blog di Macario Schettini

Lab 3A Leoni Tesina Finale Pagg 7 - 12

 

Fonti di Finanziamento

In quanto ente pubblico di diretta proprietà della Provincia Autonoma di Trento, il MART si sostiene in misura prevalente con i trasferimenti di questo ente, che rappresentano la principale fonte di entrata di parte corrente del museo (tra il 70% e l’80% del totale delle entrate correnti annuali.

Le fonti di autofinanziamento (o entrate proprie) del museo (20-30% del totale delle entrate correnti) sono principalmente costituite dalla vendita di biglietti e dalla voce proventi vari (costituita da: affitto  bookshop, affitto ristorante, affitto sala conferenza ed altri spazi, membership, parcheggio, audio guide). Le entrate da sponsorizzazioni assumono dimensioni piuttosto ridotte, nonostante la politica di attrazione di sponsor privati abbia assunto nel MART.

 Grafico  ripartizione fondi di Finanziamento

Provincia 72%

Vendita biglietti 7%

Vendita pubblicazioni e merchendising 3%

Sponsor 5%

Proventi altri servizi 4%

Rimborsi e proventi vari 10%

 

3  -   LA SCELTA DEL BENE ANALOGO

La scelta del bene analogo nel caso del mio progetto è ricaduta su questo edificio dopo aver fatto  le dovute considerazioni in merito ai fattori climatici , medesima destinazione d’uso , il periodo di costruzione , la tecnologia dei materiali e  il costo unitario .

ragion per cui la mia prima scelta  la considero  non proficua per lo studio e la ricerca di un bene Analogo che soddisfi queste condizioni

Bene Analogo 2 (ma in origine  prima scelta del B.A.)

Herzog   e  De Meuron – De Young Museum 

HERZOG  e DE MEURON  DE YOUNG MUSEUM

Golden Gate Park  ,  San Francisco CA , USA

Anno:   2005

Area di riferimento  : 27.300 mq

Costo Complessivo : $200.000.000   -  160.000.000 €

Costo Unitario :          5860   €/mq

Committente:

Fine Arts Museums di San Francisco

 

Architetti:

Herzog & de Meuron, Basel (Progettazione)

Fong & Chan Architects, San Francisco (Realizzazione)

Architettura del paesaggio:

Walter Hood, Hood Design, Oakland (CA) USA

Costruttore:

Swinerton and Walberg Builders, San Francisco

Rame da costruzione:

KM Europa Metal AG, Osnabrück (Tecu Classic)

Impresa di lattoneria:

A. Zahner Architectural Metals, Kansas City, MO

                                                

 

  Dati tecnici

 

Struttura principale:

 

                     •      Acciaio strutturale: 4.661 tonnellate

                     •      Longarine di cemento per rinforzo: 2.275 tonnellate

                     •     Cemento: 1.365 tonnellate

 

Facciata:     •     Rame:  428  tonnellate r ame Tecu Classic

                            (7.200 lastre, per creare 1.500.000   pezzi in rilievo e perforati )

                     •     Vetro: 135 tonnellate

 

 

                             4         -      Superfici   Ragguagliate

Funzione

Superficie Netta        (m)

Coefficiente di Ragguaglio  ( % )

Superfici Ragguagliate

 

Aula conferenze  Interna            

 

     220

 

110

 

242

Aula Conferenza Esterna 

    131

90

118

Zona commerciale

    303

95

287

Ristorante

    380

100

380

Bookshop

Caffetteria                              

    116

    81

70

70

81

57

Bagni

    65

 90

 58

Percorso Galleria

   2094

100

2094

Aule proiezioni

   102

60

61

Atrio

    395

85

335

Uffici

Locali Tecnici

 

     75

     63

60

65

45

40

Totale Superfici

 4025

 

3798

 

                                

 

               5      -       CALCOLO SOMMARIO della SPESA

 

 Costo Unitario   :  2068   €/mq

  Superficie totale Ragguagliata  :   3798 mq

  Costo Totale di Costruzione :        2068  €/mq   x   3798 mq   = 7.854.264   €

  IVA  20 %  :   1.570.852,8     €

  COSTO TOTALE + IVA   :     9.425.116,8 €

          Oneri Professionali  10 %   :  942.511  €

          Oneri Concessori    25 €/mc  :  25 €  x  26459  mc = 661.475

          Oneri Finanziari  5%   :      471.255 €

          COSTO TOTALE DI INTERVENTO  : 11.500.358    €

              6   -       CALCOLO DELLE PERCENTUALI DI INCIDENZA

-struttura(cemento armato)                      22%                          2.530.078,76

