blog di Marta Sacristán

5° ESERCITAZIONE : DIMENSIONAMENTO DI UN GRATICCIO

Studentesse: Nicole Michelena e Marta Sacristán

 

Introduzione:

In questa esercitazione simuleremo il comportamento di un graticcio di travi inflesse in c.a., di dimensioni 30x30 metri, appoggiato su pilastri di h. 4 metri posizionati lungo il suo perimetro, ipotizzando che il questo sostenga 4 piani superiori (stimeremo un peso di 10 KN/ m2 per ogni piano.

Il graticcio di travi inflesse che dimensioneremo è composto da travi a-gerarchiche (con un nodo rigido tra loro) ordite secondo un passo costante e perpendicolari fra loro.

Al fine di semplificare la progettazione della sezione delle travi che lo compongono, ci serviremo della teoria della piastra intesa come un continuo bidimensionale, sollecitata al di fuori del suo piano medio (questo implica uno spostamento che inflette e torce.

Il graticcio e la piastra sono molto simili tra loro, infatti se infittissimo la trama di questo, il risultato è quello di un comportamento di piastra.

I passaggi che faremo sono i seguenti:

  • Consideriamo una piastra in cls, altezza 100 cm. (soletta piena).
  • Applichiamo i carichi agenti su di essa considerando anche il peso proprio, non trascurabile.
  • Analizziamo il momento max e ci interessiamo di una striscia di essa di dimensioni 100 x 100 cm

Verifiche:

  • Verifichiamo gli abbassamenti ( d Max < = 1/200 L)
  • Verifichiamo la tensione normale Max

Se entrambe le verifiche sono soddisfatte, sapremo la altezza di una soletta piena in cls.

Ci interessiamo del momento di inerzia di una striscia, lo calcoliamo, e lo useremo quindi come strumento per ricavare l’area della sezione di una trave in c.a. del graticcio.

Sostituiremo infine la piastra in Sap con un graticcio di travi inflesse che abbiano il momento di inerzia equivalente a quello della piastra, avendo precedentemente deciso il passo strutturale che dovranno avere.

 

  1. Modellazione di una piastra (soletta piena in cls):

Iniziamo col definire le dimensioni di una griglia > Grid Only> 30 x 30 metri h pilastri 4 mt.

  

Definizione dei pilastri:

Definiamo il materiale: Define > Materials> Add New Material> Concrete> C50/60

Definiamo le sezioni: Define> Frame Sections> Rectangular>Concrete>

  • Pilastri Angolari 1x1m
  • Pilastri :1,2 x 0,6 m

Ora vedremo i pilastri nella loro visualizzazione estrusa e capiremo quali sono i loro assi locali, in modo tale da posizionarli correttamente, cioè con la loro inerzia maggiore nella direzione dello sviluppo del graticcio.

Selezioniamo quali devono essere ruotati e effettuiamo questa operazione con il comando Assign>Frame>Local Axes.

 

  • Ora che i pilastri sono disposti nella maniera corretta, gli assegniamo i vincoli di incastro a terra.

Assign>Joints>Restaints>Incastro.

Modellazione della piastra:

Prima di disegnarla come SHELL, definiamo un materiale cls 50/60 con la differenza che in questa esercitazione non considereremo il coefficiente di Poisson, pertanto lo imposteremo = 0

Ora definiamo la sezione >Define >Area Section>SHELL>Shell Thick >Materiale creato precedentemente>Dimensioni 1x1 m.

Chiaramente il PP della piastra va sempre considerato in quanto non è trascurabile, trattandosi di queste dimensioni e del cls.

Definiamo quindi un nuovo load pattern che chiameremo F con un self weight multiplier =1.

Disegniamo la piastra con il comando Draw Poly Area, la sezione sarà SHELL, precedentemente creata.

Facciamo ora l’operazione di discretizzare questa area, in modo tale che Sap consideri molte piccole aree al suo interno al fine di avere una maggiore precisione di calcolo.

