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ESERCITAZIONE 03

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Esercitazione svolta con Francesco Petrelli.

ESERCITAZIONE 02

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ESERCITAZIONE 01

ESERCITAZIONE 01 
Esercitazione svolta con Francesco Petrelli.
 

Dimensionamento di un telaio in tre tecnologie (cemento armato, acciaio, legno)

La struttura analizzata è una struttura a telaio composta da un sistema di travi e pilastri, prendendo in esame gli elementi orizzontali e verticali più sollecitati (Fig.1) che saranno dimensionati nelle tre tecnologie richieste: cemento armato, acciaio e legno.

Fig.1

 

ANALISI CARICHI

Il primo step per il predimensionamento è l’analisi dei carichi delle tre tipologie di solaio (solaio in latero-cemento, solaio in lamiera grecata e solaio in legno), secondo quanto stabilito dalla normativa che prevede l’analisi delle tre tipologie di carico (carico strutturale qs, carico permanente non strutturale qp, carico accidentale qa) combinate tramite i coefficienti di sicurezza γ per ottenere il valore del carico ultimo qu:

qu1*qs + γ2*qp3*qa

dove i coefficienti di sicurezza γ12 e γ3 hanno valori rispettivamente pari a 1,3, 1,5 e 1,5.
Il carico accidentale qa è tabellato nella normativa ed ha un valore variabile a seconda della destinazione d’uso dell’edificio. In questo caso specifico è stato ipotizzato che il telaio studiato appartenga ad un edificio ad uso residenziale, per il quale la normativa prevede un carico accidentale qa del valore di 2,00 kN/m2.

CEMENTO ARMATO

Si considera il solaio in latero-cemento rappresentato nella Fig.2

Fig.2

Nel calcolo del carico strutturale qs vengono inseriti i carichi dati da:
- pignatte qpignatte
- soletta in cls qsoletta
- travetti qtravetti

qpignatte = Vpignatta /m2 * γlaterizio * (1m/interasse) = 0,08 m3/m2 * 8 kN/m3 * 1m/0,50m = 1,28 kN/m2

qsoletta = s soletta * γcls = 0,04m * 25 kN/m3 = 1 kN/m2

qtravetti = Vtravetti /m2 * γcls * (1m/interasse) = 0,02 m3/m2 * 25 kN/m3 * 1m/0,50m = 1 kN/m2

qs = qpignatte + qsoletta + qtravetti = 3,28 kN/m2

Nel calcolo del carico permanente non strutturale qp vengono inseriti i carichi dati da:
- massetto qmassetto
- sottofondo qsottofondo
- pavimento qpavimento
- intonaco qintonaco
- incidenza dei tramezzi
- incidenza degli impianti

qmassetto = s massetto * γcls = 0,04m * 25 kN/m3 = 1 kN/m2

qsottofondo = s sottofondo * γcls = 0,02m * 25 kN/m3 = 0,5 kN/m2

qpavimento = s pavimento * γmarmo = 0,02m * 28 kN/m3 = 0,56 kN/m2

qintonaco = s intonaco * γmalta di calce = 0,015m * 18 kN/m3 = 0,27 kN/m2

incidenza tramezzi = 1 kN/m2

incidenza impianti = 0,5 kN/m2

qp = qmassetto + qsottofondo + qpavimento + qintonaco + incidenza tramezzi + incidenza impianti = 3,77 kN/m2

 

qu1*qs + γ2*qp3*qa = (3,28 kN/m2 * 1,3) + (3,77 kN/m2 * 1,5) + (2,00 kN/m2 * 1,5) = 77,514 kN/ m2

 