-fondazioni                                                    11%                          1.265.039,38

-pavimenti e rivestimenti                            8%                              920.028,64

-tamponamenti e tramezzi                          6%                             690.021,48 

-controsoffitti                                                3%                              345.010,74 

-coperture e impermeabilizzazione               3%                              345.010,74 

-infissi interni ed esterni                                7%                              805.025,06

-facciate                                                         6%                              690.021,48

-intonaci                                                         5%                              575.017,90

-impianti                                                        21%                         2.415.075,18

-ascensore                                                     3%                              345.010,74 

-opere in ferro                                              4%                              460.014,32

-varie                                                              1%                              115.003,80

TOTALE:                                                      100%                      11.500.358 ,00 €

 

                                 7    -   INDAGINI DI MERCATO

MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Progettisti: Zaha Hadid e Patrik Schumacher

Luogo: Roma

Inaugurazione: Novembre 2009

Superficie: 27000 mq

Costo di costruzione: 150 mln €

Costo previsto: 75 mln €

Costo unitario: 5500 €/mq circa

 

MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma

Progettisti: Odile Decq Benoit Cornette

Luogo: Roma

Inaugurazione: Maggio 2010

Superficie: 12000 mq

Costo di costruzione: 17,5 mln €

Costo previsto: 12,5 mln €

Costo unitario: 1460 €/mq circa

 

Ara Pacis

Progettisti: Richard Meier and Partners Architects

Luogo: Roma

Inaugurazione: 2006

Superficie: 3986 mq

Costo di costruzione:  16 mln €

Costo previsto:  6 mln €

Costo unitario: 4000 €/mq circa

 

Officine Marconi 

Progettista : Manuel Salgado

Luogo: Roma

Recupero ex stabilimento Italcable alla Romanina 

Progetto:  Avventura Urbana 

Ambito progettuale:  Recupero Riconversione e riqualificazione urbana 

Committente:  Gruppo Scarpellini 

Realizzazione:  2009 

Superficie : 4.500 mq

Costo complessivo :  10.800.000 €

Costo Unitario :    2400 €/mq

 

8     -    INDAGINI DI MERCATO a Livello EUROPEO

Dopo aver letto l’articolo web  dal titolo “ i rivali del MAXXI “ con menzionate le architetture contemporanee  con medesima destinazione d’uso e periodo di realizzazione e firmate da archistar in alcuni casi :

CENTRE POMPIDOU– METZ- LORRAINE museo satellite del beaubourg Parigi

Progettisti: Shigeru Ban e Jean de Gastines

Luogo: Metz , Francia

Inizio Lavori : 2006

Inaugurazione:  12 maggio 2010

Superficie: 6.500 mq

Costo di costruzione: 70.000.000  €

Costo unitario: 10.770€/mq circa

PINAKOTHEK DER MODERNE

Progettisti: Stephen Braunfels

Luogo: MONACO di BAVIERA , GERMANIA

Inaugurazione:  2002

Superficie: 12.000 mq

Costo di costruzione:  121.000.000  €

Costo unitario: 10.000 €/mq circa

 

KUNSTHAUS 

Progettisti: Peter Cook & Colin Fournier

Luogo: Graz, Austria  

Inaugurazione:  2003

Superficie: 4.800 mq

Costo di costruzione:  43.600.000  €

Costo unitario:  9.080    €/mq circa

 

MERCEDES- BENZ MUSEUM

Progettisti: UN studio van Berkel & Bos, Amsterdam

Luogo: Stoccarda , Germania  7

Altezza edificio: 47,5 m  

Inizio Lavori : settembre 2003

Inaugurazione:  2006

Superficie: 16.500  mq

Costo di costruzione:  150.000.000  €

Costo unitario:  9.090    €/mq circa

 

AKROPOLIS MUSEUM  

Progettisti: Benard Tschumi

Luogo:  Atene , Grecia   

Inaugurazione:  Giugno 2009

Superficie: 15.000 mq

Costo di costruzione:  130.000.000  €

Costo unitario:  8.660    €/mq circa

Lab 3A Leoni Tesina Finale Pagg 1 - 6

 

 

                                                                        

                                                       Modulo di Estimo – Prof. Alfredo Passeri 

                                                              Anno Accademico  2010/2011    

                        

                 TESINA  FINALE DEL CORSO DI ESTIMO

                      STUDENTE :  MACARIO SCHETTINI   MATR.  419932

 

 