Edit > Areas>Divide Areas> 0,50 x 0,50 m.

Seleziono l’area discretizzata e gli riassegno la sezione SHELL.

Ora dobbiamo assegnare i carichi agenti sulla piastra, ma per farlo bisogna distinguere i carichi che agiscono su i nodi posti in posizione perimetrale, centrale o angolare, in quanto porteranno una percentuale differente di carico concentrato.

Define>Groups>- NODI ANGOLARI e NODI PERIMETRALI (tutti gli altri rimarranno su ALL, gruppo di default di Sap). Selezioniamo i nodi e li assegno al gruppo corrispondente.

Consideriamo che la piastra modellata porti un peso di 10 KN/m2 per piano, e consideriamo 4 piani in totale.

30x30m = 900 m2 x 10 kN/m2 x 4 piani = 36000 kN .

Selezioniamo tutta la shell >Deselect Groups> togliamo i nodi angolari e perimetrali per assegnare il carico a quelli centrali. Faremo questa operazione ogni volta fino ad aver assegnato correttamente il carico puntuale sui tre gruppi di nodi.

Riassumendo:

  • Nodi Centrali: carico di 10 KN
  • Nodi Perimetrali: carico di 5 KN
  • Nodi Angolari: carico di 2,5 KN

-Lanciamo l’analisi : per trovare il momento massimo .

Consultiamo i risultati dell’analisi e vediamo che il comportamento alle sollecitazioni di momento è piuttosto regolare e il momento M1-1, intorno all’asse 1 (x) ci aspettiamo che sia uguale al momento M2-2, essendo un sistema simmetrico.

Faremo attenzione al Valore del Momento flettente massimo perché è il valore che più ci interessa per la progettazione delle travi inflesse del graticcio.

Il Valore è = 9631,76 Kn m. (vicino ai pilastri).

Passiamo a Excel (foglio di dimensionamento di una trave soggetta a flessione)

Inseriamo il valore del momento massimo ottenuto, e altri valori noti che abbiamo utilizzato per la piastra, per poter verificare l’altezza della sezione che dovrà avere ogni trave del graticcio.

L’altezza utile a sostegno del Mmax ottenuto è circa di 130 cm.

Prendiamo questo valore accettabile, considerando che si discosta dall’altezza iniziale che avevamo dato alla piastra avendo una maggiorazione del 30 %.

Nella progettazione esecutiva però, bisognerebbe avvicinarsi già da questo primo dimensionamento ad un’altezza che non si discosti molto da quella impostata di partenza.

Calcoliamo ora l’inerzia di una striscia pari a 1 x 1 metro. Risulta essere Ix = 0,833333 cm^4.

Sappiamo che la formula del momento di inerzia è

Ix = bh^3/12 e la formula inversa per ricavare l’h = rad^3 Ix * 12/ b.

Possiamo utilizzare questa formula per ricavare il momento di inerzia che dovrà avere la sezione della trave del graticcio equivalente a quello della piastra.

Per fare questo però dobbiamo fissare il passo strutturale che vogliamo che abbia il graticcio e rifare il calcolo di Ix per una striscia di 1 m x la dimensione del passo.

Passo strutturale scelto: 2,5 m.

Da qui ricaviamo l’altezza che deve avere la trave: risulta essere pari a 1,85 m.

La trave avrà dimensioni h. 1,85 m x 0,40 m base.

 

MODELLAZIONE TRAVI DEL GRATICCIO IN SAP.

Cancelliamo ora la piastra e iniziamo a disegnare in Sap le travi del graticcio dimensionate precedentemente.

Creiamo ora la sezione delle travi a- gerarchiche del graticcio: Define >Section Properties> New Section > Trave GRATICCIO> C50/60 dimensioni 1,8 x 0,4 m.

Con CTRL+ R Replicate copio le travi nelle due direzioni per completare il disegno del graticcio.

