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progetti sviluppati nei laboratori

autovalutazione progetto: Ditaranto_lollobattista

 

Il nostro progetto si struttura attorno ad una fascia servente che associa scale di sicurezza, servizi, ascensori e patii.Pensiamo che la distribuzione interna costruita sulla spina centrale possa offrire soluzioni per quanto riguarda scale e luoghi sicuri, attraverso l'integrazione dei patii nel sistema di sicurezza antincendio.

Tutto ciò sarà fattibile semplicemente spostando le scale di emergenza, dando loro un'uscita direttamente verso i patii.

 

 Inoltre la presenza di spazi scoperti ad ogni livello, può essere sfruttata sempre per l'identificazione di luoghi sicuri all'aperto anche nei piani superiori.

E' invece da rivedere la posizione di alcuni luoghi all'aperto e delle scale di emergenza, perché alcune vie di fuga superano i 30 m lineari.

 

Per quanto riguarda, invece, le dimensioni minime degli spazi affinché siano utilizzate dai disabili, il progetto prevede che tutti gli spazi siano dimensionati a norma, bagni compresi. E' da rivedere invece il verso di aperture delle porte oltre alla larghezza delle scale, ora 120 cm fra due muri.

 

Per la sala conferenze, che prevede 160 posti, con distanza fra gli schienali di 95 cm e larghezza delle sedute di 50 cm, il numero di uscite di sicurezza( n°2) e la loro larghezza (240 cm), calcolata con gli indici di affollamento, sarebbe meglio prevederle verso l'esterno, rivedendo la disposizione dell'intera sala.

 

Altro problema riscontrato è la disposizione del piano parcheggio, dove vanno previste uscite di emergenza o luoghi sicuri, posti per disabili e un'adeguata areazione., con griglie e intercapedini a norma.640 

 

Infine inseriamo le piante strutturali per ogni piano e un modello complessivo.La struttura è organizzata secondo un impianto a telaio regolare che non presenta particolari difficoltà.

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Autovalutazione, Gruppo Carradori, Di Falco, Mazzaroni

 

Introduzione al progetto.

Il progetto è divisibile in aree funzionali ben distinte. Una fascia longitudinale svuotata, che unisce con una tripla altezza i livelli della biblioteca e collega visivamente e spazialmente i due antipodi della struttura. Le torri dei servizi, speculari, che contengono tutte le funzioni verticali e le portano dal livello di fondazioni fino alla copertura contenenti bagni, cavedi, UTA, scale di emergenza. Ai due poli invece,dislocate sui vari livelli, da una parte le funzioni più private, che necessitano di maggior “isolamento”, le sale bibliotecarie, il deposito, la sala conferenza. L'altro polo invece contiene le funzioni più pubbliche, accessibili sempre, una mediateca, la sala espositiva, il bar. All'ultimo livello invece con accesso riservato la zona con gli uffici amministrativi.

 

Antincendio.

Un primo evidente problema è quello della compartimentazione degli ambienti, poiché una grande tripla altezza unisce in senso longitudinale gran parte degli ambienti della biblioteca. Una soluzione che permetterebbe di mantenere almeno la continuità visiva con gli ambienti sarebbe quella di chiudere con vetrate REI tutti gli affacci sulla tripla altezza, operazione però con una grande incidenza economica. La posizione abbastanza centrata dei nuclei dei servizi fa si che la distanza da percorrere per raggiungere un luogo sicuro non sia mai superiore ai 30 metri, con l'eccezione degli ambienti all'estremo nord della struttura, cui distanza dal luogo sicuro si attesta intorno ai 40 metri. In questo caso è possibile disporre una scala d'emergenza esterna sul fronte nord, con pesanti conseguenze sull'immagine di prospetto, oppure sfruttare sistemi antincendio sprinkler solo in questa zona, dove sono situati fra l'altro le librerie a libera consultazione.

Le due torri di servizio contengono tutte le funzioni verticali. Bagni, cavedi, scale antincendio e ascensori. Il blocco delle scale d'emergenza è dotato di spazio filtro e zona sicura per il disabile, le scale hanno una larghezza netta di 120 cm, però due moduli sono probabilmente insufficienti per l'affollamento previsto per una sala bibliotecaria. Gli ascensori invece mancano di zona filtro.

 

Barriere architettoniche.

Non sono presenti dislivelli che impogano l'uso di rampe, tutti gli ambienti sono serviti dagli ascensori. Ad ogni livello sono presenti due bangi per disabili a norma, contenuti nelle colonne dei servizi. La sala conferenze è dotata di uscite di sicurezza proprie e spazi dedicati dove il disabile possa sostare. Alla caffetteria mancano i servizi ad uso esclusivo del personale.

Osservazioni sul livello interrato.

Il parcheggio sotterraneo conta 45 posti auto, di cui 6 per disabili e 21 posti per ciclomotori.

Viene quindi rispettata la normativa che richiede che almeno un posto ogni 50 sia dedicato a disabili, sarà quindi possibile eliminare alcuni posti auto in cambio di una disposizione più razionale dei parcheggi. Le corsie sono pensate per una percorrenza a senso unico, il parcheggio viene quindi percorso in maniera anulare. Le colonne dei servizi portano a questo livello scale di emergenza ed ascensori, quindi gli utenti, anche disabili, dispongono di un comodo accesso a tutti i livelli della biblioteca, ed anche di una vicina via di fuga in caso di incendio. Le grate d'aerazione sono state pensate lungo il perimetro del piano interrato, con rapporto rispetto la superficie del parcheggio di 1/25. L'altezza all'intradosso delle travi è di 4 metri, su un minimo di 2,4 metri. E' possibile quindi ridurre l'altezza del piano nella necessità di diminuire l'inclinazione della rampa d'accesso ora intorno al 15%. Si riscontrano alcuni elementi che potrebbero dover essere soggetti a modifica. Innanzitutto il piano interrato si estende al di sotto di parte della via volpicelli. Per quanto riguarda le vie di fuga il punto piu lontano dall'inizio della rampa dista 30 metri circa. Quindi potrebbe rivelarsi necessario aprire una via di fuga più vicina.