ACCIAIO

Si considera il solaio in lamiera grecata rappresentato nella Fig.3

Fig.3

Nel calcolo del carico strutturale qs vengono inseriti i carichi dati da:
- lamiera qlamiera
- soletta in cls qsoletta
- travetti qtravetti

qlamiera = 0,1045 kN/m2    (valore tabellato)

qsoletta = s soletta * γcls = (0,065m – 0,055m/2) * 25 kN/m3 = 2,3125 kN/m2

qtravetti = n°travetti /m2 * Peso travetto/m = (1m/interasse) * Peso travetto/m = (1m/0,80m) * (0,158 kN/m / 1m) =
           = 0,1975 kN/m2

qs = qlamiera+ qsoletta + qtravetti = 2,6145 kN/m2

Nel calcolo del carico permanente non strutturale qp vengono inseriti i carichi dati da:
- massetto qmassetto
- sottofondo qsottofondo
- pavimento qpavimento
- inincidenza dei controsoffitti
- incidenza dei tramezzi
- incidenza degli impianti

qmassetto = s massetto * γcls = 0,04m * 25 kN/m3 = 1 kN/m2

qsottofondo = s sottofondo * γcls = 0,02m * 25 kN/m3 = 0,5 kN/m2

qpavimento = s pavimento * γmarmo = 0,02m * 28 kN/m3 = 0,56 kN/m2

incidenza controsoffitti = 0,35 kN/m2

incidenza tramezzi = 1 kN/m2

incidenza impianti = 0,5 kN/m2

qp = qmassetto + qsottofondo + qpavimento + incidenza controsoffitti + incidenza tramezzi + incidenza impianti =
= 3,91 kN/m2

 

qu1*qs + γ2*qp3*qa = (2,6145 kN/m2 * 1,3) + (3,91 kN/m2 * 1,5) + (2,00 kN/m2 * 1,5) = 73,5839kN/ m2

 

LEGNO

Si considera il solaio in legno lamellare rappresentato nella Fig.4

Fig.4

Nel calcolo del carico strutturale qs vengono inseriti i carichi dati da:
- tavolato qtavolato
- travetti qtravetti

qtavolato = s tavolato * γabete = 0,04m * 4,5 kN/m3 = 0,18 kN/m2

qtravetti = Vtravetti /m2 * γabete * (1m/interasse) = 0,0288 m3/m2 * 4,5 kN/m3 * 1m/0,50m = 0,2592 kN/m2

qs = qtavolato + qtravetti = 0,4392 kN/m2

 

Nel calcolo del carico permanente non strutturale qp vengono inseriti i carichi dati da:
- massetto qmassetto
- sottofondo qsottofondo
- pavimento qpavimento

qmassetto = s massetto * γcls = 0,06m * 25 kN/m3 = 1,5 kN/m2

qsottofondo = s sottofondo * γcls = 0,02m * 25 kN/m3 = 0,5 kN/m2

qpavimento = s pavimento * γrovere = 0,018m * 7,5 kN/m3 = 0,135 kN/m2

qp = qmassetto + qsottofondo + qpavimento = 2,135 kN/m2

 

qu1*qs + γ2*qp3*qa = (0,4392 kN/m2 * 1,3) + (2,135 kN/m2 * 1,5) + (2,00 kN/m2 * 1,5) =
= 40,6408 kN/ m2

 

I valori dei carichi strutturale, permanente non strutturale e accidentale e le combinazioni di carico sono stati riportati in un foglio di calcolo excel (fig.5) per valutare i momenti massimi Mmax agenti sulle travi di ogni tecnologia.

Mmax = qu*l2/8

 


Fig.5

 

DIMENSIONAMENTO TELAI

I valori di Mmax trovati sono stati a loro volta inseriti in altri fogli di calcolo per effettuare il predimensionamento delle travi di ogni tecnologia.

 

TELAIO in CEMENTO ARMATO

Date fyk e fck, calcoliamo le resistenze di progetto dell’acciaio (B450) e del calcestruzzo (C30/37):

fyd = fykM1 = 450 MPa / 1,15

fcd = (αcc* fck)/ γc = (0,85 * 30) / 1,5

dove γM1 e γc sono i coefficienti parziali di sicurezza rispettivamente di acciaio e cls, e αcc il coefficiente riduttivo per le resistenze di lunga durata.

Con i valori ottenuti sono stati calcolati i coefficienti β e r, necessari per definire l’altezza utile della sezione della trave:

dove Mmax è il valore del momento trovato in precedenza e b è il valore della base della sezione della trave scelta in modo arbitrario.

