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Riassumo i parametri utilizzati nel modello di analisi, e i conseguenti risultati che ne derivano.

 

Iniziamo elencando i criteri che abbiamo utilizzato nel modello: 

Caratteristiche dell'involucro:

-parete

Per quanto riguarda le altre componenti dell'involucro, la stratigrafia è ancora in elaborazione, perciò per adesso comunichiamo i valori di trasmittanza:
-U vetro = 1
-U soffitto = 0.1
-U pavimento = 0.12

 

Impianti:

E' stato simulato un sistema misto, che combina condizionamento e ventilazione naturale, in cui gli impianti si spengono quando la temperatura interna rientra in un intervallo stabilito, che PER ADESSO va da 20 a 25 gradi.

Bisogna però tenere conto che i calcoli andranno fatti con DUE INTERVALLI DIVERSI, uno per l'inverno (19-21 gradi) e uno per l'estate (23-25 gradi). In particolare è fondamentale che durante l'esposizione, quando la temperatura verrà misurata, non esca dall'intervallo 23-25 gradi.

Non è stato stabilito un intervallo temporale, perciò l'impianto può azionarsi, qualora ci sia necessità, 24ore su 24.

 

Carichi termici:

Per quanto riguarda l'occupazione degli ambienti sono state applicate delle tabelle che fanno variare il numero di persone presenti all'interno della casa nell'arco dell'anno.

In particolare è stato studiato più approfonditamente il periodo di contest, in cui sono previste le misurazioni, le visite del pubblico, e delle cene con ospiti.

In particolare:

Zona giorno:

Per tutto l'arco dell'anno, escluso il periodo di contest, è stata considerata la presenza di una persona di giorno (ore 7-18) e due persone di sera (ore 18-24).

 

Durante le due settimane di esposizione, in cui la casa verrà visitata, è stata considerata un'affluenza di otto persone (ore 8-21), e poi di due persone in serata (ore 21-24).

 

Inoltre, sono state considerate tre cene nel periodo di contest, in cui ci saranno più persone in casa anche la sera:

Come vediamo dal grafico, in questo caso vengono considerate due persone fino alle 8, sei persone dalle 8 alle 19, e otto persone dalle 19 alle 24.

 

Zona notte:

La zona notte si differenzia essenzialmente per l'occupazione nei periodi "standard", in cui ovviamente è stata considerata la presenza di due persone durante la notte:

Per quanto riguarda il periodo di gara, funzionerà nello stesso modo del soggiorno.

 

Zona servizi:

Il numero di persone presenti nella zona servizi, composta da bagno e cucina, varia fra zero e due persone con frequenza diversa nelle tre configurazioni immaginate:

 

Per quanto riguarda le altre condizioni di progetto possiamo guardare questa tabella:

 

 

Ventilazione e ricambi d'aria

Dal momento che abbiamo previsto un recupero di calore in regime invernale, che Ecotect non è in grado di simulare, abbiamo diminuito i ricambi d'aria invernali, così da simulare virtualmente un recupero di calore del 70%. Possiamo vedere quanti ricambi abbiamo previsto nei calcoli sulle seguenti tabelle.

Inverno: 0,15 ricambi/ora

 

Estate: 0.25 - 0.5 ricambi ora di giorno e 2.5 di notte, per favorire il raffrescamento naturale

 

Durante l'esposizione: 1.25 ricambi ora durante la notte (ore 20-7)

 

Nei giorni in cui ci sono le cene: 1.25 ricambi ora di notte e 0.5 di giorno

 

In Autunno: 0.5 ricambi ora per tutto l'arco della giornata

 

Risultati

Abbiamo calcolato i carichi termici mensili per riscaldamento e raffrescamento, possiamo vederli rappresentati in questo grafico:

 

Le potenze di picco sono:

2090 W per il riscaldamento

2989 W per il raffrescamento

 

In queste tabelle possiamo vedere, mese per mese, i valori della potenza necessaria per il condizionamento di tutta la casa:

 

VERBALE  07_06_2011

In data 07 Giugno 2011 con inizio alle ore 9.30 presso la sala riunioni del Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura , Piazza della Repubblica,  si è svolta la una riunione per la discussione degli ASPETTI PROGETTUALI ed architettonici del prototipo Med In Italy concorrente al Solar Decathlon Europe.

PRESENTIProf.ssa Chiara Tonelli; Professor Gabriele Bellingeri; Professor Luigi FranciosiniCristina Casadei; Maria Leporelli; Valentina Taibi

Sono state stabilite le modifiche da apportare al progetto :

1 – Deve essere predisposto sia un INGRESSO che un’USCITA all’interno della casa, che permettano lo sviluppo del percorso da seguire richiesto dalle regole del solar decathlon europe.