 

 

Autovalutazione_M.Biagi M.Mondello

0_Situazione iniziale: tavole d'esame.

Pubblichiamo anzitutto le tavole d'esame. Il progetto in esame è quello di M.Mondello e G.Settimi, del lab2MA.

Il contenuto principale del progetto è quello di creare una biblioteca che sia essenzialmente un luogo pubblico: in questo senso avevamo separato la biblioteca da tutte le funzioni pubbliche, allocando queste ultime in un piano basamentale in diretta continuità con gli spazi pubblici scavati rispetto a quota strada. 

 

1_Accessibilità

L'accesso alle funzioni pubbliche è su davanti all'ingresso del mattatoio (quota -187cm), mentre l'ingresso alla biblioteca è dall'altra parte dell'edificio, di fronte alla "torretta" (quota +289cm). La biblioteca si sviluppa sui due piani superiori (al secondo piano trovano spazio gli uffici), ed ha diverse parti all'esterno -a tutti i livelli- , siccome l'idea era quella di svuotare un blocco per ottenere maggiore luminosità. L'intera biblioteca è accessibile da persone diversamente abili a mezzo di rampe esterne all'8% e di ascensori per i collegamenti verticali: i percorsi sono sistematicamente gli stessi.

 

 Il parcheggio si sviluppa parte a quota strada e parte ad una quota inferiore di quella del livello pubblico. Presenta due problemi:

  1. gli stalli del livello semi-interrato non sono di dimensioni regolari (si tratta di un errore di distrazione che abbiamo colpevolmente omesso in sede di discussione dell'esame); comporterà la revisione della pianta e il conseguente ridisegno della struttura
  2. era nostra intenzione far si che il progetto si sviluppasse in una dato range di altezze (-450/+1300 rispetto a quota strada), per rispettare quota archeologica e altezza del mattatoio, ma il disegno finale non è pulito e presenta, ad esempio il rialzo di 50cm del livello inferiore del deposito, che però rende le altezze dei parcheggi inferiori non a norma. Da rivedere.



2_Antincendio

Un problema cruciale da affrontare nell'immediato è la gestione delle doppie e triple altezze. Queste infatti attraversano sempre più compartimenti; a volte peraltro collegano due zone dalla funzione diversa, creando un possibile problema acustico. Il progetto presenta infatti la casistica in figura: 

  1. [sinistra] delle triple altezze lungo il percorso principale di distribuzione della biblioteca. Qui il problema è duplice (compartimenti ed acustico). In sede d'esame abbiamo giustificato questa scelta progettuale sul piano dell'acustica, sostenendo che di fatto si mettono in relazione un ambiente rumoroso -il livello pubblico- con due percorsi, sui quali abbiamo pensato attrezzature per una consultazione rapida e non per una vera e propria lettura. Il problema dei compartimenti sussiste invece, e potrebbe essere risolto con dei vetri che sparano gli stessi -scelta che vorremmo evitare- o magari con degli smoke-out?
  2. [centro] il progetto presenta due scale "a giorno", che fungono da distribuzione per la biblioteca. Hanno una funzione importante anche nella definizione dello spazio della biblioteca, ed sono il luogo dove realizziamo i due giunti strutturali della biblioteca. Tuttavia sono delle criticità dal punto di vista della compartimentazione.
  3. [destra] la biblioteca ha un foyer a doppia altezza che serve tanto per l'atrio quanto per la sala conferenze. Come sottolinea la pianta dei compartimenti -sotto- pensiamo di collegare i due livelli in un unico compartimento, del quale dobbiamo ripensare però le uscite di emergenza (il livello superiore non è servito da una scala antincendio e la sala conferenze ha una sola uscita d'emergenza).

In pianta sono segnati i compartimenti con le relative criticità riferite alle situazioni appena esposte. A seconda del calcolo dei moduli, capiremo se è necessario aggiungere una scala antincendio.

 Questo uno stralcio di pianta con la rappresentazione della scala antincedio (4 rampe da 7_17alzata). Al momento l'ascensore non ha uno spazio filtro e forse le dimensioni sono strette (porte da due moduli e cavedio da 0.5mq).



3_Struttura

La nostra struttura è interamente in ca. Si compone di telai (per lo più sghembi) , pilastri, travi parete e setti. Come si evince dalla pianta struttuale, i telai sono sistematicamente orditi nella stessa direzione. questo ci ha permesso di calare le travi (anche onerose) sempre nella stessa direzione e di distribuire gli impianti ribassando il controsoffitto lungo la distribuzione dell'edificio ma non nelle zone lettura. Sono evidenziate le principali criticità e oltre ai giunti strutturali (in corrispondenza delle scale come già detto cioè:

  1. abbiamo messo alcuni pilastri in falso, facendoli portare dalla trave dell'impalcato sottostante.
  2. gli angoli delle sottrazioni di volume sono dei vuoti: era intenzione di progetto far "leggere sotto la finestra", e in questo caso abbiamo pensato di sottolineare questo fatto nell'angolo della corte. Il che porta però ad un dettaglio di non semplice soluzione.
  3. La testata del nostro edificio è costituita da un importante sbalzo retto da tre travi parete

 

 

 

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