L’altezza della sezione sarà ottenuta sommando l’altezza del copriferro δ all’altezza utile hu.

Una volta trovata l’altezza della trave in funzione della base, si può calcolare l’area della sezione e quindi il peso unitario della trave, moltiplicando il valore dell’area della sezione (Atrave = b*h) per il peso specifico del calcestruzzo (γcls = 25kN/m3).

Fig. 6

 

Il predimensionamento della trave, permette di poter dimensionare il pilastro del telaio in un nuovo foglio di calcolo excel.
Conoscendo le dimensioni geometriche della sezione della trave, quindi il suo peso, e la combinazione di carico agente distribuita superficialmente, si può calcolare la forza concentrata che agisce sul pilastro di un singolo piano moltiplicando la somma dei due carichi per l’area di influenza del pilastro (Ainf):

N1 = (qu + Pesotrave)*Ainf

Moltiplicando questo valore per il numero di piani n (n=4) si ottiene quindi la forza normale agente sul pilastro.

Nmax = N1*n


Fig.7

Determinato il valore della sollecitazione massima, si può dimensionare il pilastro.

Dati Nmax e fck, si può calcolare fcd, quindi l’area minima che dovrà avere il pilastro:

fcd = (αcc* fck)/ γc = (0,85 * 30) / 1,5

Amin = Nmax / fcd

Ipotizzando il pilastro con una sezione quadrata, possiamo definire bmin come la radice quadrata dell'area minima Amin e l’altezza minima hmin come Amin/b. Ingegnerizzando le dimensioni di bmin e hmin appena ottenute si ottengono le dimensioni geometriche di progetto della sezione del pilastro.

Fig.8

 

Una volta dimensionati le travi e i pilastri del telaio tramite i fogli di calcolo excel, si riportano le sezioni e i carichi su SAP2000.

Qui si disegna un telaio avente le caratteristiche geometriche e i materiali appena definiti e su questo telaio verranno applicate le condizioni di carico calcolate in precedenza, più un carico orizzontale dovuto alla forza del vento.

Facendo l’analisi di questo telaio si ottengono la configurazione deformata (Fig.9) e i diagrammi delle sollecitazioni del momento (Fig.10a - Fig.10b) e dello sforzo normale (Fig.11a - Fig.11b).

Fig.9

Fig.10a


Fig.10b
 

Fig.11a


Fig.11b

 

Per verificare il dimensionamento del telaio, bisogna riportare nei fogli di calcolo excel costruiti in precedenza i valori massimi del momento e dello sforzo normale ricavati dall’analisi su SAP ed, eventualmente, modificare le dimensioni delle sezioni delle travi (Fig.12) e dei pilastri (Fig.13) calcolate durante il predimensionamento.

Fig.12

Fig.13

Nella Fig.13, le ultime tre celle del foglio di calcolo (qt, Mt e σmax) servono per la verifica a presso-flessione del pilastro.

Un pilastro è verificato a presso-flessione se la tensione massima provocata dai carichi è minore della resistenza di progetto:

σmax < fcd

La tensione massima è data da:

σmax = (Nmax/A) + (Mt/Wx)

dove Nmax è lo sforzo normale massimo agente sul pilastro, A è l’area di design del pilastro, Wx è il modulo di resistenza a flessio e Mt è il momento trasferito sul pilastro dalla trave, che è dato da:

Mt = qt*(l2/12)

Dove qt è il carico del solaio linearmente distribuito sulla trave:

qt = qu*l

 

TELAIO in ACCIAIO (S 275)

Dati il Mmax e fyk, si possono definire fyd e il modulo di resistenza a flessione Wx,min della sezione della trave in acciaio:

fyd = fykM1 = 275 MPa / 1,05

Wx,min = Mmax / fyd

Conoscendo Wx,min si può scegliere la sezione della trave dal profilario delle sezioni di acciaio (Fig.14), scegliendo un profilo che presenti un valore di Wx > Wx,min
 


Fig.14


Fig.15

Una volta scelta la sezione e definite le caratteristiche geometriche della trave, con lo stesso procedimento utilizzato per il telaio in cemento armato si può calcolare lo sforzo normale massimo agente sul pilastro in acciaio.


Fig.16

 

Conoscendo Nmax, fyk e fyd= fykM1, si può definire l’area minima del pilastro di acciaio:

Amin = Nmax / fyd

Dati il modulo di elasticità E, il coefficiente di vincolo β e la lunghezza del pilastro l, si può calcolare la snellezza massima del pilastro λ*, il raggio di inerzia minimo ρmin e il momento di inerzia minimo Imin:

Conoscendo questi valori, si può scegliere la sezione del pilastro dal profilario delle sezioni di acciaio (Fig.17) tale che l’area del profilo scelto sia maggiore dell’Amin calcolata.


Fig.17

Fig.18

 

Una volta dimensionati le travi e i pilastri del telai, si riportano le sezioni e i carichi su SAP.

Si disegna un telaio avente le caratteristiche geometriche e i materiali appena definiti e verranno applicate le condizioni di carico, più il carico orizzontale dovuto alla forza del vento.

Facendo l’analisi di questo telaio si ottengono la configurazione deformata (Fig.19) e i diagrammi delle sollecitazioni del momento (Fig.20a - Fig.20b) e dello sforzo normale (Fig.21a - Fig.21b).

Fig.19

Fig.20a


Fig.20b

Fig.21a


Fig.21b

 

Per verificare il dimensionamento del telaio, si riportano nei fogli di calcolo excel i valori massimi del momento e dello sforzo normale ricavati dall’analisi su SAP ed, eventualmente, si modificano le dimensioni delle sezioni delle travi (Fig.22) e dei pilastri (Fig.23) calcolate durante il predimensionamento.


Fig.22


Fig.23

 

TELAIO in LEGNO (GL 28h)

Dati il momento massimo Mmax, la resistenza fm,k, coefficiente diminutivo della resistenza del materiale kmod e il coefficiente parziale di sicurezza γm, si può calcolare la geometria della trave.

Fissando una dimensione arbitraria della base b, si trova la dimensione dell’altezza minima della trave:

dove fd = (kmod * fm,k) / γm.

Ingegnerizzando il valore di hmin ottenuto si trova il valore di h, quindi l’area della sezione.


Fig.24

Una volta scelta la sezione e definite le caratteristiche geometriche della trave, con lo stesso procedimento utilizzato per i telai in cemento armato e in acciaio si può calcolare lo sforzo normale massimo agente sul pilastro in legno.


Fig.25

Conoscendo Nmax, fm,k, fd,  kmod e γm, si calcola l’area minima del pilastro:

Amin = Nmax / fd

Dati il modulo di elasticità E, il coefficiente di vincolo β e la lunghezza del pilastro l, si può calcolare la snellezza massima del pilastro λ*, il raggio di inerzia minimo ρmin:

Si può allora calcolare la base minima della sezione:

Ingegnerizzando il valore ottenuto, si ricava b. Si può allora calcolare l’altezza minima della sezione:

hmin = Amin / b

Ingegnerizzando anche questo valore, si ottiene l’altezza della sezione.

Fig.26

Una volta dimensionati le travi e i pilastri del telai, si riportano le sezioni e i carichi su SAP.

Si disegna un telaio avente le caratteristiche geometriche e i materiali appena definiti e verranno applicate le condizioni di carico, più il carico orizzontale dovuto alla forza del vento.

Facendo l’analisi di questo telaio si ottengono la configurazione deformata (Fig.27) e i diagrammi delle sollecitazioni del momento (Fig.28a - Fig.28b) e dello sforzo normale (Fig.29a - Fig.29b).

Fig.27
Fig.28a


Fig.28b

Fig.29a


Fig.29b

 

Per verificare il dimensionamento del telaio, si riportano nei fogli di calcolo excel i valori massimi del momento e dello sforzo normale ricavati dall’analisi su SAP ed, eventualmente, si modificano le dimensioni delle sezioni delle travi (Fig.30) e dei pilastri (Fig.31) calcolate durante il predimensionamento.


Fig.30

Fig.31

 

 

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