2 –  Dopo la predisposizione di una struttura più fitta che la renda più facilmente trasportabile, il sistema del solaio è stato tessuto nel verso opposto al precedente sul lato più corto con un infittimento delle travi. Questo ha reso possibile il tentativo di svincolare le pareti da questioni impiantistiche. Il primo obiettivo è di TROVARE UNA RELAZIONE TRA IL MODULO INTERNO CENTRALE E LA FACCIATA ESTERNA, attualmente hanno una scansione differenziata con modulo 1,25mt variabile, deve tentare di essere più modulare anche adottando uno schema di ripetizione di massimo due moduli. Il professor Franciosini ha proposto una soluzione a mensola dove il nodo strutturale parte dal nucleo centrale diramandosi a mensola sulle pareti laterali evitando l’utilizzo di elementi verticali sulle pareti perimetrali. L’interno deve quindi dare la regola all’esterno . La seconda ipotesi è che il modulo centrale venga inglobato dal muro esterno e che la parte vetrata segua una modulazione A-B-A o similare.

3 – Per quanto riguarda l’IMPAGLIATO esterno bisogna trovare una ditta che fornisca questo tipo di prodotti anche a diametri molto ridotti. Come esempio è stato nominato l’ UNO+ .

4 – Vi è la necessità di iniziare a pensare in quanti moduli sarà scomponibile la recinzione esterna che circonda la casa.

5 – Per quando riguarda la PAVIMENTAZIONE , si è pensato di mantenere una continuità tra l’interno e l’esterno per permettere una maggiore permeabilità tra spazi interni e quelli esterni. Una pavimentazione in legno che all’interno sia fitta senza spazi tra un elemento ed un altro, mentre nella parte esterna abbia degli spazi che permettano un riempimento in ghiaia o verde, ancora da definire.

6 – Infine vi è la necessità di ripensare all’elemento COPERTURA ,un guscio che da una parte diventa una pensilina e dall’altra si richiude su se stesso. Bisogna pensare se si tratti di un elemento removibile interamente o parzialmente.

Salve,

Stamattina ho modellato una prima ipotesi costruttiva del tetto fotovoltaico, senza modificarne la forma per adesso.

ho ipotizzato un pacchetto di 25-30 cm con una stuttura in metallo di travi alte 15 cm, (misura puramente orientativa), e gradirei pure un parere da gruppo di strutture a riguardo delle sezioni delle travi di quest'elemento

Lo spessore del nuovo pacchetto fa uscire la casa dalla piramide di inviluppo di pochi cm, cosa che andra gestita.

Per gli adetti ai lavori: ho modellato una massa, un rettangolo estruso con l'aggiunta di un vertice in più per creare la pendenza, poi sulla massa ho messo, tutto lucchettato alle 3 superfici che ho creato,

le travi principali sugli spigoli, dei beam sistem agganciati sempre agli spigoli, un tetto alto 30 cm con dentro 15 cm di aria che è dove passano le travi.

Dovrebbe essere tutto parametrizzato e gestibile modificando direttamente la massa.

E questa è la sezione

 

On Monday, 13th of June at 11.30 am at the Architectural Faculty of Roma Tre (Urbano VIII-Lecture Hall) it will be a very interesting meeting with Joe Wheeler. The Professor Wheeler is the Faculty Advisor of the project Lumenhouse that won the Solar Decathlon Europe competition in 2010.

MED in Italy incontra LUMENHAUS e il suo capo progetto Joe Wheeler, professore presso il Virginia Tech e Faculty Advisor del team vincente all’edizione di Solar Decathlon 2010 (www.lumenhaus.com).

Il prototipo green che verrà presentato lunedì 13 giugno a Roma, presso la Facoltà di Architettura ARGILETUM – Aula Urbano VIII, Via Madonna dei Monti 40, ore 11.30, è stato realizzato da un team di architetti statunitensi del Virginia Tech guidati da John Wheeler. Il limpido rettangolo vincitore della scorsa edizione di Solar Decathlon è efficiente, a basso impatto energetico e allo stesso tempo generoso negli spazi. Interni ed esterni si fondono in una transizione regolata da un ‘Sistema ad eclissi’: in buone condizioni atmosferiche gli schermi si aprono creando una connessione fisica e psicologica con il mondo esterno. L’estrema flessibilità rende la casa adattabile a tutte le condizioni e climi, ottimizzando al massimo l’efficienza e riduzione dei consumi.

 

ROBOT Structural Analysis - Model Elements


Questa è una descrizione di come gli elementi dei modelli di REVITs e ROBOT sono trasferiti tra le applicazioni. Le tabelle che indicano se un elemento è trasferito in entrambe le direzioni (<>), in una sola direzione (> o <), non è trasferita (NA), o non è idoneo per il trasferimento ma conservate durante il processo di andata e ritorno (P).

Sono inoltre annotate tutte le limitazioni relative al trasferimento di un elemento.

