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CARTELLA STAMPA

MED IN ITALY

Cos’è Solar Decathlon?

Citius, altius, fortius: sono queste le regole auree dello sport olimpico. Più efficienti, più ecologiche, più sostenibili dovranno invece essere le case solari che si sfideranno nel Solar Decathlon Europe. Nel 2012 la competizione per aggiudicarsi la palma di abitazione più ecologica del mondo si svolgerà a Madrid, in Spagna. Per la prima volta, in 12 anni di gara internazionale, è stato ammesso un progetto italiano: a contendere il titolo ad altri 14 paesi sarà MED in Italy, il progetto mediterraneo presentato dal team dell’Università di Roma 3 con la partecipazione della Sapienza.

Solar decathlon- l’Olimpiade dell’architettura greentra prototipi abitativi basati su autosufficienza energetica, utilizzo di materiali locali, inserimento nel paesaggio e utilizzo dell’energia solare - nasce nel 1999, promossa dal Dipartimento Energia del Governo degli Stati Uniti: nel 2002 si svolge il primo evento nell’area del National Mall di Washington DC. Otto anni dopo la competizione si trasferisce in Europa, a Madrid, con il nome di Solar Decathlon Europe.Dal 2013 il concorso approderà in oriente, dove la città di Pechino in Cina ospiterà una prima edizione asiatica.

Nel corso di ogni edizione, che ha alternanza biennale, 20 team selezionati tra le università di tutto il mondo si confrontano nella costruzione di una casa alimentata da energia solare e dotata di tecnologie che ne aumentano l’efficienza energetica. Gli atenei partecipano in team multidisciplinari attraverso il contributo scientifico dei docenti e il lavoro degli studenti, coinvolti in tutto il processo concettuale e realizzativo. Dal momento che la concezione di un edificio altamente innovativo comporta costi di progettazione e realizzazione molto alti, nonché know how tecnici avanzati, il supporto economico e tecnico delle industrie è requisito basilare del progetto.

Nel 2012 partecipano a dieci prove, come una vera e propria gara di Decathlon olimpico, gli atenei provenienti da Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria. La sfida si snoda in campo architettonico, costruttivo, in termini di efficienza, bilancio energetico, comfort, funzionalità, comunicazione,  produzione e fattibilità economica, innovazione, sostenibilità.

Le case più ecologiche e confortevoli del mondo si valutano così.

Dieci gare da vincere: i venti prototipi abitativi che saranno esposti per un mese a Madrid si confronteranno su regole molto strette. Ecco solo qualche esempio delle richieste che le case ecologiche dovranno soddisfare nel loro funzionamento quotidiano durante la competizione di Madrid: 

COMFORT

-          La temperatura della casa deve essere compresa tra 23 e 25°C

-          L’umidità non deve scendere sotto il 40% e non deve superare il 55%.

-          L’anidride carbonica è bandita dalla casa: la CO2 deve restare al di sotto di 800 ppm

-          L’illuminazione non deve scendere al di sotto dei 500 lux

-          L’acustica deve mantenere la soglia dei 45 dB

ELETTRODOMESTICI

-          Il frigorifero deve avere una capacità minima di 170 litri e mantenere la temperatura tra 1-4.5°C, il freezer   tra -29 e -15°C

-          La lavatrice deve garantire un pulito ottimale senza mai superare i 43.5°C, durante la settimana di gara verranno eseguiti due lavaggi completi compresi di asciugatura. Una volta asciutti, gli indumenti dovranno avere lo stesso identico peso misurato prima del lavaggio.

-          La lavastoviglie deve essere efficiente a 49°C massimo

-          Il forno, di capienza di 55 litri, deve mantenere la temperatura costante di cottura, senza scendere al di sotto dei 220 °C

-          La caldaia deve essere in grado di fornire almeno 50 litri di acqua calda in 10 minuti: la temperatura media deve essere di 43°C e in ogni caso non al di sotto dei 37°C.

-          Il fornello deve far evaporare 2,3 litri di acqua da una sola pentola, in un determinato periodo di tempo.

-          La casa deve essere dotata di un televisore con schermo di minimo 21 pollici, e di un computer di 17 pollici. Niente screensavers o luci di display. 

ACCOGLIENZA, COMUNICAZIONE, FATTIBILITÀ

-          Il team offrirà tre cene ai decathleti ospiti provenienti dagli altri team, che dovranno giudicare sia la qualità e originalità del menù che l’accoglienza degli avversari.

-          I partecipanti, che saranno presenti per tutta la durata della competizione a Madrid, dovranno indossare una divisa appositamente disegnata e prodotta.

-          Un punteggio verrà anche assegnato alla comunicazione e divulgazione del progetto, al  messaggio ambientale e al livello di coinvolgimento del pubblico.

