Le tre tematiche di approfondimento affrontate in questo post riguardano tre zone della biblioteca:
_La fascia distributiva delle sale lettura, concepita fin dall'inizio come luogo dedicato alla socializzazione e alla lettura libera. L'intervento ha previsto la riorganizzazione delle pareti finestrate lungo il fronte via Franklin, posizionando le pareti cieche di fronte alle sale lettura (per poter sfruttare al meglio, grazie anche a doppie altezze, la diffusione della luce naturale che proviene dai lucernai), e le aperture (integrate con un sistema di arredi fissi su due altezze) tra una sala e l'altra.
_Il volume delle sale lettura, articolato in un primo livello (con emeroteca e banco prestito, in stretta comunicazione con il patio alla stessa quota), e un secondo livello (che affaccia nel precedente attraverso una doppia altezza lungo la parete sud) dedicato integralmente alla lettura.
Abbiamo approfondito lo spazio distributivo, concepito sia come luogo di passaggio sia come area lettura pi˘ libera, inserendo degli arredi fissi che sfruttano l'interpiano su due livelli e incorniciano una visuale su via Franklin.
Questi volumi, che si giustappongono e al tempo stesso integrano con la facciata, sono stati pensati come elementi in cartongesso (con orditura metallica e rifinitura intonacata), rivestiti internamente in legno.
Nel volume delle sale lettura abbiamo approfondito la fascia lungo la parete ovest cieca, attrezzandola con un banco prestito concepito come arredo fisso (realizzato con un sistema a secco) al livello del patio, e al livello superiore con librerie (realizzate sempre con un sistema a secco) ortogonali alla parete, ricavando cosÏ delle nicchie per la consultazione dei libri e una miglior conservazione di questi ultimi, al riparo dall'eccessivo irraggiamento solare.
Abbiamo calcolato il FLD per gli elementi, caratterstici del nostro progetto, dove sono contenute le sale di lettura.
Basandoci sul metodo fornito dalla normativa italiana, abbiamo diviso i nostri elementi in due livelli: un primo livello, inferiore, ed un secondo livello, superiore, caratterizzato da una doppia altezza proprio in corrispondenza della vetrata sud.
Calcolata l'area di ciascuna finestra, abbiamo definito la tipologia di vetro per ricavare il fattore di trasmissione luminosa del vetro (tau): trattandosi di un doppio vetro trasparente abbiamo trovato il valore tabellato corrispondente a questa tipologia - 0,85.
Successivamente abbiamo determinato, ricavando dai materiali e dalla natura superfici interne il loro coefficente di rinvio e le loro percentuali rispetto all'area totale, il fattore di riflessione luminosa medio ponderato dalle superfici interne. Il valore è simile per i diversi livelli di entrambi gli elementi (varia da 0,578 a 0,597), ed evidenzia la predominanza di un intonaco bianco presente tra il 59,9-63,3% nei due livelli. I pavimenti, sia a tinta chiara (presenti al 5,9-9,4%) che a tinta scura (21,6-24,1%), così come il vetro non influiscono pesantemente su questo coefficente - in un calcolo precedente senza aver considerato il vetro i valori si assestavano poco sopra lo 0,6.
Abbiamo infine determinato il fattore finestra (epsilon): se per la finestra a sud, senza ostruzioni è pari al 50%, per le restanti adobbiamo tenere conto dell'elemento adiacente (a 7 metri di distanza) rispetto a quello preso in considerazione ottenendo 27,5% per il livello superiore e 12% per quello inferiore.
Il fattore di riduzione del fattore finestra (psi) è risultato essere pari a 1 in quanto l'altezza e la larghezza sono in proporzioni molto maggiori rispetto alla profondità dell'infisso. Nel caso della presenza di una schermatura esterna fissa abbiamo proporzionato questo fattore prendendo in considerazione le dimensioni di questa: altezza, profondità e distanza dei vari elementi di schermatura.