 


Nodal Elements

Isolated Foundations” e “Point Boundary Conditions” modellate in REVITs sono trasferiti a ROBOT, come “Nodal Supports”. Il rapporto tra i “Nodal Supports” di ROBOT creato da “Isolated Foundations” in REVIT è conservato nei successivi scambi fra i due programmi. Tuttavia, i “Nodal Supports initially” modellato in ROBOT sono trasferiti a REVITs come “Point Boundary Conditions”, indipendentemente dalla loro impostazioni di rilascio o di ubicazione. I “Nodal Supports” creati da “Isolated Foundations” in REVIT sono inizialmente trasferiti a ROBOT come completamente “Fixed”, così potrebbe essere necessario regolare il rilascio del “Nodal Support” in ROBOT per analisi accurate.

Nel caso di invio di parti selezionate da un modello (per esempio il livello superiore di un edificio), le nuove “Bounduary Conditions” dovranno essere modellate in ROBOT. Quando si aggiorna la parte selezionata, bisogna considerare deselezionando il nuovo “Nodal Support” di ROBOT prima di aggiornare il modello di REVITs. In caso contrario, i “Nodal Supports” saranno trasferiti a REVITs. Queste stesse pratiche vanno applicate quando si utilizza un unico modello di REVITs con altri software di analisi strutturale.

Lo stato inattivo di nodi in ROBOT è conservato nel modello di REVITs.

 


Bar and Linear Elements

“Structural Columns”, “Beams”, e “Braces” modellate in REVITs sono trasferite a ROBOT come bar elements. Parametri di REVITs quali “Analyze As” (ad esempio, “Lateral”, “Gravity”) e “Framing Type” (ad esempio, “Girder”, “Joist”) non hanno attinenza con l'elemento in ROBOT.

Invece, elementi di REVIT come “Structural Columns” su più livelli multipli, sono trasferite intatte a ROBOT come physical members. Durante l'analisi questi physical members sono divisi in elementi finiti nello stesso modo dei “Nodal Supports”.
Wall Foundations” e “Line Boundary Conditions” modellati in REVITs sono trasferiti a ROBOT come supporti lineari. La modalità di trasferimento è la stessa di quella dei “Nodal Supports”.
Curved Beams” modellate in REVITs sono trasferite come discretizzazione di “Linear Beams”. ROBOT per default fornisce una buona discretizzazione a meno che i parametri di discretizzazione (“Approximate Curve”) sono definite per l'elemento di REVIT. Quando carichiamo il modello da ROBOT in REVITs, ROBOT manterrà le informazioni del settore discretizzato di trave in REVITs come nuovi dati nascosti piuttosto che creare una nuova – o caricare un esistente – singola trave curva.

Beam Systems” e “Trusses” sono oggetti contenitori in REVITs. I singoli elementi di inquadramento contenuti in un “Beam System” ed in un “Trusses” sono trasferiti a ROBOT come “Beams” o “Bars”, mentre il “Beam System and Truss contenitor” non lo sono. I singoli membri di framing ospitati da “Beam Systems” e “Trusses” e capriate sono comunque modificabili in ROBOT e di conseguenza si aggiorneranno in REVITs. Tuttavia, la pratica migliore vuole la modifica del member layout eseguita in REVITs piuttosto che in ROBOT. Inoltre, bisogna notare che la “Beam System Tag” non verrà aggiornata poiché questa è una funzione del “Beam Type Parameter” del “Beam System”in REVITs.

Molti degli “Element Parameters” in REVITs sono trasferiti in entrambe le direzione nell’integrazione. Altri parametri di progetto di ROBOT, come snellezza e coefficienti di deformazione, sono comunque conservati nel modello di REVITs.

 


Planar Elements

Area Boundary Conditions” modellato in REVITs sono trasferiti a ROBOT come “Planar Supports” (sia “Pinned” che “User-defined”). “Planar Supports” in ROBOT non vengono trasferiti o conservati in REVITs.
Structural Floors” e “Structural Walls” modellati in REVITs sono trasferiti a ROBOT come pannelli “Floor” e “Wall”, che possono essere a maglie in elementi finiti per l'analisi e la progettazione. I tetti di REVITs sono considerati non strutturali e non vengono trasferiti a ROBOT. Se è necessaria l’analisi e la progettazione in ROBOT di un piano di calpestio del tetto in acciaio questo dovrà essere modellato in REVITs come un “Structural Floor”.

Foundations Slabs”sono trasferiti a ROBOT come pavimenti e torneranno a REVIT come un “Structural Floor”, invece che “Foundation Slabs”. Piani in calcestruzzo in ROBOT hanno le stesse proprietà della sezione trasversale e dei materiali di quelli in REViTs. Pavimenti con piano di calpestio in acciaio ondulato sono trasferiti a ROBOT con sezione e proprietà dei materiali trasformati.
Curved Structural Walls” modellati in REVITS sono trasferiti a ROBOT come “Walls” curve. Simili a travi curve, le “Walls” curve in ROBOT sono trasferiti a REVITs e conservate lì come dati nascosti.

Aperture “Wall”, “Vertical” e “Shaft”, così come “Windows”, e le aperture create da “Editing Profile” modellato in REVITs sono trasferiti a ROBOT come aperture. La forma di perimetri di un “Floor”, “Wall” e “Slabs” che includono archi vengono trasferiti  in ROBOT come forma di contorno di un pannello. “Doors” modellato in REVITs sono trasferiti a ROBOT, come parte di un pannello perimetrale, piuttosto che come parte di aperture. Nessun rapporto è mantenuto tra le aperture di REVIT e quelle di ROBOT. Quindi, eventuali modifiche apportate alle aperture (e nuove aperture aggiunte) in ROBOT non verranno aggiornate in REVIT
Structural Curtain Wall” modellati in REVITs possono essere trasferiti a ROBOT, come un unico pannello “Wall”, o come un unico pannello “Wall” con montanti trasferiti come elementi “Bar”, o come più contorni “Cladding” per ogni “Curtain Wall Panel” con montanti trasferito come elemento “Bar”.

Elementi finiti di auto-meshing del “Floor” trasferiti e pannelli “Wall” non sono definiti automaticamente durante il trasferimento, e deve essere completato in ROBOT. I parametri planari e di auto-meshing  sono conservati come dati nascosti in REVITs durante i trasferimenti successivi. Tuttavia, l’auto-meshing dovrebbe essere esaminato dopo significative revisioni del “Floor”.

 


Concrete Reinforcement and Structural Connections

Structural Rebar” modellato con le “Reinforcement Extensions” in REVITs è trasferito a

ROBOT per “Structural Columns”, “Beams” e “Spread Footings”. “Area” e “Path Reeinforcement” e “Structural Rebar” modellati in altri elementi o modellate manualmente in REVITs non sono trasferiti a ROBOT. “Rebar” disegnati in ROBOT per “Columns”, “Beams” e “Spread Footings” sono trasferiti a REVITs.

 


Loads

Loads”, “Load Natures”, “Load Cases” e “Load Combinations” sono trasferite tra REVITs e ROBOT. Elementi “Load” creati in REVITs e trasferiti a ROBOT sono modificabili, tuttavia, le modifiche apportate non saranno poi propagate in REVIT. “Loads” creati in ROBOT permangono nel modello di ROBOT, anziché essere trasferiti direttamente al modello di REVITs.

 


Other Elements and Element Parameters

Materials”, “Grids”, e “Levels” modellati in REVITs sono creati come dei “Materials”, “Structural Axes”, e “Stories” in ROBOT. C'è bidirezionalità limitata per questi elementi, quindi si raccomanda che l'utente crei e regoli in REVITs. Molti degli altri parametri di analisi a livello di progetto e strutturali in ROBOT vengono inviati e conservati in REVITs.

 

 


Francesco Cusani

 

Comunicato stampa

ARCHITETTURA GREEN: MED IN ITALY INCONTRA LUMENHAUS,

IL PROGETTO VINCITORE DEL SOLAR DECATHLON 2010

L’Italia per la prima volta in corsa per realizzare un prototipo di casa vincente nel 2012

 

Lunedì 13 giugno ore 11.30

Facoltà di Architettura ARGILETUM – Aula Urbano VIII

Via Madonna dei Monti 40, Roma

 

MED in Italy, il progetto italiano che parteciperà alle olimpiadi di architettura green a Barcellona nel 2012 incontra LUMENHAUS e il suo capo progetto Joe Wheeler, professore presso il Virginia Tech e Faculty Advisor del team vincente all’edizione di Solar Decathlon 2010 (www.medinitaly.eu; www.lumenhaus.com).

“Un salto nel passato per approfondire il futuro: il sofisticato ed elegante progetto LUMENHAUS rappresenta un’esperienza di successo da approfondire e condividere per sviluppare un nuovo prototipo di casa vincente per la prossima edizione di Solar Decathlon - spiega Chiara Tonelli, team leader di MED in Italy, il gruppo di architetti e designers delle Università di Roma TRE e La Sapienza- Il progetto, che ha vinto il titolo di casa più verde del mondo nel 2010, è la rivisitazione della famosa casa Farnsworth dell’architetto Mies Van Der Rohe. La presentazione da parte del team leader a Roma è un importante tassello che si inserisce nel percorso verso Madrid 2012”.

Il prototipo green che verrà presentato lunedì 13 giugno a Roma, presso la Facoltà di Architettura ARGILETUM – Aula Urbano VIII, Via Madonna dei Monti 40, ore 11.30, è stato realizzato da un team di architetti statunitensi del Virginia Tech guidati da John Wheeler. Il limpido rettangolo vincitore della scorsa edizione di Solar Decathlon è efficiente, a basso impatto energetico e allo stesso tempo generoso negli spazi. Interni ed esterni si fondono in una transizione regolata da un ‘Sistema ad eclissi’: in buone condizioni atmosferiche gli schermi si aprono creando una connessione fisica e psicologica con il mondo esterno. L’estrema flessibilità rende la casa adattabile a tutte le condizioni e climi, ottimizzando al massimo l’efficienza e riduzione dei consumi.