1  - DESCRIZIONE DELL’AREA DI PROGETTO

 Cenni Storici  Sull’Area

 L’area di Intervento Progettuale richiesta dal corso di Laboratorio di Progettazione del terzo anno ,tenuto dal Docente Fulvio Leoni ,è  localizzata nel quartiere Aventino in prossimità della piramide Cestia e della porta san Paolo ,  compresa tra le arterie di viale aventino a nord , viale della piramide Cestia a    sud-est e Viale Manlio Gelsomini a sud-ovest .  tale Area identificata come Piazza Albania è il risultato della previsione di ampliamento con quartieri edificabili che sarebbero dovuti arrivare fino alla via Marmorata a partire dal PRG del 1883 , che prevedeva di urbanizzare  ,in continuità con il quartiere Esquilino, questo comprensorio rimasto fino ad allora  sostanzialmente rurale   e   scarsamente popolato . Chiamata in origine piazza Raudusculana ,  poiché qui  anticamente   vi sorgeva la Porta Raudusculana, nel 1940  venne rinominata in piazza Albania dopo l’annessione della stessa al Regno d’Italia.

La Piazza oggi

La Piazza oggi , inquadrata tra le arterie precedentemente descritte, risulta essere il vertice di un ipotetico triangolo,  con alla base l’edificio delle poste, progetto degli Architetti Libera e De Renzi del 1932   e delineato dal Parco Cestio di De Vico  ora parco della resistenza dell’8 settembre , situato al centro dell’area.

 

Intervento e scelte Progettuali

Le caratteristiche del lotto oggetto di studio sono di 7500 mq totali di cui 3500 mq da dedicare alla progettazione di un edificio polifunzionale che accolga al suo interno una Galleria d’Arte con Bookshop , 2 sale conferenze , un ristorante e una zona commerciale ,oltre a locali tecnici e uffici a servizio delle destinazioni principali.

Il mio intervento consiste quindi in un edificato che a grandi linee segue lo spazio triangolare che si viene a formare al vertice , con una volumetria a monoblocco o quasi ,poiché accoglie al suo interno una frattura dell’edificio stesso  che ospita l’atrio che serve da accesso e spazio interno per i servizi connessi all’ingresso della galleria. Tra  le richieste progettuali vi è infatti quella dell’atrio, al cui interno troviamo  ascensori che permettono di raggiungere  il punto più alto e da lì , cominciare il percorso discensionale della galleria, che terminerà nuovamente nell’atrio, è per questo che ho previsto una frattura che attraversa l’edificato in maniera irregolare e longitudinale ,mettendo in comunicazione gli spazi antistanti l’edificio e non solo . Gli spazi circostanti infatti sono elementi progettuali da non tralasciare ; la presenza di un muro di epoca romana sul lato sinistro e la piramide stessa in lontananza , inquadrata dal parco che dà ombra alle poste di libera sono sicuramente compresenze con la quale bisogna fare i conti . la mia frattura-ingresso  intende dare  però importanza in egual misura  alla piazza situata a  nord dell’area ,e agli spazi verdi del giardino di De Vico .

Negli  spazi interni invece è richiesto progettare e intervenire con sale conferenze e percorsi che si snodano tra doppie e triple altezze , e che si preveda la disposizione di sale di proiezione audiovisiva. Queste caratteristiche sono presenti nel mio progetto in quanto il percorso galleria permette di ricavare ambienti per queste funzioni,  all’interno sono presenti 1 sala conferenza  e una a livello 0 accessibile dall’esterno. Le funzioni sono quindi  dislocate a destra e a sinistra dell’atrio sulla quale non vi sono affacci ma solo attraversamenti del percorso stesso. Il percorso articolato tra i vari piani privilegia affacci sull’area circostante e su punti di vista degne di interesse , termina dunque al livello 0 con la possibilità di ritornare al guardaroba e servizi igienici  o fermarsi per le ultime compere al bookshop. E poi lasciare l’edificio  sia dall’ingresso stesso che dall’uscita verso il parco.   

 

       

2 – BENE ANALOGO

Mart : Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Progetto : Museo Arte Contemporanea

Progettisti : Mario Botta (Architetto) , Giulio Andreolli ( Ingegnere ).

Anno : 2002

Luogo:  Trento e Rovereto

               ( sede del museo a Rovereto , mentre a Trento vi è un museo satellite )

Committenza: Provincia Autonoma di Trento

 

Dati Progettuali

Superficie totale : 29.000 mq

Costo Complessivo : 60.000.000   €

Costo Unitario :         2068   €/mq

 

Il Museo in cifre:

29.000  mq   superficie del terreno occupato dal Polo Culturale

16.377       le lastre in pietra gialla di Vicenza - piane, curve e sagomate

                  - utilizzate per il rivestimento esterno dell’intero edificio.

