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THEORY

L'impensabile ed oltre Revit

 

«Fineness confronts the reality that most architecture is not

resolved within the logic of a single model, a single surface, or a

single material only. Rather, architecture deals with assemblies

involving multiple models, surfaces, and materials. Architecture is

generally non one continuous, monolithic thing but  is made of

multiple parts and organizational models operating  at different

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LE ZONE “GRIGIE”, TERRA DI NESSUNO…O DI TUTTI?

Il caso Arup

Le scoperte più interessanti vengono fatte nelle zone grigie, le zone di confine dove finisce l’architettura ed inizia l’ingegneria strutturale.” (1)

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Martedì 22 Gennaio 2013 - Consegna Teorica Pre-Esame - Bibliografia


Come tutti sapete, as you all know,
il prossimo martedì ci sarà la consegna teorica pre-esame,
next Tuesday we will evaluate your theoretical interventions
as pre-exam check. And also to empower you and your proposals!

So.. adesso di seguito una lista dei principali testi di riferimento
(ogni iniziativa in più al solito è benvenuta e ben valutata):

Qui di fianco un'opera... tratta anch'essa da un volume dal titolo "All"...
(edizioni Guggenehim) di seguito una citazione:

Quello che mi interessa realmente è il concetto di complessità, l'idea che
non esistono ruoli e definizioni fisse. Tutti sono obbligati a cambiare ruolo
ogni momento della vita.... Nessuno dovrebbe essere in grado di dire se si
tratta di un'opera d'arte o di un'enunciazione critica e curatoriale. Nessuno
dovrebbe poter immaginare dove sono le opere d'arte, se ce ne sono, o cosa
stanno facendo gli artisti lì......

Quello che sto cercando di dire è che l'arte è una collisione di diversi sistemi
e livelli di realtà. Mi auguro che la nostra biennale possa essere uno specchio
di tutto questo. D'altra parte, la complessità è difficile da afferrare, quindi il 
nostro progetto potrebbe rivelarsi un fiasco completo. Il che va bene, perché
l'insuccesso è più vicino alla realtà dell'arte stessa. (...)

 

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Lunedì 9 Luglio 2012 - Commenti al lavoro fatto

Cari ragazzi,
in vista della conclusione dei laboratori, abbiamo iniziato una scansione
del vostro lavoro in linea, per quelli di voi che hanno concluso la ultima
consegna degli aspetti termici nel foglio Excel condiviso e quindi il lavoro
proposto durante il corso
,  con i criteri che abbiamo sempre detto durante
i nostri incontri:

1 - Descrizione scientifica e sua "pubblicità"
E' importante che le vostre pubblicazioni in rete siano coscienti del loro carattere pubblico.
Sul portale, come nel lavoro di progettazione, si compiono atti pubblici, che coinvolgono diverse
persone, con le quali bisogna dialogare, mettendo, appunto "in condivisione" continuamente quanto
fatto. Sono le logiche di networking e di trasparenza dei processi su cui si basa la società digitale,
e non solo la progettazione contemporanea.

Le pubblicazioni nei vostri blog non sono quindi "consegne al professore";
ma dichiarazioni del processo seguito, comprensibili a terzi, primi
tra tutti i docenti dei laboratori e degli altri contributi didattici,
ma in rete ci sono, e ci siamo tutti. Quato avete guardato, voi, i post
dei vostri colleghi? O siete solo andati in rete per pubblicare quanto
fatto velocemente? Quanto avete fatto parte della "comunità scientifica" del corso?

Un criterio molto semplice di giudizio, ma importante.

 2 - Considerare il software una cultura

Altro indice di acquisita consapevolezza del senso del corso è considerare il software
una cultura, e non una serie di utensili (Koyré, 69). Quanto avete interpretato
lo strumento che avete usato? Quanto lo avete esplorato, oltre il testare nel vostro
caso specifico quanto detto a lezione?

Come avete spiegato il vostro lavoro nel software e non solo con il software?
Alcuni di voi hanno prodotto interessanti studi sul funzionamento dello strumento
progettuale che vi abbiamo fornito, a sua volta sperimentale, e cioè Project Vasari.
Molte volte studi fatti a partire da errori che il software vi ha dato, che vi hanno costretto
a studiarlo. Una buona documentazione degli errori è un aspetto molto positivo,
vi rende partecipi della cultura del debugging, la ricerca degli errori, comune a tutti
i programmatori.

Dai vostri post è possibile dedurre in quale "cultura" avete lavorato.
Chi ha esplorato, e chi ha piu conservativamente "eseguito", "fatto fare al programma",
avendo modellato la propria "forma".

Proprio la "forma" in cui si è costruito il modello, è invece oggetto di interpretazione,
perché si tratta di un modello.... termico, prodotto quindi secondo
un punto di vista molto importante e preciso, che costringe a semplificare la forma ai propri
aspetti volumetrici. Le finestre stesse, possono essere rappresentato come % di vetro.
I materiali inseriti solo variandone le loro proprietà numeriche. Ci avete riflettuto?

Ve lo abbiamo proposto perché capiste che non esiste "un modello", ma diversi modelli
digitali, con diverse chiavi di interpretazione e uso, che dipendono dal contesto in cui
vengono usati, e dalle persone che li usano. 

E, in ultma analisi, perché il modello che ne risulta è volumetrico, e permette, mentre
si ragiona sul comfort, di ragionare anche sugli aspetti volumetrici e urbani, visto che
siamo partiti dal contesto, dal movimento delle ombre, dal comprendere le dinamiche
dell'area, in cui i diversi punti di vista, del laboratorio, e del nostro corso, si incrociano.

A questo serviva anche la prima esercitazione, nella quale avete "verificato" la correttezza
delle ombre, confrontando foto prese dal vero con quelle generate dal modello. Serve a capire
che il modello è un modello di simulazione , che quindi ha un rapporto diretto con la realtà
costruita, e aiuta a interpretarla. Nei vostri post si vede la differenza tra chi ha colto di più questo
aspetto e chi meno.

3 - Acquisire il comportamento energetico e il comfort come strumenti progettuali

Terzo in ordine di elencazione, ma non di importanza, è l'aver acquisito il comportamento energetico
e il comfort come strumenti progettuali e architettonici. Avere, in altre parole, usato modifiche al progetto nella propria
forma, nella configurazione generale "ascoltando" quanto prodotto e studiato nel corso, ma non semplicemente
per "far funzionare meglio" il progetto.   Si tratta di raggiungere una maggiore qualità complessiva, un progetto
"piu bello" e interessante.  Il comfort si progetta, come descritto nella tesi di laurea di Maria Leporelli, che è bibliografia del corso.  
Come avete pensato di farlo? Come avete declinato 
gli aspetti studiati nelle diverse consegne: la radiazione solare e il comfort termico,
applicati agli spazi esterni e interni come sono stati gestiti progettualmente?

Avete valutato alternative diverse?
Avete confrontato il vostro lavoro con quello di vostri colleghi? Potete farlo ora, scegliendo un progetto
di cui segnalare aspetti positivi, migliori, e anche un altro di cui pensate di aver risolto meglio alcuni problemi,
Non abbiate paura, non siamo qui per gareggiare, ma per riflettere!
Chiedetevi: Perché loro consumano meno?? o di piu?
Cosa ho messo nel mio progetto che lo fa andare meglio??

Quali parametri l'algoritmo di calcolo che vasari usa (il DOE2), tiene in maggiore considerazione?

Come detto, la scansione parte da chi ha consegnato nel foglio excel i propri dati.
un saluto cordiale a tutti,

Stefano Converso
Stefano Guarnieri
Maria Leporelli

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