blog di MariaLeporelli

dubbi esame

Caro Stefano, come avevo temuto sin dall'inizio, sono molto lontana dall'aver finito il modello dell'Ara Pacis. Purtroppo ho puntato troppo in alto! Sinceramente non so che fare, ho pensato di fare il book con quello che ho fatto fin'ora, ma sinceramente non sono soddisfatta e non mi sembra rispettoso presentarmi con un lavoro incompleto.

Cosa mi consigli di fare?

ESAME – “cronistoria” del Museo dell’Ara Pacis – Parte II

Velocemente vi aggiorno sullo stato d’avanzamento. Non sto pubblicando tanto perché, oltre ad essere terribilmente indietro col lavoro, per adesso ho lavorato sulla struttura in cemento armato dell’edificio, perciò oltre a produrre un numero infinito di travi e pilastri di dimensioni diverse non ho fatto niente di significativo.
Ho impostato fasi diverse per ogni livello, uno per i pilastri e uno successivo per travi e solai.

ESAME - il rivestimento di intonaco dei pilastri!

Volevo riportarvi velocemente una soluzione, che per fortuna ha funzionato, che ho utilizzato per rendere il rivestimento in intonaco dei pilastri della teca, in modo che fosse una componente separata dal pilastro stesso, così da poterlo aggiungere in una fase successiva.

ESAME – “cronistoria” del Museo dell’Ara Pacis – Parte I

Il tema che ho scelto (scelto?) di sviluppare per l’esame è quello di riprodurre la teca di Meier, lavorando sulle fasi, in modo da mettere in luce i diversi “momenti” che appartengono alla costruzione di un opera.

e nell'attesa... un nodo 3D! (famiglie nidificate, visibilità, materiali, sweep...) PARTE 2

Una volta importata la famiglia staffa all’interno della famiglia trave, e dopo aver collegato fra loro i parametri, è stato possibile posizionare la staffa nel modo corretto, lucchettare fra loro i pianti di riferimento di staffa e trave che rappresentano le dimensioni della sezione della trave, e poi creare degli array per dare il giusto intervallo alle staffe, e soprattutto per poterlo controllare. Anche se poi ho deciso di non parametrizzare gli array, perché non avevo bisogno di quel tipo di potenzialità.

e nell'attesa... un nodo 3D! (famiglie nidificate, visibilità, materiali, sweep...) PARTE 1

 
In attesa di cominciare a lavorare a qualcosa di specifico per l’esame, cui comincerò a lavorare presto, volevo condividere con voi il lavoro fatto per la costruzione di questo nodo trave-pilastro in 3D, che era richiesto per l’esame del Prof. Nuti.

nuovo telaio con etichette (e nuove famiglie!)

Ho ricominciato da capo il telaio, semplificandolo un po', per arrivare a qualche conclusione.

Ho modificato le famiglie che avevo fatto per le travi e i pilastri, lasciando i parametri come stavano (vedi post precedente), ma eliminando le linee di riferimento, difficili da gestire sul progetto e che mi davano problemi...

AllegatoDimensione
Binary Data telaio 3x3.rvt2.43 MB

problemi con il telaio

ho deciso che non ce la posso fare a riscrivere tutto il mio meraviglioso post chilometrico con la descrizione di tutti i passaggi, e che ho perso perchè mi si era bloccata la pagina caricando l'ultima, e dico L'ULTIMA immagine.

volevo però evidenziare un problema che ho con il progetto del telaio...

le due famiglie della trave e del pilastro le ho fatte e sembrerebbero funzionare, per automatizzare il collegamento tra parametri della famiglia e progetto (nel caso delle aree d'influenza) ho utilizzato le linee di riferimento come suggerito da Marco Mondello.

oh no!!!

...mi è appena scomparso un lunghissimo post con tutta la descrizione di ciò che avevo fatto per il telaio... adesso ricomincio da capo, ma mi ci vorrà una vita! non ci posso credere...

Prove di calcolo del carico agente sulla trave 2 - le aree di influenza

Il secondo tentativo che ho fatto è stato quello di individuare delle aree che corrispondessero a quelle parti del solaio che agiscono sulle diverse travi portanti del telaio.

L'intenzione era quella di sfruttare la suddivisione del solaio all'interno di una schedule per avere un'idea della distribuzione dei carichi.

Per farlo ho inizialmente inserito dei piani di riferimento nel progetto, imponendo la loro equidistanza alle griglie strutturali, nella direzione in cui saranno le travi portanti.

 

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