03 - Sebastiano Serlio

La tavola di Sebastiano Serlio:
I diversi ordini sono rappresentati in sequenza, ma non
con altezze crescenti: è la relazione tra misure a distinguerli.

Non ci sono misure sulle colonne, ma l'indicazione di parti
misure in rapporto, para-metrico.

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Trattadosi di una parametrizzazione di un sistema di colonne, capitelli, podii e trabeazioni, lo "strumento" che viene proposto in questa slide è molto interessante. Più che della proposizione di un nuovo sistema architettonico si tratta di una sintesi di conoscenze organizzate in modo da poter permettere al più alto numero di persone possibile di costruire rispettando le regole codificate dei 5 ordini.   Riguardo alla diversificazione tra Strumento e Utensile introdotta dal Prof. Gargano secondo me L'applicazione di questa tavola è l'utilizzo di un utensile che consente di fare con le stesse proporzioni una colonna di qualsivolgia altezza. Lo strumento non è quello che viene prodotto servendosi di questa tavola, ma il processo mentale che è servito per crearla. Se devo provare a portarla ai giorni nostri mi verrebbe da riflettere su quali sono le connessioni tra parametrizzazione e serialità, su come un processo che ai suoi inizi può sembrare innovativo si possa ridurre in una standardizzazione.

L'ordine più immediato che riusciamo a dare alle cose spesso è la grandezza, ma in realtà lo spazio che viviamo è fatto della relazione che tutte le dimensioni hanno tra di loro. Il problema delle proporzioni è ciò che ha permesso a Serlio di classificare gli ordini in maniera da renderli più comprensibili. Non è una questione di quantità, ma di qualità, ovvero delle regole che intercorrono tra le dimensioni. Oggi il tema dunque non è riprodurre lo spazio nella terza dimensione, ma capire come essa interagisce a livello architettonico con le altre due.

Ma siamo sicuri che la tavola di Serlio rappresenti un tentativo di parametrizzazione architettonica ?

Se ci atteniamo alla definizione data al corso di parametro quale "costante che varia" allora a parer mio questa tavola non può essere considerata una parametrizzazione bensì l'opposto, e cioè un tentativo di standardizzazione di quello che è il parametro nella progettazione delle colonne. Imponendo che al variare dell'altezza della colonna vari anche il diametro di quest'ultima, Serlio impone che il parametro, ovvero il rapporto tra altezza e diametro rimanga sempre costante, che è appunto l'opposto del concetto di parametro che varia.

Appunto se il parametro è ciò che in revit ci fa creare da un modello mille varianti è proprio perchè altezza larghezza e lunghezza sono determinate da un valore costante che varia. Ecco perchè le colonne secondo me sono parametrizzate, poichè in questo modo la loro parametrizzazione le rende standard. Le cose non sono opposte, ma strettamente correlate. Come copio una colonna? prendo un parametro e le replico, ma le posso fare su una facciata del pantheon o del tempio di rotondo, ma il loro rapporto sarebbe medesimo

Questa foto secondo me è molto importante, perchè ci consente non solo di replicare l'antico, ma ci fa anche comprendere il grado di approfondimento che si aveva un tempo nei confronti dell'architettura esistente. Gli schizzi dei grandi architetti del passato cercano difatti di cogliere i rapporti dimensionali che hanno gli edifici nelle piazze (p.zza dei miracoli a Pisa) e non la bellezza del singolo elemento. E questo secondo me è lo stesso atteggiamento che Serlio ha quando realizza questo disegno.
 

La tavola di Serlio è senza dubbio estremamente interessante in quanto documento, testimonianza che conferma i metodi compositivi dell'Architettura del tempo. Penso però che il contenuto di questa non sia particolarmente rivelatorio di tecniche e metodi ignoti in precedenza, in quanto suppongo fosse noto,o almeno ipotizzato in via teorica e non matematizzata, che gli antichi usassero proporzionare gli elementi costruttivi e i partiti decorativi nel fare Architettura. Detto ciò confermo comunque la grande importanza della tavola come conferma e approfondimento di tutto ciò, un documento storico prezioso.