Inviato da Marco Neri il Ven, 18/01/2013 - 23:44
Prima di rimettere mano alla famiglia SezioneSeduta ecco un aggiornamento su ciò che ho tratto dallo studio della shell RevitPython. Ma ancora prima una breve lista degli accorgimenti utilizzati e trovati con più o meno difficoltà sul web.
Inviato da Marco Neri il Gio, 17/01/2013 - 23:54
La progettazione della seduta (almeno questo è l'obiettivo per ora posto) sta giungendo alle sua fase più critica e quella che porterà a una riprogettazione e ottimizzazione della famiglia modulo. Realizzo dunque una famiglia nidificata di nome MN-Seduta e vi carico la famiglia modulo MN-Modulo.
Come approccio iniziale voglio anzitutto realizzare una famiglia con moduli standard, senza variazioni. Nell'ottica dell'approfondimento lascierò l'arduo compito della variazione alla shell di Python. Questo per verificare il corretto funzionamento delle varie parametrizzazioni e del principio costruttivo.
Partendo da un modulo semplice provo anzitutto a realizzazre un semplice prototipo attraverso un programma di modellazione, nell'ottica che tutto sommato i programmi CAD da questo punto di vista possono essere un valido strumento di verifica. Chiaramente l'obiettivo è quello di sfruttare il modulo parametrizzato per ergonomizzare seduta e schienale ma sopratutto creare variazione per le sedie stesse che non necessariamente devono essere a 3 piedi come questa di prova.
Cominciamo quindi col creare una famiglia nidificata dedicata al contenere il modulo esclusivamente per renderlo ruotabile.
Inviato da u.podsiadly il Gio, 17/01/2013 - 21:52
For this exercise I wanted to create an curtain wall using different panels.
I started to create a panel, first modelling a frame in a curtain wall panel family and in a generic model family I created an element which I loaded to the first family and put it inside the frame.
Inviato da Barbara.Cardone il Mer, 16/01/2013 - 11:22
Nei precedenti post avevo provato a capire quale fosse il grado di approssimazione tra uno scenario reale e la sua rappresentazione digitale prodotta dal motore di rendering di Revit. Resami conto di aver scelto un’immagine da riprodurre con troppe variabili, difficili da controllare, ho provato ad effettuare la stessa analisi applicata ad un ambiente più semplice illuminato da una sola fonte di illuminazione artificiale. Ho scelto l’ingresso di un’abitazione, non illuminato da sole naturale, dove ho collocato una lampada da terra.
Inviato da Matteo Persanti il Mer, 16/01/2013 - 00:07
Il mio tema d'anno consiste nella ricerca di un metodo per sfruttare le caratteristiche degli adaptive components al fine da avere una trasposizione in due dimensioni dei "pezzi" che compongono facciate complesse, da mandare nella macchina.
Ho quindi aperto una famiglia adaptive components based on pattern ed ho modificato il pattern quadrangolare in uno triangolare piano
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