Solar Decathlon è una gara internazionale ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti, una vera e propria Olimpiade dell’architettura green.È la prima volta in 10 anni, a partire dalla prima edizione di Solar decathlon nel 2002, che un team italiano viene ammesso alla competizione mondiale. Nella capitale spagnola, nel settembre 2012, MED in Italy parteciperà alla gara tra prototipi abitativi assieme ad altre 19 case provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

Il progetto della casa mediterranea ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della provincia di Roma. Partner istituzionali sono il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e l'Agenzia Casaclima. Uno  degli  Sponsor principali è Rubner Haus AG, gruppo leader nella costruzione di case in legno.

 

Per informazioni:

Silverback - Greening the Communication

Paola Richard - p.richard@silverback.it – mobile 366 1645501

Giovanni Nani – mobile 335 474212

 

Terra Live - Solar Decathlon Europe 2012, l’Italia c’è. - 12 April 2011


Roma 11/04/2011, per la prima volta, dal 1999, un team italiano viene ammesso al Solar Decathlon Europe, le olimpiadi dell’architettura green. Sviluppato da Professori, ricercatori e studenti delle Università di Roma TRE e La Sapienza, il progetto denominato “Med in Italy” concorrerà contro altri team provenienti da tutto il mondo, per aggiudicarsi la palma d’oro della casa più ecologica.

La competizione, patrocinata dalla Commissione Europea per la sostenibilità energetica, si svolgerà a Madrid nel settembre 2012 articolandosi in dieci prove riguardanti architettura, capacità costruttiva, efficienza, bilancio energetico, comfort, funzionalità, comunicazione, produzione e fattibilità economica, innovazione e sostenibilità. Per ogni singola prova verrà assegnato un punteggio dalla commissione esaminatrice, la cui somma totale decreterà il vincitore tra tutti i progetti di ricerca presentati e ammessi.

Di seguito i link del sito ufficiale della manifestazione e il comunicato stampa emesso dal team italiano di MED IN ITALY.

 

http://www.terralive.it/?p=508

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Med in Italy is the house designed by a team of professors and students from Roma TRE University in partnership with the Industrial Design Laboratory of La Sapienza, that will participate to the Solar Decathlon Europe 2012 , the international competition promoted by the Spanish Government in which 20 team will compete doing sustainable and innovative houses. Med in Italy turns Mediterranean traditions into contemporary architecture.

 

Salve,

Sto recependo le modifiche effettuate dal Prof. Franciosini riguardo al progetto,

Al momento ho adeguato la pianta, a modificare l'alzato procederemo in seguito

 

CURTAIN WALL

colgo l'occasione per fare un post sulle facciate continue in revit, visto che il caso che ho modellato oggi è interessante, visto che si tratta di facciate modulari basate su un modulo da 120 cm  e un sottomodulo da 24 cm (120/24=5). in particolare il sottomodulo è quello che determina la partizione dei montanti della facciata a cassoni.

Il problema è che in alcuni punti compaiono dei montanti fuori modulo, il che richiede un pò di perizia nel trattare le facciate continue:

CASO 1 facciata perimetrale laterale

Cominciamo dal risultato:

Abbiamo un curtain wall che è scandito da questi moduli. tutti gli spazi tra i mullion sono della stessa misura, in un ottica di produzione seriale.

ora notiamo che se si vuole che il muro stia esattamente dentro i 120 (specialmente per quello in basso) il mullion finale deve essere contenuto dentro il modulo da 120, quindi l'interasse di questo non deve coincidete con la fine del modulo  perche cosi messo il  mullion finirebbe fuori dal modulo.

Si tratta di una questione di centimetri ma se si vuole controllare esattamente un modello costruttivo bisogna prestare attenzione a queste cose.

 

per ottenere il risultato qui sopra cominciamo a creare un curtain wall che ha come caratteristiche di tipo queste:

 

 quindi disegnamo il muro dall'alto verso il basso (questo definisce che il l'inizio è quello in alto, se si fa il contrario bisogna mettere i valori al contrario in seguito  ).

A questo punto cambiamo alcuni parametri di istanza del muro, (questo passaggio mi è un pò oscuro ma dopo molte prove è il procedimento che funziona meglio)

Mettima giustification center e gli diamo un offset di 20 cm (ovvero quanto ci serve per portare il mullion al bordo del muro inferiore ). Otteniamo un muro ben diviso in moduli tutti uguali con un eccedenza di 20 cm nella parte superiore che modelleremo in seguito per creare l'elemento di aggancio con l'altro muro che arriva a 90 gradi.

osserviamo l'estremita superiore: il muro è più lungo di 20 cm dove deve essere progettato il dettaglio che raccorderà il muro identico che arriverà con un angolo di 90 gradi.