183            lucernari dell’area espositiva permanente

5798          punti-luce installati all’interno del Mart

2100 m     di piano d’appoggio per libri nel Mart

1750 m     binario elettrificato per spot, collocati nel Museo

697            rilevatori di fumo e incendio del Museo

103            tonnellate di canalizzazioni in lamiera zincata

121 km     cavi elettrici in rame, di vario tipo

40m          diametro della piazza coperta del Polo Culturale

19             capriate curvilinee della cupola in acciaio e vetro

 

Descrizione  progetto  e struttura

Botta ed Andreolli si sono ispirati a forme classiche per questo progetto, senza tralasciare però la parte tecnologica , infatti nella cupola hanno trovato soluzioni tecniche all’avanguardia, disposta radialmente infatti con acciaio e plexiglass,  presenta uno spicchio mancante, reso possibile da complesse soluzioni ingegneristiche , la struttura in cemento armato con un rivestimento murale in pietra gialla di Vicenza, chiara citazione palladiana , è stata applicata con un sistema innovativo che rende possibile la sostituzione autonoma di ogni singola lastra. La posa della pietra è stata effettuata con la tecnica della "parete ventilata" che permette il massimo contenimento delle dispersioni termiche e una grande economia di manutenzione.

Per quel che riguarda le opere di sbancamento del terreno, necessario per la realizzazione dell’opera, esso ha comportato la costruzione di paratìe, in cemento armato, alte circa 22 metri, trattenute da tiranti d’acciaio . La copertura sviluppa una superficie di 1300 mq, un’altezza massima di 25 metri ed è forata in corrispondenza della fontana posta al centro della piazza. Il diametro di quest'ultima, che può ospitare 1200 persone sedute, è di 40 metri come il Pantheon a Roma.

Il secondo piano del Museo, che ospita la collezione permanente in un'area di 4000 mq, è illuminato da 183 lucernari che diffondono la luce naturale con un articolato sistema che, oltre a consentire ottimali condizioni microclimatiche, guida e modula la luce, intercettata da tre livelli di protezione (vetro, lamelle di oscuramento orientabili elettricamente, involucri in gesso dei lucernari)

Similitudini Progettuali

 

   I punti di contatto con il progetto da me realizzato sono sicuramente riscontrabili esteriormente nella volumetria , il monoblocco , con dei punti luce definiti se vogliamo anche da attraversamenti interni che danno la possibilità quindi di illuminare naturalmente gli spazi che richiedono punti di luce maggiori.

Per quanto riguarda la suddivisione interna degli spazi di certo nel progetto da me realizzato non ho una ripartizione spaziale di tipo classico ma ciò nonostante le funzioni sono dislocate in entrambi in casi a partire dall’atrio e grazie al percorso, le stesse funzioni riacquistano  importanza anche a termine dello stesso.

 

 

 

Storia e Conteso del Mart

Il progetto MART nasce in risposta alla pesante crisi che , all’inizio degli anni 80 colpì l’industria di rovereto , in tale contesto , l’idea di progettare una grande struttura museale rappresentava non solo un tentativo di rilanciare l’economia della città , ma anche un modo di affermare una più articolata identità produttiva della stessa , nella quale anche il bene immateriale di un importante passato artistico (Rovereto diede i natali a diversi   artisti, quali Fortunato Depero, Fausto Melotti, Carlo Belli, etc.) potesse diventare una risorsa per il territorio.

a partire dal 2002 (anno in cui e’ stata

inaugurata la nuova sede, progettata dall’architetto Mario Botta), sono confluiti nel comune di Rovereto migliaia di visitatori-turisti, con un trend in costante aumento (dai 173.000 visitatori del 2003 ai 284.000 del 2009).

Le discusse potenzialità insite nella realizzazione di questa imponente costruzione

architettonica si sono tradotte negli anni in importanti ricadute positive che hanno interessato

quasi tutti i comparti dell’economia cittadina:

  • recupero e riqualificazione dei palazzi storici;
  • miglioramento delle infrastrutture;
  • riqualificazione del centro della città;
  • ampliamento della gamma dei servizi offerti

(ristorazione ,commercio, etc.);

  • potenziamento dell’offerta ricettiva.