Ora bisogna suddividere le travi affinchè abbiamo il comportamento di un graticcio, ovvero un nodo rigido tra loro. Edit> edit lines> divide frames.

Ora riassegniamo i carichi, dividendo il carico totale per il numero dei nodi, a seconda de sono Centrali, perimetrali o angolari.

Creiamo quindi un nuovo Load Pattern “Q”. E assegnamo i carichi ai nodi

  • Nodi centrali : carico 250 kn
  • Nodi perimetrali : carico 125 kn
  • Nodi Angolari : carico 62,5 kn

Riavviamo l’analisi su Q, considerando anche il peso proprio .

Controlliamo l’abbassamento massimo (si verifica in uno dei punti centrali).

Risulta essere di circa 7 cm, è ammissibile in quanto rispettiamo il valore max di abbassamento consentito dalla normativa allo S.L.U. ( Max < = 1/200 L)

Inoltre, dalla visualizzazione deformata notiamo che i pilastri si incurvano in quanto il nodo tra trave e pilastro è rigido.

Vediamo i risultati del momento lineare in corrispondenza del pilastro e capiamo cosa succede alle travi di bordo, dobbiamo quindi lavorare sulla loro rigidezza torsionale.

Dimensioniamo la trave di bordo con il foglio di calcolo per assegnarle una sezione adatta a contrastare il più possibile la torsione alla quale è soggetta.

Vefica trave di bordo :

Seleziono le travi di bordo , per cambiare la loro sezione . Assign>Frame>Frame Sections>trave di bordo > 1,8 X 1 METRI

Rilanciamo l’analisi .

Controlliamo ora i pilastri, verifichiamo la loro sezione con la tabella di calcolo .

Verifica pilastri :

La sezione verificata è pari a 180x60 cm , creiamo quindi una nuova sezione e la riassegniamo in Sap.

Consultando nuovamente le sollecitazioni, si nota chiaramente che con questo processo di reiterazione i valori migliorano notevolmente, stressando sempre meno la struttura .

Notiamo però che questo processo necessita di criteri specifici e di una consapevolezza tale da non creare ulteriori problemi alla struttura (se si aumenta la sezione delle travi o dei pilastri, aumenterà anche il peso della stessa, e questo porta ad altre problematiche).

Per questo motivo, si potrebbe considerare un cambio di sezione e di materiale per la trave di bordo, ad esempio una sezione tubolare o scatolare cava, che possiede una elevata rigidezza torsionale. Risulta essere un esercizio complesso, volto a “trovare un equilibrio”.

Nella progettazione esecutiva si continua con questo modus operandi fino ad ottenere i risultati ottimali, considerando in maniera sempre più specifica ed attenta quelle sopra citate (e non solo).

Concludiamo l’esercitazione avendo compreso l’importanza e la precisione che richiede la progettazione di morfologie strutturali speciali come questa, anche ad uno stato di primo dimensionamento da noi studiato e simulato con il programma di calcolo.

ESERCITAZIONE 1 - TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE - GRUPPO: MICHELENA, SACRISTÁN

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PROGETTO DI UNA TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE MEDIANTE L’UTILIZZO DEL SOFTWARE SAP2000.

Introduzione

L’obiettivo di questa esercitazione è quello di studiare una travatura reticolare spaziale e dimensionarne le aste tese e compresse mediante l’utilizzo del programma di calcolo Sap2000, al fine di dimensionare correttamente tutte le parti della struttura mediante la lettura e comprensione dei fogli di calcolo Excel che il programma fornisce dopo l’analisi strutturale.

Riassunto dei passaggi principali :

  1. Disegno in Autocad del piano tipo dell’edificio
  2. Disegno della travatura reticolare in Sap2000
  3. Analisi delle aree di influenza
  4. Analisi dei Carichi allo SLU e SLE
  5. Definizione della Sezione , Assegnazione dei vincoli e dei carichi in Sap2000
  6. Analisi della Struttura
  7. Esportazione Tabelle .xls e valutazione dei risultati con conseguente divisione in macro gruppi
  8. Dimensionamento a Compressione e Trazione delle Aste
  9. Aggiunta del peso proprio della struttura, sostituzione sezioni dimensionate e analisi finale
  10. Verifica ultima della snellezza delle aste (Lambda >200).