-          Vengono giudicate la fattibilità, il basso costo di realizzazione e la possibilità di assemblaggio del prototipo in una comunità abitativa.

-          La facilità di produzione è presa in considerazione: il più alto livello prevede la possibilità di costruire 1000 case in un anno.

Le università ammesse all’edizione 2012:

1.       Brazil, Universidade Federal de Santa Catarina and Universidade de Säo Paulo

2.       China,Tongji University

3.       Denmark, Technical University of Denmark

4.       Egypt, American University in Cairo

5.       France, Arts Et Métiers Paristech Bordeaux

6.       France, Team Rhône-Alpes, Ensag

7.       Germany, Rwth Aachen University

8.       Germany, University of Applied Sciences Konstanz

9.       Hungary, Budapest University of Technology and Economics

10.   Italy, Università degli Studi di Roma Tre and Sapienza Università di Roma

11.   Japan, Chiba University

12.   Netherlands, Delft University of Technology

13.   Norway, Norwegian University of Science and Technology

14.   Portugal, Universidade do Porto

15.   Romania, "Ion Mincu" University of Architecture and Urbanism, University Polytechnic of Bucharest and Technical University of Civil Engineering of Bucharest

16.   Spain, Universidad Ceu Cardenal Herrera de Valencia

17.   Spain, Universidad de Sevilla, Universidad de Granada, Universidad de Málaga, Universidad de Jaén)

18.   Spain, Universidad del País Vasco, Euskal Herriko Unibertsitatea

19.   Spain, Universitat Politècnica De Catalunya (Upc)

20.   United Kingdom, London Metropolitan University

Il progetto della casa Med in Italy

La casa Med in Italy affonda le sue radici nella tradizione del sud del Mediterraneo e nella sua cultura materiale, in un rapporto dialettico con la contemporaneità.

Il clima di riferimento è quello caldo temperato della penisola italiana, dove la difesa dal caldo assume pari importanza rispetto alla difesa dal freddo, ed in molti casi maggiore. Ciò anche in considerazione del progressivo riscaldamento globale, che porterà sempre più paesi del mondo a dover fronteggiare questa problematica.

Le strategie base per la difesa dal caldo prevedono la protezione dall’irraggiamento solare, l’accumulo inerziale del calore e la sua dissipazione sfruttando l’alternanza di temperature tra il giorno e la notte. Tali necessità combinate di raffrescamento estivo e riscaldamento invernale implicano una configurazione variabile e una logica gestionale per adattare l’edificio alle diverse sollecitazioni, in particolare in estate quando durante il giorno l’edificio deve essere chiuso allo scambio con l’esterno, mentre nelle ore notturne deve essere aperto per favorire le operazioni di ventilazione.

A tale scopo è stato concepito un sistema-involucro che:

·         funziona come ammortizzatore climatico per ridurre la dispersione di energia,

·         favorisce il guadagno energetico attraverso l’impiego di impianti PV;

·         è abitabile grazie a buffer zones intermedie;

·         è in grado di modificare il suo assetto per adattarsi alle sollecitazioni climatiche stagionali e giornaliere.

Tale comportamento lo rende un organismo “vivo”, principalmente organizzato in due parti:

·         una parte interna in legno che funziona da struttura portante, dotata di massa (sabbie reperite in loco) a diretto contatto con lo spazio interno. La massa consente di accumulare calore durante il giorno, funzionando come volano termico sia d’inverno che d’estate. In estate, in particolare, preservando la temperatura media radiante procura una vera sensazione di freschezza, diversa per qualità da quella che produce il raffreddamento dell’aria prodotto con impianti di condizionamento;

·         una parte esterna, che permette di isolare l’edificio dal freddo invernale e dall’irraggiamento estivoe viene separata tramite un film d’aria ferma dall’involucro interno. Anche nei climi caldi, infatti, la realizzazione di una efficiente barriera di isolamento è il migliore sistema da utilizzare per garantire l’efficienza dell’involucro. La tipologia di posa prescelta a cappotto esterno realizza una barriera continua di protezione termica eliminando i ponti termici. Essa è costituita da casseforme intrecciate di materiali rinnovabili, controventate da strutture in legno, e riempite di materiale isolante (isolanti piroclastici reperiti in loco). L’intreccio, rendendo trasparente il “contenitore”, lascia intravedere il materiale di riempimento, inserendo cromaticamente l’edificio nel contesto di realizzazione. Questo secondo involucro riveste le chiusure verticali opache e la copertura.

Nell’intercapedine d’aria tra la parte dell’involucro isolante e la parte massiva, nei periodi caldi, viene attivata la ventilazione per raffrescare la massa portando all’esterno il calore accumulato durante il giorno e impedendone il rilascio all’interno durante le ore notturne, come invece accade in inverno.

