno decidere di disporli a loro piacimento.

Primo piano studentato                                                            Quarto piano studentato

 

Parleremo ora del piano terra dello studentato, zona dei servizi commerciali e della formazione della piazza interna.
È qui che il nostro progetto si radica nel contesto ed è qui che saltano fuori le nostre intenzioni più forti.
Se da una parte si può evincere con i prospetti dello studentato una realtà contemporanea distante dalle costruzioni preesistenti dell'intorno, raccogliamo nel cuore della nostra architettura un tema che ci è caro, quello della corte romana.
Di qui la nostra volontà di riqualificare il verde urbano ma non solo.
Crediamo che lo spazio delimitato dallo studentato e dall’edificio al termine di piazza Stradivari debba in qualche modo richiamare agli ambienti della nostra facoltà e al monte dei cocci al quale in fondo è intimamente connesso.
Immaginiamo dunque un verde collinare sul quale si possa sostare, un verde che si fonda alla piazza, che abbracci i gradoni, che affianchi i parcheggi delle bici e le panchine.
Abbiamo disegnato allora i servizi commerciali con una pianta libera come conseguenza logica, il parco interno si protrae verso l’esterno, sul marciapiede, generando dei percorsi pedonali e invitando i passanti a fluire ed entrare.
Ecco qui alcune illustrazioni in pianta, non definitive.
 

 

Infine, continuiamo a riflettere sull’edificio di fondale.
Dal principio cercavamo questa “giusta conclusione della piazza”.
Più che un edificio, un oggetto architettonico semplice ma non superfluo.
Per come è ora alcuni suoi aspetti ci convincono, altri ci ingannano.
Ciò dipende da molti fattori. La lunga piazza che ha di fronte è uno di questi ma anche il mondo che esso genera dietro di sé, dove c’è tra l'altro il vero fondale visivo (lo studentato).
Forse nella nostra testa ora tanto fondale più non è, ma sentiamo il bisogno che resti qualcosa.
Un volume sotto il quale passare, che certamente non stupisce, ma che rassicura.
Una scatola bassa che ortogonalmente alla piazza fornisca una prospettiva classica ma modesta e che dia la possibilità di intendere, a chi volge lo sguardo, la sua importanza nell’essere lì presente.

 

            

 

 

 

 

 

 

~ Un volume sotto il quale inoltrarsi

Per quanto riguarda l’edificio di fondale, sul quale abbiamo discusso e studiato molto, siamo arrivati ad una conclusione.
Il prospetto est, parte terminale del viale verde di via stradivari, sarà il più semplice possibile, in contrapposizione con le forme organiche che invece abbiamo concepito per la piazza e per il piano terra dello studentato.
Soltanto una fessura decentrata sarà il passaggio per i pedoni; attraverso di essa le persone potranno raggiungere la piazza al di là di questo volume architettonico.
Tale fessura sarà caratterizzata da una parete curva creando così un interessante squarcio atto a incuriosire i passanti.
Il prospetto Ovest invece sarà più aperto.
Grandi vetrate mostreranno il caffè letterario al primo piano.
La disposizione degli interni fa sì che al livello 0, sul blocco di destra, siano presenti servizi minori come una semplice edicola e bagni, mentre nel blocco di sinistra una grande scala semi elicoidale collega il pianterreno alla zona-ristoro del piano superiore.


 

~ La nuova "Piazza Stradivari"

Nel nostro progetto la nuova "Piazza Stradivari" è interamente proiettata verso il volume di fondo e dunque verso lo studentato.
Articolata su gradoni di 15 cm di alzata e 60 cm di pedata, la si è pensata scomposta in 8 livelli sui quali poi inserire e curare il verde.
La lastra longilinea è rivestita, come abbiamo concettualmente rappresentato in figura, da due tipologie distinte di materiali.
Questa scelta, presa anche per riallacciarci qualitativamente alla nostra facoltà, fa in modo che la piazza introduca semplicemente quello che è il cuore del nostro progetto.

 

 

~ Livello 0 Studentato, il sistema del verde e dei servizi commerciali

Dopo le modifiche strutturali compiute sullo studentato e la conseguente riduzione al piano terra dei pilastri, abbiamo semplificato di molto le questioni legate alla zona del verde interno al lotto e alla zona dei servizi commerciali.
Questi ultimi sono interamente vetrati e caratterizzati da una pianta libera composta sulla base di 5 circonferenze diverse.
I pilastroni e i muri portanti delle scale sono gli unici elementi pieni.
Le forme disegnate generano dei percorsi e guidano i flussi di persone all'interno del progetto.
La frammentarietà dei negozi è motivata anche da una volontà di lasciare spazi liberi e di offrire, a chi passa dall'esterno, chiare vedute, altresì concesse dalla trasparenza del vetro.

                                                                                         

 

~ Livello -1 Studentato, parcheggio ipogeo

Presento l'ultima correzione del parcheggio, ridisegnata secondo il nuovo aspetto strutturale dell'edificio.
Anche qui, grazie alla riduzione dei pilastri, ci sono state notevoli agevolazioni sulla sistemazione dei posti auto e dei locali interrati.
(Mi scuso per l'incompletezza del disegno, mancano ovviamente le porte e alcuni spessori murari vanno revisionati).