Sfogliando riviste cercando spunti progettuali e chissà quali "illuminazioni", mi capita sotto gli occhi quest'opera su Casabella, per chi fosse interessato il n.777.
A prima vista una tenda, un velo pizzicato e tenuto su per le quattro punte da quattro appoggi massivi triangolari.
Ciò che mi colpisce di più, leggendo l'analisi che ne viene fatta sulla rivista, è la sagacia con cui l'architetto riesce a nascondere alla vista dello spettatore il vero corpo resistente della struttura.
Gli elementi principali sono questi:
- 4 travi reticolari longitudinali; mentre le due esterne visibili sono a 2 campate, su 2 appoggi, il cui funzionamento è quello di una catenaria (possibile perchè reggono solo metà peso dei carichi), le due reticolari interne sono in realtà travi a 3 campate su 4 appoggi (2 setti portanti in c.a. posti ortogonalmente agli appoggi triangolari e le 2 reticolari trasversali esterne), che riducono quindi le luci (questo viene chiamato "sistema misto trave/catenaria");
- 15 reticolari secondarie trasversali, di cui le 2 esterne non gravano sulle longitudinali, ma sono collegate anch'esse sugli appoggi triangolari, collaborando alle sollecitazioni.
Mi è sembrato un bell' esempio di utilizzo consapevole di una buona conoscenza strutturale per garantire all'architettura la migliore "forma" ricercata, raggiungendo notevoli luci di appoggio e modesti spessori grazie a un tale sistema organico.
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