1 - Disegno in Autocad del piano tipo dell’edificio

Disegno in Autocad la pianta tipo di un edificio.

Posiziono le gabbie scale e i pilastri che saranno collegati ai nodi della travatura reticolare.

Dimensionamento di una trave reticolare spaziale di un edificio composto da n° 8 piani, i quali sono «appesi» alla travatura reticolare mediante dei tiranti, a sua volta sostenuta da 2 punti di appoggio in cls (gabbia scale).

 

 

 

 

 

 

2- Disegno della travatura reticolare in Sap2000

Come primo passaggio si disegna un cubo controventato per definire un modulo della nostra struttura. (2x2x2m).

Per disegnarlo si imposta una griglia di lavoro per avere dei riferimenti spaziali nel modello di Sap2000 attraverso il comando Define Grid System Data  (grid only – importante il controllo delle unità di misura espresse in Kn,m,C). Si inseriranno quindi nella finestra di dialogo dedicata alla griglia i valori che si vogliono assegnare (2 m per lato).

 

3– Analisi delle Aree di influenza

Torniamo in Autocad per calcolare l’area di influenza di ogni appoggio.

Avremo 3 distinzioni :

  • Nodi centrali
  • Nodi perimetrali
  • Nodi angolari

Divideremo poi il carico che calcoleremo successivamente

Stando attenti ad una proporzione idonea del carico per posizione del nodo, in funzione delle singole aree di influenza .

 

4 – Analisi dei carichi allo SLU e SLE

Scegliamo ora la tipologia di solaio scelto per il nostro edificio .

Solaio leggero in acciaio .

Utilizziamo le formule fornite dalla normativa in materia NTC 2008 che corrispondono a due distribuzioni di carico diverse:

  • SLU : Sicurezza
  • SLE : Confortevolezza

Nelle due formule cambiano quindi i coefficienti moltiplicatori in caso di SLU o SLE.

Dovremo comunque sempre considerare per ognuna delle due questi valori :

  • Qu = carico strutturale
  • Qp = sovraccarico permanente
  • Qa = sovraccarico accidentale 

Nel nostro caso qu = 10,31 kN/m2

5 – Definizione della sezione, Assegnazione dei vincoli e dei carichi in Sap2000

Definiremo ora la sezione delle aste aggiungendo un materiale con il comando Add Materiale>Acciaio S355> seleziono tutte le aste>Assign>Frame>FrameSection>Import New Properties>Sagomario>euro.pro>Pipe>Tubo D244 5x5,4>ok .

Ora si posizionano i vincoli  :

View>Set2d view>piano xy>quota 0>seleziono i nodi interessati>Assign>Joint>Joint Restraints>cerniera>ok

Ora assegno i carichi:

Selezione dei pilastri centrali, perimetrali e angolari e assegneremo ad ogni gruppo di questi il carico corrispondente che abbiamo calcolato precedentemente.

Definisco quindi un LOAD PATTERN chiamato “F”> togliendo il moltiplicatore di peso proprio (no carichi distribuiti).

Assign>JointLoads>Forces>F>Force Global Z> e si inseriscono i valori calcolati precedentemente.

- Nodi angolari: 10.31 kN/mq  x 6mq x 8 (piani) = 494.88 kN

- Nodi centrali: 10.31 kN/mq  x 24mq x 8 (piani) = 1979.52 kN

- Nodi perimetrali: 10.31 kN/mq x 12mq x 8 (piani) = 989.76 kN

- Nodi gabbia scale interni: 10.31 kN/mq  x 16mq x 8 (piani) = 1319.68 kN

Come ultimo passaggio prima di avviare l’analisi si deve fare l’operazione del Rilascio dei Momenti .