 

Identità , obiettivi e strategie

Il MART nasce dall’idea di restituire alla città di Rovereto una nuova identità e di rilanciarne l’immagine attraverso la creazione di un polo culturale destinato a svolgere la duplice funzione di centro di fruizione e produzione culturale e di nuovo luogo di aggregazione per la cittadinanza. La stessa configurazione architettonica del museo lo identifica , come interprete di una nuova concezione dell’incontro tra servizi culturali e cittadinanza, orientata a rendere possibile non solo un’offerta differenziata di prodotti e servizi ma anche un uso del luogo-museo come punto di aggregazione, nel quale trascorrere il tempo libero anche al di fuori della mera motivazione culturale.

Rapporti con il territorio:

In seguito alle ricadute positive che il museo ha dimostrato di generare nell’economia cittadina. Oggi il MART si identifica infatti come uno dei soggetti più vitali nelle dinamiche di sviluppo del territorio trentino, in grado di dialogare ed attivare concrete collaborazioni con le istituzioni, le associazioni e le scuole della Provincia.

Modello di Gestione

 A settembre di ogni anno la Provincia approva il proprio bilancio previsionale, nella cui voce “cultura” è incluso lo stanziamento annuale per il museo, scorporato in “contributi di parte corrente” e “contributi in conto capitale”;

 a fine novembre il MART redige il proprio bilancio previsionale (con budget previsionale per livello di attività) che deve essere approvato dalla Giunta provinciale;

 il processo di programmazione si conclude ad aprile con l’approvazione del bilancio consuntivo da parte del Consiglio di Amministrazione del museo e della Provincia di Trento; tale bilancio è comprensivo della relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, incaricato di verificare la rispondenza dello stesso alle direttive emanate dalla Giunta provinciale.

La pianta organica del MART è composta da 51 dipendenti, di cui 35 con contratto a tempo indeterminato e 16 a tempo determinato (durata di 3 anni).

Lab 3A Leoni Calcolo Sommario Spesa

 

 

    CALCOLO SOMMARIO della SPESA

 

 Costo Unitario   :  2068   €/mq

  Superficie totale Ragguagliata  :   3798 mq

  Costo Totale di Costruzione :        2068  €/mq   x   3798 mq   = 7.854.264   €

  IVA  20 %  :   1.570.852,8     €

  COSTO TOTALE + IVA   :     9.425.116,8 €

          Oneri Professionali  10 %   :  942.511  €

          Oneri Concessori    25 €/mc  :  25 €  x  26459  mc = 661.475

          Oneri Finanziari  5%   :      471.255 €

          COSTO TOTALE DI INTERVENTO  : 11.500.358    €

Lab 3A Leoni - Superfici Ragguagliate M.Schettini

 

 

-      Superfici   Ragguagliate

Funzione

Superficie Netta        (m)

Coefficiente di Ragguaglio  ( % )

Superfici Ragguagliate

 

Aula conferenze  Interna            

 

     220

 

110

 

242

Aula Conferenza Esterna 

    131

90

118

Zona commerciale

    303

95

287

Ristorante

    380

100

380

Bookshop

Caffetteria                              

    116

    81

70

70

81

57

Bagni

    65

 90

 58

Percorso Galleria

   2094

100

2094

Aule proiezioni

   102

60

61

Atrio

    395

85

335

Uffici

Locali Tecnici

 

     75

     63

60

65

45

40

Totale Superfici

 4025

 

3798

 
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       

Indagini di Mercato Lab 3A Leoni - M.Schettini

    

        INDAGINI DI MERCATO

MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Progettisti: Zaha Hadid e Patrik Schumacher

Luogo: Roma

Inaugurazione: Novembre 2009

Superficie: 27000 mq

Costo di costruzione: 150 mln €

Costo previsto: 75 mln €

Costo unitario: 5500 €/mq circa

 

MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma

Progettisti: Odile Decq Benoit Cornette

Luogo: Roma

Inaugurazione: Maggio 2010

Superficie: 12000 mq

Costo a lavori ultimati : 17,5 mln €

Costo previsto: 12,5 mln €

Costo unitario: 1460 €/mq circa

 

Ara Pacis

Progettisti: Richard Meier and Partners Architects

Luogo: Roma

Inaugurazione: 2006

Superficie: 3986 mq

Costo a lavori ultimati:  16 mln €

Costo previsto:  6 mln €

Costo unitario: 4000 €/mq circa

 

Officine Marconi 

Progettista : Manuel Salgado

Luogo: Roma

Recupero ex stabilimento Italcable alla Romanina 

Progetto:  Avventura Urbana 

Ambito progettuale:  Recupero Riconversione e riqualificazione urbana 

Committente:  Gruppo Scarpellini 

Realizzazione:  2009 

Superficie : 4.500 mq

Costo complessivo :  10.800.000 €

Costo Unitario :    2400 €/mq

Bene Analogo 1 Macario Schettini

 

Descrizione: C:\Users\utente\Desktop\Prof. Passeri\de young petchwork 3.jpg

 

 

 

Esempio  Bene Analogo molto dispendioso

 

Herzog & De Meuron , De Young Museum

 

Golden Gate Park , San Francisco CA, USA 2005

 

Area di riferimento  27.300 mq 

 

Costo Complessivo :     $    200.000.000     

                                     Eur.   160.000.000   Eur\mq : 5860,00

 

                               

Questo bene analogo tipologicamente e in alcun scelte progettuali è in linea con la mia idea progettuale ma in realtà, scelta dei materiali, costo complessivo e superficie totale rappresentano solo pochi esempi di quanto questo progetto sia stato molto dispendioso,a giudicare anche dal prezzo in euro al metro quadro.

                                

DE YOUNG MUSEUM  

 

Un nuovo apice dell’architettura moderna è stato creato sulla West Coast degli Stati Uniti: si tratta del design davvero unico di facciate che ormai consideriamo quasi una cosa naturale, quando sappiamo che alla radice di tutto si trova un progetto ideato dallo studio della Herzog and de Meuron. Non si era mai visto un impiego così massiccio di rame per il rivestimento della facciata di un edificio. Ed infatti, la copertura della facciata del Museo De young Memorial di San Francisco, è costituita da migliaia di lastre di rame TECU, tutte di forma e dimensioni diverse, ciascuna stampata in rilievo e perforata.

 

Il museo, di recentissima costruzione, si trova all’interno del parco della Golden Gate. L’edificio originario fu costruito nel 1919, ma rimase gravemente danneggiato dopo il terremoto del 1989, e fu demolito nel 2002. Nei tre anni successivi, lo studio di progettazione svizzero Herzog and de Meuron creò un nuovo design, in associazione con lo studio Fong and Chan di San Francisco. Il museo riaprirà le sue porte al pubblico nell’ottobre del 2005, all’interno di un edificio nuovo di zecca, che mira ad intrecciare arte, architettura e l’ambiente naturale del posto, in un luogo dalle diverse sfaccettature. Questo nuovo museo d’arte regala alla città un nuovo e indispensabile punto di riferimento, e rende tutto l’onore dovuto alla presentazione di una nuova collezione artistica di valore inestimabile. Lo spazio espositivo di oltre 8,000 mq., regala ai visitatori l’occasione di ammirare questa importante ed esauriente collezione, fra le più significative della West Coast degli USA, in una cornice del tutto nuova.

Sullo sfondo di animati dibattiti fra eco-protezionisti da un lato, e sostenitori di una concezione architettonica di stampo più conservatore dall’altro, la concezione del nuovo museo appare ora di tale prestigio, che anche i più irriducibili detrattori del progetto non potranno non dirsi pienamente soddisfatti – queste le parole del quotidiano San Francisco Chronicle, pochi giorni prima dell’inaugurazione. In due votazioni separate, la cittadinanza di San Francisco decise di non votare il sostegno del progetto con un prestito pubblico per la ricostruzione del museo. Si è dovuto quindi finanziare l’edificio interamente con donazioni provenienti da privati.

Per strutturare questa facciata davvero grandiosa, sono state usate migliaia di lastre di rame, stampate e perforate con disegni di vario tipo, nel tentativo, meravigliosamente riuscito, di calare questa modernissima opera nell’ambiente naturale che la circonda, caratterizzato da una zona di giardini e parchi pubblici. Il rivestimento rosso-marrone del museo De Young è costituito da oltre 420 tonnellate di rame TECU. Le lastre in rame sono state prodotte in Germania da KME, e sottoposte a ulteriore lavorazione dalla ditta A. Zahner Architectural Metals di Kansas City – indiscussi esperti nell’offrire soluzioni di alto prestigio nella lavorazione di metalli per impiego nel settore edilizio. Operando in stretta collaborazione con i progettisti dello studio Fong and Chan Architects, e inoltre con l’ausilio dell’ esauriente consulenza tecnico-progettistica offerta da KME, la A. Zahner ha elaborato un unico grande incastro di pannelli di rame, in corrispondenza con i criteri architettonici altamente individualistici del design ideato dalla Herzog and de Meuron. Questi architetti sono infatti conosciuti per le loro futuristiche e ardite soluzioni che definiscono, attualmente, tutti i progetti che essi hanno completato ovunque nel mondo. Possiamo di volta in volta intravedere l’inconfondibile stile di questo team di architetti, particolarmente per quanto riguarda le scelte per il rivestimento degli edifici.

Il nuovo museo de Young possiede la facciata in rame forse più complessa e ambiziosa mai tentata nel mondo fino al giorno d’oggi. Prima dell’inizio dei lavori si sono rese necessarie molte e delicate prove di resistenza del materiale – fra cui la prove di resistenza al vento, di deformazione, nonché prove di prestazione e perforazione – che in ultima analisi hanno avuto una parte determinante nel dare corpo e forma anche alla forma fisica dell’opera. Si sono dovuti decidere anche la dimensione e lo spessore delle lastre di rame impiegate. Il materiale adesso riveste il tetto dell’edificio, pari ad una superficie di circa 13.000 mq, e la facciata stessa, di circa 18.000 mq. Da sola ,questa grandiosa copertura consta di ben 7.200 singole cassette, ciascuna avente una propria ed unica forma e misura. Non ci sono due cassette identiche in tutto l’edificio. Lo splendido design delle lastre di rame, impresse con disegni che si trasformano di cassetta in cassetta, basate su foto digitalmente rielaborate dei numerosi alberi che abbelliscono il parco della Golden Gate, dona alla facciata una superficie complessa, ricca di mille diverse sfumature. Lo stampaggio e la perforazione delle cassette vogliono ricordare all’osservatore l’immagine di luce che scende filtrata attraverso le foglie degli alberi. In questo modo il rivestimento della superficie esterna dell’ edificio è quanto più possibile in sintonia con il parco nel quale è immerso, con la moltitudine di alberi, come un’opera d’arte astratta.

Nella loro concezione del design, gli architetti sono stati fortemente influenzati da un vecchio mulino, una caratteristica costruzione in rame e legno che fu da loro scoperta nella vicina Ocean Beach, mentre un giorno facevano jogging seguendo il percorso attraverso il parco della golden Gate, per avere una vista d’insieme del paesaggio circostante. Ed ecco che Jacques Herzog immagina e concepisce la facciata in rame del Museo de Young, con il suo complesso disegno di pannelli stampati alterni convessi e concavi. E’ come se fosse una sorta di sismografo in grado di registrare e trasmettere i cambiamenti di luce diurna e stagionali, quasi si trattasse di uno specchio d’acqua.
Fu scelto il rivestimento in rame soprattutto per le vivaci mutazioni cromatiche che l’inizio del processo di ossidazione innesca. L’ossidazione naturale fa infatti apparire diverse sfumature di colore che vanno dal rosso-marrone all’oro, al blu, al nero ed infine, con l’andare del tempo, al verde; inoltre, l’impressione cromatica muta di continuo anche con i minimi cambiamenti di luce e ombra. Al termine di questa evoluzione di toni e colori, abbiamo la caratteristica patina verde, che si forma in modo naturale sulle superfici di rame, e che in questo contesto verrà a conformarsi idealmente con l’ambiente circostante.

Ma lasciando per un momento la prima, durevole impressione di questo magnifico rivestimento di rame, diciamo anche che lo stesso edificio è anch’esso un esempio affascinante di architettura innovativa, e che, una volta finito di costruire, attirerà molti visitatori da tutte le parti del mondo.

Con il suo intreccio di materiali da costruzione naturali – oltre al rame, gli architetti hanno scelto anche di usare pietra grezza, legno e vetro – il nuovo edificio del museo è complemento perfetto del grande parco che lo circonda. L’ ampia e generosa serie di vetrate che si snoda lungo l’edificio riduce al minimo la transizione fra le stanze interne del museo e il ricco ambiente naturale all’esterno. Passeggiando per i sentieri che si snodano attraverso il parco, e che già accendono la loro curiosità, i visitatori raggiungono una delle quattro entrate al museo, ciascuna di esse diversa e accogliente. L’architettura del paesaggio, curata da Walter Hood, riesce a creare un nesso organico fra l’edificio del museo e l’ambiente circostante. Elementi storici, appartenenti al vecchio museo – le sfingi scolpite, i tronchi di vecchie palme per citarne solo due – sono stati abilmente integrati alla pietra arenaria, al legno rosso delle conifere californiane, le felci e gli altri materiali e le essenze vegetali che stabiliscono un importante collegamento al carattere originario di questa zona. Diciamo pure che questo è un museo trasparente, che si apre ad ogni direzione e accoglie tutti.

L’ingresso principale è costituito da un vano di entrata di 9 metri di larghezza; alle sue spalle si apre un corridoio con una copertura di rame che porta nell’atrio centrale. Qui i visitatori entrano in una sala magnifica dotata di un pavimento interamente rivestito in pietra calcarea italiana; e da questo punto, senza soluzione di continuità, il visitatore può accedere alle vicine gallerie, dove è esibita una grande collezione di opere di arte nativa dell’America e dell’Australia, oltre ad opere del ventesimo secolo. Con l’uso sapiente di una geometria variabile composta da parallelogrammi e triangoli, gli architetti hanno creato una vivace serie di sale che si compenetrano fra di loro armoniosamente. Una lunga rampa di scale porta i visitatori dal piano terra al piano inferiore, che si estende per più di 60 metri, una lunga terrazza nel cortile interno circondata da felci. Un’altra parte del giardino ospita bellissimi eucalipti. I visitatori attraversano lo stupendo giardino all’interno di ponti coperti di vetro. Passando dal caffè situato nella zona ovest del museo, essi percorrono una terrazza di passaggio con copertura in pietra, trovandosi all’improvviso nel giardino delle sculture.

La galleria al secondo piano ospita oggetti d’arte provenienti da Nuova Guinea, Africa, Indonesia e Filippine. E qui si trova anche la collezione di arte moderna Americana, famosa in tutto il mondo. Sulla parte alta a nord-est dell’edificio sorge una torre rettangolare, alta circa 44 metri, che pende all’infuori sui due lati stretti, al di sopra del piano terra. La torre ospita le stanze riservate allo studio e all’insegnamento. Un piano panoramico, al quale i visitatori possono accedere liberamente, offre viste mozzafiato di tutta la baia che circonda la città di San Francisco.

Il design del nuovo museo è concepito in modo da intrecciare intimamente fra di loro arte e natura. I giardini-terrazza e i giardini siti nei cortili interni portano il paesaggio all’interno dell’edificio, mentre il giardino delle sculture porta l’arte nel mondo esterno.

Da un lato, l’intreccio di visitatori, arte e paesaggio, viene sottolineato al piano terra grazie alle tante possibilità di entrare nel museo e godersi le collezioni d’arte. Dall’ altro lato, la torre e il suo piano panoramico, costituiscono un indispensabile punto di riferimento, che contribuisce a creare un amichevole anello di congiunzione fra il parco della Golden Gate e i dintorni della città, e nel contempo tende la mano a quei cittadini di San Francisco che in due votazioni separate hanno dimostrato la loro mancanza di comprensione.

 

 

 Dati tecnici:

Area di riferimento:
27,300 m2

Costo complessivo:
circa. $US 200,000,000 (€160,000,000)

Materiali di costruzione:

Struttura principale:

  • Acciaio strutturale: 4,661 tonnellate
  • Longarine di cemento per rinforzo: 2,275 tonnellate
  • Cemento: 1,365 tonnellate

Facciata:

  • Rame: 428 tonnellate TECU® Classic
    (7,200 lastre, per creare 1,500,000 pezzi in rilievo e perforati)
  • Vetro: 135 tonnellate

Partecipanti al progetto:

Committente:
Fine Arts Museums di San Francisco

Architetti:
Herzog & de Meuron, Basel (Progettazione)
Fong & Chan Architects, San Francisco (Realizzazione)

Architettura del paesaggio:
Walter Hood, Hood Design, Oakland (CA) USA

Costruttore:
Swinerton and Walberg Builders, San Francisco

Rame da costruzione:
KM Europa Metal AG, Osnabrück (TECU)

Impresa di lattoneria:
A. Zahner Architectural Metals, Kansas City, MO

 

Laboratorio di Progettazione Architettonica 3A Prof. Fulvio Leoni

Progetto per un edificio Polifunzionale in Piazza Albania \ Viale Aventino

       Dati metrici sulle destinazioni d'uso

  • Area tot. di 3500 mq di cui : 1500 mq Galleria con book shop

                                                        400 mq Ristorante

                                                       600 mq zona commerciale

                                                       250 mq uffici a servizio della galleria, locali tecnici

  •  Da realizzarsi in :  16,5 m \ 22 m di altezza minima o massima dell'edificio 

                                          5,50 m di interpiano, di cui : ( 0,30 m SOLAIO ), (0,70 m TRAVI ),

                                                                                      ( 0,50 m CANALIZZAZIONI )

                                                                                       4,00 m INTERPIANO LIBERO

  • I MIEI DATI ,  area tot.  di 4028 mq di cui : 1672 mq galleria con book shop

                                                                             140 mq Ristorante

                                                                              322 mq  zona commerciale

                                                                              263 mq uffici e locali tecnici

                                                                              161 mq sala conferenze

                                                                             altezza totale edificio  : 22 m