 

Qui bisogna agire in maniera più "artigianale":,

Sconsiglio di modificare il muro tramite le linee di griglia del curtain wall perchè revit non reagisce bene e "adatta" alcuni moduli automaticamente cambiandone le misure,

quindi,

 

Unpinniamo l'ultimo mullion e lo sostituiamo con un mullion asimmetrico che ho creato apposta tramite un profilo paramterico che consente di disassare il mullion di quanto serve (carico la famiglia)

A questo punto dobbiamo solo sostituire l'ultimo pannello con un pannello vuoto, perche occupa lo stesso spazio del nostro mullion modifica.

otteniamo cosi un curtain wall modificato secondo le noste esigenze.

CASO 2 curtain wall, retro della casa

In questo muro non dobbiamo gestire le estremità, ma dobbiamo inserire dei mullion fuori forma nella facciata modulare.


è un muro standard creato con questi parametri, anche se resta da risolvere il dettaglio d'angolo che è ancora poco preciso 

Il mullion irregolare è fatto tramite lo stesso principio degli altri tramite un profilo parametrico che consente di non toccare le linee di griglia

 

The 20th of June,  our Faculty Advisor Chiara Tonelli will participate to the SIF (Sustainability International Forum) that takes place at the Campidoglio (the center of the Rome’s Major).

Many politics, personalities and opinion leaders will participate to the big event, sharing their ideas and experiences about sustainability for different areas. For this reason the Forum is divided into four themes (called panel): energy efficiency, ethical living, architectures and mobility.

Chiara Tonelli will intervene to the Panel Architecture with other important architects and Professors.

Click here to read more.

Il 20 giugno, la nostra Faculty Advisor Chiara Tonelli parteciperà al SIF (Sustainability International Forum) che avrà luogo presso la Sala Promoteca del Campidoglio.

Parteciperanno all’importante evento diversi politici, personalità e opinion leader che proporranno le loro idee e condivideranno le loro esperienze riguardo la sostenibilità, declinata in diversi settori.

A tale scopo, il Forum si divide in quattro temi o panel di riferimento: efficienza energetica, ethical living, architectures e mobility.

Chiara Tonelli interverrà al Panel Architecture insieme ad altri importanti architetti e Professori.

Per saperne di più clicca qui.


Salve, 
inserisco le immagini della presentazione in cui abbiamo discusso i primi studi strutturali per il prototipo.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


E' iniziato l'aggiornamento del modello con il "cappello" di copertura asimmetrico. 
Di seguito le prime prove condotte, ovviamente da "affinare":

ore 10:00


ore 10

ingresso - ore 17:00

IO DONNA - BIOARCHITETTURA La casa da primato energetico - 12 May 2011
 


Una casa che non solo consuma meno, ma è anche in grado di produrre sei volte l’energia necessaria per la sua autonomia. È un sogno che tra poco più di un anno potrebbe diventare realtà quando MED in Italy, questo il nome del progetto, sarà presentato a Madrid in occasione di Solar Decathlon, competizione mondiale di architettura sostenibile.

Ideata da un gruppo di docenti e studenti dell’Università Roma di Tre e del Laboratorio di disegno industriale della Sapienza, la casa bioclimatica nasce come struttura turistica, ma per la rapidità di costruzione e di montaggio (dieci giorni) può esser utilizzata anche in situazioni di emergenza, come terremoti o alluvioni.

«Siamo partiti dall’idea di reinterpretare in chiave contemporanea la tradizione costruttiva mediterranea» spiega Chiara Tonelli, architetto e team leader di MED in Italy. «Abbiamo così deciso di usare casseforme in legno riempite di materiali locali (piroclastiti o sabbia) e protette da spessore isolante, raffrescate in estate da moti convettivi d’aria e ombreggiate da una copertura fotovoltaica».

 


http://www.leiweb.it/iodonna/scopro/11_a_ecologia-architettura-sostenibile-abitazioni-risparmio%20energetico.shtml

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LA RAZON - Casa flotante: Solar Decathlon presenta la vivienda solar giratoria - 14 May 2011
14 May 2011 


Ya está en marcha Solar Decathlon 2012. En total, 20 equipos se preparan para participar en esta competición que tendrá lugar en Madrid. Ésta es quizá una de las más vistosas. Viviendas flotantes para vivir en el agua cuando la tierra se inunde o cuando ya no quede espacio suficiente.

 
  

http://www.larazon.es/noticia/1185-casa-flotante-solar-decathlon-presenta-la-vivienda-solar-giratoria

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Click the Brick.it - La prima casa mediterranea alle olimpiadi dell'architettura green - 30 May 2011
 


MED in Italy è  il progetto che un team composto da docenti e studenti dell’Università di Roma TRE in partenariato con il Laboratorio di disegno industriale della Sapienza presenterà a Solar Decathlon, la gara internazionale dell’architettura green ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti.
“Una casa che produce sei volte l’energia che consuma, che può essere realizzata in due giorni e montata in otto, che è in grado di rispondere persino all’emergenza di un post terremoto o ai drammatici problemi di un’ondata di migranti in fuga da un conflitto. Una casa adatta soprattutto al caldo, pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico, perfetta per una struttura di turismo sostenibile. Una casa progettata in modo che le pareti potranno essere realizzate con materiali locali, per adattarsi a tutti i paesaggi. Infine, una casa che consuma un quarto dell’energia usata nelle abitazioni tradizionali” così come enunciato nel comunicato stampa.
 