Assign>Frame>Release Partial Fixity> moment 22 e moment 33 = 0 (all’inizio e alla fine).

Seleziono quindi tutta la struttura >edit>edit points>Matchjoints>criterio di tolleranza 0,1m >ok.

(questo passaggio si effettua per eliminare le incongruenze geometriche che in alcuni casi si verificano nell’importazione del modello in sap o nella sua costruzione ).

6 – Analisi della Struttura

Analysis>RunAnalysis

Dopo aver avviato l’analisi visualizziamo quindi il diagramma grafico degli sforzi normali agenti sulla struttura tramite il comando Display Frame Forces/Stresses.

7 - Esportazione Tabelle .xls e valutazione dei risultati con conseguente divisione in macro gruppi

Attraverso il comando Assign>Frame>Output Stations si indica a Sap che nell’esportazione delle tabelle excel dovrà considerare solamente i valori all’inizio e alla fine delle aste, per non creare confusione al momento della lettura dei valori.

Con il comando Ctrl+T esportiamo quindi le tabelle.

Analisi delle tabelle di esportazione da Sap2000 : per ordinare i risultati eliminiamo le righe che riportano valori ininfluenti (pari a 0) e dividiamo le aste per gruppi selezionando un range di valori di sforzo normale ragionevolmente ampi, per far sì che la progettazione delle aste tese e compresse sia verosimile a quella che si fa nella realtà .

8 - Dimensionamento a Compressione e Trazione delle Aste

Per dimensionare le aste compresse consideriamo diversi parametri come : l’Area minima Amin, il momento di inerzia Ix, e il raggio giratore di inerzia ρmin.

 (per far si che l’asta sia verificata anche per il fenomeno di instabilità euleriana).  

Con il valore dell’Area minima consulteremo quindi i profilari , in base alla sezione assegnata alle aste in fase di modellazione in Sap2000, scegliendo i valori immediatamente superiori.

Si riportano i valori corrispondenti di Area di design, Inerzia di design e Rho min corrispondenti alla sezione scelta.

Per dimensionare le aste tese consideriamo il valore dello sforzo normale e la resistenza di progetto.

Conoscendo questi due valori possiamo dunque ricavare il valore dell’Area necessaria a contrastare lo sforzo normale, scegliendo i valori immediatamente superiori.

Raggrupperemo infine le aste tese e compresse in macro gruppi aventi tutti le stesse sezioni .

Ai fini dell’ingegnerizzazione delle aste abbiamo pensato di suddividere il numero totale di queste in gruppi (ogni gruppo ha un range di carico piuttosto ampio per far sì che il cantiere sia organizzato per poter assemblare la travatura reticolare ottimizzando le tempistiche e il numero di sezioni da assemblare). 

9 - Aggiunta del peso proprio della struttura

Torniamo in Sap2000 per aggiungere un nuovo LOAD PATTERN che ci aiuterà a considerare anche il peso proprio della struttura.

Modificheremo anche le sezioni dei gruppi di aste, ora calcolate con precisione in funzione dei carichi.

Ripetiamo l’analisi .

10 - Verifica ultima della snellezza delle aste (Lambda >200).

Verificheremo infine che il valore della Lamba λ (snellezza) sia inferiore a 200, come espresso dalla normativa in materia.

Verificheremo inoltre l’abbassamento di ogni punto coonsiderando che lo SLE è inteso mediamente come il 30% in meno dello SLU. Verificato questo ultimo punto quindi diremo che , facendo questa semplice proporzione, l’abbassamento è verificato e rientra nei limiti normativi .

Dopo l’ultima analisi che considera sia il peso proprio della struttura sia le forze, verificheremo quindi lo spostamento massimo dei nodi .

Il nodo che si abbassa di più è il n. 15 con un abbassamento di mm= 1,79 . 

Bisogna ora verificare che questo abbassamento sia Umax<L/200 = 60 mm , è dunque verificata. 

 

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