Dati relativi al prototipo che verrà realizzato per la competizione

Dimensioni

47 m2 superficie interna, 2,70 luce netta interna; 150 m2 area totale di ingombro.

Dati energetici

·         Costruzione a bilancio energetico positivo: produce più energia di quanta ne consuma

·         Consumi stimati prototipo Med in Italy : 42 kWh/m2a per unconsumo totale stimato annuo di 2100 kWh/a, così ripartiti:

o   per riscaldamento 22 kWh/m2a;

o   per acqua calda sanitaria 6 kWh/m2a;

o   per illuminazione ed elettrodomestici 14 kWh/m2a.

·         Produzioneannua di energia con pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino: 11.400 kWh:

o   immissione in retedi 9.300 kWh ogni anno;

o   la differenza positiva di energia prodotta è capace di compensare in 2 anni tutta l’energia primaria utilizzata per la produzione il trasporto e l’assemblaggio dei componenti del prototipo;

o   la differenza positiva di energia prodotta in seguito consentirà la ricarica di auto elettriche, l’illuminazione esterna, la potabilizzazione delle acque di riciclo, ecc.;

o   il risparmio di combustibile fossile in 20 anni è stimabile in43,12 tonnellate equivalenti di petrolio, pari a circa121 tonnellate di CO2 in meno immesse in atmosfera.

·         Produzioneannua di energia 3.900 kWh contecnologia fotovoltaica organica:

o   immissione in retedi 1.800 kWh ogni anno;

o   vantaggi del fotovoltaico organico: tecnologia produttiva a basso consumo di energia e in grado di essere prodotta vicino ai luoghi di costruzione, diminuendo i consumi di energia legati ai trasporti; completa riciclabilità dei componenti.

Destinazioni previste per la casa

Ai fini della Competizione Solar Decathlon Europe, la casa Med in Italy viene progettata e costruita per essere in grado di funzionare come un’unità abitativa autonoma. Tuttavia si ritiene che tale soluzione non sia la migliore cui destinare il progetto, in quanto in netta antitesi con l’obiettivo di preservare il territorio da un’antropizzazione diffusa, causa di inquinamento, distruzione del paesaggio e difficoltà di fornire servizi aggregati per le comunità insediate.

Med in Italy è quindi una cellula di un complesso più ampio e denso, che prevede la realizzazione di unità abitative minime espandibili, costruite intorno a blocchi bagno-cucina compatti, e destinate ad accogliere diverse tipologie di utenza.

In particolare saranno possibili aggregazioni orizzontali e verticali per creare, in zone turisticamente appetibili, agglomerati di alloggi con tagli dalle 2 alle 6 persone, destinati ad un turismo consapevole e attento all’ambiente. Le case sono infatti concepite per inserirsi armoniosamente nell’ambiente ed in grado di funzionare perfettamente senza necessità di urbanizzazioni elettriche e fognarie. Tali complessi, con piccole modificazioni interne, volte principalmente alla riconversione di un modulo cucina in bagno, potranno anche generare edifici destinati a alberghi.

Attraverso una semplificazione del sistema di finitura e di arredo interno si potrà inoltre dare origine ad “alloggi di prima accoglienza”, in grado di soddisfare la domanda di ospitalità per rifugiati politici, immigrati e profughi, sempre più crescente ed impellente sulle sponde del Mediterraneo del nord o ad “alloggi di emergenza” rapidamente assemblabili a sostegno di comunità colpite da calamità naturali, quali in particolare i terremoti, cui la penisola italiana e molte parti del Mediterraneo sono purtroppo soggette.

Massimo Catalani per Med in Italy

Il noto artista Massimo Catalani collabora con il team Med in Italy con una scrittura hispanico-terrestre del Mediterraneo. Ottaviano Augusto disse ai romani “Ho preso una città di pietra e ve la ho restituita di Marmo”. Così Catalani raccoglie la terra del suolo Madrileno e la restituisce con la sua particolarissima tecnica di pittura muraria, impastandola con il marmo di Carrara, il marmo lunigiano dell’Imperatore. La sua arte è anche termoacustica, fono assorbente e biodegradabile. Ma soprattutto in questo lavoro ha voluto ascoltare il Genius Loci di Madrid ed “impastarlo” con la bianca freddezza della luce di Carrara.

In particolare verrà affrescata la parete interna del muro nord della casa, con un duplice risultato: estetico, ovviamente, e funzionale, dato che la decorazione della parete inibirà l’utente nell’attrezzarla, permettendo così alla massa inerziale contenuta nel muro di espletare al meglio il suo funzionamento di accumulatore termico.

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