Nel settembre 2012, a Madrid, MED in Italy parteciperà a una vera e propria gara tra prototipi abitativi assieme ad altre 19 case provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria. È la prima volta in 12 anni, a partire dalla prima edizione nel 1999 di Solar Decathlon, che un team italiano viene ammesso alla competizione mondiale dell’architettura sostenibile. Per vincere la palma di edificio più verde dell’anno dovrà superare dieci prove (decathlon, appunto, come nelle vere Olimpiadi): la sfida si snoda lungo i percorsi dell’architettura, della capacità costruttiva, dell’efficienza, del bilancio energetico, del comfort, della funzionalità, della comunicazione, della produzione e fattibilità economica, dell’innovazione, della sostenibilità. Per ognuna delle ‘gare’ i prototipi riceveranno un punteggio da una giuria internazionale (fino a un massimo che, a seconda dei settori, arriverà a 80 o 120 punti).

“In realtà, la vera vittoria è già nell’essere stati scelti fra le centinaia di progetti presentati: quest’ammissione dà diritto a un premio che ha permesso l’avvio del progetto per il prototipo”, spiega la Team leader di MED in Italy, l’architetto Chiara Tonelli. “È sostanzialmente la prima volta – aggiunge – che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all’isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo. L’architettura verde ha avuto negli ultimi decenni caratteristiche più nordiche che meridionali, ma noi mediterranei abbiamo una tradizione antichissima, che abbiamo recuperato e reinterpretato nella progettazione. Così la nostra casa resterà isolata dall’esterno nelle ore più calde e si aprirà quando il sole cala, mentre uno spazio aperto a patio funzionerà da zona di raffrescamento. L’amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali della regione mediterranea verrà declinato in un’architettura contemporanea e bella a vedersi. Inoltre sarà coniugato a tutte le tecnologie a basso consumo energetico e all’utilizzo del solare fotovoltaico: MED in Italy produrrà più energia di quanta ne consumi”.

Ogni anno MED in Italy produrrà 11.400 kilowattora con i pannelli fotovoltaici, ma consumerà solo un sesto di questa energia: così la casa immetterà in rete quasi 9.500 kilowattora. In 20 anni saranno 121 le tonnellate di CO2 risparmiate, come se gli abitanti avessero piantato un piccolo bosco di 120 alberi. Meno CO2, più comfort e più risparmio: l’efficienza dei sistemi permetterà alla casa di funzionare perfettamente, con elettrodomestici, illuminazione, acqua calda e temperature adeguate, alleggerendo la bolletta elettrica di circa l’84 per cento (si spenderà solo un sesto di quello che costerebbe una casa convenzionale). Un risultato straordinario a cui si è arrivati attraverso una valutazione che tiene conto dei rendimenti energetici di tutti gli elettrodomestici presenti: ogni angolo della casa viene progettato pensando a quanto riuscirà a incidere sul risparmio energetico globale dell’abitazione. Lavatrici che garantiscono il bianco più bianco senza superare i 43 gradi e mezzo, lavastoviglie che non vanno oltre i 49 gradi: l’impegno sarà altissimo anche dal punto di vista della progettazione della filiera industriale italiana e il team sta raccogliendo le sponsorizzazioni e le collaborazioni necessarie alla messa a punto di ogni dettaglio. Ma non sono solo le performance energetiche ed ambientali a costituire gli asset con cui il team italiano si presenterà al Solar Decathlon Europe (la competizione si svolge ad anni alternati negli Stati Uniti e in Europa, e dal 2013 anche in Cina).

Nelle strettissime regole di gara, ad avere peso rilevante sono la piacevolezza delle linee architettoniche, la facilità di costruzione e la replicabilità, ma anche la gradevolezza dell’abitare: tra le prove, ad esempio, sono previste tre cene che i team partecipanti dovranno preparare e offrire agli altri concorrenti, da cui saranno giudicati. Così, anche la capacità di comunicazione sarà valutata nelle prove: questo comunicato stampa sarà visionato dalla giuria internazionale, assieme ai servizi prodotti a seguito di questa conferenza stampa. “MED in Italy veicola di fatto anche uno stile di vita”, spiega Carlo Alberto Pratesi, Sponsorship manager del team. “La famosa dieta mediterranea non consiste solo nel cibo che viene servito. Da noi non si apre il frigorifero per prendere, quando capita, un alimento precotto da ingoiare in piedi o di fronte alla televisione: si mangia in una certa fascia oraria, tutti assieme, chiacchierando. E questo fa bene alla salute almeno quanto l’uso di verdure e cereali che caratterizza i nostri piatti.

La casa sarà quindi un vero e proprio manifesto del Mediterranean way of life”. 

 

http://www.clickthebrick.it/la-prima-casa-mediterranea-alle-olimpiadi-dellarchitettura-green/ 

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Arketipo - Solar decathlon: l'olimpiade della progettazione - April 2011


Nel 2012, per la prima volta, un team universitario italiano parteciperà a Solar Decathlon Europe. Il team, denominato Med in Italy, è composto da docenti e studenti di Architettura, Economia e Ingegneria dell’Università di Roma TRE e di Disegno industriale della Sapienza Università di Roma.

 

 
 
http://www.architettialtotevere.it/allegati_content/arketipo_52aprile2011supp.pdf

 

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 VERBALE RIUNIONE SOLAR DECATHLON    del giorno 17_06_2011 - WURTH SOLAR-

In data 17 Giugno 2011 con inizio alle ore 9.00 presso la sala riunioni del Dipartimento di Progettazione e Studio dell'Architettura , Piazza della Repubblica,  si è svolta la una riunione per la valutazione e la programmazione dei prossimi eventi inerenti al Solar Decathlon Europe.

PRESENTI   Professoressa Chiara Tonelli; Professor Gabriele Bellingeri; Mario Grimaudo; Valentina Taibi; Josè Mancini ( responsabile Wurth Solar)

 

E’ stato ricevuto il rappresentate della WURTH SOLAR, ditta che produce fotovoltaico CIS

( alternativa per il fotovoltaico del nostro prototipo, presa in considerazione nella precedente riunione MedinItaly)

 

1 – DESCRIZIONE DEL PROGETTO MED IN ITALY del professor Bellingeri e della professoressa Tonelli al responsabile della ditta del fotovoltaico. Si vuole creare una costruzione low-tech per quanto riguarda la parte interna( mediante l’utilizzo di intrecci in materiali riciclabili) ed una costruzione high-tech se si prende in considerazione la parte esterna, la COPERTURA infatti deve essere completamente ricoperta in fotovoltaico. Si ricerca quindi la possibilità di serigrafare la copertura per dare una diversa cromia e una differenzazione di opacità, questo per facilitare l’illuminazione naturale di alcune parti della casa .

 

2 –IL CIS  il responsabile di questo materiale ha cercato di illustrare anche attraverso l’ausilio di immagini, le prerogative di questa tipologia di fotovoltaico tra cui:

  • SERIGRAFARE: vi è la possibilità ma i costi sono molto elevati
  • MICROFORATURA: avviene mediante l’applicazione di vetrofanie, il film non deve essere toccato poiché vi è una grande perdita di efficienza in tal caso, viene decorato quindi la parte vetrata.
  • TRASPARENZA: si può dotare il film captante di una percentuale di trasparenza fino ad un 75%, questo ne comporta però la perdita di circa il 30% di energia prodotta.
  • DIVIDERE I MODULI: la divisione del modulo del fotovoltaico in CIS è possibile ma ogni “Stringa” deve essere collegata ad un unico inverter se presentano potenze differenti, se invece hanno potenze uguali basterà un solo convertitore. Si possono fare tanti mini-impianti quante sono le suddivisioni del modulo.
  • FUNZIONAMENTO: Questa tipologia di fotovoltaico è costituita da uno strato di “moribdeno” inferiormente, ed  uno strato di CIS incapsulato da due vetri di spessore di 3mm. La parte inferiore si comporta come un vetro specchiante per aumentarne l’efficienza. Il funzionamento è paragonabile al funzionamento dei VASI COMUNICANTI, proprio per questo vi è una grande difficoltà nello spezzare il modulo evitando grandi perdite di efficienza.
  • LUCE DIFFUSA: Questo sistema risulta molto interessante per il nostro prototipo poiché lavora con la luce diffusa, il sistema si accende 2 ore prime e si spegne due ore dopo.
  • TEMPERATURA: Rispetto ai pannelli in policristallino che al raggiungimento del picco  di potenza puo’ arrivare a 0,41 °K ,  il CIS raggiunge i 0,31° K, questo influisce anche sugli inverter garantendogli una vita più lunga.
  • APPROVAZIONE WURTH SOLAR: una volta finito la wurth solar si riserva di approvare il progetto in fase finale per garantire un ottimizzazione dell’utilizzo del loro prodotto.
  • COMPLANARITA’: Dal punto di vista tecnico si sconsigliano coperture perfettamente piane ma si consiglia una pendenza minima del 6/7%
  • SPONSORIZZAZIONE: per quanto riguarda la possibilità di sponsorizzare il nostro prototipo, il rappresentante ci fornirà i contatti per poter parlare con i responsabili dell’azienda.

 

SITI UTILI – IL CIS -

http://www.sunnyweb.it/PhotovoltaicModules/Wurth.aspx

http://www.wuerth-solar.de/solar/de/wuerth_solar/home_3/Solar_Startseite_neu_aktiv_1.php

http://www.lanciano.it/energia-rinnovabile/cis_piu_da_vicino/2

 

 

Roma il 17-06-2011

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