Scopri tutto quello che devi sapere sul Bonus Prima Casa: come funziona, chi può richiederlo e quali sono i requisiti per approfittare di questa importante agevolazione fiscale.
Il bonus prima casa rappresenta un’opportunità significativa per chi intende acquistare la propria abitazione principale, offrendo un risparmio notevole sulle imposte.

Questa agevolazione, che non necessita di una domanda formale per essere ottenuta, si applica direttamente al momento del rogito grazie all’intervento del notaio. Per accedere a questo beneficio, è fondamentale rispettare determinati requisiti soggettivi e oggettivi. L’acquisto di un’abitazione principale può avvenire con condizioni fiscali vantaggiose, che variano a seconda che l’acquisto sia effettuato da un privato, un’impresa in esenzione IVA, o un’impresa con vendita soggetta a IVA.
Le imposte applicate in questi casi sono sensibilmente ridotte, includendo imposta di registro, imposta ipotecaria, e imposta catastale con valori fissi o percentuali minori rispetto alle tariffe ordinarie. A queste si aggiungono ulteriori detrazioni come quella IRPEF sulle spese di intermediazione immobiliare e sugli interessi passivi del mutuo, oltre al bonus box auto pertinenziale.
Chi può accedere al bonus prima casa? Tutti i requisiti necessari
Per beneficiare del bonus, l’acquirente deve soddisfare specifici criteri, tra cui non essere titolare di diritti su altre abitazioni acquistate con agevolazioni simili, non possedere immobili nello stesso Comune dell’abitazione oggetto dell’acquisto agevolato, e impegnarsi a trasferire la residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi dal rogito. È inoltre necessario dichiarare la sussistenza dei requisiti e l’impegno a vendere eventuali altre abitazioni possedute.

Le abitazioni che possono beneficiare del bonus sono quelle non considerate di lusso, appartenenti a specifiche categorie catastali. Sono ammesse anche le pertinenze, a condizione che siano destinate al servizio dell’abitazione principale e acquistate con la stessa agevolazione. Restano escluse le categorie catastali considerate di pregio, come le abitazioni signorili, le ville, e i castelli.
Il trasferimento della residenza nel Comune dove si trova l’immobile acquistato è un passaggio cruciale, da completare entro 18 mesi dal rogito. Questo processo può essere effettuato online e ha delle eccezioni specifiche, come per chi svolge attività nel Comune dell’immobile senza necessità di residenza o per particolari categorie professionali. Dal 1° gennaio 2025, chi acquista una nuova abitazione con il bonus, avendo già beneficiato di agevolazioni per un’altra casa, deve vendere quest’ultima entro due anni. In caso di mancata vendita nei termini, si applicano sanzioni e maggiorazioni delle imposte dovute.
L’Agenzia delle Entrate può revocare il bonus in caso di dichiarazioni non veritiere o mancato trasferimento della residenza nei termini previsti. È importante quindi assicurarsi della correttezza delle informazioni fornite e del rispetto dei termini per evitare sanzioni. L’ottenimento del bonus non richiede una domanda specifica: è sufficiente dichiarare i requisiti e gli impegni direttamente al notaio, che applicherà le imposte ridotte. È consigliabile preparare con anticipo tutta la documentazione necessaria.
Per informazioni dettagliate, esempi, e risposte ai quesiti più frequenti, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una guida dedicata al bonus prima casa. È fondamentale consultare l’ultima versione disponibile e verificare con il notaio le condizioni applicabili al momento del rogito, per assicurarsi di rispettare tutte le normative vigenti.





