Tu sei qui

lezione del prof. Gargano - riflessioni.

La lezione del professor Gargano di sabato scorso ha toccato temi, ai miei occhi, incredibilmente interessanti: partendo da come la comunità architettonica ha solo pochi anni fa 'accolto' il digitale come strumento di progettazione  fino all'osservazione che un pensiero parametrico esisteva già secoli fa nelle tavole di descrizione degli ordini architettonici.

Di settimana in settimana, guidati dal corso, il nostro scopo è quello di riuscire a controllare il pensiero parametrico e sfruttarlo (grazie a softwares che sono in grado di interfacciare diversi tipi di input e organizzarne gli output) in modo tale rendere il processo di progettazione flessibile alle moltitudini di variabili che entrano in gioco e che, senza chiaramente definite relazioni tra le parti, non potrebbero essere gestite.

Oggi ho avuto la fortuna di assistere alla conferenza tenuta da Judit Kimpian, respondsabile del settore sostenibilità dell'AEDAS, un enorme ma giovane studio di architettura con più di 30 sedi in tutto il mondo. Ho trovato i progetti interessantissimi (il sito è molto ben organizzato, se vi capita http://www.aedas.com/ e http://aedasresearch.com/). Il gruppo pone un accento fortissimo sull'importanza della progettazione parametrica nei loro lavori e i risultati che ottengono sembrano dar loro ragione sotto ogni aspetto. Ciò che ho particolarmente apprezzato è che j.Kimpian non ha semplicemente fatto vanto dei progetti dell'Aedas (e ve avrebbe ben donde!) ma ha spiegato chiaramente il processo progettuale, come grazie a modelli parametrici il design intero dell'edificio è ottimizzato per alcuni aspetti, non solo la struttura o l'ombreggiamento: ogni parte lavora in armonia con le altre e il processo di ottimizzazione è continuo, grazie alla possibilità di gestire una moltitudine di variabili in un unico modello. Il modello è non è una rappresentazione, ma un'analisi continua, che influenza positivamente il design quanto prima interviene nella progettazione.

Impressionante è il brevissimo arco di  tempo trascorso tra la biennale del 2004 (metamorph) citata dal professor Gargano e l'applicazione del digitale nell'architettura costruita, nella grande come nella piccola scala. Questo mi fa ben sperare e superare con un sorriso commenti come 'ma loro premono un tasto e il progetto si fa da solo?'

CATEGORIE: