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On the 29th of April, Chiara Tonelli was interviewed by the TV News Piemonte - RAI 3 Channel - and talked about Med in Italy and Its textile coverings.

 
 
Click here to see the video.
 

Protecta - Med in Italy: alta efficienza energetica - May 2012


 

Un team di docenti e studenti delle Università Roma Tre, Sapienza e Bolzano, supportato da un 

pool di aziende e pubbliche istituzioni, sta costruendo un prototipo di casa mediterranea sostenibile  in  grado  di  fronteggiare  il  riscaldamento  globale, offrendo avanzati livelli di comfort, secondo quanto richiesto dalla competizione internazionale «Solar Decathlon»

 

Uno dei più importanti investimenti economici della vita di una persona è la costruzione della propria casa. Tuttavia, quasi in tutto il mondo, le abitazioni sono costruite più o meno nello stesso modo in cui erano costruite almeno 50 anni fa. Ciò significa che il grande investimento effettuato, che dovrà ospitare e contribuire a migliorare la nostra vita per almeno i successivi 20, 30 o 40 anni, è concepito per i bisogni attuali, facendo riferimento ad un’obsoleta implicita concezione che il futuro sia solo una ripetizione del presente. Invece, poiché gli edifici  sono  responsabili  per più della metà del totale delle emissioni di gas serra e del consumo globale di energia, è ormai impellente che la nostra società aggiorni la concezione e la teorizzazione delle pratiche architettoniche verso progetti responsabili di un nuovo rapporto tra natura ed esseri umani.

 

Nuovi modelli abitativi per nuove esigenze

 

Una delle principali differenze con il passato è, per esempio, l’innalzamento delle temperature a causa dell’effetto serra, che sta comportando un sempre più diffuso bisogno di raffrescamento estivo all’interno degli edifici. Ciò richiederà molta più energia di quanta non ne sia stata finora necessaria per riscaldarli. Infatti, abbassare di 1°C la temperatura richiede tre volte l’energia necessaria a innalzarla dello stesso valore. È quindi necessario studiare nuovi modelli di abitazioni, che possano difendersi anche dal caldo. Un possibile approccio è quello di recuperare la tradizione costruttiva del passato, da combinare con le attuali moderne tecnologie per garantire i livelli di comfort abitativo ai quali siamo ormai abituati. Fino agli inizi del XX secolo, all’avvento dell’impiantistica diffusa, l’architettura, tanto nei suoi aspetti tecnologici quanto in quelli morfologici, era stata condizionata dalle specificità climatiche dei luoghi in cui si realizzava. Successivamente è prevalsa la convinzione che gli edifici potessero invece essere costruiti con identiche caratteristiche per qualsiasi condizione climatica, poiché gli impianti assolvevano al compito di realizzare  le  condizioni di benessere  interno.  È  vero infatti che gli impianti tecnici, grazie all’alto livello di sofisticazione raggiunto, rendono possibili soddisfacenti condizioni di comfort degli ambienti coni nati, a fronte però dell’impiego di grandi quantità di energia. Tale situazione sarebbe quindi compatibile solo in presenza di una disponibilità praticamente inesauribile di risorse energetiche a basso costo e tali da non provocare danni all’ambiente.

In assenza di tale disponibilità è quindi doveroso operare un ripensamento per correlare i caratteri tipologici e tecnologici degli edifici con le caratteristiche climatiche del sito, al fine  di  garantire  un  idoneo  comportamento passivo, e al contempo prevedere il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, che assolvano al fabbisogno energetico necessario a garantire i livelli di comfort contemporanei.

 

«Solar Decathlon» Europe 2012

 

Su queste premesse si fonda il progetto «Med in Italy», una casa mediterranea sostenibile in competizione  a  «Solar  Decathlon»  Europe 2012, un concorso al quale si partecipa non solo progettando ma anche costruendo abitazioni altamente avanzate ed autosufficienti, grazie in particolare all’energia solare.

La  competizione  Solar  Decathlon,  promossa dal Dipartimento di Energia del Governo degli Stati Uniti, ha inizio nel 2002 a Washington DC e nel 2010 si è trasferita anche in Europa, a Madrid, con il nome di Solar Decathlon Europe. Nel corso di ogni edizione, che ha alternanza biennale, 20 università di tutto il mondo si confrontano nella costruzione di una casa alimentata da energia solare e dotata di tecnologie atte a rendere almeno nullo il bilancio energetico tra produzione e consumi. Le case vengono sottoposte a dieci prove che mirano a testarne: la qualità architettonica, le soluzioni costruttive, l’efficienza energetica, il bilancio energetico, il comfort interno, il funzionamento domestico, la comunicazione dei principi sostenibili che sono alla base del progetto e della competizione, l’industrializzazione e la rispondenza alle richieste del mercato, l’innovazione e la sostenibilità. Pertanto, per fornire adeguata risposta a così diverse sollecitazioni, le università partecipano con team multidisciplinari e il supporto economico e tecnico delle aziende, occasione anche di scambio scientifico avanzato.

Le Facoltà di Architettura, Economia ed Ingegneria dell’Università di Roma Tre e il Laboratorio di Disegno industriale della «Sapienza» Università di Roma con la consulenza energetica della Libera Università di Bolzano e del Fraunhofer Italia hanno creato il primo partenariato italiano ammesso a partecipare a questa competizione.

 

Il progetto e gli obiettivi

 

Il prototipo italiano prende quale riferimento progettuale il clima caldo temperato della penisola italiana, in cui gli edifici hanno necessità di riscaldamento nel periodo invernale, ma anche esigenze, spesso importanti, di raffrescamento estivo.

Il progetto è concepito per raggiungere una drastica riduzione dei consumi durante tutto l’anno attraverso:

• la presenza di una massa che consente una buona inerzia termica;

• l’uso di un involucro isolato, con ponti termici minimizzati e con buona tenuta all’aria;

• l’uso di materiali naturali, quali: strutture in legno, isolanti in cellulosa e lana di legno, rivestimenti esterni e brise soleil in vimini, inerti sfusi e quindi riutilizzabili, manto di impermeabilizzazione di origine vegetale;

• l’impiego di dispositivi di climatizzazione ad elevata efficienza con pompa di calore reversibile;

• l’impiego di sistemi di  free-cooling  per il raggiungimento del comfort estivo;

• l’impiego di sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore;

• la riduzione delle perdite di carico grazie all’ottimizzazione dello sviluppo delle canalizzazioni.

Partendo dalla tradizione mediterranea è stato realizzato un involucro che: grazie alla massa e all’isolamento termico, funzionerà come ammortizzatore climatico per ridurre la dispersione di energia; grazie alla presenza di logge, sarà abitabile, mitigando il calore esterno; grazie alla copertura ombreggiante in fotovoltaico, favorirà il guadagno energetico; grazie alla movimentazione di schermi frangisole controllati da un sistema domotico, sarà in grado di modificare il suo assetto per adattarsi alle sollecitazioni climatiche stagionali e giornaliere.

 

L’involucro e il funzionamento passivo

 

Il trattamento degli esterni è il più visibile richiamo alla tradizione mediterranea, con un patio e due logge, che lavorano come filtro tra  interno ed esterno realizzando buffer zone in grado di mediare l’apporto di calore all’interno durante la stagione estiva. Dalla tradizione si desume che in clima temperato si raggiungono migliori risultati prestazionali con involucri «pesanti». Ma i vincoli del concorso, imponendo rapidità di assemblaggio e smontaggio, spingono al contrario verso elementi leggeri e prefabbricati. Pertanto, per ricreare il funzionamento massivo delle pareti murarie del passato, la struttura in legno (sponsor Rubner Haus) è stata conformata in modo da funzionare come «contenitore» per la massa inerziale, costituita da inerti sciolti, per garantire la reversibilità e permettere il dis-assemblaggio a fine competizione, quali sabbia, ghiaia o terra, da reperirsi, possibilmente, nel luogo di costruzione.  In  concorso  la  parete  verrà  riempita con sabbia sfusa contenuta in elementi tubolari cilindrici, che permetterà, sommando il  peso  di  uno  strato  di  10  cm  di  inerti  a  quello del resto dei componenti della stratigrafia dell’involucro (struttura, isolanti, finiture interne ed esterne), di ottenere una parete da 230 kg/m2, comparabile al peso di una costruzione in muratura. La massa, a diretto contatto con l’ambiente interno, consente di accumulare calore durante il giorno, funzionando come volano termico sia d’inverno che d’estate.
All’esterno un forte spessore isolante protegge l’edificio dal freddo invernale, eliminando i ponti termici, e dal calore estivo. Anche nei climi caldi, infatti, la realizzazione di un’efficiente  barriera  di  isolamento  è  il  migliore sistema da utilizzare per garantire l’efficienza dell’involucro. Infine, grandi vetrate a doppia camera, esposte a sud, permettono l’accumulo termico invernale, mentre attraverso l’ombreggiamento fotovoltaico e la presenza di brise soleil viene impedito l’ingresso della radiazione solare in estate.

 

Fonti rinnovabili di energia

 

La copertura è costituita da due diversi livelli. Il primo, di chiusura orizzontale dell’edificio, è un  cool roof realizzato con una membrana impermeabile bianca di origine vegetale (sponsor Derbigum). Il secondo è una grande copertura ombreggiante, fatta in pannelli fotovoltaici, separata dalla costruzione da un’intercapedine che permette la ventilazione trasversale tra copertura isolata e copertura  fotovoltaica  in  grado  di  evitare  il  surriscaldamento e la conseguente perdita di efficacia dei pannelli.

L’immaginario collettivo associa l’immagine di edifici  ad  alta  efficienza energetica al colore  nero  del  fotovoltaico  che,  anche  quando ben integrato, rende difficile l’inserimento della costruzione nel paesaggio urbano o extraurbano. Per ovviare a tale problema è stato scelto un pannello in vetro colorato che, a scapito di una piccola perdita di efficienza, contribuisce a dare «leggerezza» alla composizione favorendone la contestualizzazione. Il progetto ha individuato due tecnologie convincenti sotto molteplici profili, che consentono di svincolare l’immagine dell’edificio non solo dal colore scuro ma anche dall’orientamento obbligato alla radiazione solare.

La prima delle tecnologie esplorate è il fotovoltaico organico, che comprende tutti quei dispositivi la cui parte foto-attiva è basata sui composti organici del carbonio. Le celle organiche, ispirandosi al processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano una miscela di materiali in cui un pigmento (come le antocianine derivate dai frutti di bosco) assorbe la radiazione solare e una pasta di ossido di titanio, ingrediente comune  e  eco-compatibile,  ne  estrae  la  carica.  Il grosso vantaggio ecologico dei fotovoltaici organici risiede nel fatto che questi possono essere depositati su larghe aree a costi ridotti con i metodi tipici dell’industria della stampa, eliminando così gli alti costi di materiali e di processo e gli scarichi nocivi per l’ambiente tipici dell’industria dei semiconduttori, in cui sono richieste alte temperature per la liquefazione, cristallizzazione e drogaggio del silicio.

La seconda soluzione, che offre colori avvincenti quali blu, verde chiaro, rosso e addirittura bianco, è quella della tecnologia CIS (rame, indio e selenio), anch’essa più ecologica del  fotovoltaico  al  silicio,  in  quanto  richiede meno energia per la sua produzione, impiega meno materie prime a parità di resa energetica e, infine, non utilizza il cadmio. Inoltre, diversamente dall’organico, che per quanto più sostenibile non ha ancora rese energetiche comparabili agli altri pannelli, e non è commercializzato, il CIS non solo è disponibile sul mercato, ma è anche altamente performante.

Mentre in regime estivo la richiesta di raffrescamento avviene nelle ore di massimo irraggiamento che coincide con il picco di produzione di energia elettrica del campo fotovoltaico,in regime invernale la richiesta di riscaldamento è generalmente maggiore al mattino e dopo il tramonto. Durante il giorno, infatti, i guadagni passivi per irraggiamento diretto potrebbero essere sufficienti a fare raggiungere o a mantenere adeguate condizioni di comfort termico. Pertanto, per assicurare l’energia da fonti rinnovabili anche in assenza di radiazione solare si prevede l’installazione di un sistema ibrido con batterie di accumulo, che possono anche essere installate in un’automobile elettrica, che accumula energia nelle ore in cui non viene utilizzata e può restituirla all’abitazione.

 

L’impianto di climatizzazione

 

Tutti gli impianti, che regolano il comfort termo-igrometrico, la qualità dell’aria e l’ACS, sono concentrati in un vano tecnico posto al centro della casa, in un nucleo che contiene anche bagno e cucina. Il nucleo, centrale rispetto alla distribuzione interna, viene trasportato intero e già cablato in modo da ridurre i tempi di assemblaggio e smontaggio, nonché da minimizzare la lunghezza delle canalizzazioni con conseguente economia di materiale ed aumento dell’efficienza dell’impianto, diminuzione delle sezioni, diminuzione delle dispersioni, sicurezza nel funzionamento. Poiché il vano tecnico ha diretto accesso dall’esterno, anche le eventuali operazioni di manutenzione risultano più agevoli.

Per ottimizzare i consumi, spostandoli il più possibile nel periodo di massima produzione energetica del campo fotovoltaico, si prevede l’installazione di due serbatoi, uno caldo e uno freddo, da usare come volano termico. A soffitto un sistema radiante a bassa inerzia, percorso da fluido termo-vettore alla temperatura di 28-30°C prodotta con una pompa di calore a magneti permanenti (sponsor Frost Italy), è in grado di ottimizzare velocemente eventuali guadagni termici passivi. Il sistema di ricambio dell’aria provvede ad un primo controllo della temperatura e ad un secondo controllo dell’umidità attraverso cicli di deumidificazione o umidificazione. La ventilazione meccanica controllata, infine, assicura il raggiungimento dei parametri di comfort termico richiesti dal concorso, entrando in funzione qualora gli altri sistemi non risultassero sufficienti.

 

Il controllo automatizzato

 

Le strategie passive, semi-passive e attive dell’edificio saranno gestite e integrate fra loro tramite un sistema di controllo automatico, basato su algoritmi previsionali appositamente elaborati  in modo  che  le  condizioni  di  comfort  desiderate all’interno dell’abitazione siano sempre rispettate, puntando contemporaneamente al mantenimento di un bilancio energetico positivo (sponsor Italian Manufacturing). Il sistema non è pensato per sostituire l’abitante nella gestione della casa, ma per renderlo consapevole dei meccanismi, solitamente nascosti o ignoti, che mettono in relazione la temperatura interna con i consumi energetici e la produzione di energia dal campo fotovoltaico con il funzionamento programmato degli elettrodomestici.

 

L’evoluzione del progetto

 

Il progetto, pur restando un modello valido anche nella sua configurazione isolata monofamiliare, per una maggiore flessibilità d’uso  potrà  generare  molteplici  configurazioni, conducendo a diverse tipologie edilizie residenziali attraverso operazioni di aggregazione tra moduli di diverso taglio. Questo obiettivo consentirà una più ampia e varia diffusione e una maggiore rispondenza ai bisogni abitativi tipici italiani, contribuendo così al risparmio di territorio e ad una maggiore densità degli agglomerati urbani producibili.

L’housing sociale si configura quindi quale possibile applicazione del prototipo. In particolare, i materiali naturali prescelti (strutture lamellari,  pannelli  OSB,  isolanti  in  lana  di  legno  e  cellulosa…) e le tecnologie adottate (comportamento passivo, bassi consumi, alta efficienza energetica, autosufficienza energetica…) rispondono alle richieste di complessi edilizi ecocompatibili, realizzati in tempi certi e a costi contenuti, necessari a dare risposta all’emergenza  abitativa.  Il  processo  altamente  industrializzato e la selezione di materiali a basso contenuto di energia primaria inglobata permettono la riduzione dei costi di costruzione finali che, assieme all’autosufficienza energetica, consentono non solo economicità dell’investimento e azzeramento dei costi di «bolletta» per l’utente finale, ma anche, in presenza di incentivi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, guadagni mensili.

 

Chiara Tonelli

Dipartimento di Progettazione e Studio dell’Architettura -

DIPSA Università degli Studi di Roma Tre

Faculty Advisor «Solar Decathlon» Europe 2012

 

Repubblica- Affari& Finanza - Il Saie in “green” a ottobre protagonista sarà Med la casa verde - 14 May 2012


 

IL FUTURO DEL SETTORE COSTRUZIONI È LEGATO INEVITABILMENTE ALLA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE IL 55% DEGLI ITALIANI VIVE IN EDIFICI COSTRUITI PREMA DEL 1972. SIAMO IN CIMA ALLA CLASSIFICA EUROPEA DELLA VETUSTÀ DEGLI IMMOBILI

Vicenza Il mercato del fabbricare futuro sarà necessariamente e inesorabilmente una questione di riqualificazione dell’esistente. In base ai dati Ance il 55% degli italiani vive in un edificio costruito prima del 1972 (di cui il 15% addirittura costruito prima del 1945) e, quindi, obsoleto e da riqualificare. Un patrimonio di 4,8 miliardi di euro, con fabbricati con un’età media superiore ai 30 anni, con 10 milioni di unità realizzate fra il 1946 e il 1972, che pone l’Italia in cima alla classifica europea per epoca di costruzione del patrimonio edilizio. Scorrendo lungo questa nuova corrente il Saie, in Fiera a Bologna dal 18 al 21 Ottobre, celebra la sua nuova edizione alla vibrazione dello slogan “Ricostruiamo l’Italia”. Il vero protagonista di tutta l’edizione bolognese sarà il costruire con le sue mille sfaccettature green. Tra le novità di quest’anno la fiera propone la sezione “People meet innovation”, una esposizione sul tema dell’innovazione tecnologica nell’architettura e nelle costruzioni. La mostra ha l’obiettivo di presentare, attraverso prodotti, tecnologie, progetti e ricerche, lo stato dell’arte e le principali tendenze nel campo dell’innovazione per le costruzioni. In mostra ci sarà anche Med in Italy: Med è il nome del prototipo della casa verde a basso impatto ambientale e autosufficiente energeticamente, ammesso alla fase finale del concorso internazionale Solar Decathlon. Un format progettato dalla facoltà di Architettura ed Economia dell’Università di Roma Tre, Disegno Industriale della Sapienza, Libera Università di Bolzano e Fraunhofer. Si tratta di un’abitazione energeticamente indipendente di 100 mq di superficie calpestabile e 60 mq di esterno, declinata alle esigenze del clima mediterraneo e ad alta efficienza, realizzabile con ragionevoli costi di costruzione e a basso consumo. La costruzione sarà visitabile durante i quattro giorni di manifestazione. Focalizzato al tema della riqualificazione ci sarà anche il concorso internazionale SAIEselection, alla quarta edizione, riservato agli studenti e ai progettisti under 40 con la partecipazione di centinaia di progetti provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla giuria presieduta dall’architetto Mario Cucinella. Qui sopra, Antonella Grossi Exhibition Manager del Saie.

( 14 Maggio 2012)
 

Repubblica Economia


http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/05/14/news/il_saie_in_green_a_ottobre_protagonista_sar_med_la_casa_verde-35092145/

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Neonzine - Do u wanna be Med in Italy? - 14 May 2012


 

I neonziniani del Team Rome a SDE 2012 sono lieti di presentarvi MED IN ITALY, un progetto di ricerca dell’università di Roma Tre per la realizzazione di un prototipo di casa autosufficiente e a zero impatto ambientale.
Solar Decathlon è un concorso internazionale organizzato dal Dipartimento di Energia Americano in cui Università provenienti da tutto il mondo si incontrano per progettare, costruire e far funzionare una casa autosufficiente a livello energetico, grazie all’utilizzo di energia solare, e dotata di tutte le tecnologie utili a massimizzarne l’efficienza.
Durante la fase finale del concorso, ogni team assembla e mostra al pubblico la propria casa presso il National Mall di Washington DC, sottoponendosi a dieci prove, da cui deriva il nome dell’evento “Decathlon”.
Il Solar Decathlon Europe (SDE) è stato creato nell’ Ottobre 2007, attraverso un accordo firmato tra il Ministero dei Lavori Pubblici del Governo spagnolo e il governo degli Stati Uniti, con l’obiettivo di organizzare una competizione di case solari e sostenibili in Europa.
Il documento precisa che la competizione europea si terrà ad anni alterni rispetto a quella americana.
Il Solar Decathlon Europe (SDE) è stato creato nell’ Ottobre 2007, attraverso un accordo firmato tra il Ministero dei Lavori Pubblici del Governo spagnolo e il governo degli Stati Uniti, con l’obiettivo di organizzare una competizione di case solari e sostenibili in Europa.
Il documento precisa che la competizione europea si terrà ad anni alterni rispetto a quella americana.

Quando ce lo hanno proposto non ci sembrava vero. Il primo team italiano (src="/en/team_) in assoluto a partecipare (dopo dieci anni dalla prima edizione…). Riunioni, conferenze stampa, architetti, ingegneri, economi, designer, tante idee tanti progetti, gli sponsor, la possibilità di costruire una casa con le nostre mani dopo averla disegnata infinite volte. Un impegno costante durato due anni e giunto quasi alla fine. L’obiettivo, Madrid a settembre 2012. La casa Med in Italy diventerà realtà.

Il progetto affonda le sue radici nella tradizione del sud del Mediterraneo e nella sua cultura materiale, in un rapporto dialettico con la contemporaneità.
Il clima di riferimento è quello caldo temperato della penisola italiana, dove la difesa dal caldo assume pari importanza rispetto alla difesa dal freddo, ed in molti casi maggiore. Ciò anche in considerazione del progressivo riscaldamento globale, che porterà sempre più paesi del mondo a dover fronteggiare questa problematica.
Le strategie base per la difesa dal caldo prevedono la protezione dall’irraggiamento solare, l’accumulo inerziale del calore e la sua dissipazione sfruttando l’alternanza di temperature tra il giorno e la notte. Tali necessità combinate di raffrescamento estivo e riscaldamento invernale implicano una configurazione variabile e una logica gestionale per adattare l’edificio alle diverse sollecitazioni, in particolare in estate quando durante il giorno l’edificio deve essere chiuso allo scambio con l’esterno, mentre nelle ore notturne deve essere aperto per favorire le operazioni di ventilazione.
A tale scopo è stato concepito un sistema-involucro che:
• funziona come ammortizzatore climatico per ridurre la dispersione di energia,
• favorisce il guadagno energetico attraverso l’impiego di impianti PV;
• è abitabile grazie a buffer zones intermedie;
• è in grado di modificare il suo assetto per adattarsi alle sollecitazioni climatiche stagionali e giornaliere.
Tale comportamento lo rende un organismo “vivo”, principalmente organizzato in due parti:
• una parte interna in legno che funziona da struttura portante, dotata di massa (sabbie reperite in loco) a diretto contatto con lo spazio interno. La massa consente di accumulare calore durante il giorno, funzionando come volano termico sia d’inverno che d’estate. In estate, in particolare, preservando la temperatura media radiante procura una vera sensazione di freschezza, diversa per qualità da quella che produce il raffreddamento dell’aria prodotto con impianti di condizionamento;
• una parte esterna, che permette di isolare l’edificio dal freddo invernale e dall’irraggiamento estivo e viene separata tramite un film d’aria ferma dall’involucro interno. Anche nei climi caldi, infatti, la realizzazione di una efficiente barriera di isolamento è il migliore sistema da utilizzare per garantire l’efficienza dell’involucro. La tipologia di posa prescelta a cappotto esterno realizza una barriera continua di protezione termica eliminando i ponti termici. Essa è costituita da casseforme intrecciate di materiali rinnovabili, controventate da strutture in legno, e riempite di materiale isolante (isolanti piroclastici reperiti in loco). L’intreccio, rendendo trasparente il “contenitore”, lascia intravedere il materiale di riempimento, inserendo cromaticamente l’edificio nel contesto di realizzazione. Questo secondo involucro riveste le chiusure verticali opache e la copertura.
Il prototipo della casa Med in Italy viene progettata e costruita per essere in grado di funzionare come un’unità abitativa autonoma. In realtà è dotata di una flessibilità tale da poter essere una cellula di un complesso più ampio e denso, che prevede la realizzazione di unità abitative minime espandibili, costruite intorno a blocchi bagno-cucina compatti, e destinate ad accogliere diverse tipologie di utenza. Attraverso una semplificazione del sistema di finitura e di arredo interno si potrà inoltre dare origine ad “alloggi di prima accoglienza”, in grado di soddisfare la domanda di ospitalità per rifugiati politici, immigrati e profughi, sempre più crescente ed impellente sulle sponde del Mediterraneo del nord o ad “alloggi di emergenza” rapidamente assemblabili a sostegno di comunità colpite da calamità naturali, quali in particolare i terremoti, cui la penisola italiana e molte parti del Mediterraneo sono purtroppo soggette.
Ai fini del concorso, tutti i prototipi di casa prodotti dovranno essere fisicamente portati a Madrid ed essere sottoposti a rigide prove di architettura, ingegneria e sostenibilità.
Med in Italy ha perciò bisogno di un ultimo finanziamento per essere terminata e realizzare la casa del futuro: innovativa, ma rispettosa dell’ambiente e del territorio!
La totalità dei fondi sarà utilizzata per trasportare la casa da Roma a Madrid, siamo infatti in contatto con un trasportatore che utilizza automezzi elettrici con l’obiettivo di emettere il minor quantitativo di gas serra nell’atmosfera.

Sosteni e diffondi anche tu l’innovazione italiana sostenibile! Rispondi al nostro appello!
Per farlo, visita il sito di crowdfundingwww.eppela.com
Seguici su FacebookTwitter e sul nostro sito ufficiale www.medinitaly.eu

 

 

Written by: Maria Francesca Di Alessandro

Nannimagazine - INTERVISTA - 'Med in Italy': Chiara Tonelli, "aiutateci a realizzare la casa del futuro" - 15 May 2012


 

L'abitazione 100 per cento ecologica è candidata al premio per l'edificio più verde al Solar Decathlon 2012 di Madrid. Ma per partecipare alla competizione manca un'ultima tranche di fondi. Ecco come il popolo della Rete può sostenere il progetto

» ArchitetturaFrancesca Nanni - 15/05/2012
 
 

 

 

Una casa innovativa, ma rispettosa dell'ambiente e del territorio perché 100 per cento eco-sostenibile. Un'abitazione che produce sei volte l'energia che consuma, adatta a resistere al caldo e realizzata per resistere al cambiamento climatico, ma che sa affrontare anche l'inverno. Si chiama 'Med in Italy' ed è la casa del futuro progettata da un team interdisciplinare di docenti e studenti dell'Università di Roma Tre, in collaborazione con il Laboratorio di disegno industriale dell'Università di Roma La Sapienza e la Libera Università di Bolzano.



L'abitazione, che nelle prestazioni e nello stiledovrà essere adeguata all'area del Mediterraneo, parteciperà il prossimo settembre alla competizione Solar Decathlon di Madrid, la gara internazionale ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti che, di fatto, è una vera e propria 'Olimpiade dell'architettura green'. NanniMagazine.it se ne è occupato per la prima volta giusto un anno fa, quando il progetto muoveva i suoi primi passi. È la prima volta, infatti, che il nostro Paese partecipa ad una competizione di questo genere, con un progetto tutto italiano per realizzare il quale sono serviti importanti sforzi in termini economici.



Oggi la fase progettuale dell'edificio è terminata ed il team si appresta ad iniziare la conversione pratica che porterà alla costruzione vera e propria della casa. All'expo di Madrid, infatti, parteciperanno i 'prototipi', ovvero le abitazioni già costruite. Per essere portata a termine però, all'opera manca un'ultima, importante, tranche di finanziamento senza la quale la partecipazione in Spagna sarà compromessa; come già accaduto all'università olandese di Delft che, pochi giorni fa, ha annunciato il suo ritiro dalla competizione per mancanza di fondi. Così, ad un anno dalla nostra ultima intervista, per capire come è possibile sostenere questo progetto, torniamo a parlare con l'architetto Chiara Tonelli, Team Leader di 'Med in Italy':



Dottoressa Tonelli, intanto a che punto è lo sviluppo del progetto Med in Italy?

"Il progetto è terminato ed è in corso la conversione dei dati progettuali in dati per i macchinari a controllo numerico che realizzeranno i componenti che a giugno verranno assemblati per costruire la casa presso lo stabilimento Rubner Haus di Bolzano".

 

L'APPELLO PER SALVARE IL PROGETTO 'MED IN ITALY'


 



Da quante persone è composto il team del progetto?

"Guardi è molto difficile darle una risposta esatta perché sono davvero molte. Da un calcolo approssimativo tra le varie università coinvolte, sappiamo che il Med in Italy coinvolge più o meno settanta persone. Il numero aumenta poi con tutti i referenti che fanno parte degli sponsor del progetto, soprattutto quelle che poi saranno a Madrid nei trentacinque giorni di esposizione del Solar Decathlon".



Gli sponsor, quindi, sono una parte attiva nella realizzazione di questa casa eco-sostenibile?

"Certo. Ad esempio c'è chi ha finanziato una parte del progetto, chi ha messo a disposizione i materiali per poterlo costruire perché, ripeto, a Madrid saranno esposti i prototipi, quindi le case già assemblate. C'è chi ha dato il suo know-how, chi solo la competenza tecnica su determinati aspetti. Tutto dipende dalla partnership che abbiamo siglato con ognuno di loro. Lei consideri che quello che siamo riusciti a mettere insieme a livello economico, tra sponsor e altri contributi, è di circa un milione di euro, per cui c'è una grande partecipazione intorno al progetto, sopratutto perché dietro ogni scelta di realizzazione c'è tanta sperimentazione e tanto know-how delle aziende che poi produrranno i componenti da utilizzare nella costruzione".



Cosa deve fare chi vuole dare il proprio contributo per sostenervi e attraverso quali mezzi?

"Allora l'appello per sostenere il progetto 'Med in Italy' è stato pubblicato on-line sul primo canale italiano crowdfunding che si chiama Eppela, che ricalca un po' quelli americani di grande successo. Basti pensare che lo stesso Barack Obama nel 2008 ha finanziato parte della sua campagna elettorale attraverso questo sistema. Noi in Rete chiediamo trentamila euro perché ci sembrava una cifra raggiungibile facendo un calcolo di questo tipo: se tremila donatori contribuissero con dieci euro ciascuno, noi otterremo la cifra che ci serve per partecipare al concorso". 



Il vostro appello è rivolto a tutti, può donare chiunque?

"Certo. Noi ci rivolgiamo al pubblico più generico e non al grande finanziatore, poi è ovvio che si possono fare versamenti fino alla cifra che si ritiene più opportuna. In base poi all'entità della donazione effettuata, da parte nostra abbiamo corrisposto un premio in cambio; ad esempio il sassolino luminoso che cattura l'energia solare e la restituisce di notte da noi chiamato 'sassolino di Pollicino' per dimostrare che esiste un materiale che restituisce la luminosità senza sprechi energetici, fino alle magliette della nostra divisa o al poter venire due giorni a Madrid per il l'expo interamente a nostre spese".



Per quanto tempo rimarrà attivo il vostro appello? C'è un termine entro il quale dovranno essere fatte le donazioni?

"L'appello è stato pubblicato quindici giorni fa ed ha una durata di 180 giorni. All'interno del sito il progetto 'Med in Italy' si trova nella sezione 'Eppela Pro' insieme a tutte le informazioni necessarie. Fino a questo momento siamo al 4 percento delle richieste con una media di cento euro al giorno. Il dato importante, però, è che con questo sistema noi possiamo raccogliere la cifra che ci serve, ma anche andare oltre perché quello che abbiamo indicato è solo una parte del totale effettivo di cui abbiamo bisogno per arrivare a Madrid. Va detto poi che i trentamila euro saranno utilizzati per trasportare la casa dall'Italia a Madrid con automezzi elettrici per emettere il minor quantitativo di gas serra nell'atmosfera e per finanziare il soggiorno degli studenti che partecipano al progetto che sarà molto oneroso visto che Solar Decathlon durerà in tutto trentacinque giorni, al termine dei quali sapremo quale sarà la casa 100 per cento ecologica vincitrice".

 

LINK SUL PROGETTO 'MED IN ITALY'

Sito web ufficiale 

Pagina Facebook 

Pagina Twitter

Canale crowdfunding per dare il proprio contributo

Solar Decathlon

 


http://www.nannimagazine.it/notizie/cultura-e-spettacoli/arte/architettura/15/05/2012/intervista--med-in-italy-chiara-tonelli-aiutateci-a-realizzare-la-casa-del-futuro/8437

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MED in Italy e L'Espresso food & wine invitano i lettori a votare le ricette da presentare al Solar Decathlon Europe 2012, le Olimpiadi dell'architettura verde volute dal Dipartimento energia Usa, che si svolgeranno in Spagna a settembre. Votando il sondaggio contribuirete a scegliere il menu che rappresenterà l'Italia in gara con altre 19 nazionali. Durante la competizione il team, assistito dallo chef Alessandro Borghese, dovrà preparare una cena nella casa.

Qual'è il piatto migliore? Quale piatto porteresti alla competizione per far vincere a Med in Italy il Solar Decathlon del 2012?

Vota e scegli tu il piatto vincente!

 

MED in Italy and L'Espresso food & wine invite their readers to vote the recipes that will be prepared at Solar Decathlon Europe 2012, the green architetcture Olimpics that will be held in Madrid in September.

By voting the survey, you will help to choose the menu that will represent Italy competing with 19 other nations.

During the competition the team, assisted by Chef Alessandro Borghese, will prepare a dinner in the house.

 

What's the best? What dish would you bring to the competition to win the Solar Decathlon Europe 2012 with Med in Italy?

Vote and choose the winner dish!

 

From the 15th of may until the 14th of June our Media Partner- Focus Junior open a contest for children who want to create the Med in Italy's Mascot. 
 
Click here to read more and encourage your children to draw for the sustainability!
 
They'll learn about green architecture while having fun!
 
 

 

Med in Itlay è anche la casa dei più Piccoli!
 
Dal 15 maggio fino al 14 giugno infatti, abbiamo indetto un concorso su Focus-Junior, nostro media partner, in cui i bambini potranno creare la Mascotte di Med in Italy.
 
Clicca qui per saperne di più e incoraggia i tuoi figli a disegnare per la sostenibilità!
 
Impareranno l'architettura green divertendosi!
 

Tutto Green - La casa dell’acqua dell’Università del Maryland vincitrice della Solar Decathlon 2011 - 19 May 2012


Solar Decathlon sono le “olimpiadi” dell’architettura sostenibile. La manifestazione, nata negli USA nel 1999, e arrivata anche in Europa nel 2010, mette in competizione 20 team universitari provenienti da tutto il mondo che si cimentano nella costruzione di una casa alimentata da energia solare e dotata di tecnologie atte a massimizzarne la sua efficienza energetica.

Nell’ultima edizione statunitense, del settembre 2011, ha trionfato l’Università del Maryland con il progetto battezzato WaterShed (letteralmente “bacino”) ma che potremmo definire una “casa dell’acqua”, ispirata all’eco-sistema della zona di Chesapeake, sulla costa orientale degli Stati Uniti tra il Maryland e la Virginia.

GUARDA IL PROGETTO VINCITORE DEL SOLAR DECATHLON

Il progetto prevede, oltre allo sfruttamento dell’energia solare (argomento chiave della manifestazione Solar Decathlon), anche un’ottimizzazione del consumo di acqua, caratteristica che ha senza dubbio contribuito alla conquista del primo posto da parte degli studenti del Maryland.

La casa è stata pensata e costruita in modo da poter riciclare l’acqua grazie a soluzioni ingegnose come il tetto “a farfalla”, che convoglia l’acqua piovana direttamente nelle zone di raccolta, sistemate all’ingresso della WaterShed House, dove viene conservata e filtrata da batteri per innaffiare il giardino e l’orto e ri-convogliata in casa per esser ri-usata poi negli sciacquoni dei bagni e per altri usi non potabili.

Anche le acque grigie (che arrivano dalla doccia, dalla lavatrice e dalla lavapiatti) sono riutilizzate attraverso “recipienti” allineati tutt’attorno la casa. Inoltre, la casa presenta un giardino che può essere coltivato. Grande attenzione anche a piccole innovazioni tecniche come un “prodigioso” liquido disseccante che aiuta il controllo dell’umidità, per il quale gli studenti sono in attesa di un brevetto. Si tratta di una soluzione salina che scorre attraverso piccole palline, che permette di catturare l’umidità dell’aria e farla evaporare all’esterno.

Per partecipare il progetto doveva essere energeticamente autonomo grazie all’energia solare. Non possono così mancare i pannelli fotovoltaici sul tetto per alimentare tutto, dal sistema dell’aria condizionata a quello d’illuminazione, dalle pompe per l’acqua alla gestione dei rifiuti. Ma sono stati pensati anche dei pannelli solari termali sul retro dell’edificio per riscaldare l’acqua domestica.

La manifestazione Solar Decathlon si svolge su più giorni, nel corso dei quali i progetti dei vari gruppi vengono valutati sulla base di diverse categorie (architettura, ingegneria, comunicazione…) per cui possono ottenere un punteggio massimo di 100: la somma dei punteggi di tutte le categorie determina il risultato finale e, di conseguenza, il vincitore.

Il team del Maryland ha guidato la competizione dall’inizio alla fine, conquistando un alto punteggio nella sezione “architettura” (la categoria più rilevante della manifestazione).

E per settembre 2012 è in programma il concorso Solar Decathlon Europe. Per la seconda volta vi prenderà parte anche un gruppo di studenti italiani con il progetto Med in Italy, guidato da Chiara Tonelli, designer del programma TV “Cortesie per gli ospiti” e docente di Architettura all’ateneo di Roma Tre.


http://www.tuttogreen.it/la-casa-dellacqua-delluniversita-del-maryland-vincitrice-della-solar-decathlon-2011/

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A bioclimatic and sustainable house that produces energy and consumes at least 5 times less than a traditional one: it will be realized also thanks to the web, the social media and the Italians’ desire to shape an entirely innovative project. MED in Italy, the Italian photovoltaic house that will take part in September at the Solar Decathlon Europe 2012 - the Olympics of green architecture created by the United States Department of Energy- launches a fund raising initiative through the crowdfunding web portal Eppela (www.eppela.com), a social organism developed in the United States, made popular by the Barack Obama presidential campaign.

 

MED in Italy is the project that a team composed of professors and students from the University of Rome TRE, in partnership with the Industrial Design Laboratory of La Sapienza University, the Casaclima Master Research Team of the Libera University of Bolzano and Fraunhofer Italy, are taking to European Solar Decathlon 2012. This is where Italy will compete against 19 other innovative projects coming from 13 other countries (Brazil, China, Denmark, Egypt, France, Germany, Great Britain, Hungary, Japan, Norway, Portugal, Romania and Spain).

 

In addition to the official partners’ support, MED in Italy will be fabricated also thanks to crowdfunding, a verified method that guaranteed the successful outcome of the Obama presidential campaign. The Eppela portal promotes projects of common interest, inviting and sensitizing people through the web for support. It’s the same tool already adopted for a number of initiatives on the Kickstarter website in the United States.

 

The Eppela campaign to support the MED in Italy Project represents a unique opportunity to personally contribute to build the Mediterranean green house and to endure the sustainability issue in Italy, as well as the development of renewable energy.

 

MED in Italy is inspired by the Mediterranean housing tradition with the objective to optimize the temperature range to shelter its dwellers from excessive heat.

The external patio, where fruit and vegetables are grown, as well as the photovoltaic cover are intended to mitigate the temperature range inside the building and protect against overheating.  The layering of the walls, containing sand in aluminum tubes and coatings of natural isolation made with wooden wool, also ensure thermal balance.


 

 

The design project for the Mediterranean House was developed by the Roma TRE University, the Sapienza University, the Bolzano Libera University and Fraunhofer Italia.

 

The project has received patronage and support from the Italian Ministry of Agriculture, Food, and Forests, from the Casaclima Agency, as well as from the President of the Italian Republic.

Technical and professional sponsors are: Rubner Haus, Solar Decathlon Europe, Agenzia Casaclima, Italian Manufacturing, Naturalia Bau- Pavatex – Stamisol, Frost Italy, SAIE - SAIE Energia, Derbigum, Eurotherm, Valcucine – demode, Energytech, Catalano Ceramiche, Electrolux, Bright Materials, DGA, Schneider Electric, CASPUR, Ecoplan, CiAl, Calceviva.

 

Media partner - RAI Radio2 Caterpillar, L’Espresso Food & Wine, Vanity Fair, Casaviva, Focus Junior, Il Giornale dell'Architettura.

 

Fur further information

Silverback - Greening the Communication

Paola Richard - p.richard@silverback.it – mobile 366 1645501

VanityFair - Med in Italy scopre il crowdfunding - 26 May 2012


Crowdfunding, letteralmente “finanziamento da parte della folla”, è un termine inglese che indica un processo collaborativo in cui un gruppo di persone crede in un progetto e lo finanzia con le proprie risorse economiche. E’ un processo che mobilita denaro e passioni dal basso, e più si è maggiori entrate avrà il progetto.

Per coloro che, scetticamente, pensano possa essere una trovata poco efficace, vi dico solo che il Presidente degli Sati Uniti Barack Obama ha pagato parte della sua campagna elettorale con i soldi liberamente donati dai suoi elettori tramite il crowdfunding! E’ proprio grazie a lui che questo virtuoso meccanismo si è velocemente diffuso in tutto il globo.

E Med in Italy cosa c’entra in tutto questo?

Ma come, un progetto innovativo e all’avanguardia come il nostro non può che far suo uno strumento così social e nuovo!

Ci siamo affidati a uno dei più conosciuti portali di crowdfunding, dal nome Eppela, perché purtroppo ci mancano ancora dei fondi per completare al meglio la nostra casa.

A chi di voi sta venendo lo schiribizzo di supportarci, ho due notizie positive: non chiediamo cifre esagerate, si parte da 10 €, che se ci pensate possono essere risparmiate facilmente evitando qualche piccolo vizio (sigarette, birretta del weekend, limitare l’uso della macchina verso mezzi di trasporto collettivi e più sostenibili e così via). L’altra buona notizia è che il vostro supporto sarà ricompensato con dei premi che aumentano all’aumentare della cifra corrisposta.  Si parte dai semplici ringraziamenti pubblici sul web fino a un weekend gratuito a Madrid in occasione del Solar Decathlon Europe, per passare attraverso ricette sostenibili firmate dallo Chef Alessandro Borghese, gadget ecosostenibili originali, la T-shirt o la felpa disegnate per noi dall’Accademia di Costume e Moda, e chi più ne ha più ne metta!

Siete ancora indecisi? Allora vi mostro due rendering della nostra casa, per farvi innamorare definitivamente del progetto.

Qui sotto l’ampia sala da pranzo che affaccia sul patio esterno, che ne pensate?

Sala da pranzo "Med in Italy"

E qui la prospettiva del patio centrale, con il recinto rivestito in lino naturale, il tessuto delle vele dell’Amerigo Vespucci, soluzione originale e tradizionale ma anche totalmente mediterranea, così come l’enorme alice dell’artista Catalani sullo sfondo: vi piace?

Patio Centrale "Med in Italy"

Se proprio siete in bolletta diffondete almeno il nostro appello su Facebook e Twitter, l’unione fa la forza e settembre (mese in cui la nostra casa sarà giudicata da una severa giuria internazionale) è sempre più vicino!

(Ludovica Principato, Med in Italy Communication)

http://blog.vanityfair.it/2012/05/med-in-italy-scopre-il-crowdfunding/

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LAGO è il nuovo sponsor di Med in Italy!

Nell’affollato scenario del design domestico, Lago afferma la propria identità di marchio emergente, attraverso prodotti emozionanti e un’apertura alle contaminazioni tra arte e impresa, uniti alla ricerca per uno sviluppo sostenibile.

"I nostri valori sono il buon vivere, lo stare insieme riappropriandosi della casa che ritorna ambiente domestico e non più solo luogo di transito, attraverso le contaminazioni apportate dalle persone che la vivono ogni giorno e la possono arricchire con un design di alta qualità ad un giusto prezzo."

Semplicità nelle forme, sottrazione come reazione al decoro fine a se stesso, alti livelli di personalizzazione attraverso il colore e la componibilità, qualità dei materiali e lavorazioni artigianali, prezzo accessibilie. Sono questi elementi a rendere immediatamente riconoscibile un prodotto Lago.

Nel 2006 l’azienda è diventata Spa, affiancando la conduzione familiare con un percorso di ristrutturazione dei processi produttivi e gestionali, indispensabile per affrontare e gestire il più che positivo trend di crescita e meglio affrontare le impegnative sfide dei mercati internazionali. Il fatturato dell’azienda sfiora oggi i 30 MLN di euro, con circa 150 dipendenti, il 25% dei quali assunti nel 2008. Un’ importante piano distributivo sta guidando l’apertura di nuovi negozi in tutta Europa, stringendo partnership con i maggiori rivenditori.

Lago conduce continuamente progetti denominati “Lateral ”, che vivono parallelamente allo sviluppo, alla produzione e al lancio di nuovi prodotti, cercando la partecipazione di Artisti emergenti ed università. Tra questi vanno segnalati “Art Waiting Room ”, la prima sala d’attesa di un’azienda trasformata in galleria d’arte, e “l’Appartamento-Lago temporary shop”, un progetto nato in occasione del Salone del Mobile 2009 che si colloca all'interno della riflessione iniziata da tempo da Lago su come ridefinire e reinventare gli spazi preposti alla vendita e al contatto azienda-consumatore-prodotto.

LAGO is the new sponsor of Med in Italy!

In the crowded world of domestic design, Lago takes its place as an emerging brand, thanks to a collection of stimulating products and a corporate philosophy which embraces interaction between business and art, coupled with on-going research into sustainable development.

"Our core values are: quality of life, being together and re-claiming the home as domestic environment and no longer a transitory space; through the influences provided by the people who live there and who can enrich these spaces with design that combines quality with the right price."

Simplicity in the forms - subtraction rather than decoration for its own sake; ample possibilities for customisation through colour and modularity; quality materials combined with the skill of the craftsman; accessible prices. These are the elements which make a Lago product immediately recognisable.

In 2006 the company became a publicly listed company. Alongside the traditional family-based structure, recent years have witnessed a process of restructuring in management and production methodologies. A vital transition essential in order to be able to manage positive growth rates and face the difficult challenges of the international market place. Today, turnover is around €30 million, with around 150 employees (of which over 25% hired in 2008). An important new distribution strategy has also been initiated, with new shops opening around Europe, in partnership with major showrooms.

In today’s market, it is essential that companies take note of the need of their customers. We try to go further, entering into discussion and debate through a study of how to enrich and involve the customer in the idea of bettering their life through the process of furnishing their home. In this way we have created the blog "Design Conversation ", Italy’s first corporate blog.

Lago is continually involved in so-called “Lateral ” projects, initiatives running in parallel with the work in development, production and the launch of new products. These Lateral projects see the participation of universities and emerging artists. Among these initiatives; the “Art Waiting Room”, the first corporate waiting room transformed into an art gallery and “The Apartment-Lago Temporary Shop”, a project launched during Salone del Mobile 2009 that perfectly embodies the continued reflection of Lago into the idea of redefining and re-inventing spaces for selling and putting together the company, its customers and the products.

La ceramica, dal greco κέραμος, 'kéramos', che significa "argilla", "terra da vasaio", è un materiale presente per tradizione nella cultura mediterranea.
Una risorsa da sempre parte integrante del paesaggio umano, che ha consentito all’uomo di costruire un mondo a misura delle sue esigenze.

L'uomo, in particolare nell'area mediterranea, ha imparato ad usare questo materiale semplice e naturale affinando e sperimentando man mano le tecniche di lavorazione per arrivare a fornire le più elevate prestazioni in diversi campi.

Oggi, la ceramica viene utilizzata nel campo dell'edilizia e del design con grandi risultati soprattutto per la sostenibilità ambientale

All'interno della casa Med in Italy verrà sfruttato questo prezioso materiale per la  ideazione di oggetti d'arredo ed accessori per bagno e cucina.

 

 

 
 

 

The "ceramic" comes from the Greek word κεραμικός (keramikos), "of pottery" or "for pottery", from κέραμος (keramos), "potter's clay, tile, pottery", it is a material born by tradition in the Mediterranean culture.
A resource which has always been an integral part of the human landscape, which has enabled man to build a world  fitting his needs.

The human, especially in the Mediterranean, has learned to use this simple and natural material refining and testing gradually the processing techniques to get to provide the highest performance in different areas.

Nowadays, the ceramic is used in the construction industry and design with great results, especially for environmental sustainability.

Inside the Med In Italy's house will be exploited this valuable material for the creation of furnishing objects and accessories for bathroom and kitchen.

 

 

 
 

 

Med in Italy si prepara alla costruzione della casa a Villa Solar, che avverrà a settembre a Madrid!
Gli studenti ed i professori del Team seguiranno un corso di formazione per la sicurezza in cantiere offerto dal CTP, Comitato Paritetico Territoriale di Roma e Provincia.
Il corso avrà luogo nelle date dell'1,8 e 9 Giugno ed infine il 13 e 14 Luglio, in seguito alla prova di montaggio della casa che si terrà a Bolzano.  Al Team verrà data una formazione specifica che prevede anche un corso di primo soccorso ed uno antincendio.

Il CTP fornirà a Med in Italy anche tutto l'occorrente per garantire la sicurezza individuale nel cantiere.

Med in Italy is getting ready to build the house in Villa Solar, which will take place in September in Madrid!
Students and professors of the team will attend a training course for construction safety offered by the CTP, Territorial Joint Committee of Rome and Province.
The course will take place on the dates of 1st, 8th and 9th of June and finally on 13th and 14th of July, following the installation test of the house to be held in Bolzano.
The Team will be given special training which also includes a first aid course and a fire-fighting course.

The CTP will also provide Med in Italy everything necessary to ensure personal safety in the worksite.

 

 
On June 17th Chiara Tonelli will participate to the conference "30 Italians that will change our life" a Ted style Conference which will take place in Bologna during the Festival "La Repubblica delle idee".
 
During the three days Festival, promoted by the most read italian newspaper La Repubblica, the best italian and international minds will talk about our future and will propose the best ideas for a better world. 
 
Chiara Tonelli will talk about Med in Italy and its innovative solutions.
 
Here below the paybill.
 
 
 
 
 
 

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