Per il livello superiore del primo elemento abbiamo un FLD del 11,64% (che somma i due contributi delle finestre nord - 3,5% - e sud - 8,08%).
Per il livello inferiore, rispetto ad un primo calcolo sviluppato nel quale consideravamo come lucernario la doppia altezza che affaccia su questo livello (dimezzandone, però il valore trovato in quanto non si tratta di un vero e proprio lucernario) e lo andavamo a sommare ai FLD ottenuti dalle finestre, abbiamo affrontato il calcolo escludendo questo elemento. Il valore ottenuto (10,5% dato dalla somma di 1,36% a nord e 9,18% a sud) è quindi indicativo, e potrebbe aumentare se prendiamo in considerazione la luce diffusa che potrebbe arrivare da quel punto.
Per il secondo elemento il FLD è pari al 8% (3,5% a nord e 4,45% a sud) per il secondo livello e al 3,5% (1,37% a nord e 2,15% a sud) per il primo - anche questo valore potrebbe aumentare se consideriamo una certa quantità di luce proveniente dalla doppia altezza tra i livelli.
In generale il tipo di luci previste in prima analisi sono le luci LED. Se l'esame dei costi potrà effettivamente rendere possibile questa scelta, essa risulterebbe vantaggiosa in termini di efficienza, dimmerabilità e resa cromatica. L'obbiettivo è infatti raggiungere, nella sala lettura, una resa cromatica di livello 1A.
Ove possibile, si è inoltre cercato di incassare o nascondere gli apparecchi, per poter preservare dalla frammentazione la composizione architettonica di progetto.
È stata prediletta una luce diffusa nelle zone lettura, per evitare fenomeni di abbagliamento e riflessione delle pagine e dei monitor. Si predilige un'ottica “batwing” o “darklight”, che attenui l'intensità in corrispondenza dei tavoli e provveda a non creare zone d'ombra tra di essi. Questo tipo di luce è assistita da una da tavolo personale per il lettore.
Si è scelto di non usufruire, nella sala lettura, di luci indirette; quest'assenza è compensata dalla diffusione data dal materiale traslucido posto di fronte alle lineari LED incassate e dalla riflessione provocata dalle numerose superfici bianche.
Le luci LED si adattano bene al “wall washer”, utilizzato in questo caso per l'illuminazioni di percorrenze longitudinali su muri lisci continui.
Per l'illuminazione del banco prestiti è stata scelta una soluzione architettonica illuminotecnica che risalti la visibilità di questa zona, posta in fondo alla sala: si è scelto di creare una superficie luminosa al di sopra di essa, attraverso l'utilizzo di apparecchi dietro una membrana traslucida tesa o di plafoniere quadrangolari accostate a bassa intensità.
Faretti “spotlight” sono stati scelti per l'illuminazione di dettagli esterni, per esaltarne la plasticità e il rilievo.
Alta soluzione è stata quella di posizionare apparecchi lineari LED con funzione ornamentale per alcuni dettagli che si è scelto di porre in risalto, quali l'infisso del mobile-finestra del corridoio e altri mobili lineari, come il banco prestiti e le sedute della sala lettura.
Attraverso l'utilizzo del programma Vasari abbiamo potuto verificare l'efficienza della schermatura della grande vetrata sud (brise-soleil orizzontale), che permette l'ingresso della radiazione solare nell'edificio solamente nel periodo invernale. Per questo vengono previsti dei vetri bassoemissivi che riducano al massimo la dispersione termica nel periodo freddo.
La distribuzione invece è maggiormente sottoposta all'irraggiamento a causa dei lucernai zenitali, condizione che potrebbe essere migliorata attraverso la schermatura o/e l'apertura di questi ultimi durante il periodo estivo (permettendo una ventilazione passiva di tipo estrattivo), coadiuvata da impianti meccanici.
Nel calcolo è studiata la media dei Kwh/m durante le giornate dei solstizi e degli equinozi, prendendo in considerazione il percorso del sole (dall'alba al tramonto) mapp. In ordine sono rappresentati Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre.